lunedì 30 gennaio 2017

Cuore fuoriporta d'inverno


Anche per l'inverno - come già per l'autunno ed il Natale,abbiamo realizzato un cuore fuoriporta.
La base è sempre un cuore bianco, di fil di ferro, cordella e legno, acquistato.
Questa volta lo abbiamo dipinto di acrilico azzurrino, di una bella tonalità- cielo d'inverno.

Mentre  il colore si asciugava, abbiamo pensato alle decorazioni da applicarvi: tra le nostre fustelle per la Big Shot, abbiamo scelto dei pupazzetti di neve con sciarpa, braccia e cilindro: per il corpo del pupazzo abbiamo scelto la gomma crepla bianca; per gli ornamenti, del caldo e morbido pannolenci in diversi colori sgargianti.
Una volta fustellato, abbiamo scelto gli abbinamenti dei colori e siamo andati ad assemblare il tutto con la colla.

Una volta asciutto, siamo poi tornati al cuore, che abbiamo spennellato di colla vinilica e cosparso di brillantini bianchi come la neve: l'effetto luccicante in foto non si vede bene, ma è davvero  carino!

Una volta asciutto anche questo strato, è venuto il momento di decorare il cuore interno con la scritta "inverno" e un altro pupazzetto di neve, più piccolo, sempre dii gomma crepla, decorato con pennarelli multi-superficie.

Ed ecco, dopo l'ultimo passaggio di assemblaggio con colla a caldo, il lavoretto finito!


Qui, appeso ala porta di casa, abbinato alla scritta di disegnidacolorare

venerdì 27 gennaio 2017

I libri di Margherita: La donna perfetta - Storia di Barbie

Ciao a tutti!
Oggi vi parlo di un libro molto interessante.

LA DONNA PERFETTA
STORIA DI BARBIE

DATI EDITORIALI
Titolo:  La donna perfetta - Storia di Barbie
Autore: Nicoletta Bazzano
Casa Editrice: GLF Editori Laterza
Numero di pagine: 163

GENERE DEL LIBRO
Saggio.

LUOGHI 
America, Europa, Germania, Italia.

TEMPO 
Dal 1952 (Lilli, ad adesso (2016).

PERSONAGGI 
Barbie, Ken, Casa Mattel, pubblico di teenager, stiliste, pubblico femminile e altri personaggi minori.

