Ormai sul finire del mese, ecco una poesia di Luciano Folgore e, prendendo spunto da essa, la descrizione personificata di Aprile, immaginato da Margherita come una graziosa fanciulla.
Aprile
Verde, festoso, gentile
è il panorama d'Aprile;
sembra dipinto a pennello
da qualche grande pittore.
"Guardate il cielo, che bello!"
bisbiglian le viole in fiore.
"Guardate il mare, che incanto!"
dicon le vele nel vento.
"Guardate l'erba, che manto!"
cantan le nubi d'argento.
Sono fratelli e compagni
torrenti, rivoli e stagni;
sono compagni e fratelli
passeri, tordi e fringuelli;
son fedelissimi amici
steli, germogli e radici.
(di L. Folgore)
è il panorama d'Aprile;
sembra dipinto a pennello
da qualche grande pittore.
"Guardate il cielo, che bello!"
bisbiglian le viole in fiore.
"Guardate il mare, che incanto!"
dicon le vele nel vento.
"Guardate l'erba, che manto!"
cantan le nubi d'argento.
Sono fratelli e compagni
torrenti, rivoli e stagni;
sono compagni e fratelli
passeri, tordi e fringuelli;
son fedelissimi amici
steli, germogli e radici.
(di L. Folgore)
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