Dopo giorni di assenza, rieccoci qui, a rispondere e rassicurare tutte le persone speciali che, in un momento così terribile, hanno pensato a noi. Martedì mattina, alle 9,00, noi ed i nostri bimbi eravamo seduti tutti intorno al tavolo della sala, intenti nella nostra quotidiana attività didattica. Mentre Margherita divideva in sequenze ed iniziava a pensare a come riassumere la favola di Cappuccetto Rosso e Camilla, Mariangela e Giovanni stavano colorando un disegno, Tommaso cercava -come al solito- di agguantare un pennarello per imbrattare qualcosa. Quand'ecco, tutto d'un tratto, tornare il terremoto. Una, tante scosse raggruppate, un rumore terribile indelebile nelle nostre orecchie, oggetti che cadevano, pavimento che ballava, muri e vetri in impressionante movimento, terrore. Senza nemmeno riuscire ad aspettare la fine della scossa, abbiamo agguantato i nostri figli terrorizzati e ci siamo catapultati giù per le scale. Due piani, 4 rampe che parevano interminabili. E giù, in strada, molto più della scorsa volta, tutti a piangere, disperarsi, correre. Abitiamo vicino ad una scuola primaria: non potrò mai dimenticare i visi atterriti e terrorizzati di mamme e papà in corsa affannata, alla ricerca del proprio bambino. Auto in fila, clacson e poi sirene, sirene, sirene: ambulanze, Vigili del Fuoco, Carabinieri, Vigili urbani, Protezione Civile, Croce Rossa... di tutto. Vi giuro, un'atmosfera da fine del mondo. Abitiamo vicini all'epicentro, ma della nostra cittadina nessuno parla. Forse perchè non c'è stato nessun morto, qui. Ma tutto il centro storico è zona rossa, sbarrata. Famiglie su famiglie sono state forzatamente sfollate, immediatamente. Migliaia di persone vivono fuori: in tenda, in auto, appoggiati da parenti, partiti per seconde case o chissà. Il palazzo accanto al nostro, in cui vive una delle mie nonne, è stato dichiarato parzialmente inagibile, rischio crollo tramezzi. Noi, con i nostri bambini, abbiamo vissuto una giornata infernale. Tra cortile, auto e ricerca di stabilità. O di un po' di serenità, almeno. Le scosse in continua ripetizione sono un male enorme, che minano ogni certezza, sgretolano la fiducia. Alle 17 del pomeriggio, in assenza di comunicazioni contrarie (ma anche di rassicurazioni) abbiamo deciso di rientrare a casa. Un palazzo devastato e deserto. Crepe sui muri esterni, crepe sulle pareti, crepe su ogni gradino delle scale. Le scale della cantina sommerse di calcinacci. Dentro il nostro appartamento, una libreria crollata. Era fissata al muro. Eppure, è venuta giù, con tutto il carico di libri e libretti dei nostri home-schoolers.
In cucina, un disastro: tutto uscito dalle credenze: olio, vino, aceto, farina, biscotti, caffè: tutto in terra, tutto rotto. Lo sgabuzzino non si apriva: erano caduti almeno 15 barattolini di vetro vuoti che conservavo per le prossime marmellate: tutti a terra, in frantumi. Nelle camere, ante degli armadi aperte.
In sala, il nostro tavolo si era spostato di oltre un metro. Anche lì, cristalli in frantumi e tanta roba a terra.
