mercoledì 29 agosto 2012

Cinque favole sull'aria, inventate da noi

L'aria ed il vento sono stati anche una buona fonte di ispirazione per inventare delle favoline a tema. Ogni bimbo si è cimentato in un proprio raccontino, che è poi stato illustrato ad acquerelli o pennarelli.
Anche la mamma, questa volta, si è divertita a svolgere il compitino...

Il villaggio e il Vento (Margherita, 7 anni) 
C’era una volta un paese molto caldo dove la povera gente soffriva molto per l’afa e la gran calura estiva.
I campi erano secchi e il grano non cresceva più.
I frutti marcivano sugli alberi e i contadini erano disperati. Gli animali non avevano più cibo nè acqua e morivano.
Un giorno il Vento ne ebbe compassione e decise di aiutarli.
Andò a chiamare i suoi amici nuvoloni e con un soffio li fece scontrare proprio sul povero villaggio.
Gli abitanti, quando videro la prima goccina di pioggia, ne furono felicissimi: iniziarono a suonare e cantare sotto la pioggia.
Piovve per giorni e giorni e così il villaggio si rianimò.
Allora gli abitanti invitarono il Vento a fermarsi nel loro paese. Lui, così vecchio e stanco, ne aveva proprio bisogno!
Scelse come propria dimora una valle fra due altissime cime in mezzo alla quale c’era un ruscelletto, che lui fece diventare una stupefacente cascata.
Così tutti potevano abbeverarsi e fare lunghi bagni rinfrescanti ed anche far pascolare e bere gli animali, irrigare i campi e far crescere di nuovo frutti dolci e maturi.
Così il Vento e la Pioggia divennero i migliori amici di tutto il villaggio.
Margherita

Camilla

Mariangela

Giovanni

La farfalla Gioia e i suoi amici (Camilla, 6 anni)
C’era una volta una farfalla di nome Gioia.
Era cicciotta e aveva tutto il corpo rosa e le ali azzurre.
Un giorno preparò una torta e chiamò tutti i suoi amici a casa sua per mangiarla.
I suoi amici erano farfalline maschi e femmine dei colori rosa, verde, azzurro, rosso, giallo e anche blu.
C’era il sole e tutti gli amici andarono fuori a giocare nel cielo e a saltare sui gonfiabili e andarono  a vedere tutte le loro amiche e i loro amici uccellini che facevano tanti spettacoli sul palco.
E dopo lo spettacolo tutti tornarono a casa per mangiare tutta la torta.
Poi il vento raffreddò tutta la torta, così le farfalle poterono mangiarla, e anche gli uccellini, che dopo lo spettacolo avevano fame. 
Alla sera tutti tornarono a casa felici e contenti a fare una bella nanna.
Camilla

Margherita

Mariangela

Giovanni

                                              
 LA GIRANDOLINA E IL VENTO (Mariangela, 5 anni)
C’era una volta una girandolina. Era stata regalata a un bambino di nome Pietro.
Era estate:  tutte le mattine c’era il sole e la girandolina non ce la faceva più con quel caldo.
Un giorno arrivò un vento molto forte e lei si divertì molto.
La girandolina iniziò a far divertire Pietro.
Il bambino la prese e la fece girare, e poi iniziò a correre correre  facendola girare.
Ma a un  certo punto la girandolina sentì che la testa le girava tutta e anche a Pietro girava!
Allora fecero merenda in cortile insieme e invitarono anche il Vento a fare merenda con loro.
Avevano sul tavolo un frullato di frutta: ma mentre lo versavano il Vento soffiò e lo fece diventare gelato!
E Pietro e la girandolina facevano: “Brrrr!!!”
Poi Pietro disse: “Non è male questa bibita gelata!”
Così Pietro, la girandolina e il vento diventarono amici e il Vento potè bere una bibita fresca grazie  alla sua aria fresca.
Mariangela 
Camilla

