mercoledì 30 luglio 2014

La genziana: acquerelli, una leggenda e un racconto


Continuiamo a parlare di montagna con un fiore tipico delle nostre Alpi: la genziana.
Quest'anno, durante una delle nostre passeggiate, ne abbiamo potuto ammirare così tante, che i bambini ne sono rimasti piacevolmente affascinati.
Così, pochi giorni dopo il nostro rientro, le bambine e Tommaso hanno realizzato un acquerello.

Camilla

Mariangela

Tommaso, stampato da midisegni
Poi, qualche giorno fa, ci è venuto in mente di andare a cercare se esistesse una leggenda su questo fiore: ne abbiamo trovate un paio che non ci convincevano appieno e così... ci ha pensato Margherita!

Invento una leggenda
La leggenda della genziana
Si narra che tanto, tanto tempo fa, sulle Dolomiti, vivessero un re e una regina; i loro nomi erano Altomonte e Dolcefiore.
Avevano tanto desiderato una principessina che appena seppero della dolce attesa si fecero portare un po’ dell’azzurro del cielo dalle fate del bosco per metterlo negli occhi della loro bambina.
Di occhi azzurri, verdi o marroni se ne vedevano tanti, ma di occhi azzurro intenso come solo il cielo delle Dolomiti poteva essere, non ce n’erano, e loro volevano dare alla loro bambina qualcosa di speciale.
Quando nacque questa bambina la chiamarono Genziana.
Il cielo era arrabbiatissimo per essere stato derubato, non sopportava che gli venisse portato via nemmeno un frammento del suo bell’azzurro, figuratevi due!!!
Così Genziana crebbe e un giorno, mentre stava facendo una passeggiata in alta montagna, fu colta da un temporale scatenato dal cielo.
Genziana inciampò in un ramo spezzato dal vento e  cadde.
Dai suoi occhi blu iniziarono a scendere delle lacrime che bagnarono il terreno.
Da quel giorno, in alta montagna, crebbe un fiore a forma di tubetto e dai petali di un blu intenso, come gli occhi di Genziana.
Questo fiore ha il suo nome ed esiste tutt’ora, crescendo nei luoghi che Genziana era solita visitare.

Un attimo dopo, anche Giovanni si è messo all'opera, inventando un raccontino su questo fiore.

Invento un racconto
La prima genziana
Abitava una volta in un boschetto in alta montagna un vecchio così povero che non aveva neanche un soldo per sfamarsi.
Un giorno il vecchio incontrò un pastore che gli diede un sacchetto di semini.
Il vecchio povero non sapeva cosa farsene e così se ne dimenticò.
Dopo molto tempo, un giorno in cui stava passeggiando, uno di questi semini gli cadde dalla tasca e finì in una piccola buca nel terreno davanti al boschetto.
Con le ultime piogge crebbe un fiore di un colore molto bello e particolare, tra il blu e il viola.
Molta gente passeggiava lì e lo vide.
Anche quel vecchio ripassò di lì e lo vide: allora si mise la mano in tasca e si accorse di avere ancora un intero sacchetto di quei semi.
La bellezza di quel fiore così diverso da tutti gli altri fece arrivare anche dei giornalisti, che videro il fiore e misero la foto del fiore e dell’uomo che lo aveva piantato sui giornali.
I giornalisti gli chiesero: “Come si chiama questo fiore?”
E lui rispose: “Genziana, come mia figlia!”.
Queste immagini fecero il giro del mondo: così il vecchio diventò ricco e aprì un negozio di semi di quel fiore che però poteva crescere solo in alta montagna.

giovedì 24 luglio 2014

La nostra settimana in montagna vista dai bambini

Come promesso, ecco qui il lungo racconto della nostra settimana in montagna da parte dei bambini.
Per la prima volta, anche Giovanni ha voluto scrivere i propri pensieri, anzichè dettarli solo a me. 
Un'impresa notevole, per un bimbo che ancora non dovrebbe aver iniziato la classe prima, ma portato avanti nei giorni con impegno e tanta forza di volontà.
In coda ad ogni racconto, le miniature delle pagine scritte a mano (non di Camilla, che ha digitato il testo al pc) ed i disegni dei bambini.
Come sempre, in un racconto di fatti ed esperienze vissute tutti insieme, emergono poi i differenti punti di vista, gli interessi personali, le inclinazioni del carattere.