TRAMA
Questo libro ripercorre la storia di Barbie fin dalle sue origini, che trovano radici nell’ormai lontano 1952.
E’ proprio in questa data che, in Germania, sui giornali viene creata l’immagine di Lilli, che può essere definita “L’antenata più adulta di Barbie”.
Lilli ha un vitino da vespa, seno prosperoso, curve sinuose, ammalianti occhioni azzurri pesantemente bistrati, lunghi capelli biondi, labbra piegate in un’espressione sempre leggermente imbronciata e quell’evidente, morbida sensualità che gli abiti corti e scollati non riescono a mascherare.
E’ stato calcolato che, se Barbie fosse alta 1,75 m, le sue misure seno-vita-fianchi sarebbero 99-53-83.
Proprio per la sua vistosa forma fisica, quando dopo poco la sua apparizione sui giornali viene trasformata in una bambola di appena 30 centimetri, essa è considerata esclusivamente per uomini adulti, venduta nelle tabaccherie.
Queste bambole sono vietate ai bambini.
Ed è per questo che, il 9 marzo 1959, alla fiera del giocattolo di New York, Casa Mattel espone per la prima volta l’affascinante Barbie, presentata come una “teenager fashion model” e un “nuovo tipo di bambola dalla vita reale”.
Barbie assomiglia moltissimo a Lilli nell’aspetto, ma è destinata a un pubblico infantile e preadolescenziale.
Il successo non arriva subito: considerata “scandalosa” per le forme procaci e troppo abbondanti, per gli abiti troppo corti, per i tacchi sempre troppo alti e innumerevoli altre ragioni, Barbie è guardata inizialmente con diffidenza.
Grazie anche alla partecipazione a una famosa serie televisiva, però, la fama di Barbie si diffonde, tanto che in un anno ne vengono venduti solo in America oltre 351.000 esemplari.
Trionfante di questo successo commerciale, Barbie sfida le apparenze e approda finalmente in Europa.
Qui la popolarità è più dura da conquistare, ma Barbie ammalia anche gli Europei.
Da qui in poi il successo e i guadagni per Casa Mattel sono assicurati.
Barbie si diffonde a macchia d’olio in praticamente tutto il mondo occidentale.
La bambola ricopre anche un ruolo importante nella vita sociale, incarnando alternativamente il ruolo di casalinga, maestra, politica e “istruendo” le bambine all’arte dell’impeccabilità, della bellezza intesa come perfezione assoluta e infine ad essere duttili e malleabili marionette nelle mani dello Stato.
Per il suo aspetto, però, Barbie viene anche criticata pesantemente e sdegnata dalle suffragette negli anni dell’emancipazione femminile.
Infatti, agli occhi delle donne finalmente libere di esprimersi tranquillamente, appare troppo perfetta: non si sente mai in imbarazzo, non sbaglia mai nulla, è sempre impeccabilmente vestita, truccata e acconciata, è amabile con tutti e si adatta perfettamente a ciò che il periodo, la società e le persone pensano di lei e vogliono da lei.
Così facendo offre alle bambine un ideale falsato della bellezza e della condizione sociale e fisica della donna nel mondo, umiliando talvolta le giovani ragazze perchè non perfette e belle come lei.
Ma Barbie non sembra esserne minimamente scalfita.
Nel corso del tempo, infatti, si fidanza placidamente con Ken (anche se sono destinati a non sposarsi mai) e viene inserita in una numerosa cerchia di parenti, amici e adoratori.
Per Barbie, Ken non è niente di più di uno dei suoi tanti e variegati accessori, indispensabile per salvaguardare la reputazione, ma niente di più.
Tuttora, nel 2016, Barbie ricopre ancora questo ideale di falsa purezza e perfezione.
Perché in fondo, Barbie è, e rimarrà sempre, la bambola più importante della storia.

COMMENTO PERSONALE
Questo libro mi è piaciuto molto.
In certi passi è un po’ noioso e talvolta pesante, ma ti fornisce informazioni che in una semplice ricerca su Internet non si troverebbero.
Bello e interessante, anche se ho trovato che l’autrice fosse un po’ esagerata nel suo accanimento contro Barbie.
Comunque, condivo pienamente il messaggio femminista di base.



Con questo post partecipo al  "Venerdì del libro" di "HomeMadeMamma".

mercoledì 25 gennaio 2017

The song of January: How far I'll go

Tra tutti gli impegni di gennaio, mi sono accorta di non aver ancora parlato dell'English song scelta da Margherita.
Questo  mese siamo tornate al mondo Disney, dopo la visione dell'ultimo film, Oceania.
Vaiana, Maui ed il loro mondo lontano e colorato, la Polinesia, hanno subito incantato tutti i bambini che, ognuno a modo proprio, si sono buttati a capofitto nella rielaborazione giocosa/artistica del cartone.
Alcuni progetti sono tuttora in corso per cui ve ne parleremo prossimamente.
Intanto, ecco la canzone-motto di Vaiana (Moana in inglese e molte altre lingue), scelta da Margherita. 
Ecco un paio di video, con e  senza testo:


Margherita è quindi andata a tradurre il testo:
The song of January
HOW FAR I’LL GO
I've been standing at the edge of the water
'Long as I can remember, never really knowing why
I wish, I could be the perfect daughter
But I come back to the water, no matter how hard I try
Every turn I take, every trail I track
Every path I make, every road leads back
To the place I know, where I can not go
Where I long to be
See the line where the sky meets the sea it calls me
And no one knows
 how far it goes
If the wind in my sail on the sea stays behind me
One day I'll know, if I go there's just no telling how far I'll go
I know, everybody on this island seems so happy on this island
Everything is by design
I know, everybody on this island has a role on this island
So maybe I can roll with mine
I can lead with pride, I can make us strong
I'll be satisfied if I play along
But the voice inside sings a different song
What is wrong with me?
See the light as it shines on the sea? It's blinding
But no one knows
 how deep it goes
And it seems like it's calling out to me, so come find me
And let me know what's beyond that line, will I cross that line?
See the line where the sky meets the sea it calls me
And no one knows
 how far it goes
If the wind in my sail on the sea stays behind me
One day I'll know
 how far I'll go.



