Oggi vi parlo di uno dei libri che mi hanno coinvolta ed appassionata di più in assoluto.
IL DIARIO DI ANNA FRANK
DATI EDITORIALI
Titolo:
Il diario di Anna Frank
Autore:
Anna
Frank
Casa
Editrice: Evergreen, formato e-book
Frase
significativa: “La carta è più paziente degli uomini”
Numero
di pagine: 309
GENERE DEL LIBRO
Diario autobiografico.
LUOGHI DELLA STORIA
Olanda, Amsterdam, casa
di Anna Frank, rifugio segreto.
TEMPO DELLA STORIA
Due anni e mezzo, dal
1942 al 1944.
Dai 13 ai 15 anni di
Anna.
PERSONAGGI PRINCIPALI
Anna Frank, Kitty (il
diario), il papà, la mamma, Margot, Peter Van Daan, il signore e la signora Van
Daan, Miep, Dussel, Elli, Koophuis, Kraler, Peter Wessel e altri personaggi
minori.
TRAMA
Anna Frank è una
ragazzina ebrea di tredici anni che vive con la mamma, il papà e la sorella
maggiore Margot.
Per il suo
tredicesimo compleanno Anna riceve come dono un diario nel quale comincia a
scrivere con l’idea: “La carta è più paziente degli uomini”.
Ad un certo punto
della sua vita entrano in vigore le leggi antisemitiche di Hitler e per gli
ebrei cominciano le privazioni.
Un giorno una
chiamata delle S.S. sconvolge la vita della famiglia.
Anna è allora
costretta a nascondersi nella parte segreta dell’ufficio del padre insieme al
signore e la signora Van Daan e loro figlio Peter.
I signori Van Daan si
rivelano però odiosi e rimproverano in continuazione Anna.
In queste condizioni
il diario è per Anna fondamentale come punto di sfogo e comprensione.
Infatti la ragazza
non va d’accordo con la madre perché prende sempre le difese di Margot e si
sente incompresa.
Un giorno la famiglia
di Anna decide di ospitare un altro coinquilino: il signor Albert Dussel.
Egli è però
antipatico, incomprensivo e isterico.
Anna si sente
terribilmente incompresa e depressa e lotta per migliorarsi ed essere forte e
coraggiosa.
Anna sogna un amico
vero, qualcuno con cui avere intimità e potersi confidare e sfoga il suo dolore
nel diario.
Ad un certo punto il
suo desiderio di un amico con cui parlare e confidarsi diventa così grande che
decide di provare con Peter, figlio dei Van Daan.
Peter è un ragazzo
noioso, timido e un po’ impacciato, che ha bisogno di tenerezza.
Anna e Peter
diventano inseparabili e fra loro si istituisce un sentimento più simile
all’amore che alla fraterna confidenza.
Anna e Peter si
scambiano un bacio che per Anna è un sogno che si avvera.
Nel frattempo l’invasione tanto lungamente
attesa arriva e il morale dei rifugiati si risolleva.
“...E cerco un mezzo
per diventare come vorrei essere e come potrei essere se... se non ci fossero
altri uomini al mondo.” è l’ultima frase del commovente diario di Anna.
Infatti il 4 agosto
1944 la polizia tedesca fece un irruzione nell’alloggio segreto e tutta la
famiglia fu deportata in campi di concentramento.
Anna morì il 12 marzo
1945 nel campo di concentramento di Bergen Belsen, due mesi prima della liberazione
dell’Olanda.
Il sogno di Anna di
rivivere anche dopo la morte e diventare scrittrice fu realizzato ed è questa,
secondo me, la sfaccettatura più drammatica.
COMMENTO PERSONALE
Questo libro mi ha
davvero appassionata!
Ė stato davvero
travolgente, infatti l’ho trangugiato tutto d’un fiato, senza riuscire mai a
staccare gli occhi dalle pagine bianche, che scorrevano rapidissime sotto il
mio sguardo assetato di sapere, sapere, sapere, fino alla conclusione.
Mi ha affascinata
enormemente il fatto che sia davvero stato scritto da Anna Frank, che quelle
frasi così coinvolgenti siano state scritte di suo pugno.
E’ strabiliante il
fatto che davvero si fosse nascosta, che le vicende narrate siano realmente
accadute, come è straziante il fatto che dopo anni di lotta, muoia appena due
mesi prima della liberazione.
Sono sicura che
rileggerò questo libro ancora una volta e che scoprirò nuovi dettagli ora a me
sconosciuti.
Con questo post partecipo al "Venerdì del libro" di "HomeMadeMamma".
Ops... però per chi non l'ha letto... racconti il finale....
RispondiEliminaLe mie non sono vere e proprie recensioni a scopo commerciale o promozionale, sono soltanto il frutto della lettura dei miei libri che io trascrivo per poterne mantenere traccia anche in futuro e che sono molto felice di condividere con chi avrà voglia di leggermi.
EliminaQuindi il finale fa parte dl mio lavoro che senza risulterebbe, a mio parere, incompleto.
Grazie comunque per avermi commentata.
Buona serata
Margherita
L'ho letto tanto tempo fa... ma è un libro che non passa mai di moda e che va letto e riletto.. per non dimenticare.
RispondiEliminaè uno dei libri che ho amato di più, dalla prima volta che l'ho letto a tutte le volte che l'ho riletto.
RispondiEliminaun abbraccio
Emanuela
anche io come Margherita ho letto il Diario di Anna Frank da bambina, a 11 anni. La vicinanza con Anna me la porto ancora dentro, è come se fosse un'amica, una bambina che conoscevo quando ero piccola...
RispondiEliminaE mi ricordo perfettamente la stessa emozione di Margherita nello scoprire che quello era il vero diario della vera Anne.
Silvia
@ Stefania, Emanuela e Silvia,
RispondiEliminagrazie mille per i vostri affettuosi commenti!!!
Avete espresso perfettamente i miei sentimenti e pensieri riguardanti questo grande libro.
Sono molto felice che mi commentiate.
Un abbraccio caloroso a tutte!
Margherita