Il bacio di Giuda - Giotto |
LA SETTIMANA SANTA
Nella
tradizione della Chiesa, viene chiamata “Settimana Santa” quella che precede la
domenica di Pasqua.
È
la settimana più importante dell’anno liturgico e per questo ogni giorno viene
chiamato con l’appellativo “santo”, come lunedì santo, martedì santo, e così
via.
La
Settimana Santa inizia con la Domenica delle Palme, che è la domenica prima di
Pasqua, e culmina nel Triduo Sacro, che inizia la sera del Giovedì Santo e si
conclude la notte di Pasqua, con la Veglia Pasquale.
Il
Giovedì Santo alla sera si celebra la solenne “Missa in Coena Domini”, cioè la Messa in cui si ricorda l’Ultima Cena
di Gesù con gli Apostoli, prima della sua Passione. L’Ultima Cena fu la prima
Messa della storia.
Il
Venerdì Santo è il giorno della morte di Gesù sulla Croce, dopo una lunga passione.
Con la sua morte Gesù ha salvato gli uomini, dando loro la possibilità di
andare in Paradiso, che era rimasto chiuso per tutti, dopo il peccato
originale.
Il
sabato Santo è il giorno del riposo e del silenzio, in attesa della
Risurrezione; in quel giorno Gesù rimase nel sepolcro.
La
Domenica di Pasqua inizia alla mezzanotte dopo il Sabato Santo. Essa è il
giorno della gioia, quello nel quale Gesù ha vinto per sempre la morte
risorgendo dai morti ed uscendo dal sepolcro, per mostrarsi al mondo vivo e
vincitore.
A parte l'essere un dettato è una bella sintesi del significato della settimana santa, che domani leggerò ai miei cioccopupetti, grazie per le, sempre, utilissime attività che condividi.
RispondiEliminaGrazie, CioccoMamma! In effetti, più che esercizi ortografici, i dettati di PapàGiorgio vogliono essere piccoli racconti "a tema" per i bambini e, magari, spunti di riflessione...
RispondiEliminaNon esiste la settimana santa (è un’invenzione della chiesa cattolica), ma la santa cena.
RispondiEliminaE per chi è stato santificato (da Dio attraverso Cristo), ogni giorno è santo non una settimana:
<>. (1Corinzi 1:2)
<>.
(1Corinzi 11:17-34)
tuttoeraincomunetradiloro.wordpress.com
Quanto ha scritto "Anonimo" è completamente falso.
EliminaLa Settimana Santa esiste fin dagli albori del cristianesimo, come testimoniano le fonti più antiche del 150-200 d.C., che ci riportano dettagliatamente il contenuto dei riti della Missa in Coena Domini (Giovedì Santo), della Messa dei Presantificati (Liturgia del Venerdì Santo) e della solenne Veglia Pasquale (unico giorno l'anno in cui si celebravano i Battesimi dei catecumeni).
La "Santa Cena" è semmai un'invenzione del monaco apostata, infedele, spergiuro, traditore, omicida, crapulone, impudico, ubriacone e suicida Martin Lutero, che ha corrotto la vera Fede nel '500, negando la natura sacrificale della Messa.
Infine, ontologicamente, è necessario distinguere la santificazione personale che ci viene da Cristo tramite la Grazia Santificante conferitaci dai Sacramenti validamente conferiti dalla Chiesa, dalla santificazione del tempo (Settimana Santa) e delle cose (Benedizioni) che strumenti non sacramentali tramite cui favorire la santificazione delle realtà temporali.
Chiunque scriva su questo blog è pregato di usare intelletto e cultura, prima di scrivere.
Invece io non voglio usare la cultura, voglio usare il timore di Dio <>. Proverbi 1:7
RispondiEliminaPapà Giorgio ti sei arrabbiato. Hai ragione, penso che non avrei dovuto scrivere sul vostro blog. Vi chiedo scusa.
Il servo del Signore non deve litigare, ma deve essere mite con tutti, capace di insegnare, paziente.
2Timoteo 2:24
non rendete male per male, od oltraggio per oltraggio, ma, al contrario, benedite; poiché a questo siete stati chiamati affinché ereditiate la benedizione.
1Pietro 3:9
Non intendevo arrabbiarmi, caro Anonimo; soltanto voglio evitare che tramite il mio blog si diffondano informazioni errate, imprecise o fuorvianti.
EliminaDel resto, la cultura non annienta né esclude affatto il timore di Dio, che è uno dei doni dello Spirito Santo, proprio come l'intelletto stesso. Ed infatti, Cristo ha salvato tutto l'uomo, intelletto compreso; inoltre, la storia della Chiesa è colma di santi che hanno fatto un uso eccellente delle proprie forze intellettuali.
Non intendevo oltraggiare, né offendere, ma difendere appassionatamente la verità. Questo perché, se è vero che la Carità di Cristo mi invita a porgere l'altra guancia quando vedo offesa la mia modesta persona, quella stessa Carità mi impone moralmente di reagire con il massimo ardore quando si attenti alla Verità. Verità e Carità non si oppongono mai l'una all'altra, ma devono procedere di pari passo.
Detto questo ti saluto fraternamente augurando a te, caro Anonimo, ed alla tua Famiglia una Santa Pasqua, colma di doni spirituali.