LA
CATTEDRALE DEL MARE
DATI EDITORIALI
Titolo: La cattedrale del
mare
Autore:
Ildefonso
Falcones
Casa
Editrice: Longanesi
Numero
di pagine: 642
GENERE DEL LIBRO
Romanzo storico,
romanzo.
LUOGHI DELLA STORIA
Spagna, campagna,
contado, casa di Bernat Estanyol, campi, bosco, Barcellona, quartiere della
Ribera, spiaggia, mare, vari quartieri e vie della città, chiesa in costruzione
di Santa Maria del Mar, percorso dei bastaixos,
casa della famiglia Puig, casa di Pere e Mariona, chiesa, convento, barche,
bottega di Grau Puig, cespugli che costeggiano il sentiero, varie piazze di
Barcellona, casupola in cui è rinchiusa la mamma di Joanet, prigioni reali,
edificio in cui presenzia la Santa Inquisizione, ghetto di Barcellona, casa di
Hasdai Crecas, quartiere dei banchieri, banca di Arnau, casa di Ramòn, casa di
Arnau e Maria, strade dietro all’esercito, bordello, paese sconosciuto in cui
predica fra’ Joanet in nome della Santa Inquisizione, casa della famiglia
Segura, casa di Arnau con Sahat e Mar e altri luoghi minori.
TEMPO DELLA STORIA
Da quasi un anno
prima della nascita di Arnau fino alla sua anzianità.
La storia inizia nel
1320 e finisce nel 1367.
PERSONAGGI PRINCIPALI
Arnau Estanyol, la
Cattedrale di Santa Maria del Mar, Francesca, Bernat Estanyol, Joanet detto
Joan, Aledis Segura, Maria, Margarida Puig, Sahat convertito in Guillem, Mar, bastaixos amici di Arnau, Ramòn, signore
di Navercles, Grau Puig, Isabela Puig, Berenguer di Montagut, Guiamon Puig,
Josep Puig, Genìs Puig, Elionor, Hasdai, Raquel, Jucef, Saùl, Pere, Mariona, Alesta,
madre e padre di Aledis e Alesta, Pau, prete, venditori nelle piazze, esecutori
della Santa Inquisizione, carcerati, impiccati in piazza, prostitute, Eulàlia,
popolo, folla, barone crudele, Bernat junior e altri personaggi minori.
TRAMA
Catalogna,
1320.
Bernat
Estanyol è un umile contadino servo della gleba che lavora le terre dategli in
enfiteusi dal suo padrone, il signore di Navarcles.
Si
sposa con la giovane Francesca e dal loro matrimonio nasce il piccolo Arnau.
Stanco
e disgustato dalle prepotenze dei nobili sui più poveri, però, Bernat scappa
con il piccolo Arnau, abbandonando Francesca.
Con
il rischio di essere catturato e ucciso, Bernat corre verso l’agognata libertà,
verso la città di Barcellona, nella quale, se riuscirà a passarvi un anno e un
giorno senza essere catturato, verrà sciolto dall’obbligo di vassallaggio e
diventerà libero.
A
Barcellona, Bernat chiede rifugio alla famiglia Puig, la famiglia di sua
sorella Guiamona.
Viene accolto e comincia a lavorare con Grau Puig
come vasaio, mentre Arnau fa compagnia ai figli di Guiamona, Guiamon,
Margarida, Josep e Genìs.
Margarida,
però, istigata dai genitori, odia Arnau talmente tanto da arrivare a dargli la
colpa della morte del fratellino Genìs.
Passato
l’anno e un giorno, Bernat e Arnau sono liberi, ma la famiglia Puig li umilia e
li opprime e, in nome della libertà duramente conquistata, Bernat abbandona i
Puig per affittare una stanzetta dai buoni e anziani Pere e Mariona.
Nel
frattempo Arnau conosce Joanet detto Joan, un bambino un po’ più piccolo di lui
che viene adottato da lui e dal padre, dato che ha perso la madre in tragiche
circostanze.
Girovagando
per la città, i due bambini scoprono la costruzione dell’imponente e magica
Cattedrale di Santa Maria del Mar, la cosiddetta “chiesa del popolo” perché
finanziata e costruita interamente dalla povera gente.
Arnau
viene molto colpito dai bastaixos,
umili uomini che trasportano sulle spalle i pesantissimi massi con cui è
costruita la chiesa.
In
seguito a tragici accadimenti, Bernat ...
Rimasto
solo con il fratello adottivo, sconvolto dalla morte del padre, Arnau ha ormai 14
anni e decide di trovarsi un lavoro: per il suo coraggio e la sua
determinazione viene accolto nella confraternita dei bastaixos, gente umile, onesta e generosa, che oltre al duro lavoro
abituale si mette al servizio della Santa Vergine e del popolo.
Fra
la fame, le ferite, le piaghe, la solitudine, il coraggio e l’amicizia, Arnau
guadagna il pane per sé e per Joanet, che da ragazzo diventa frate.
Intanto,
nella casupola di Pere e Mariona vive in affitto la famiglia Segura, che ha due
figlie: Aledis, dell’età di Arnau, e Alesta, un po’ più piccola.
Arnau
ben presto si innamora della bella, sensuale e sfuggente Aledis.
Alla
fine, però, la fanciulla è costretta a sposarsi contro la sua volontà e i due
giovanissimi innamorati si perdono di vista.
Passano
gli anni.
I
due sono cresciuti.
Anche
Arnau si è sposato, con la dolce e fedele Maria.
Rincontrandosi,
però, l’antica passione fra Aledis e Arnau divampa…
Fra
tormenti, passioni, paure, dubbi e mille intrighi, cosa ne sarà di Arnau?
E
se, per caso, un pezzo della sua vita dimenticato da tempo riemergesse?
Perché la vita è imprevedibile, e Bernat aveva nascosto al figlio molte cose….
COMMENTO PERSONALE
Questo libro mi è
piaciuto veramente molto.
Inizialmente è un po’
forte, però poi la storia è davvero coinvolgente e affascinante.
I personaggi sono
credibili e umani, con i loro vizi e le loro virtù, le loro luci e le loro
ombre, e le vicende sono ben intrecciate fra loro, creando una trama bellissima
che ti fa rimanere con il fiato sospeso.
L’ambientazione
storica medioevale è creata alla perfezione, tutto sembra credibile, è scritto
così bene che sembra di essere a Barcellona con Arnau e di percorrerne le vie
con lui e Joan.
La costruzione di
Santa Maria del Mar fa da sfondo eppure è protagonista, perché l’intera vita di
Arnau ruota intorno ad essa.
I bastaixos, umili lavoratori, sono
caratterizzati benissimo e si prova grande empatia per loro.
Non mi è piaciuto
molto il personaggio di Aledis, troppo selvatica e passionale, mentre mi sono
sentita molto in sintonia con Bernat.
E’ un libro proprio
ben scritto, e leggerò anche il seguito, “Gli eredi della terra”.
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