Abbiamo poi cercato, elaborato e tradotto oralmente alcune informazioni sul brano trovate in rete:

"How Far I'll Go" is a song from the 2016 feature film, Moana. It is sung by Moana as a lament for being drawn to the ocean despite her father's wishes. After mulling it over, she decides to try sailing beyond Motunui's reef, but fails shortly after. Later on, after Gramma Tala passes away, Moana decides to go through with her dying wish and sets out to find Maui.
For the soundtrack, Disney wanted to combine traditional South Pacific culture with pop and Broadway sensibilities, which led to the hiring of Broadway playwright, songwriter and composer Lin-Manuel Miranda, composer Mark Mancina and Samoan singer-songwriter Opetaia Foa'i. The trio worked together in New Zealand and in Los Angeles.
The soundtrack contains seven original songs, two reprises, and two end-credits versions of songs from the film. Mancina composed the score and produced both the score and the songs. In addition to guitars and strings, the score features Polynesian vocals and percussion, woodwinds made from bamboo from the South Pacific, and traditional hide-covered Tyka drums.
"How Far I'll Go" appears during the film performed by actress Auli'i Cravalho, and during the end credits performed by Alessia Cara. A music video for Cara's version of the song was released on November 3, 2016.
It reached number 88 on the Billboard Hot 100 for the week of December 17, 2016. South African singer Lira and Filipino singer Janella Salvador recorded two English-language versions of “How Far I’ll Go” that will play over the end credits on the South African and Filipino release of the film, while Indonesian singer Maudy Ayunda and Malaysian singer Ayda Jebat recorded their own versions of the song respectively in Indonesian and Malaysian language.
At the 74th Golden Globe Awards, "How Far I'll Go" was nominated for Best Original Song.

Anche questo mese, Margherita ha imparato subito a  memoria la canzone, aiutata da Lyricstraining.com.

Infine, un grande ritratto di Vaiana ad acquerelli (i colori non rendono in foto...)

venerdì 20 gennaio 2017

Tutta colpa di un cioccolatino, il primo romanzo di Margherita


Oggi, a maggior ragione, questo post può rientrare tra "I libri di Margherita": "Tutta colpa di un cioccolatino" è il titolo del primo romanzo ideato e scritto interamente da lei.
Un'idea scaturita in una bambina di 10 anni, ormai un anno e mezzo fa, in un pomeriggio al mare; cullata e coltivata nel tempo, con slancio, passione ed entusiasmo.
Un progetto grande grande, a questa età, portato avanti con impegno, dedizione e convinzione.
Così, pagina dopo pagina, capitolo dopo capitolo, bozza dopo bozza, la storia si è composta.
Una storia fantastica, nel vero senso della parola: tra fantasy, magia, amore, affetti familiari, cucina e tanta fervida immaginazione.
Personaggi ben delineati, una storia sviluppata in maniera coerente, tante descrizioni immaginifiche e davvero vivide.
Dopo tanta creatività, in cui le parole fluivano leggere e uscivano quasi da sole dalla tastiera, è poi venuta la parte meno piacevole: la rilettura, la correzione di bozze, qualche aggiustatina da fare in qua e là. Ben lungi dal mollare, Margherita ha affrontato anche tutto questo, caparbia e serenamente determinata nel proprio obiettivo.
Una volta ultimato, il romanzo è stato stampato in self-publishing e donato ad amici, parenti e conoscenti in occasione dello scorso Natale.
La soddisfazione di vedere in formato-libro il frutto del proprio lavoro, a 11 anni, è davvero un'enorme emozione.
Se qualcuno avesse il desiderio o la curiosità di leggerlo, può scriverci in privato: effettueremo una spedizione diretta del libro cartaceo tramite servizio postale di piego di libri o potremo accordarci per l'invio del file digitale.