Una settimana in montagna
Margherita
La settimana scorsa io, la mamma, i miei fratellini e la nonna L. siamo partiti per una vacanza in montagna.
La nostra meta era Varena, un piccolo paesino nei pressi di Cavalese.
Il nostro albergo si chiamava “Pensione Serenetta” ed era piccolo e pulito, grazioso e ordinato, a gestione familiare.
Abbiamo visto ogni giorno paesaggi bellissimi e diversi tra loro, abbiamo attraversato valli, visto torrenti, laghetti, ruscelli e fatto passeggiate in mezzo ai boschi alle più diverse altitudini.
Il primo luogo che abbiamo visitato è stato il Passo di Lavazè, una passeggiata attorno a un laghetto che conduceva a un meraviglioso e verdeggiante pascolo dove c’erano tante mucche in alpeggio.
Mi è piaciuto tantissimo e mi sentivo felice.
La sera stessa siamo andati a Masi di Cavalese a una festa in costume dove c’erano bancarelle con tutti i piatti tipici, donne con pettinature ed abiti tipici del luogo, fisarmonicisti che suonavano allegramente canzoni tipiche alpine e tante persone che ballavano e si divertivano.
Per i miei gusti c’era un po’ troppa confusione.
Il giorno dopo era domenica, perciò la mattina siamo andati a Messa.
Andando in chiesa abbiamo avuto una piacevole sorpresa: lungo la strada abbiamo incontrato un bellissimo gatto, il cui nome si è rivelato dopo essere Romeo.
Subito lo abbiamo chiamato e lui è venuto senza esitare un attimo.
Era così affettuoso che ci ha aspettati per tutta l’ora della Messa sotto una panchina fuori dalla chiesa.
Dopo la  Messa abbiamo fatto una bella passeggiata per i prati di Varena.
Nel pomeriggio abbiamo attraversato un grazioso boschetto e raccolto tante fragoline di bosco: mentre da noi maturano a marzo, a luglio in montagna sono ancora in fiore!
Il mattino dopo siamo partiti per andare a visitare i laghetti del Colbricon.
Che meraviglia!!! Che stupore!!!
C’erano genziane come da noi le margheritine, ponticelli di neve compattata che scavalcavano i torrenti e distese di rododendri a non finire. 
Arrivati ai laghetti del Colbricon abbiamo fatto un ben meritato pic-nic.
Sulla via del ritorno però ha cominciato a piovere e da lì non ha più smesso per un paio di giorni.
Noi non ci siamo scoraggiati!
Abbiamo visitato due musei: il museo di Trodena e il Geoparc di Aldino, molto bello e interessante.
Siamo andati anche in piscina.
Il giovedì, dato che il bel tempo ancora non aveva bussato alla nostra porta, abbiamo cambiato valle passando da Varena alla Val di Fassa e alla Val Gardena.
In Val di Fassa abbiamo fatto una passeggiata lungo un pittoresco torrente che scendeva rapido e impetuoso.
In Val Gardena siamo tornati nella mia vecchia e amata Vallunga; abbiamo detto le preghiere nella chiesina, bevuto l’acqua della fontana e ammirato quel panorama che per me è uno dei più belli del mondo.
Dopo di che siamo andati in pasticceria a mangiare una deliziosa torta ai frutti di bosco che  io mi sognavo già da  casa!!!
Venerdì abbiamo fatto una passeggiata attorno a un lago il cui nome era lago della Serraia: è stata una bella passeggiata, anche se un po’ lunga.
Sabato, che  purtroppo era l’ultimo giorno, siamo andati all’Alpe Cermis in cabinovia e, arrivati in cima all’Alpe, c’era un bel parco giochi in cui abbiamo fatto una sosta.
Da  lì abbiamo imboccato un sentiero che conduceva a un boschetto e dopo una bella  camminata ci siamo fermati a fare un pic-nic vicino a una casetta così piccola  e graziosa da sembrare la casetta di Biancaneve e i sette nani!!!
Andare nel bosco mi p piaciuto molto ma per i miei gusti c’erano troppi insetti.
In questa vacanza ci sono state alcune piccole cose che l’hanno resa più speciale: come un meraviglioso arcobaleno che abbiamo visto dall’alto tornando in albergo, era così  bello che siamo rimasti a lungo a guardarlo, o come la baby dance, praticata in due serate, o la teleferica, che abbiamo scoperto in un parco vicino all’albergo.
La cosa più bella però, è stato il gatto Romeo, tenero e dolce.

