Un caro saluto a tutti
gli utenti del nostro blog familiare!
E soprattutto un
grazie di cuore per le manifestazioni di affetto e di stima riservatemi nella
brutta circostanza che mi ha colpito ieri mattina.
Tutto si è svolto d’improvviso.
Ad un certo punto mi sono trovato da solo in mezzo ad una pletora di medici ed
infermieri che mi giravano intorno facendomi domande, alle quali non ero in
grado di rispondere.
Io, dal canto mio,
oltre ad essere afasico, non sapevo più quasi nulla di me stesso: né chi io
fossi, né dove fossi, né come io mi chiamassi o che lavoro facessi. Le uniche
persone delle quali ancora avevo memoria erano mia moglie, i miei figli in
parte mio fratello ed una mia vecchia pro-zia che mi ha allevato ed alla quale
voglio un bene infinito, anche ora che è morta. Questo avendo cancellato dalla memoria
gli amici, i conoscenti e perfino i miei genitori ed i miei nonni.
Le uniche cose materiali
che ricordavo erano la piccola Chiesetta della Madonna degli Angeli e la casa a
fianco ad essa, al mio paese natale, nella quale nacqui.
Solo dopo seppi, dai
racconti altrui, che ero uscito di strada con la mia macchina, invadendo la
corsia opposta ed andandomi a schiantare dentro un fosso contro – credo – un palo.
La macchina è letteralmente distrutta; gli airbag scoppiati. Io sono vivo per
miracolo. Ed il secondo miracolo è che in quel momento – lungo quella strada che
di solito, in quel tratto ed a quell’ora, è assai trafficata – non passava
nessuno; in caso contrario avrei ucciso o ferito gravemente chissà quante
persone. Caso cieco o Provvidenza lungimirante? Io opto per la seconda.
Ieri il vicario della
nostra parrocchia, informato dell’accaduto, ha detto a mia moglie Elisa che,
all’ora del Vespro, avrebbe celebrato la Santa Messa delle Ceneri per me. Io
non lo sapevo. Eppure proprio pochi minuti dopo la fine della Messa, io
lentamente iniziavo a recuperare la memoria. Ancora una volta: caso o
Provvidenza? Io opto ancora per la seconda.
Stamane, al mio
risveglio nella triste stanza d’ospedale dove i medici mi avevano costretto a
rimanere, ormai ricordavo tutto.
Un primo “grazie di
cuore” lo devo a mia moglie Elisa, che non ha mai fatto mancare, in questi
giorni bui e difficili, il suo sorriso dolce e premuroso e la sua benevola
presenza al mio fianco. È stata poi bravissima anche nel dirimere i molti
incombenti burocratici di prassi in questi casi. Ringrazio poi mio fratello, il
primo che è accorso al mio capezzale accompagnando mia moglie. Ringrazio mio
padre, che con il suo spiccato senso pratico ci ha aiutati, con amore e
fermezza, a sbrigare le pratiche per rottamare il catorcio della vecchia auto. Ringrazio mia madre che,
alternandosi con mia suocera, ha accudito la mia numerosa prole, senza neppure
riuscire a venirmi a trovare in ospedale (e so quanto le sia costato!). Ringrazio, infine, anche i miei piccolini, che al mio rientro mi hanno
riservato il loro splendido sorriso, accompagnato da un bellissimo disegno del
loro papà “infortunato”.
Mia moglie Elisa mi ha
notiziato dei bellissimi post che avete scritto per me.
Vi ringrazio di cuore;
soprattutto ringrazio chi ha anche pregato per me, perché tutti insieme – chi ha
scritto e chi ha pregato – avete compiuto una grande opera di carità nei miei confronti
e noi sappiamo che “ubi caritas, ibi Deus”.
Sono contenta che sia andato tutto bene!!
RispondiEliminaUn forte abbraccio,
Laura
che meraviglia che tu sia qui a scrivere questo post! Io ringrazio la provvidenza che ti ha assisito. Un abbraccio carico d'affetto a te e alla tua stupenda famiglia
RispondiEliminaCarissimo PapàGiorgio,
RispondiEliminadevono essere stati momenti davvero brutti, per tutti. Ora, grazie a Dio, sono passati e possiamo davvero dire che tutto è bene ciò che finisce bene. Penso che esperienze come la tua hanno la capacità di farci vedere ancora meglio quanto valgono i veri affetti nella nostra vita.
Un abbraccio forte a tutta la vostra famiglia
Daniela
Noi abbiamo letto solo oggi quanto accaduto e ci aggiungiamo alle preghiere di ringraziamento al Signore che vede e provvede SEMPRE. Sicuramente è stata una giornata piena di emozioni forti e paure, per tutti voi, ma anche da queste cose brutte dobbiamo riuscire a scoprire il disegno e il cammino che Lui ha fissato per noi e forse questo era un modo per dimostrarvi quanto amore c'è attorno a voi, famigliari, amici, conoscenti di web! La misericordia e la provvidenza non avranno mai fine supportati dalla fede e scriviamo ben volentieri queste parole alle porte della Quaresima. Siamo ancora più felici che tutto si sia risolto per il meglio, ma soprattutto che papàGiorgio si sia ricordato della sua meravigliosa Famiglia!
RispondiEliminaun abbraccio a tutti voi e un bacino speciale a papà Giorgio dalla piccola MI della
TheSound of Family
Che bella notizia!
RispondiEliminaUn abbraccio
.....ora sei a casa! anch'io opto per la seconda. PROVVIDENZA!
RispondiEliminaDebbo dire che sono veramente commosso per le numerose manifestazioni di gioia e di affetto nei miei confronti, per la mia incolumità e per il mio ritorno alla vita quotidiana.
RispondiEliminaFrancamente non pensavo che, tramite blog e quindi via web, fosse possibile comunicare tra persone che non si conoscono direttamente in maniera così sincera e calda.
Grazie veramente a tutti!
D'ora innanzi più di prima sarete sempre nel mio ricordo e nelle mie preghiere.
sono felice anche io!!!
RispondiEliminaGiorgio ora riposati e goditi la famiglia!!!
...povera macchina! la prossima sarà sic più bella ;-)
Leggo solo ora ciò che è successo, un abbraccio forte a mammaElly che si sarà presa un bello spavento e buona guarigione a papàGiorgio
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