Oggi vi parlo di un altro libro molto molto conosciuto...
IL PICCOLO PRINCIPE
DATI EDITORIALI
Titolo:
Il piccolo principe
Autore:
Antoine
de Saint-Exupèry
Casa
Editrice: Tascabili Bompani
Frase
significativa: “Tutti i grandi sono stati bambini,
una volta (ma pochi di essi se ne ricordano)”
Numero
di pagine: 121
GENERE DEL LIBRO
Romanzo
LUOGHI DELLA STORIA
Terra, Deserto del
Sahara, pianeta del piccolo principe, pianeta del re, pianeta del vanitoso,
pianeta dell’ubriacone, pianeta dell’uomo d’affari, pianeta del lampionaio,
pianeta del geografo.
TEMPO DELLA STORIA
Tempo indefinito.
PERSONAGGI PRINCIPALI
Piccolo principe,
autore, rosa, re, vanitoso, ubriacone, uomo d’affari, lampionaio, geografo,
volpe, serpente.
TRAMA
Antoine de
Saint-Exupèry è un pilota d’aerei il cui aereo, durante uno dei suoi viaggi sul
Deserto del Sahara, ha un guasto.
L’autore rimane così
nel deserto per diversi giorni, tentando di riparare il guasto dell’aereo.
Una notte, mentre
dorme, sente una voce chiamarlo dicendo: “Mi disegni una pecora, per favore?”.
Ė così che l’autore
conosce piccolo principe.
Ben presto, Antoine
scopre che piccolo principe viene da un pianeta molto piccolo e lontano, dove
abitano solo lui e una bellissima rosa a cui vuole moltissimo bene.
Il piccolo principe
gli racconta della rosa che aveva tanto amato ma che, per colpa della propria
vanità, l’aveva fatto soffrire.
Così era partito per
esplorare l’Universo.
Il primo pianeta che aveva
visitato era abitato da un re, unico abitante del suo asteroide, che si crede
il re dell’Universo e da ordini solo per essere ascoltato.
Il povero re solitario cercava di fare di
piccolo principe un ministro, ma egli si era rifiutato ed era ripartito.
Il secondo pianeta era
abitato da un vanitoso, che si credeva il più bello dell’Universo, pur essendo l’unico
abitante del suo pianeta.
Il vanitoso voleva
solo essere applaudito senza motivo, per cui il piccolo principe se ne andò.
Il pianeta vicino era
abitato da un ubriacone.
Egli, poveretto,
beveva per dimenticare la vergogna di bere, un po’ disorientato, piccolo
principe se ne andò, pensando: “I grandi sono decisamente molto bizzarri!”
Così, piccolo
principe giunse al quarto pianeta: quest’ultimo era abitato da un uomo
d’affari, che trascorreva la vita facendo infiniti calcoli matematici e
contando le stelle, che credeva sue perché ha avuto per primo l’idea di
possederle.
Trovandolo noioso e
insensato, piccolo principe ripartì e arrivò al pianeta del lampionaio.
Questo, poveretto, era
costretto a accendere e spegnere il suo lampione ogni minuto che passa, perché
l’asteroide girava a tale velocità.
Piccolo principe
cercò di aiutarlo, ma il lampionaio replicò dicendo che l’unica cosa che
desiderava fosse dormire.
Pieno di compassione
per quel pover’uomo, piccolo principe ripartì.
Ė così che arrivò
finalmente al sesto e ultimo pianeta: quello era abitato da un geografo.
Quest’ultimo non
conosceva il suo satellite perché non disponeva di esploratori che riportassero
i dati.
Il geografo gli aveva
consigliato di andare sulla Terra ed era quello che piccolo principe aveva
fatto.
Appena giunto sul
maestoso pianeta, il bambino aveva incontrato un serpente, un controllore, un
venditore di pillole che calmano la sete, vide un piccolo fiore, le alte
montagne e infine un meraviglioso giardino di rose, uguali al suo fiore, ormai
tanto lontano da lui.
Per ultimo, aveva
incontrato una volpe che gli aveva chiesto d essere addomesticata per essere
sua amica.
Terminato il
racconto, piccolo principe capisce di aver sbagliato ad abbandonare il suo piccolo
pianeta e l’amata rosa, per cui decide di tornarci.
L’unico modo di tornarci è farsi mordere dal serpente
precedentemente incontrato perché il suo corpo è troppo pesante per essere
portato con sé.
“Sembrerò morto, ma
in realtà non lo sarò” spiega all’autore “Tutte le notti tu guarderai le stelle
ed esse ti saranno amiche perché sai che su una di quelle stelle io ti guarderò
e ti sorriderò!”
Detto questo, il
serpente gli morde la caviglia e lui cade a terra dolcemente, senza far rumore:
è finalmente tornato sul suo pianeta.
COMMENTO PERSONALE
Questo libro mi è
piaciuto abbastanza.
L’ho letto a scuola,
nei 6 mesi in cui l’ho frequentata.
Forse è per questo
che non sono riuscita a godermelo bene.
Leggere tutti insieme, in un momento in cui ognuno deve leggere il proprio capitolino ad alta voce, ti impedisce di
immergerti bene in quel mondo soprannaturale dove ci sei solo tu e il libro, di
creare quella magia che rende speciale la lettura.
Con questo post partecipo al "Venerdì del libro" di "HomeMadeMamma".
Un gran classico... letto tempo fa ma credo che presto lo riproporrò ai miei bimbi.
RispondiEliminarileggitelo da sola, quando ne avrai voglia.
RispondiEliminaSenza scuola di mezzo.Senza capitoletti da leggere a voce alta.Con la possibilità di immergerti in ogni parola.
Magari , lì per lì, non ti dirà nulla.
Poi te lo ritroverai addosso, questo Piccolo Principe e ti arriverà addosso quando meno te lo aspetti.
sarai grande ed il Piccolo Principe ti suggerirà mille cose...Gusterai ogni singola parola, ti commuoverai, riderai .
Il Piccolo Principe ti cadrà addosso, da sola nella tua camera. E sarai avvolta dalla magia della lettura e da questo piccolo principe, che regala, a tutti noi , l'insegnamento più grande: " non si vede bene che col cuore.L'essenziale è invisibile agli occhi.". Ma tu lo sai, la tua mamma Ely te lo trasmette ogni giorno.
un abbraccio grande
Emanuela
PS cara Ely, un libro che , per me, è stato una pietra miliare, uno spartiacque importantissimo è " E venne chiamata due cuori", di Marlo Morgan. Ho visto che in giro c'è una nuova, ennesima edizione. Leggilo, se ti va.
Tutto il mio amore
Emanuela
Grazie, cara Emanuela!
EliminaFarò tesoro dei tuoi consigli.
Anzi, ho già iniziato: "E venne chiamata due cuori" è stato appena scaricato sul mio e-book reader!
Margherita