Anche oggi vi parlo di un classico, ma di genere decisamente diverso dalle mie letture abituali...
IL FANTASMA DI CANTERVILLE
DATI EDITORIALI
Titolo:
Il fantasma di Canterville
Autore:
Oscar
Wilde
Casa
Editrice: Giunti Editore
Numero
di pagine: 64
GENERE DEL LIBRO
Racconto horror-umoristico.
LUOGHI DELLA STORIA
Inghilterra, Londra,
Castello di Canterville.
TEMPO DELLA STORIA
Tempo imprecisato.
Metà 1800 circa.
PERSONAGGI PRINCIPALI
Il fantasma di Canterville, il signore e la
signora Otis, il loro figli Washington, Virginia e i gemelli soprannominati
“stelle e strisce”, il duca Cecil, Lord Canterville, la governante Umney e
altri personaggi minori.
TRAMA
Il signor Hiram B.
Otis, ambasciatore degli Stati Uniti d’America, decide di acquistare il Castello
di Canterville nonostante sia stato avvertito da Lord Canterville, precedente
proprietario della tenuta, e da tutti gli abitanti di Londra, che il Castello
sia infestato dal fantasma di Sir Simon da oltre tre secoli.
Il signor Otis, però,
ribadisce sicuro di non aver affatto paura dei fantasmi, di provenire da una
nazione moderna e che, se ci fosse davvero un fantasma nel castello, lo avrebbero
già da tempo catturato.
Così si trasferisce
nel vecchio castello di Canterville con la moglie, il figlio maggiore
Washington, la dolce quindicenne Virginia, i gemelli soprannominati “stelle e
strisce” e la governante; l’anziana signora Umney.
Appena arrivati nella
nuova dimora, la signora Otis nota nella biblioteca una grande macchia rosso cupo
e la signora Umney le spiega che quello è il sangue di Lady Eleanore, moglie di
Sir Simon, che proprio in quel punto l’aveva uccisa e che è una macchia
assolutamente irremovibile.
Washington allora, indispettito,
prende un po’ del Supersmacchiatore e Detergente Paragon della Pinkerton e
comincia a sfregare finchè la macchia non sparisce e soddisfatti, tutti vanno a
dormire.
Il mattino
successivo, però, la macchia ripugnante è riapparsa, così come le due mattine
seguenti.
A quel punto la
famiglia comincia a prendere sul serio l’ipotesi della vera esistenza del
fantasma e crede di essere stata troppo superficiale nel negarla senza prima
verificarlo.
Il fantasma fa la sua
prima “vera” apparizione alla famiglia Otis una notte, facendo cigolare
sinistramente le sue orrende catene davanti alla camera del signor Otis.
L’ambasciatore si
sveglia calmissimo, prende una boccetta e si affaccia alla porta della camera.
Queste sono le sue
esatte parole rivolte al fantasma: “Mio caro signore, devo assolutamente
pregarvi di oliare le vostre catene e, a questo scopo, vi ho portato una
bottiglietta di lubrificante Sole Nascente della Tammany.
Dicono che funzioni
perfettamente sin dalla prima applicazione e, a conferma della sua efficacia,
troverete voi stesso nella confezione le testimonianze di alcuni tra i più eminenti scienziati della nostra nazione.
Ve lo lascio qui
accanto alle candele e sarò lieto di procurarvene dell’altro, se ne avrete
ancora bisogno.”.
Il fantasma rimane
naturalmente ammutolito qualche secondo per l’indignazione, poi butta per terra
il lubrificante, si nasconde nella sua camera segreta e comincia a riflettere: “Mai,
mai in trecento anni di brillante carriera di fantasma era stato così
brutalmente offeso.
Da oltre tre secoli
spaventava a morte gli abitanti del castello e poi arrivano quegli odiosi
americani moderni e rovinano tutto con i loro comportamenti tranquilli da non ho paura dei fantasmi”.
Dopo questa, il
fantasma tenta altre numerose imprese per spaventare l’irremovibile famiglia,
ma tutte falliscono miseramente; in particolar modo si crea un odio reciproco
fra i gemelli e il fantasma di Canterville, perché questi lo umiliano in
continuazione.
Il povero spirito è
ormai depresso e ridotto a poco più di un invalido; attraversa il corridoio in
pantofole di panno e una sciarpa di lana alla gola per paura di prendere
freddo, si arriva al punto che la famiglia Otis pensa addirittura che il
fantasma se ne sia andato.
Un giorno Virginia vede
il fantasma accasciato tristemente su una poltrona e, avendone compassione, si
ferma un po’ a parlare con lui.
Il fantasma le parla
del giardino della morte e le chiede se abbia mai letto la vecchia profezia
sulla vetrata della biblioteca, la profezia diceva così: “Quando una fanciulla dai capelli d’oro strappar saprà
una
preghiera da labbra che peccati ha,
quando
il mandorlo inaridito fiorirà
e
una piccola creatura le sue lacrime piangerà,
allora
sulla dimora la quiete scenderà
è
a Canterville la pace tornerà.”.
Il fantasma le spiega
quindi il significato della profezia: lei dovrebbe piangere per i suoi peccati
e pregare per la sua anima affinchè l’Angelo della Morte abbia pietà di lui e
lo faccia morire.
Così si ritirano e
spariscono.
Intanto la famiglia
Otis è in agitazione perché Virginia è sparita, quando finalmente la ragazza
ritorna e annuncia, con tono grave, che il fantasma è morto e le ha regalato
dei meravigliosi gioielli.
La morte dello
spirito viene solennemente celebrata e questo viene seppellito in un luogo molto
simile al giardino della morte.
Infine Virginia si
sposa con il duca Cecil e vive per sempre felice e contenta.
COMMENTO PERSONALE
Questo libro mi è
piaciuto davvero molto.
Semplice, scorrevole,
divertentissimo ma anche cupo e triste.
Questo romanzo è un
perfetto connubio tra umorismo e paura, realtà e fantasia, orgoglio e umiltà:
insomma un racconto molto carino!
Mi
sono davvero spanciata dalle risate con la scena del lubrificante per le catene
del fantasma!!!
In
fondo però, sotto paura ed umorismo, si nasconde la triste storia di questo
fantasma che vive solo nel castello di Canterville, che però alla fine, grazie
all’amore di una fanciulla dai biondi capelli, troverà finalmente la pace
perpetua.
Carino il fantasma :)
RispondiEliminaAnch'io adoro questo libro!
RispondiEliminaChe bello, anche la mia primogenita lo ha letto qualche tempo fa e ne è rimasta entusiasta, questi libri sono la salvezza delle mamme che voglio far amare la lettura ai propri figli.
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