Giovanni


L’aeroplanino, la nuvoletta e il Sole (Giovanni, quasi 4 anni)
C’era una volta un aeroplanino che si chiamava Francesco.
Era  bello e dolce: era fatto con una bottiglia di plastica e delle ali di cartone; davanti aveva un’elica d’oro bellissima che girava.
Un giorno incontrò una nuvoletta sua amica e insieme andarono vicino al Signor Sole.
Il sole disse: “Ciao!”
E loro dissero: “Buongiorno!”
Poi tutti andarono al mare: il Sole scaldò l’acqua del mare, la nuvoletta dal cielo soffiò un po’ di vento e l’aeroplanino andò in acqua a fare un bel bagnetto divertente con le onde. E andò in fondo in fondo, e poi tornò indietro.
Poi il Sole, la nuvoletta e l’aeroplanino mangiarono la pasta e una grande ciambella tonda e tornarono a casa.
Questo è il giocattolino che ha ispirato la favolina, regalato a Giovanni -durante una serata d'intrattenimento post-sisma- dai simpatici clown volontari dell'Associazione "Vola nel cuore"
La principessa Aria (MammaElly)
C’era una volta un castello incantato. Era là, in mezzo al cielo, appoggiato sull’arcobaleno.
Era un castello di cristallo: meraviglioso, grande e trasparente. I suoi muri riflettevano i colori dell’arcobaleno che, incontrandosi, lassù, con i raggi del sole, risplendevano di una luce sfavillante.
In quel castello viveva una dolce principessa, la principessa Aria.
Era giovane, sottile e delicata. Ed era sempre sola, e quindi un po’ triste. Guardava il mondo da lassù, con tanta voglia di compagnia, di amici con cui giocare e di qualcuno da amare.
Abitavano con lei tante nuvolette, tutte sorelle tra loro.
Un giorno, la nuvoletta più piccola, che si chiamava Celeste, le disse: “Principessa, è così brutto vederti sempre triste! Perché non vieni con me? Ti porterò in un posto bellissimo!”
La Principessa era un po’ timorosa: in tanti anni, non era mai uscita dal suo castello. Era sempre stata lì, tra l’arcobaleno e le nuvolette, senza nemmeno pensare di poter fare altro.
Ma quel giorno, Celeste fu così carina e determinata, con la sua faccetta buffa e le sue guanciotte paffute, da riuscire a convincerla: così Aria indossò il suo abito più bello e salì sull’amica nuvoletta.
Celeste la trasportò su e giù per il cielo: la portò a vedere il mare, a visitare le campagne, ad ammirare il deserto con la sua sabbia fine e dorata.
Poi, quando passarono su altissime montagne, la Principessa Aria incontrò lui.
Era il Vento, così simile a lei ma così turbolento. Soffiava con forza e senza sosta; provocava temporali, pioggerelline e tempeste; quando si arrabbiava, ne uscivano cicloni e trombe d’aria. Era un tipo simpatico e burlone, ma anche un po’ irascibile.
Quando Aria e Vento si videro, capirono di essere fatti l’uno per l’altro.
Innamoratissimi, la Principessa Aria ed il Vento si sposarono ed iniziarono a viaggiare insieme per il mondo.
Ancora oggi possiamo sentirli: sono loro a spargere i semi dei fiori, dei frutti e degli alberi, così da farli germogliare; sono loro che conducono i suoni al nostro orecchio, permettendoci di comunicare con gli altri e di ascoltare dolci melodie;  sono loro che portano in giro i profumi: profumi di fiori, di cibo buono, profumo del mare; sono loro che dirigono le nuvole, le fanno muovere e scontrare tra loro, così da far piovere; sono loro che ci permettono di respirare e vivere; sono loro che fanno divertire i bambini con giochi sempre belli e divertenti: se soffierai dentro un palloncino, potrai vederli anche tu.
Margherita

Camilla

Mariangela

Giovanni

6 commenti:

  1. Siete in piena attività! Sono tutte belle le vostre favole ma quella del piccolo Giovanni è tenerissima ::)) ! Come rendono bene gli acquerelli, Gioele e Elia partono sempre con le tempere mentre io li dirotto sugli acquerelli, sono perfetti per le sfumature e sovrapporre i colori da un effetto bellissimo.

    Noi - almeno io - sono alla ricerca dell'ordine (non solo casalingo, che è una chimera....), ho appena scritto un post sul post vacanze.

    alessandra

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    Risposte
    1. Grazie, Alessandra!
      Giovanni è un bimbo molto dolce e fantasioso!
      Gli acquerelli , come avrai notato, piacciono molto anche a noi! Qui, tra l'altro, abbiamo usato anche il gesso in pasta, per creare l'effetto della "schiuma" dell'acqua!
      Per il resto, ho appena letto e commentato il tuo interessantissimo post!

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  2. Le storie sono tutte fantasiose e gli acquerelli... mi piacciono tantissimo!

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  3. E' bello leggere come ogni bimbo esprima la sua individualità, le storie sono molto diverse tra loro (anche se l'elemento "pappa" è presente nelle storie dei 3 più piccoli, come dra loro torto del resto!!!).
    Bella anche la storia inventata dalla mamma romanticona :-)

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