venerdì 13 novembre 2015

I libri di Margherita: I viaggi di Gulliver

Oggi vi parlo di un altro classico, che ho letto all'inizio di questa estate.

I VIAGGI DI GULLIVER
DATI EDITORIALI
Titolo: I viaggi di Gulliver
Autore: Jonathan Swift
Casa Editrice: L’editore al lettore
Numero di pagine: 362 (formato e-book)
GENERE DEL LIBRO
Romanzo d’avventura

LUOGHI DELLA STORIA
Inghilterra, Lilliput, Blefuscu, Brobdingnag, Laputa, Balnibarbi, Giappone, paese degli Houyhnhnm, Luggnagg, Glubbdubdrib.

TEMPO DELLA STORIA
Sedici anni e oltre sette mesi.

PERSONAGGI PRINCIPALI
Gulliver, Giganti, Glumdalclitch, Lillipuziani, Yahoo, Houyhnhnm, Luggnaggiani, abitanti di Glubbdubdrib, re di Glubbdubdrib, abitante di Balnibarbi,  Struldbrugse altri personaggi minori.

TRAMA
Questa storia narra dei viaggi in giro per il mondo di Lemuel Gulliver, medico di bordo.
La prima parte del libro narra del suo viaggio a Lilliput.
L’autore si trova su una nave che naufraga a causa di una violenta tempesta e solo lui si salva.
Dopo giorni di nuoto senza sosta approda su un isola e lì si addormenta.
Al suo risveglio è legato come un salame da cima a fondo e innumerevoli, minuscoli omini (la cui statura si aggira fra i quindici centimetri) lo fissano incuriositi.
Gulliver si trova nell’isola sconosciuta di Lilliput e viene portato con la forza al palazzo reale.
Lì conquista subito le simpatie di sua maestà il re che vede in lui un’arma di conquista contro Blefuscu, isola rivale a causa di una tremenda discordia: come rompere esattamente un uovo a metà.
Fra le due isole si sta per combattere una guerra, per cui il sovrano manda Gulliver a rubare tutta la flotta nemica.
Quando egli gli porta fieramente le navi, il re gli ordina di portargli anche le rimanenti: Gulliver si rifiuta e questa sarà la causa di tutte le sue sfortune, infatti il re tenterà di avvelenarlo.
Infine Gulliver si rifugia sul’isola di Blefuscu, dove trova una nave abbandonata e parte.
Dopo una corta permanenza a casa, l’autore decide di ripartire.
In seguito a un lungo viaggio  salpa su una terra misteriosa e lì viene abbandonato dai compagni mentre cerano cibo ed acqua.
Gulliver si trova a Brobdingnag e giunge poi in un gigantesco campo di grano dove viene raccolto da un gentile contadino e portato a casa sua.
Nella nuova dimora Gulliver conosce Glumdalclitch, figlia del contadino, che gli vuole un bene infinito: fra i due nasce una profonda amicizia.
Un giorno, spinto da un vecchio amico, il contadino comincia ad esibire Gulliver come attrazione e a sua salute ne risente.
Un giorno Gulliver viene venduto alla regina di quel paese e lì rimane per tantissimo tempo.
Un giorno in cui, con la sua cassetta (precedentemente costruita), un servo lo deposita sulla spiaggia, un’aquila lo prende e lo porta con sé; si può ben immaginare il dispiacere di Glumdalclitch quando lo viene a sapere.
L’aquila lo abbandona in mare e lo lascia galleggiare finchė la cassetta non viene trovata da una nave e depositata a bordo.
Lì il capitano, una persona di buon cuore, gli offre da mangiare e da bere e lo scorta fino in Inghilterra, suo paese natale.
Dopo una permanenza con la sua famiglia, l’autore decide di ripartire per le Indie Orientali.
Lì, dopo essere scampato ai pirati e abbandonato su un’isoletta deserta, arriva sull’isola fluttuante di Laputa.
Laputa è abitata da stranissimi studiosi matematici e musicisti, che non si sanno però muovere nella vita pratica.
Dopo essere stato nelle strambe accademie di Laputa e Lagado (la capitale), Gulliver decide di recarsi a Balnibarbi.
Da qui si sposta a  Glubbdubdrib, dove, con la magia del re del paese, conosce alcuni personaggi storici.
Dopo una breve sosta a Luggnagg, l’autore, passando per il Giappone, torna in Inghilterra.
Gulliver, però, incurante del pericolo, parte per un altro viaggio a bordo di una solida nave mercantile.
A causa però, di un ammutinamento dell’equipaggio, Gulliver viene abbandonato su un’isola sconosciuta.
Sull’isola, Gulliver incontra gli Yahoo, abominevoli bestie che scoprirà in seguito essere antenati degli uomini.
Sull’isola, Gulliver, oltre agli Yahoo, conosce anche gli Houyhnhnm, cavalli speciali e intelligentissimi che non hanno però quelle emozioni cattive che fanno appunto dell’uomo l’essere più cattivo della Terra.
Gli Houyhnhnm praticano tutte le virtù, loro non conoscono i concetti di male, orgoglio, bugia, truffa, imbroglio e tutte le altre qualità cattive che fanno dell’uomo un essere spregevole. Gulliver è totalmente abbagliato  dagli Houyhnhnm perché sono creature buone ed ospitali, gentili e generose, che praticano una vita nobile vivendo nell’umiltà, completamente all’oscuro dei letali vizi dell’uomo. Dato questo, il protagonista teme i morire di crepacuore quando gli Houyhnhnm decidono che, data la sua somiglianza con gli orripilanti Yahoo, debba essere bandito dalla loro isola.
Così, anche se a malincuore, Gulliver se ne va, per vivere da solo e tentare di praticare le nobili virtù degli Houyhnhnm.
Il protagonista, però, non riesce nel suo intento, perché una nave portoghese lo raccoglie e lo riportò a casa.
Ormai, però, Gulliver  considera tutti gli esseri umani come dei disgustosi Yahoo e trova conforto solo  nella stalla, dove passa intere giornate a parlare con i cavalli.

COMMENTO PERSONALE
Questo libro mi è piaciuto abbastanza.
Mi ha molto colpita l’avversione dell’autore per gli avvocati, i ministri e in generale l’essere umano, uomini che definisce farabutti, meschini e truffatori, pagati per rovinare la gente buona, accusata ingiustamente solo perché non benestante,
Seppur molto originale, ho trovato questo libro molto noioso e pesante in numerosi suoi passi.

Tutto sommato, però, è un romanzo che insegna a vivere e a non vedere un mondo solo di amici ed allegria.
Con questo post partecipo al "Venerdì del libro" di "HomeMadeMamma".

1 commento:

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