Margherita, acquerelli e matite acquerellabili

Margherita, pastelli e pennarelli

Camilla
Sabato 5 luglio io e la mia famiglia siamo partiti per la montagna.
Abbiamo fatto delle passeggiate per le stradine e abbiamo visto un gatto che si chiamava Romeo.
La passeggiata che mi e’ piaciuta di più è stata quella intorno a un grande lago.
Siamo andati in molti parchi giochi e io mi sono divertita molto sulla teleferica e sull’altalena.
È  stata una bella vacanza.
Camilla

Mariangela
Il 5  luglio io e  la mia famiglia siamo andati in montagna.
Quando siamo arrivati a Varena abbiamo visto l’albergo: il suo nome era Pensione Serenetta.
Subito dopo siamo andati in un parco e lì c’era una fontanella con un’acqua buonissima.
Io mi  sono subito messa a bere quell’acqua perché era molto buona!
Poi la mamma mi ha fatto fare una cosa un po’ mattarella: mi ha fatto togliere le infradito e immergere i piedi nell’acqua!
Al pomeriggio siamo andati in un bel posticino in alta montagna e lì c’era un parchetto, un pascolo di  mucche vicino ad un ponticello.
Il secondo giorno siamo andati a Messa facendo un po’ di strada.
Nel tragitto abbiamo incontrato un gattino che ci continuava a seguire e noi lo avevamo scambiato per una femmina.
Solo dopo il signore dell’albergo ci ha detto che si chiamava Romeo.
Dopo qualche ora siamo andati in un boschetto dove c’erano moltissime fragoline e noi ne abbiamo mangiate un sacco!
Il terzo giorno siamo andati ai laghetti di Colbricon e io ho portato per tutto il tempo lo zaino con tutti i panini.
Quando siamo arrivati ai laghetti cercavamo un posto per  il pic nic, però era tutto affollato e allora non riuscivamo a trovarne uno giusto.
Poi mio fratello ne ha trovato uno perfetto: un mucchio di sassi vicino al laghetto di Colbricon.
I panini erano davvero ottimi!
Quando ci siamo rimessi a camminare ha incominciato un po’ a piovere e dopo ha smesso.
A me il terzo giorno è piaciuto molto!
Il quarto giorno siamo andati a un museo dove c’erano animali  imbalsamati, finestrelle che avevano dentro un ghiro imbalsamato, un’arnia, facevano anche vedere come era fatto dentro un albero e spiegavano la vita degli orsi.
Il pomeriggio siamo andati in piscina: io ho nuotato sott’acqua e mi sono divertita; il mio fratellino Tommaso è stato tutto il tempo a lanciare una pallina di gomma in acqua.
Il quinto giorno siamo andati al Geoparc, che è un museo dei dinosauri e lì c’era una sola stanzetta piccola piccola, però con tante belle cose.
Quel pomeriggio abbiamo visto un arcobaleno grande grande che copriva tutto il paese: era bellissimo!
Il sesto giorno siamo andati in un boschetto in Val di Fassa e poi in Val Gardena.
Il settimo giorno siamo andati a vedere un lago enorme e abbiamo fatto tutto il giro attorno al lago.
Dopo abbiamo giocato nel parco di Daiano: c’erano tanti bei giochi e il mio preferito era la teleferica, infatti ci sono andata tutto il tempo.
L’ultimo giorno siamo andati in cabinovia e abbiamo raggiunto un parchetto. Abbiamo giocato un po’ e dopo siamo andati in un bosco. Abbiamo fatto una passeggiatina, poi dei signori ci hanno detto che c’era una statua di un cervo e lì c’era una capanna con dietro delle panche. Abbiamo camminato ancora e finalmente abbiamo trovato quel bel posticino.
Dopo il pic nic siamo partiti per tornare a casa.
Questa vacanza è stata bellissima e spero di farne una ancora più bella.