Siete un po' curiosi?
Ecco la copertina 


L'introduzione:
La “Chocolate sweet Chocolate” è una tranquilla cioccolateria nel centro di Roma, gestita da Sara e Lucas Bianchi.
La loro, però, non è una cioccolateria qualunque: è una cioccolateria magica!
Occhi di tritone, ali di fata, alito di drago e fasci di arcobaleno bollono nei pentoloni insieme a cioccolato bianco, nero e al latte, in attesa di diventare cioccolatini e di sprigionare tutto il loro magico potere.
Ma cosa succederebbe se una notte la piccola Stella mescolasse degli ingredienti magici a dei cioccolatini che andranno distribuiti in tutto il mondo?
E se ad un tratto il mondo sparisse?
Sara, Lucas e Stella riusciranno a trovare l’enigmatica strega Madre Gothan e a sistemare le cose? Ma come? E quando?
Un libro straordinario basato sull'amore reciproco, la tenerezza delle piccole cose, l’avventura e un pizzico di fantasy. Un racconto che ti entra nel cuore e non se ne va più.
Perché in fondo, chi non ha mai sognato di volare?


La presentazione dell'autrice
Margherita nasce nel 2005.
Abita con sua madre, i suoi quattro fratelli e sorelle minori e l’adorato gattino.
Da quando ne ha memoria ha sempre amato tantissimo leggere e scrivere.
La sua passione per la scrittura nasce fin da quando era una bambina piccola, infatti ha già scritto una prima raccolta di racconti per bambini, “Fiaballegre”.
Dallo scrivere racconti all'ideare un romanzo il passo è stato breve.
L’idea le è venuta in spiaggia, d’estate.
E così è nata la straordinaria avventura di Sara, Lucas e Stella a cavallo del drago Fire.
Il suo desiderio, naturalmente, è fare la scrittrice, da grande.
Ogni capitolo che scrivo mi avvicina di più al mio sogno di fare la scrittrice.” dice sempre.
Inoltre… ha sempre desiderato volare.
E allora quale occasione migliore se non quella di spiccare il volo sulle ali della Fantasia?


E i ringraziamenti:
Se questo libro è finito ed è possibile leggerlo è merito di tante persone.
In primis, devo ringraziare la mia famiglia.
Mia madre, la quale si è volentieri prestata al ruolo improvvisato di correttrice di bozze ed editrice, e i miei fratelli e sorelle, che anche se talvolta mi hanno distratta dal mio lavoro mi sono sempre stati vicini.
In particolare, un grazie a mia sorella Mariangela, la quale, quando pensavo che non ce l’avrei fatta a finirlo, mi ha sempre spronata ad andare avanti con il suo entusiasmo contagioso e la sua voglia di leggere questo romanzo.
Ringrazio i miei parenti più stretti, le mie due nonne e i nonni, che con le loro differenze mi hanno incoraggiato sempre e comunque.
Ringrazio tutti loro perché mi hanno mostrato le sfaccettature di carattere di una persona, le tante emozioni che un essere umano può sperimentare.
Spero di essere riuscita a catturare almeno una briciola della diversità che l’animo umano, con le sue ombre e luci, può manifestare.
A tutti loro: grazie.
Grazie a tutti i miei amici e le amiche, in particolare ad Emanuela, la mia amica più cara, sempre così paziente con me.
Ti voglio bene.
Un grazie anche al mio gatto Pepe, che con i suoi attenti occhi verdi e l’indole affettuosa e sonnacchiosa ha ispirato il personaggio del gatto Ciocco, poco presente nel libro ma dalla cui presenza nasce tutta la storia.
Grazie alla me stessa infantile, dalla cui fantasia, l’estate scorsa, è nata questa storia: senza la Margherita bambina questa storia non ci sarebbe.
Devo ringraziarla perché mi ha permesso di compiere questo viaggio emozionante, forse più per me che per i miei fidati personaggi-
Un grazie a Sara, Lucas, Stella, Vanilla e Fire, che si sono gentilmente offerti di essere plasmati secondo le mie idee e hanno interpretato questo fantasy.
Grazie al mio angelo custode che, ne sono sicura, dal Cielo mi ha aiutata e protetta.
Per ultimo, il ringraziamento maggiore: questo va a tutti voi.
Grazie davvero, perchè avete avuto la pazienza di leggere questo romanzo, la storia incerta a traballante più lunga e complessa che abbia mai avuto l’occasione di scrivere.
Ringrazio dal profondo del cuore chiunque abbia letto “Tutta colpa di un cioccolatino”.
Leggendolo mi avete dato fiducia, ciò di cui ha più bisogno una persona.
Non importa che vi sia piaciuto oppure no, che siate delusi o appagati dalla storia, grazie di averlo letto.
Perché con il vostro appoggio, io spero un giorno di poter diventare qualcosa di più di una ragazzina piena di sogni.
Adesso sono tali, ma chi lo sa? Magari un giorno diverranno realtà.
Il supporto che mi avete dato è impagabile.
Spero che, almeno un po’, vi ricorderete di me.
Un abbraccio a tutti,
                                                                        


