sabato 10 novembre 2012

San Martino

Ci sono giorni e ricorrenze dell'anno che ci piace valorizzare con i bambini in maniera rituale, anno dopo anno. Occasioni un po' speciali, rese tali anche dal loro ricorrere come eventi attesi, preparati  e festeggiati  in famiglia.
Tra questi, sicuramente c'è l'11 novembre, giorno di San Martino.
Un santo particolarmente caro ai bambini, un personaggio pietoso e carismatico allo stesso tempo, vessillo di un bell'agire e di un cuore autenticamente religioso.
Ma anche un momento intenso nel pieno dell'autunno, dal sapore di nebbia, di primi freddi, di castagne e vino nuovo.
Già l'anno scorso avevamo raccontato la leggenda e parlato dell'estate di San Martino.
Ed eravamo andati a San Martino in Rio, per assistere alla bellissima rievocazione storica.
Quest'anno abbiamo dedicato a San Martino un paio di giornate e tanta attenzione.
1 - Innanzitutto, riprendendo la leggenda (nella versione di Menicucci che riporto volentieri); 

La leggenda di San Martino
San Martino era un bel soldato, giovane e forte.
Se ne andava, in un giorno di novembre, lungo una strada di campagna e si riparava dalla pioggia con un pesante martello che l’avvolgeva tutto.
“Che brutta stagione!” disse guardandosi attorno.
Gli alberi avevano perduto le loro foglie e alzavano i rami stecchiti e nudi verso il cielo grigio, tutto uguale, che prometteva pioggia per chissà quanto tempo. Non c’era un fiore nei prati; quella poca erba era tutta inzuppata d’acqua e in mezzo vi saltavano le rane e facevano: “Gre, gre!”.
La strada era deserta, tutti stavano riparati dentro le case.
Soltanto un mendicante se ne stava seduto sopra un paracarro, al margine della strada e tremava sotto la pioggia, cercando di ripararsi sotto pochi cenci che ormai erano intrisi d’acqua e non servivano più a nulla.
“Poveretto!” disse Martino, fermandosi davanti a lui. “Vorrei tanto aiutarti, ma i soldati sono poveri e ti dico la verità: in tasca non ho neppure una moneta per farti bere qualcosa che ti scaldi”.
“Non importa” rispose il poveretto rannicchiato sotto l’acqua. “Mi hai detto una buona parola. Anche questa è carità. Non capita spesso…”
“Aspetta!” disse ad un tratto Martino “Qualcosa ce l’ho”.
Trasse la spada e tagliò il mantello in due parti.
“Ecco qua” disse contento “Mezzo per uno e staremo abbastanza caldi tutti e due”. Posò il mantello sulle spalle del vecchio che lo guardava con riconoscenza e proseguì lietamente il suo cammino.
Poco dopo incontrò un altro mendicante, anche questi lacero e tremante sotto la pioggia gelida che veniva giù.
“Quanti poveri ci sono al mondo!” disse fra sè Martino e la sua bella contentezza era svanita. Lo spettacolo della miseria gli aveva rattristato il cuore. Senza neppure pensarci su un momento, si tolse la metà del mantello che si era gettato sulle spalle e lo regalò al mendicante.
Martino camminava e pregava Dio per la povera gente e si sentiva il cuore pieno di amore e di pietà. Era così assorto nei suoi pensieri che non si era neppure accorto che aveva smesso di piovere.
Guardandosi attorno pensò di sognare. Il cielo si era schiarito e le pozzanghere erano piene di riflessi azzurri. All’orizzonte era apparso un bellissimo arcobaleno e il sole era caldo e luminoso. Le siepi erano tutte fiorite e gli uccellini, sugli alberi, cantavano lietamente. Non pareva più autunno, ma la dolce e tiepida primavera.
Dio aveva voluto ricompensare l’atto generoso di Martino e gli aveva mandato un segno della sua benevolenza.
Da allora, nel pieno dell’autunno, s’è sempre qualche giornata tiepida, il sole splende e i rami spogli provano anche a mettere qualche gemma. Gli uomini dicono che quella è l’estate di San Martino che il cielo, ogni anno, manda sulla terra per ricordare l’atto pietoso del Santo che regalò il suo mantello ai poveri.
(M. Menicucci)


2 - Poi ho stampato un bel disegno da Religiocando che raffigura l'episodio del mantello, colorato da Camilla, Mariangela e Giovanni.