Mariangela
Mariangela: la mamma in montagna

Mariangela: il gatto Romeo


Giovanni
Io e la mia famiglia siamo andati in montagna.
Il primo giorno siamo andati a un grande lago con l’acqua dei ghiacciai e c’era un ponticello e tante mucche e c’era un cane che e radunava.
Il secondo giorno siamo andati a Messa e abbiamo incontrato un gatto di nome Romeo.
Romeo ci seguiva sempre, era molto dolce.
Più tardi siamo andati in un piccolo boschetto e abbiamo raccolto piccole fragoline.
Il terzo giorno siamo andati ai laghetti di Colbricon: c’era della neve e io ne ho presa in mano un po’ e l’ho buttata in un piccolo corso d’acqua.
Il giorno dopo siamo andati in un museo dove c’erano foto di orsi e molte cose interessanti. 
Il pomeriggio siamo andati in piscina: Tommaso mentre noi nuotavamo ha giocato con una pallina.
Il quinto giorno abbiamo visitato il museo Geoparc.
Il sesto giorno siamo andati da Sassolungo: il viaggio è stato molto divertente e ripido e siamo andati molto in alto.
Il giorno dopo abbiamo fatto un giro intorno a un grande lago.
Tornando in albergo abbiamo rivisto Romeo e poi siamo andati in un parco a giocare con la teleferica.
L’ultimo giorno siamo andati in cabinovia: siamo arrivati in un bel parco e poi abbiamo fatto una bella passeggiata.
Abbiamo visto una statua di una volpe e una intagliata nel legno di un cervo e poi siamo tornati a casa.
È stata una bellissima vacanza.

Giovanni: scalatore su montagna rocciosa, ghiacci, genziane, rododendri, stambecco, falco, mele, paesino


Giovanni

Tommaso
Siamo andati in montagna e io mi ero divertito.
La montagna era bella ed era verde, bianca e c’era anche il grigio.
In albergo c’era una signorina che preparava e portava i piatti e il signor Michele cuoceva anche le mele!
Abbiamo fatto le passeggiate e pioveva per tutto il giorno come l’inverno, inverno, inverno!
Siamo andati in un lago ma si poteva cadere nell’acqua e c’erano i sassi nell’acqua e le papere e un motoscafo grande con le ruote.
In montagna c’erano i trattori, le macchine, le moto, le bici e c’erano le ruspe che aggiustavano la strada e una ruspa che rompeva gli alberi.
Abbiamo visto delle mucche e dei cavalli e c’era un cavallo da solo, senza la mamma: magari la mamma era andata a cercare qualcosa da magiare!
C’erano tante fontane, tante tante tante.
Siamo andati al parco giochi. Io mi ero divertito a fare i giochi e poi ho fatto scivolare la corriera giocattolo e ho fatto scivolare quella macchina che però è uscita.
Noi siamo andati su quella cosa che dondola piano, una specie di rullo.
E poi siamo andati in quella specie di parco dove c’era un trattore verde.
La vacanza è stata bella.
Tommaso: montagne, nuvole, sole, ruspa, fiori, chiesina



sabato 19 luglio 2014

Vacanze 2014: scatti dalla montagna


Ci ho messo un bel po' di giorni, ma ecco finalmente un'ampia selezione dei nostri scatti montanari.
Alloggiavamo a Varena, un delizioso paesino vicinissimo a Cavalese, in Val di Fiemme, Trentino.
Le giornate assolate si sono alternate ad altre in cui la pioggia ha avuto la meglio: per questo, alle passeggiate nei boschi e per i sentierini della bella Val di Fiemme, abbiamo alternato gite in altre valli alla ricerca del bel tempo ed anche un paio di musei che si sono incastonati perfettamente nella nostra programmazione didattica e negli interessi dei bambini: le origini della montagna, la formazione delle Alpi, la dolomia, i dinosauri, i fossili, la deriva dei continenti, ecc.
Poi, tanti tanti parchi-giochi, per la gioia ed i gusti di tutti e cinque.
Per ora mi limito ad un reportage fotografico in forma di diario, rimandando al prossimo post le impressioni e la rielaborazione - attualmente ancora in corso d'opera - dei bambini sulla nostra settimana in montagna.

Sabato 5 luglio 2014
Arrivo a Varena

Passo di Lavazè

Masi di Cavalese

Domenica 6 luglio 2014
Santa  Messa nella chiesa di SS. Pietro e Paolo

L'incontro con il gatto Romeo, mascotte della  nostra vacanza 

Giro dei prati, Varena 

Boschetto intorno a Varena

Lunedì 7 luglio 2014
Laghetti del Colbricon


Passo Rolle; Parco Naturale Paneveggio

8 luglio 2014
Centro visite del Parco Naturale Corno di Trodena




Mercoledì 9 luglio 2014
Geoparc d Aldino



Giovedì 10 luglio 2014
Campitello di Fassa


Passo Sella

Selva di Val Gardena: Vallunga


Venerdì 11 luglio 2014
Baselga di Pinè, Lago della Serraia


Parco giochi di Daiano

La meraviglia della natura: un maestoso arcobaleno visto dall'alto 

e la SuperLuna


Serate di baby-dance

Altri momenti di gioia in famiglia...


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