Qui sotto, la scheda di lettura del libro fatta dalla sorellina Mariangela, la prima lettrice ufficiale del romanzo.

TUTTA COLPA DI UN CIOCCOLATINO
DATI EDITORIALI

Titolo: Tutta colpa di un cioccolatino
Autore: Margherita S.
Casa Editrice:  Self-publishing
Numero di pagine: 140

GENERE DEL LIBRO
Romanzo fantasy

LUOGHI DELLA STORIA
Cioccolateria, casa, cielo, casa di Madre Ghotan

TEMPO DELLA STORIA
Circa nove mesi.

PERSONAGGI PRINCIPALI
Sara, Lucas, Stella, Annie Sardway, Madre Gothan, Fire e altri personaggi minori

TRAMA
Sara e Lucas sono una giovane coppia che gestisce una cioccolateria, la “Chocolate sweet Chocolate”, nel centro di Roma con la loro piccola bambina Stella di soli tre anni.
La loro però non è una cioccolateria normale, è magica!
Ali di  fata e occhi di tritone bollono nei pentoloni in attesa di sprigionare tutto il loro potere.
È una giornata tranquilla per Sara e Lucas ma poi ricevono la telefonata dalla signorina Annie Sardway, che li avverte che sarebbe venuta a trovarli.
Annie arriva e spiega che avrebbe aperto una nuova, grande pasticceria e vorrebbe che collaborassero con lei facendo cioccolatini per la sua pasticceria. Inoltre, i cioccolatini, sarebbero stati distribuiti in tutto il mondo!
Sara e Lucas  vogliono rifletterci  un po’  e quindi le chiedono un po’ di tempo.
Sara non vorrebbe accettare, trova Annie troppo frivola.
Alla fine accettano e viene comunicato loro che devono preparare 500 kg di cioccolatini!
Questa, però, non è l’unica novità...
La sera, purtroppo, la piccola Stella si intrufola nella cucina e si mette a mescolare ai cioccolatini tantissimi ingredienti fra cui anche della polvere Cancellatutto.......

COMMENTO PERSONALE
Questo libro mi è piaciuto tantissimo, è fantasioso e leggero, da leggere molto scorrevolmente.
Ci sono anche delle parti che ti tengono con il fiato sospeso, tipo quando Stella mescola gli ingredienti, ma, ci sono anche delle parti dolcissime!!!!
Mi è piaciuto tantissimo anche perché lo ha scritto mia sorella di soli 11 anni!!!!!  


Con questo post, partecipiamo al "Venerdì del libro" di "HomeMadeMamma".

giovedì 19 gennaio 2017

I fumetti di Tommaso

Seguendo l'esempio dei fratelli più grandi, anche Tommaso, a 5 anni, si è cimentato nella realizzazione di tre "storielle" a fumetti. 
Tre pagine/tavole a vignette piccole piccole, pienissime di dettagli e quindi, poi, anche piuttosto difficili da colorare, per un bimbo della sua età.

