mercoledì 6 luglio 2011

Ricordi dalla montagna: la legnaia!

Un pacifico pomeriggio, caldo ed un po' vuoto. Passeggiata già fatta, giardini con giochi inibiti dato l'infortunio di Camilla... decidiamo di uscire per un tranquillo giretto in paese. I bimbi non ne sono entusiasti, ma ci seguono un po' imbronciati: temono un'uscita solo fine-spesa, o qualcosa di noioso.
Ma ecco che, durante il nostro girovagare, ci imbattiamo in una vecchia stalla, ora adibita a legnaia.
Per i miei figli, cresciuti in appartamento, il legno è il materiale con cui è fatta la maggior parte dei mobili, le porte, gli infissi delle finestre, la casetta del secondo porcellino... sanno -ovviamente- che deriva dagli alberi, che serve per far fuoco, conoscono la consistenza della corteccia... ma non hanno mai avutola possibilità di vedere e toccare questo materiale così, bello, pulito, ordinato. Che bella, la meraviglia nei loro occhi! L'entusiasmo con cui si avvicinano, lo scrutrano, l'annusano! La richiesta di poter prendere ciascuno un ciocco tra le mani, di pesarlo, toccarlo! Come un tesoro preziosissimo, come qualcosa di magico!
Margherita ricorda che gli anelli corrispondono all'età della pianta: così inizia a contarli!
E poi notiamo le varie caratteristiche, distinguiamo tra ciocchi e fascine...
E così, grazie ad un po' di spirito d'osservazione ed al fatto di guardare il mondo con gli occhi bambini, l'uggioso pomeriggio si trasforma in lezione, in gioco, in esplorazione, e poi in un magico ricordo.





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