Anche oggi, doppia recensione (anzi, quasi quadrupla, trattandosi di due libri!), e una notevole stimolazione del senso critico delle mie "ragazze".
STORIE DELLA BUONANOTTE PER
BAMBINE RIBELLI
DATI
EDITORIALI
Titolo: Storie della
buonanotte per bambine ribelli
Casa
Editrice: Mondadori
Autore:
Elena
Favilli e Francesca Cavallo
Numero
di pagine: 211
GENERE DEL LIBRO
Raccolta di brevi
biografie su donne, libro di storie della buonanotte.
LUOGHI DELLA STORIA
Europa: Regno Unito,
Italia, Russia, Svezia, Birmania, Francia, Irlanda, Grecia, Polonia, Germania;
Africa: Sudan,
Mauritius, Niger, Egitto, Somalia, Sudafrica, Giamaica, Kenya, Ghana, Siria,
Iraq;
Asia: Emirati Arabi
Uniti, Giappone, India, Pakistan, Arabia Saudita, Corea, Afghanistan, Cina;
America: Cuba, Stati
Uniti, Canada, Bolivia, Brasile, Messico, Argentina, Cile, Haiti, Sierra Leone,
Repubblica Dominicana, Colombia;
Oceania: Australia,
Nuova Zelanda.
TEMPO DELLA STORIA
Tutte le epoche.
Dal 1508 a.C. fino al
giorno d’oggi.
PERSONAGGI PRINCIPALI
Oltre cento donne e
ragazze, 100 donne coraggiose
e anticonformiste in ogni angolo del pianeta.
Mariangela
SINOSSI
Questo libro è una
raccolta di biografie di donne che hanno compiuto grandi azioni.
C’è la storia di
Helen Keller, un’attivista cieca e sorda, la storia di Malala, quella di Rita
Levi Montalcini e tantissime altre.
Le storie passano dal
1058 a.c ai nostri giorni: le protagoniste
vengono da tutto il mondo e da tutte le epoche.
Queste storie
vogliono far capire alle bambine che
devono lottare per trasformare i propri
sogni in realtà, perchè, se ci credono, si avvereranno.
COMMENTO PERSONALE
Non tutto in questo
libro mi è piaciuto: le autrici pensano che le donne non abbiano affatto
bisogno di un uomo o di una famiglia, che debbano fare sempre e solo quello che
vogliono.
Pare quasi che le
donne siano migliori degli uomini.
La cosa più brutta di
questo libro, per me, è che all’interno ci sia una storia gender. Lo trovo
assolutamente diseducativo.
Il resto mi è
piaciuto: delle storie sono molto interessanti e curiose, mi è piaciuta molto
quella della ginnasta Simone Biles, una delle ginnaste che preferisco.
Diciamo
che questo libro mi è piaciuto per un lato.
Margherita
SINOSSI
Il
libro, contenente 100 biografie di donne vissute in tutte le epoche e a tutte
le latitudini, racconta le storie di un centinaio di donne che si sono distinte
per coraggio, pazienza, caparbia e perseveranza, e che grazie alle loro
straordinarie capacità, nonostante le avversità e i pericoli, sono riuscite a
realizzare i loro sogni.
Da
Ada Lovelace a Coco Chanel, da Astrid Lindgren a Cleopatra, da Caterina la
Grande a Frida Kahlo, da Grace O’Malley a Hatshepsut, da Ipazia a Jane Austen,
da Jingu a Malala Yousafzai, da Kate Sheppard a Margherita Hack, da Artemisia
Gentileschi a Nina Simone a Sonita Alizadeh a Michaela Deprince, 100 storie di
donne che hanno cambiato il mondo, che hanno dato e continuando a dare il buon
esempio e invitano le bambine ribelli di tutto il mondo a non mollare mai e a
seguire sempre i loro sogni, qualunque essi siano.
COMMENTO PERSONALE
Ho trovato questo
libro particolarmente interessante.
Mi ha subito
incuriosita, dato che ne avevo sentito parlare molto bene.
Conoscevo già alcune
delle protagoniste, come Cleopatra, Frida Kahlo, Coco Chanel, Margherita Hack,
Artemisia Gentileschi, Simon Biles, Malala Yousafzai o Astrid Lindgren, ma la
maggior parte delle donne era a me sconosciuta.
L’ho letto in una
serata, e l’ho trovato molto stimolante.
Le storie, sebbene un
po’ approssimative, sono scritte con un linguaggio semplice, discorsivo e
facilmente comprensibile anche da bambine piccole, il che è un pregio, e le
illustrazioni rendono più chiare le biografie.
Nonostante il libro
possa sembrare rivolto a bambine di età più piccola, si presta con facilità ad
essere letto da donne di qualunque età: il coraggio e la perseveranza sono
valori che non è mai troppo tardi fare propri.
Può essere molto
utile per incoraggiare ragazzine o bambine a seguire i propri sogni senza
timori, perché per essere realizzate nella vita basta semplicemente fare quello
che ci appassiona.
Tuttavia mi ha
lasciata perplessa la versione molto “politicizzata” delle storie raccolte.
Non sono scritte con
la parzialità che, secondo me, necessita un libro del genere.
L’orientamento è
inequivocabilmente comunista e sebbene io non voglia dare pareri politici l’ho
trovato scorretto da parte delle autrici.
Non sono storie
parziali, non si lascia alle lettrici lo spazio per decidere da sole se
ammirare o meno le protagoniste, presentandole solamente nel loro lato più
positivo, molto spesso enfatizzato, per lasciar cadere completamente quello che
non era “utile” alla causa delle autrici.
Ad esempio, nel libro
sono state inserite due storie che mi hanno lasciata molto sorpresa
negativamente: la storia di un bambino trasgender (naturalmente presentato come
“bambina”) e quella di una partigiana.
L’ho trovato
oltremodo scorretto, perché non bisognerebbe dare un parere politico su persone
appartenenti a "partiti" così estremisti.
Nel complesso, però,
il libro è una lettura facile, divertente e, se presa con il giusto distacco,
istruttiva.
Ne consiglierei la
lettura, ma solo quando si è abbastanza sicuri di essere capaci di filtrare il
contenuto da messaggi politici insiti.
e
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