domenica 31 luglio 2011

La meraviglia di un sorriso sdentato

Da ormai diverse settimane, il piccolo Tommaso sorride.
Intorno ai 2 mesi, più o meno come i suoi fratellini, sono comparse le prime increspature di labbra, poi della bocca per intero. Prima nel sonno: "Ride con gli angeli!" dicevano le vecchiette nelle nostre campagne, una volta. Poi, giorno dopo giorno, i sorrisini involontari si sono fatti sempre più frequenti e, direi quasi, intenzionali. Sorrisini alla mamma, poi sorrisini al papà, alla nonna, alla sorella grande, al fratello, ai pupazzetti volteggianti della sua giostrina-carillon ed al ragnetto, al fiorellino, alla lumachina che adornano la palestrina sulla sua sdraietta.... 
Ora, però, è una vera esplosione di sorrisoni e risatine fragorose... un vero spettacolo!
Lo spettacolo -sempre nuovo, magico, emozionante, entusiasmante- di una vita che fiorisce, di un'anima bella che sboccia, di quello stupore nel vivere che -davvero- solo i bambini sanno avere.
Così, attimo dopo attimo, gioia dopo gioia, il minuscolo neonatino tutto strilli e poppate sta diventando veramente "mio fratello", "il mio fratellino", "il bimbo Tommaso"... ed anche un po' un bel bambolotto con cui giocare, da accudire, coccolare, amare ogni momento di più. 
"Grazie, mamma, per il mio fratellino!" mi ripetono spesso, in questi giorni. 
"E' il più bello del mondo!" mi ha detto Mariangela qualche giorno fa. 
"E' il regalo più grande che voi e la Madonnina poteste farmi", afferma Margherita... 
"E' mio fratellino, e somiglia a me!" sostiene Giovanni... 
"E' il mio fratellino, e gli voglio dare io la pappa, quando potrà mangiarla!" dice Camilla mentre, premurosa, mi "aiuta"a fargli il bagnetto.
E così lui, ora, sorride proprio felice a quella ciurma scatenata e rumorosa che sono i suoi quattro fratelli grandi, indirizzando anche a ciascuno di essi sguardi particolari: ora complici, ora impauriti (non è semplice venire "assaliti da sorelline invadenti che, nei momenti più disparati, ti riempiono di carezze più o meno pesanti, bacioni col ciocco, tastatine varie!), ora incuriositi, ora affascinati...
Sono i sorrisoni sdentati del mio quinto bambino... ma a questo incanto è -fortunatamente- impossibile abituarsi: questa meraviglia è davvero uno spettacolo della natura, una gioia sempre nuova e commovente, un atto d'amore immenso ed incommensurabile!


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