3 - Intanto Margherita scriveva sotto dettatura una poesia..,

La leggenda di San Martino
San Martino sul destriero
galoppava, galoppava,
tutto avvolto nel mantello,
tutto assorto nel pensiero.
Nero il cielo, freddo il vento
ed un turbine di foglie:
era autunno. San Martino
galoppando udì un lamento.
“Muoio”, un vecchierello
ripeteva poverino.
San Martino con la spada
tagliò a mezzo il suo mantello.
Che tepore! Al poverino
già ritornan sangue e vita,
or ch’è avvolto nel mantello
del pietoso San Martino.
Ricomincia a galoppare
nel grigiore il cavaliere
quando tiepido il bel sole,
per prodigio, ecco riappare!
D’un azzurro intenerito
che ricorda primavera
si ricopre tutto il cielo:
pare il mondo rifiorito. 
(Tratto liberamente da una poesia di Olga Siniscalchi)

4 - Su "ispirazione" di Giovanni, ogni bimbo ha poi disegnato di proprio pugno San Martino ed il vecchierello...
Margherita

Camilla

Mariangela
Giovanni

5 - Infine, cadendo quest'anno l'11 novembre di domenica,  ci siamo messi tutti (Tommaso compreso) all'opera in cucina, per realizzare il dolce per il pranzo festivo. Seguendo una tradizione piuttosto diffusa nel nord Italia ma tutta nuova per noi, abbiamo preparato un grande San Martino di pastafrolla bicolore (alnaturale e al cacao), con tanto di spada e mantello.
Per rendere il tutto più vivace, abbiamo poi preparato la glassa colorata, e dipinto con essa il nostro San Martino.

Ecco qui il nostro maxi-biscottone finito!
Domani lo metteremo in tavola insieme ad una buona crema chantilly ed alle caldarroste.
BUONA DOMENICA DI SAN MARTINO A TUTTI!!!

Con questo post, partecipiamo ai "Teachable moments" di Palmy.

12 commenti:

  1. Bellissima torta! Complimenti a tutti i pasticceri!
    Lena

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  2. Ecco un altro post dai colori caldi e teneri come una copertina di lana.
    Ogni volta mi godo le immagini dei vostri bambini con le manine impiastricciate di farina o di colore.
    La giornata di San Martino è quasi finita, oggi il sole qui non è uscito per niente, ma la lezione di generosità e di carità di questo Santo è più forte, rimane sempre presente.
    Buona serata a tutti voi!

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    1. Che carina sei sempre! Anche qui è piovuto tutt'oggi, ma i giorni scorsi sono stati effettivamente tiepidi e luminosi rispettando quello che, anche secondo Wikipedia, dovrebbe essere "un eventuale periodo autunnale in cui, dopo le prime gelate, si verificano condizioni climatiche di bel tempo e relativo tepore". Al di là di tutto, comunque, la lezione di San Martino è davvero forte e presente. Col vangelo di oggi, poi "L'obolo della vedova", il quadro del valore della carità si è fatto ancor più completo ed incisivo per le coscienze di tutti, grandi e piccini.

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  3. Noi milanesi siamo sempre in anticipo ( o in ritardo?) con il Vangelo.
    Infatti da noi ieri era la Solennità di Cristo Re dell'Universo e il nostro parroco ha fatto una bella riflessione, anche concreta, chiedendo ai bambini di descrivere le caratteristiche di un re e sottolineando invece le caratteristiche del Regno annunciato da Gesù, dove non prevale il potere, il comando, la volontà di sopraffarre, ma l'amore, il servizio agli altri, e la carità.
    Chissà se poi questi valori saranno approfonditi, vissuti anche in famiglia. Frequentando l'ambiente scolastico mi capita di sentire di episodi così tristi, di prevaricazioni da parte dei bambini avallate anche dai genitori...

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    1. Ah già, è vero, il rito ambrosiano! Non ci avevo pensato... Speriamo davvero che le Parole evangeliche germoglino come piccoli semi nell'animo di tutti.

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  4. abbiamo cucinato un sacco anche qui... bellissimo il vostro dolce!

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  5. Brava! C'è sempre da imparare dai tuoi tutorial dolci...a proposito ti ho citata nel mio ultimo post, se ti va di venire a dare un'occhiata, questo è il link http://wwwmammadibea.blogspot.it/2012/11/torta-buzz-lightyear.html

    Un abbraccio
    Ale

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    1. Uhhhh, che immenso onore!!! Grazie tantissime! Sono troppo contenta di esserti stata utile!

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  6. Sono imperdonabile! Solo ora riesco a leggere questo bel post... che bel biscottone e che bravi i tuoi figli con le glasse colorate! Grazie di aver partecipato, ti aspetto per i prossimi appuntamenti!

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    1. Figurati!!! Mi ha fatto piacere partecipare! A questo giro, mi sa che non ce la faremo, ma siamo pronti per i successivi!

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