Un'altra gitarella organizzata un pomeriggio di qualche giorno fa è stata quella al bosco delle Betulle, presso Zocca (MO).
Faceva caldissimo, così abbiamo pensato di organizzare una piccola escursioncina in cerca di ombra e fresco.
Gironavigando in rete, abbiamo trovato questo boschetto.
Che, una volta là, ha pienamente soddisfatto le nostre aspettative.
Tanto silenzio (rotto dal vociare allegro e un po' ciarlone dei nostri bimbi) ed un bel bosco tutto per noi. Tra castagneti e betulle, una cornice naturale davvero incantevole e rilassante. Noi, con i bambini ed il passeggino, non siamo riusciti ad addentrarci molto nel bosco, ma il tratto che abbiamo percorso ci ha ugualmente conquistati. I bambini si sono trasformati in piccoli esploratori, tra alberi da conoscere e riconoscere, fiori da ammirare, piccoli frutti di bosco in crescita ed un bosco da fiaba tutto per loro.
Ci siamo ripromessi di tornare sicuramente, magari per trascorrere lì una giornata intera e gustare i piccoli frutti, una volta cresciuti.
A casa, poi, ogni bimbo ha illustrato se stesso nel bosco.
Dato l'entusiasmo generale, ho anche scovato "La leggenda della betulla", che Margherita ha scritto sotto dettatura e poi disegnato.
Ora, però, Giovanni e Mariangela non fanno che cercare betulle ed uccellini feriti in ogni albero dal tronco bianco che incontriamo!
Margherita |
Camilla |
Mariangela |
Giovanni |
Giovanni |
LA LEGGENDA DELLA BETULLA
Un uccellino pigolava
tristemente tra i rami spogli di una betulla.
Aveva un’ala spezzata
e non riusciva a volare.
Udì il suo lamento un
piccolo spazzacamino venuto nel bosco a far legna.
Si arrampicò sull’albero
e raggiunse la bestiola.
“Non piangere
uccelino” gli disse “Ti porterò a casa mia e ti guarirò”.
Così dicendo infilò l’uccellino
nella tasca del cappottino e scese piano piano dall’albero.
Quando fu a terra, s’accorse
che il tronco della betulla non era più bianco come prima.
Portava ben visibili
le impronte delle sue manine sporche di fuliggine.
“Acqua” implorò il
bambino “scendi subito dal cielo a lavare questa bella pianta che le miemani
hanno sporcato!”.
Ma il Signore non
volle cancellare i segni di quelle manine pietose.
E, da allora, tutte
le betulle nacquero col tronco bianco
macchiato di nero.
Che bella gita deve essere stata!E che bella la storia!
RispondiEliminaGrazie, Sara!!!
Eliminabello...quasi quasi mi organizzo e ci vado anche io....è difficile da trovare? ho un passeggino anche io!
RispondiEliminaNo, è poco oltre Zocca. Ti lascio il link:
Eliminahttp://www.turismo.montana-est.mo.it/home/Sezioni/pagina116.aspx
Per noi è circa un'ora e mezza d'auto. Tutto molto a misura di bimbi.
grazie mille. ho intenzione di fare un giro chissà magari per il mio compleanno che cade proprio il 15 ... pranzo al sacco e via. immagino che non ci sia niente lì in mezzo vero...??? tipo un barrettino con una toilette..così per sapere...bhe fa niente il bisogno aguzza l'ingegno...grazie mille! buona giornata
EliminaAllora: in mezzo no, è proprio un bel boschetto immerso nella natura. Ma, appena prima, c'è un bar. Quindi, magari, ci si può fermare lì appena prima o appena dopo la passeggiata. E' attaccato al "Museo del castagno".
EliminaCiao, se ti va c'è un premio da ritirare sul mio blog!
RispondiEliminaMa che carina!!! Grazie tante! Lo metto subito qui sotto, insieme agli altri!
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