La prima tavola riguarda il nostro gatto Pepe immaginato in varie situazioni buffe: al mare, sotto la pioggia, al guinzaglio con Tommaso, mentre dorme, mangia e va in bagno, infine in trono, con scettro e corona.
Le altre due sono vere e proprie storielle più organiche ed hanno per protagonisti Paperino, Paperina e zio Paperone. 
"Paperino e la pazienza" racconta di Paperino ad un appuntamento con Paperina; in "Paperino e la pazienza", invece, Paperino si veste da Batman e diventa un supereroe, un po' come Paperinik.
Ecco qui!


I  PASTICCI  DI  PEPE






martedì 17 gennaio 2017

Giovanni: G.S. Comics


Oggi vi mostro il contenuto del libretto realizzato da Giovanni.
Una delle sue passioni più grandi restano i supereroi, quindi... Ecco a voi "G.S, Comics" (dalle iniziali del suo nome e cognome).
E' una raccolta di 5 diverse storie, un racconto (sullo stile de "Il Cavaliere Oscuro", dello scorso anno) e quattro storie a fumetti. 
Al di là del contenuto - un po' troppo violento nel primo racconto, ma poi via via più leggero e volto all'ironia - , mi piace vedere il bambino, ad 8 anni, impegnarsi tanto e dedicare energia nello sviluppo della sua creatività.
I sui disegni, poi, sono sempre più accurati e vivi, nel movimento e nelle muscolature, ma anche nelle espressioni facciali.


JOKER IL DISTRUTTORE
Alla Batcaverna Batman aveva sentito delle voci di una rapina per quella notte e allora andò a parlarne al commissario Gordon:  “Ok, manderò delle squadre!” e poi se ne andò in cerca del criminale che voleva fare la rapina.
 Batman capì subito che era il Joker perchè solo il Joker poteva organizzare  una rapina spargendo le voci.
 Andò subito alla Batmoto “brum” la Batmoto partì a tutto gas verso Arkham Asylum perchè doveva avere delle informazioni per affrontare Joker.
Appena arrivò trovò tutti i poliziotti a terra per via del gas e il Joker non era in cella: nella cella c’era solo un biglietto con scritto che lo stava aspettando.
Appena arrivò il Joker lo stava aspettando: “Ciao, ti stavo aspettando” BAM “Ooh!!  Io ero così felice di vederti!” BAM – Batman diede un pugno al Joker - “Ahi! Ok, anch’io ho uno sfidante!” CLAP CLAP!! ad un certo punto una porta si aprì e da quella porta uscì Bane.    

Batman iniziò a combattere Bane, che aveva un liquido che dà forza sulle spalle.



Batman tentò di colpirlo con un pugno.

Bane gli afferrò la mano e lo sollevò; 

poi lo fece roteare su se stesso e lo sbatté contro un tavolo, che si ruppe.


Bane continuò a colpire Batman, che di lì a poco cadde per terra. 



Bane prese su Batman e gli spezzò la schiena: “Crack!”.


Bane se ne andò via.
Nightwing  vide  che Bane usciva dalla porta e se andava, allora Nightwing entrò 
 e vide Batman messo molto male, allora lo portò subito alla Batcaverna.
Ma Batman stava troppo male allora Nighwing indossò un’armatura da Batman e prese il suo posto per il tempo necessario.
Nighwing riuscì a localizzare  Bane, andò da lui e iniziarono a combattere.

All’inizio Nighwing stava venendo sconfitto, ma dopo reagì, diede un pugno all’avversario, poi un altro pugno, finchè gli mollò un calcio in faccia.
Bane cadde a terra svenuto.
Bane era stato sconfitto, ma il Joker era riuscito a scappare.
Ore dopo, la polizia  interrogava Batman, cioè Nighwing: “Dove sarà il Joker? Quando rivedremo il Joker?”.
“Non lo so, l’unica cosa che so è che lo rivedremo molto presto”.
FINE


JUSTICE LEAGUE
VS
AVENGERS
















HULK E
GLI AGENTI SMASH


SPIDERMAN HOMECOMING 1



Anche di G.S. Comics, mettiamo a disposizione il file in pdf.
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