Ci riamo rimboccati le maniche ed abbiamo pulito. Decidendo di provare a restare lì. Nella sera, per sbloccare un po' la tensione, abbiamo proposto ai bimbi un giretto in bici. Ma le tensione è aumentata. La nostra bella cittadina, così ricca d'arte e di storia, pareva una città fantasma. sbarramenti, transenne e silenzio. Silenzio rotto solo dai mezzi di soccorso. Una chiesa crollata, due campanili caduti, cornicioni a terra, case semidistrutte. La nostra chiesa parrocchiale, che aveva ben resistito alla prima scossa, è chiusa definitivamente. La piazza non sarà praticabile per chissà quanto, in pienza zona rossa. Tanta parte di noi è venuta giù, in quella scossa. Il nuovo rientro a casa è stato davvero desolante. Dopo la doccia ognuno di noi ha indossato i vestiti, anzichè i pigiami. Pronti per scappare in ogni momento. Eravamo soli in un palazzo di 15 appartamenti, tra crepe e nuove scosse. I bambini, che la volta precedente dormivano e non avevano percepito molto, stavolta erano davvero provati. Paura, ansia, incubi. Camilla continuava a star male di stomaco; Mariangela e Margherita, un paio di volte ciascuna, si sono alzate correndo, con gli occhi sbarrati e le braccia avanti, in evidente incubo di fuga; Giovanni piangeva nel sonno.
In tutto questo, alla tv passava lo speciale "Porta a Porta" dedicato al sisma. Ad un certo punto, Bruno Vespa ha parlato di alcuni alberghi disponibili ad ospitare i terremotati. Io e PapàGiorgio ci siamo guardati all'istante: "Perchè no? Proviamo... in fondo, abbiamo cinque bambini". Istintivamente, cerchiamo il recapito più lontano da noi. Sono le 11 di sera quando contattiamo Gino, il nostro angelo.
E' il gestore dell'Hotel President di Cervia. Mio marito gli parla di noi: non siamo sfollati in senso tecnico, non ancora, per lo meno. Ma abbiamo cinque bimbi piccoli terrorizzati e siamo rimasti soli.
Lui, gentilissimo, ci invita presso il suo hotel per qualche giorno. Ci ospiterà gratuitamente, offrendoci anche i pasti.
Con fretta, concitazione ed emozione, preparo dei bagagli di fortuna. La mattina alle 5,30, anche i bimbi sono svegli. E' bastato un trillo della sveglia del cellulare per farli scattare. Si parte per il mare!
Alle 8,00 siamo a Cervia. Arriviamo all'Hotel , una bella struttura che invito tutti coloro che volessero fare una vacanza in romagna a visitare e sostenere. Un hotel grande e ben attrezzato anche per famiglie: giochi per bambini, grande cortile, cibo rustico e squisito, camere linde ed ordinate. A due passi, la pineta, fresca e riposante, e la spiaggia. Per i bambini, che ancora tremano al solo passare di uno scooter e conservano tanta paura, questi giorni sono stati una piccola vacanza. Gli abbiamo comprato i giocattoli da spiaggia ed i braccialini per fare il bagno in mare. Li abbiamo portati di nuovo al Parco naturale di Cervia. Hanno giocato, sguazzato e mangiato bene. Tutti noi abbiamo potuto sentirci al sicuro, almeno per un po'.
Invece che trattarci da sfollati, Gino e la sua famiglia ci hanno fatti sentire ospiti. Noi e tutte le famiglie che, come noi, erano scappate, anche solo per qualche giorno, da un incubo.
Stasera torneremo a casa: domenica, inaspettatamente, Margherita farà la sua Prima Comunione. Il Parroco ha deciso di andare avanti ed allestire uno spazio all'aperto per far compiere a quei 39 bambini il loro percorso. Noi proveremo a festeggiare, non so ancora come e dove.
Elly, vi ho pensato ogni giorno dallo scorso martedi e venivo qui sul blog per leggere eventuali aggiornamenti!
RispondiEliminaImmagino quanto sia diffice la situazione da sopportare e 5 bambini piccoli terrorizzati da consolare e proteggere sono una grandissima responsabilità. Da quello che ho letto credo di aver capito che per fortuna non eri sola in casa con loro al momento della scossa...
