DATI EDITORIALI
Titolo: Momo, o l’arcana
storia dei ladri di tempo e della bambina che restituì agli uomini il tempo trafugato
Autore:
Michael
Ende
Casa
Editrice: Longanesi
Numero
di pagine: 245
GENERE DEL LIBRO
Romanzo fantasy.
LUOGHI DELLA STORIA
Città anonima, rovine
dell’antico anfiteatro o “la rotonda”, buco nella muratura cioè la camera di
Momo, locanda di Nino, casa di Nicola il muratore, vie della città, quartieri
nuovi, via dalla luce crepuscolare (ma tuttavia né d’alba né di tramonto), vicolo
di mai, casa di nessun luogo, enorme stanza degli innumerevoli orologi,
stanzetta fra le pendole, sacrario d’oro nel cuore di Momo dove nascono le
meravigliose Orefiori, villa di Gigi, macchina di Gigi, piazza deserta,
caserma, manicomio, dopobimbi, Cassa di Risparmio del Tempo, stanzone,
magazzini delle Orefiori gelate.
TEMPO DELLA STORIA
Indefinito.
PERSONAGGI PRINCIPALI
Momo, i Signori
Grigi, Beppo, Gigi, bambini, Mastro Secundus Minutius Hora semplicemente detto
Mastro Hora, Cassiopea, Nicola, Nino, signor Fusi, persone che Momo ascoltava e
altri personaggi minori.
TRAMA
Momo
è una bambina vagabonda sui dieci anni circa che un giorno giunge alle rovine
di un antico anfiteatro in una grande città il cui nome non si conosce.
Inizialmente gli abitanti vogliono portarla in un asilo, ma Momo che, come
racconta, ci è già stata e si è trovata decisamente male, non ci vuole tornare. E' così che, di comune accordo, gli abitanti decidono di crescerla tutti
insieme. Momo si trasferisce in un buco nella muratura delle rovine, dove
vengono messi un letto, un tavolino, seggioline eccetera. La bambina ha una dote del tutto particolare: sa ascoltare davvero la gente. Ogni qualvolta
due litiganti vengono da lei, la bambina, semplicemente ascoltandoli intensamente,
riesce stranamente a far far loro la pace. Inoltre Momo si fa subito amica
tutti i bambini a cui, straordinariamente, quando giocano con lei vengono in
mente i giochi più fantasiosi. Proprio per queste sue doti è molto amata e in
città non si può più fare a meno di lei. I suoi amici più cari sono però Beppo Spazzino, un
vecchietto un po’ strambo e taciturno, e Gigi Cicerone, un ragazzo sognatore
che fa la guida turistica raccontando un sacco di frottole.
Ma
un giorno qualcosa comincia a cambiare. La gente si reca sempre meno da Momo,
perché “non ha più tempo”. Ed è proprio vero. Infatti gli uomini sono ignari
del fatto che una misteriosa banda di esseri soprannaturali stia letteralmente rubando
il tempo agli uomini: sono i Signori Grigi, i ladri di tempo. Essi gestiscono
la Cassa di Risparmio del Tempo e il loro scopo è soffiare quanto più tempo possibile
agli uomini. Ore, minuti, secondi, glielo stillano tutto, goccia per goccia. Per
questo fanno agli uomini strani conti su quanto tempo sia loro rimasto da
vivere rispetto al patrimonio iniziale, quanto tempo abbiano sprecato in cose
che loro giudicano inutili. I calcoli sono però espressi in secondi, in modo
che sembrino cifre vertiginose e così convincono la gente stufa della propria
esistenza a risparmiare tempo che poi potranno usare più avanti per costruirsi
un’altra vita. Una volta conosciuti i Signori Grigi, l’umanità si dimentica
della loro esistenza, ma non della scelta di risparmiare tempo. Quello che gli
uomini non sanno è che il tempo che risparmiano è perduto per sempre, perché
serve agli Uomini Grigi per vivere e infatti più tempo risparmiano, meno ne
hanno.
Momo,
però, con la sua straordinaria capacità di ascoltare e risolvere i problemi
della gente, intralcia di molto il lavoro dei Signori Grigi........
COMMENTO PERSONALE
Questo libro mi è
piaciuto molto.
Avendo già visto in
passato il film, sapevo un po’ la storia ma ho trovato che il libro sia
comunque più bello.
Il personaggio di Momo
è molto bello e le sgrammaticature quando parla sono fatte apposta, secondo me,
perché rende l’idea un po’ dell’ignoranza che descrive l’autore.
Lo stile è un po’
ridondante e qualche volta può sembrare un po’ noioso, ma si immaginano bene le
scene. Gli ultimi capitoli sono scritti molto bene, in particolare. L’unico
appunto è che il fatto che Momo non veda più Cassiopea rende un po’ più triste
il finale. Anche quando scopre le Orefiori e la musica del tempo è molto bello….
Un bel libro davvero.
Io avevo anche
già letto “La storia infinita” e la
fantasia di Michael Ende è ormai più che comprovata.
Cara Margherita sai che Ende è uno dei miei scrittori preferiti in assoluto? Lo adoro! Ho letto praticamente tutti i suoi libri.
RispondiEliminaMomo è una storia bellissima, sono molto contenta che sia piaciuta tanto anche a te :-)
Ciao,
Maristella