Ieri sera, per la prima volta, abbiamo portato i bimbi al cinema.
A dir la verità, non un cinema vero e proprio: il nostro comune organizza -quest'estate- una serie di visioni all'aperto, in piazza, di film"per bambini".
L'esperienza della visione collettiva è stata fonte di grande eccitazione ed entusiasmo per i fratellini.
L'essere lì tutti insieme, con mamma, papà e fratellino, con un paio di amichetti e tanti altri bambini e famiglie, gli è piaciuto moltissimo.
Hanno gustato tanto il clima frizzante della sera, il cielo stellato, la loro città illuminata.
Così come è piaciuto loro vedere il maxi-schermo, tanto più grande di un normale televisore.
Un po' meno l'audio, che ha colpito tutti e quattro per essere troppo forte.
E così così la storia: "Coraline e la porta magica".
Per quanto mi fossi informata in giro e -una volta deciso di andare- avessimo visto il film "in anteprima" a casa nostra, nel pomeriggio... trovo che -almeno dagli ultimi 10-15 anni- i prodotti cinematografici per bambini siano scesi ad un livello davvero basso.
Laddove -come in questo caso- non ci siano volgarità e squallore gratuito, ossia battutacce pecorecce in pieno stile americano, si trova, però, la narrazione di una storia greve, un po' tetra, tendenzialmente angosciante.
I miei figli si sono dimostrati sereni nella visione del film, probabilmente perchè l'averlo prima visto, spiegato e capito insieme li aveva un po' sgravati dal peso di una storia che, personalmente, non avrei giudicato propriamente "da piazza piena di bambini".
Per il resto, non posso che essere sempre orgogliosa dei miei piccoli che, "nonostante" la non-scolarizzazione, ogni volta che si trovano in situazioni pubbliche danno sempre il meglio, dimostrandosi socievoli, educati, rispettosi, perfino misurati.
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