Avete sen'altro fatto la scelta giusta andando in quest'albergo e il proprietario è stato il vostro angelo custode, gentile, premuroso e davvero sensibile in questa situazione. Il percorso per ritornare alla normalità immagino sarà lungo, sia nel senso materiale e ancor piu in quello mentale... Non so che dire, se non che la vostra bella famiglia unita e la fede che avete vi farà superare tutto. Io prego tanto per voi (che vi conosco grazie al blog) e simbolicamente per tutti quelli che si trovano nella vostra situazione. Un forte a bbraccio a tutti.
Jessica
Ma lo sai che mi sono venute le lacrime, per tutto quello che sta succedendo ma soprattutto per i vostri bimbi perchè deve essere terribile una paura di questo genere quando si è così piccoli. Sono certa però che la vostra bellissima famiglia riuscirà ad attutire questo colpo :) ! Un abbraccio...le preghierine hanno funzionato, almeno un po' :)
RispondiEliminaHo letto commossa il tuo racconto. Ecco, fra tutto il brutto e la paura di quello che é successo e forse succederá, questo episodio di grande umanitá e gentilezza del Signor Gino, mi fa davvero felice. Grazie per aver condiviso con noi lettrici del tuo blog questo episodio. Vi mando tanti pensieri positivi.... E naturalmente vi auguro una bellissima prima Communione per Margherita. Forse proprio in un momento come questo assumerá ancora piú valore e peso, per tutta la comunitá. un abbraccio
RispondiEliminaMammaElly, ti sono vicina con i pensieri, i sentimenti e le preghiere.
RispondiEliminaNon è nulla, ma viene dal cuore.
Catia
Anche noi vi siamo vicini, anche noi abbiamo sentito le scosse abbastanza forti ma non certo come voi, che siete così vicini all'epicentro. Le nostre preghiere sono anche per voi, perchè il nostro Papà che non ci lascia mai soli, vi consoli e vi protegga e ci aiuti a comprendere anche questi momenti....
EliminaNoi abbiamo una casa non molto grande, ma se avete bisogno ci stringiamo con grande gioia!!!!
Vi abbracciamo stretti stretti,
Ylenia, Riccardo, Agnese, Giacomo, Caterina, Giuseppe
cara, ho letto tutto d'un fiato, noi siamo a bologna, quindi solo tanta paura, molta meno della vostra, leggerti mi ha fatto venire le lacrime agli occhi, vi sono vicina, anche se ti leggo oggi per la prima volta arrivata qui tramite sybille. Vi auguro una bellissima prima comunione e rimango sempre piacevolmente sorpresa, anzi forse no, ogni volta si rafforza ciò che già credo, la fiducia nell'essere umano. Grazie anche da parte mia al sig gino e chi come lui sostiene e aiuta la vita.
RispondiEliminavi auguro veramente di cuore che ogni cosa torni alla normalità per ricominciare e lasciare tutto alle spalle
un caro abbraccio
Mi fa piacere rileggerti.
RispondiEliminaAvete fatto benissimo ad allontanarvi per un po' approfittando di questo bellissimo gesto di generosità.
Spero che i bimbi si riprendano presto da questa brutta esperienza
mamma Simo:mattina e sera aprivo la pagina del blog per avere vostre notizie..Ora piango perchè posso solo immaginarequelle ore, piango perchè Dio si fa carne e vi manda signor Gino ad occuparsi di voi! "ero forestiero e mi avete accolto"questo rimbomba nel mio cuore,prego Dio che mandi tanti angeli ad aiutarvi e sostenervi,che il Suo Amore cancelli la paura dal cuore dei vostri bambini.Non posso fare molto da qui solo pregare, vi abbraccio mamma Simo
RispondiEliminaCiao.. volevo segnalare un'iniziativa dell'EtsyItaliaTeam in favore dei comuni terremotati.
RispondiEliminaSe volete acquistare un oggetto handmade il cui ricavato andrà in favore della Regione Emilia Romagna, visitate questo shop:
http://www.etsy.com/shop/EtsyItaliaTeam
Grazie!!
hai fatto piangere anche me!
