Oggi Mariangela e Margherita e "parlano" del celeberrimo libro del maestro Marcello d'Orta, di cui hanno poi letto anche i seguiti e visto il film di Paolo Villaggio.
IO
SPERIAMO CHE ME LA CAVO
DATI EDITORIALI
Titolo: Io speriamo che me la
cavo
Autore:
Marcello D’Orta (maestro elementare)
Citazione:
“Io speriamo che me la cavo!”
Casa
Editrice: Mondadori
Numero
di pagine: 142
GENERE DEL LIBRO
Raccolta di temi.
LUOGHI DELLA STORIA
Italia, Campania,
Napoli e dintorni.
PERSONAGGI PRINCIPALI
Maestro D’Orta,
alunni della sua classe attraverso gli anni.
Mariangela
TRAMA
Questo libro è una
raccolta di temi di bambini napoletani.
Un maestro di
elementari ha raccolto sessanta temi dei suoi alunni, creando il libro di cui
vi sto parlando.
I temi sono stati
lasciati con una forma sgrammaticata
apposta per evidenziare l’ignoranza di questi bambini.
Questo libro è
divertente, ma anche triste.
Infatti leggendolo si
scoprono delle bruttissime situazioni del Meridione.
COMMENTO PERSONALE
Questo libro mi è
piaciuto.
L’ho trovato
divertente, però all’interno c’è la presenza di parolacce.
Margherita
SINOSSI
Il libro, uscito nel 1990, è composto da sessanta temi di bambini napoletani che frequentano le elementari.
Gli scritti trattano degli argomenti più disparati: la famiglia, l’amore, la sessualità, la vita di tutti i giorni, la casa, la religione, le vacanze estive, la storia, la geografia, programmi e sceneggiati televisivi, gli amici, l’Italia, l’Europa, la pace, la guerra, ricorrenze particolari come Natale o Pasqua.
Da tutti i temi, scritti con l’innocenza semplice e l’ignoranza genuina dei bambini, trapela la descrizione di un mondo ancora arretrato, un mondo di tradizioni, dialetto e, purtroppo, ancora d’ignoranza, un mondo che attraverso gli occhi puri e ingenui dei bambini è descritto con esilarante veridicità e insieme toccante delicatezza.
Attraverso le descrizioni prive di affettazioni e di abbellimenti di chi la realtà partenopea la vive tutti i giorni e la racconta così com’è nella sua interezza più completa, si entra in un mondo difficile, seppure descritto dai bambini quasi con affetto, fatto di case dai cui tetti entra l’acqua, di famiglie pressoché analfabete che faticano a seguire i figli, di una disoccupazione che porta ad adattarsi alle mansioni più umili per di avere il pane, ma anche un modo di serenità ancestrale, di piccole cose, di passeggiate al sole, di bagni nell’acqua calda del mare, di tante risate con gli amici, di scherzi e giochi.
Una Napoli giocosa e allegra e una Napoli tetra, quasi decadente: due facce della stessa medaglia, i poli opposti di una stessa realtà.
Con spiazzante realismo, tanti errori grammaticali (riportati fedelmente dal maestro per non togliere nulla della realtà di quei temi) e una delicatezza esilarante seppure grottesca, la quotidianità dei bambini diventa protagonista di un libro che ti fa ridere fino alle lacrime, oppure, all’incontrario, piangere fino a ridere.
COMMENTO PERSONALE
Questo libro mi è piaciuto molto.
L’ho iniziato dubbiosa, pensando che non sarebbe stato altro che l’ennesima pagliacciata ridicola.
Mi sono dovuta completamente ricredere.
E’ un libro all’apparenza “leggero”, una classica “lettura-da-ombrellone”, eppure, fra quelle righe sghembe e sgrammaticate, si trova una realtà talmente cruda da spiazzare.
E’ un libro umoristico, che fa ridere di cuore e al contempo riflettere.
Mi ha fatto pensare molto alla condizione sociale che tutt’ora occupano molte persone, specialmente, ma non soltanto, nel Sud del nostro Paese.
Mi è piaciuto molto, perché ha stimolato in me riflessioni che non mi sarei mai aspettata che un libro del genere potesse suscitarmi.
e
Fa sempre effetto leggere le recensioni di Margherita (a proposito, auguri in ritardo!): potrebbero benissimo uscire su qualche giornale da quanto sono ben scritte. Sono dettagliate ma scorrevoli e suscitano interesse. Che dire, vista la sua passione per la scrittura, posso solo augurarle in bocca al lupo per tutto! Merita di continuare a vedere riconosciuto il suo talento.
RispondiEliminaComplimenti per le recensioni di Margherita! Io adoro questo libro, lo lessi da bambina e ogni tanto mi capita ancora fra le mani.
RispondiEliminaConcordo su tutto quello che dice Margherita.
Mariangela, continua ad alimentarti di ottime letture, e a breve sarai una bravissima scrittrice.