Come vi avevo già anticipato, complice anche un inverno -per ora, qui- totalmente privo di neve, sto cercando, quest'anno, di proporre ai bambini alcune immagini invernali un po' a-convenzionali per loro, che sfatino un po' il binomio inverno-neve, tutto fatto di alberelli candidi e "sofficiosi".
Allora, mi sono imbattuta in un paio di utili tutorial di acquerelli su You Tube, da cui prima Margherita e poi i fratelli sono partiti per un passo-passo artistico davvero interessante.
Sono immagini un po' malinconiche, non propriamente fanciullesche, ma intense e piuttosto realistiche.
Paesaggio invernale - Margherita |
Poi, partendo dall'osservazione degli alberi intorno a noi, e da questa poesia,
Albero secco
Un albero secco
fuori dalla mia finestra
solitario
leva nel cielo freddo
i suoi rami bruni:
Il vento sabbioso la neve e il gelo
non possono ferirlo.
Ogni giorno quell'albero
mi dà pensieri di gioia,
da quei rami secchi
indovino il verde a venire.
Come vedete, una buona traccia può aiutare davvero nel chiarire le idee e trovare un metodo... anche per bambini piccoli (come Giovanni, che ha poco più di tre anni) o non particolarmente "portati" per il disegno.
Camilla, in questo senso, ha compiuto progressi davvero inimmaginabili.
Guardate, ad esempio, gli alberi dell'inverno realizzati meno di un mese fa, su modello di quello grande "delle stagioni", senza una guida particolare.
E, volendo, più indietro, quelli dell'estate e dell'autunno scorso...
Ovviamente, disegno guidato e disegno libero devono convivere, ma dei momenti più "tracciati", uniti all'osservazione diretta della natura, aiutano indubbiamente a sviluppare capacità "tecnica" e sensibilità individuale.
Vi segnalo, proprio partendo dal tutorial di questi alberi, il corso scaricabile gratuitamente: http://www.watercoloursecrets.com/ di Bob Davies, semplice e ben fatto.
Un albero secco
fuori dalla mia finestra
solitario
leva nel cielo freddo
i suoi rami bruni:
Il vento sabbioso la neve e il gelo
non possono ferirlo.
Ogni giorno quell'albero
mi dà pensieri di gioia,
da quei rami secchi
indovino il verde a venire.
(Wang Ya
P'ing)
Ecco questi quattro alberi spogli e secchi, realizzati seguendo un po' il video linkato sotto, un po' sulla tecnica "a Y" (cioè comporre i rami un po' per volta, proseguendo Y dopo Y), e poi con sfondo invernale a fantasia di ciascun piccolo artista...
Margherita |
Camilla |
Mariangela |
Giovanni |
Come vedete, una buona traccia può aiutare davvero nel chiarire le idee e trovare un metodo... anche per bambini piccoli (come Giovanni, che ha poco più di tre anni) o non particolarmente "portati" per il disegno.
Camilla, in questo senso, ha compiuto progressi davvero inimmaginabili.
Guardate, ad esempio, gli alberi dell'inverno realizzati meno di un mese fa, su modello di quello grande "delle stagioni", senza una guida particolare.
E, volendo, più indietro, quelli dell'estate e dell'autunno scorso...
Ovviamente, disegno guidato e disegno libero devono convivere, ma dei momenti più "tracciati", uniti all'osservazione diretta della natura, aiutano indubbiamente a sviluppare capacità "tecnica" e sensibilità individuale.
Vi segnalo, proprio partendo dal tutorial di questi alberi, il corso scaricabile gratuitamente: http://www.watercoloursecrets.com/ di Bob Davies, semplice e ben fatto.
Il disegno di Margherita è acquerello perfetto! Si vede che non è la prima volta che dipinge.
RispondiEliminaSi, gli alberi secchi sono un po' malinconiche ma il periodo è quello...
Sono fatti molto bene dal punto di vista del "anatomia degli alberi". Bravissimi!
Come sempre, mi lasciate senza parole! Grazie per il link.
RispondiElimina@ Tatiana: Ti ringrazio tantissimo! Il tuo parere anche tecnico mi fa un gran piacere!
RispondiElimina@ 6cuori: come sempre, carinissima!
Ciao MammaElly,
Eliminasono Alessandra e passavo di qua per caso.
Complimenti per i tuoi bambini e per la dedizione con cui fai homeschooling. Io seguo alcuni blog in cui si parla di homeschooling, soprattutto dopo aver avuto il "primo incontro ravvicinato" con la scuola: la prima elementare del mio primo bambino.
Sono partita così entusiasta che la delusione è stata proprio cocente! Distanza e scarsa (anzi - siamo onesti - nessuna) collaborazione tra famiglia e scuola, poco interesse per attività altre rispetto alla classica programmazione: verso la fine dell'anno siamo venuti a sapere che sarebbero mancati, per l'anno venturo, i fondi per il diritto allo studio con cui si erano finanziati i corsi di musica e teatro delle emoizioni. Propongo di pensare ad un evento per recuperare i fondi: non è stato fatto nulla e mi è stato detto che ho un'idea di scuola "alternativa".
A questo aggiungo che il mio bambino è risultato lento, poco incline alle nozioni concrete (in effetti è moooolto fantasioso e ama disegnare, mi sa che è colpa mia...), il consiglio è stato di farlo giocare a calcio (ma se nuota.....) edi fargli vedere la tv (ma se non la guardiamo praticamente mai....).
W l'homeschooling!
Ciao, Alessandra, e benvenuta!
RispondiEliminaCome forse avrai letto, anche la nostra esperienza diretta con la scuola non è stata positiva. Ma, alla base della scelta dell'home-schooling, c'è proprio una nostra visione dell'apprendimento, come un percorso naturalmente integrato nell'interezza della persona, nei suoi talenti unici, nei suoi ritmi, tempi ed interessi...