RispondiEliminavi penso e spero ogni bene per voi....e per i tuoi cinque bambini! un immenso grande pensiero e abbraccio a loro!
inutile dire quanto vi penso.
RispondiEliminaQui a Padova l'abbiamo sentito...eccome...a me sembra ancora che la terra manchi sotto i piedi.
Ho letto il tuo racconto con il cuore in gola. Meravigliosa la persona che vi sta dando una mano! Un fortissimo abbraccio e le nostre preghiere.
RispondiEliminaGrazie ancora a tutti. Le vostre preghiere ci hanno aiutato davvero: siamo da poco rientrati a casa e, da un primo controllo sull'edificio e alcuni appartamenti vicini, pare proprio non ci siano danni strutturali. Ora ci dedicheremo alla ripresa, partendo dalla Prima Comunione.
RispondiEliminaUn grande abbraccio a tutti voi !
RispondiEliminaallora tantissimi auguri per la Prima Comunione!!!!
RispondiEliminaè bello leggervi ed è bello sapere che state preparandovi per qualcosa di piacevole
RispondiEliminaspero stiate tutti bene dopo questa ennesima scossa :(
RispondiEliminaMammaElly, appena puoi dacci vostre notizie!
RispondiEliminaIeri sera mentre stavamo leggendo il tuo post io e DO che ci ha riempito il cuore abbiamo avvertito anche noi una nuova scossa e siamo stati catapultati con la mente e con il cuore a casa vostra! Spero stiate tutti bene ma soprattutto volevamo chiederti di sentirti libera e di scrivere tramite post o per email (mommymarty@gmail.com) se vi servisse qualcosa...vi ricordiamo sicuramente nella preghiera, ma sappiamo anche che in questi momenti servono anche cose materiali e nel nostro piccolo se possiamo vorremmo esservi vicini! Grazie anche alla famiglia del signor Gino da parte nostra!! a presto un abbraccio da noi tre per voi sette!!!
RispondiEliminaRagazze, stiamo bene. Da noi la scossa si è avvertita distintamente, ma è stata più lieve di altre. Solo che continuano imperterrite. Stamattina sono sola in casa con i bimbi per la prima volta da un po', e non riesco a sentirmi tranquilla... Grazie di tutto!
RispondiEliminaCiao, la sensazione di essere impotenti e non poter aiutare inpripri figli e' terribile. Qui da noi in Toscana la scossa si e sentita poco, ma lo stesso ha lasciato il segno ed e' molto comprensibile come vi sentite e anche la gratitudine per chi vi ha aiutato! Come vanno le cose adesso?
RispondiEliminaCiao, Jessica, e benvenuta.
EliminaQui, pian piano, le cose cercano di tornare alla normalità. In circa 40 giorni, però, le scosse –tra magnitudo varie- sono state oltre 2000 ed ancora, seppur lievi e più sporadiche, continuano.
La nostra cittadina è devastata da recinzioni, chiese chiuse per anni, tante case inagibili (da noi, il 37%); edifici storici distrutti, negozi che chiudono, agonizzanti per la crisi e stroncati dal terremoto. La tendopoli versa in condizioni igieniche pessime; molta gente ancora dorme in tenda o camper.
Però, pare che il peggio sia passato.
Ora bisogna pensare ad andare avanti, costruire di nuovo non solo gli edifici, ma soprattutto la nostra identità minata dallo sfacelo che ci circonda.
Io e la mia famiglia siamo stati fortunati, perchè la nostra casa è stata dichiarata agibile e,nonostante le crepe ed i danni dell’immediato, non ha subito grossi danni.
Delle reazioni emotive dei nostri bambini, invece, ho parlato qui: http://bimbifeliciacasa.blogspot.it/2012/06/bimbi-felici-la-visita-del-papa-e-le.html
Grazie per il tuo interessamento.