Ieri si sono conclusi gli esami di quest'anno dei miei ragazzi.
Due giornate, la scorsa settimana, per Margherita (passaggio dalla II alla III media), una mattinata per Camilla e Mariangela (passaggio dalla V primaria alla I media) e Giovanni (passaggio dalla III alla IV elementare).
Sono stati giorni impegnativi e ricchissimi di emozioni per tutti e tutte le prove, in un modo o nell'altro, si sono concluse bene, con la piena idoneità alla classe successiva.
Ho deciso di parlarvi di ogni esperienza singolarmente.
MARGHERITA
Per Margherita, è doverosa una premessa: lo scorso anno sostenne l'esame di idoneità alla classe II presso una scuola privata paritaria, la stessa che aveva frequentato per qualche mese in V primaria.
Tutto era andato molto bene ed anche i voti - che noi non abbiamo mai richiesto ma ci vennero dati nel certificato - lo confermarono.
Però, nell'estate scorsa, la gestione della scuola cambiò e la nuova dirigente mi convocò rifiutando la mia richiesta di essere nostra scuola di riferimento, a meno che la ragazzina non frequentasse almeno le lezioni di alcune materie e sostenesse regolari verifiche in corso d'anno presso di loro.
Ritenendo non conforme con la nostra scelta queste condizioni, rifiutai - non senza un certo sgomento - e mi rivolsi altrove.
Il problema stava però nel fatto che, nel corso del suo primo anno di scuola media da homeschooler, Margherita aveva seguito l'indirizzo della precedente scuola "a inglese potenziato", studiando quindi una sola lingua straniera, ma in maniera approfondita.
Ora, trovare una nuova scuola con questo indirizzo non era una cosa facile, soprattutto senza dover "migrare" per sostenere poi gli esami, con la gestione comunque non semplice della nostra famigliona. Per cui, dopo tante valutazioni e consigli, abbiamo deciso, - Margherita in primis - di scegliere come scuola di riferimento quella pubblica del territorio, e di buttarci nell'avventura di studiare - in aggiunta a tutto il resto - due anni di spagnolo in uno. Partendo da 0, senza che nè io, nè lei conoscessimo la lingua.
Questa "sfida" è stata molto stimolante e da subito, davvero esaltante: grazie ai libri e a tanto tanto ascolto, in circa 2 mesi e mezzo, da fine settembre a Natale, Margherita aveva terminato l'intero programma di I media, per dedicarsi poi a quello di II da gennaio a maggio.
Io... l'ho affiancata, ho imparato molto meno di lei che da subito si è appassionata non solo alla lingua e ala cultura ispaniche, ma si è divertita tantissimo con la grammatica spagnola - ma ho cercato di essere una presenza di appoggio.
Certo, questo ha comportato un notevole impegno in più, il fatto di studiare una lingua - in genere abbiamo alternato inglese e spagnolo con regolarità - ogni giorno, anche in orari in cui precedentemente non pensavamo di metterci a studiare, come al mio immediato ritorno dal lavoro.
Un discorso analogo per lo studio del flauto; fino allo scorso anno Margherita si era dedicata al pianoforte, ma quest'anno ha dovuto, in questo completamente da sola, perchè io non ho alcuna competenza musicale, imparare a suonare un nuovo strumento, che per di più non le piace affatto.
Dopo questo lungo "cappello", passiamo all'esame: in una mattina, prova scritta di inglese e di spagnolo; la mattina successiva, prova scritta di matematica e di italiano; il pomeriggio stesso, orale su tutte le materie.
Senza entrare troppo nel dettaglio, devo dire che per Margherita l'esperienza sia stata meravigliosa.
Il notevole timore iniziale, comunque misto a tanta voglia di mettersi alla prova, si è via via dileguato prova dopo prova, fino all'orale. Qui, davanti a tutta la commissione docente, Margherita ha esposto le tesine che aveva preparato - un bel discorso interdisciplinare molto ricco e articolato -ricevendo tantissimi complimenti. In particolare, tutti i professori hanno notato la sua proprietà di linguaggio, il livello di approfondimento e l'ottima pronuncia e padronanza in entrambe le lingue straniere!
Le hanno, naturalmente, fatto anche diverse domande sparse, che esulavano dagli argomenti preparati, ma Margherita se l'è cavata bene.
Alla fine, congedandola, le hanno detto che, se avesse voluto iscriversi nella loro suola per la III media, l'avrebbero accolta a braccia aperta, "perchè una studentessa così, la vorrebbero avere tutti".
Ciliegina sulla torta, le hanno chiesto di scrivere dedica e autografo per loro sul suo libro ("Tutta colpa di un cioccolatino") che aveva portato in visione, per metterlo nella biblioteca della scuola.
Non vi dico la soddisfazione della mia ragazza.
E' andato tutto benissimo, anche la prova di matematica (da lei sempre la più temuta) e, per musica, l'insegnante è stata lieta di ascoltarla suonare la pianola elettrica: Margherita ha comunque continuato a suonare il pianoforte e aveva portato con sè anche la pianola , oltre al flauto.
Come le altre volte, abbiamo deciso di non chiedere i voti, ma davvero non ce n'è stato bisogno.
L'eco di questo esame si poi è prolungato anche oltre: nei giorni seguenti abbiamo ricevuto un paio di telefonate da parte di esterni che aveano sentito meraviglie di questa ragazzina e del livello della sua preparazione aliena...
Ah, per "dovere di cronaca", il percorso multidisciplinare portato era questo:
- Geografia; la Francia;
- Storia: Luigi XIV, il Re Sole;
- Storia della Musica: La musica alla corte del Re Sole;
- Pratica Musicale: La marsigliese, al pianoforte;
- Storia dell'arte: Il Barocco;
- Scienze Motorie: La danza alla corte del Re Sole.
fuori tema;
- Scienze: L'apparato respiratorio;
- Tecnologia: Il latte e il suo ciclo produttivo;
- Inglese: "This is me", una lunga presentazione di se stessa;
- Spagnolo: "La familia real espanola y sus residencias".
Come già gli anni scorsi, Mariangela e Camilla, pur con percorsi didattici tanto diversi tra loro, hanno condiviso le stesse insegnanti, che le hanno seguite seppur per un solo giorno all'anno, dalla prima alla quinta, potendo così valutare i loro progressi e diventando, anche così, due punti di riferimento rassicuranti.
CAMILLA
Per Camilla, un esame piacevole e molto "umano", tarato sulle sue difficoltà e caratteristiche.
Italiano: prova di comprensione orale, con lettura dell'insegnante; analisi grammaticale di nomi.
Matematica: Operazioni e semplici problemi; geometria: perimetri.
All'orale, Camilla ha portato tre lapbooks preparati con tantissimi disegni colorati da lei nel corso dell'anno, scegliendo tre argomenti che le piacevano particolarmente.
- Storia: Gli dei greci e romani;
- Scienze: La gravidanza e il neonato;
- Geografia: L'Emilia Romagna
Il tempo non è stato sufficiente perchè la bimba dicesse tutto quello che sapeva, ma ha potuto scegliere l'argomento da cui partire e mostrare comunque tanta parte del proprio impegno.
MARIANGELA
Per Mariangela, un esame molto molto positivo: ha terminato la prova mezz'ora prima del termine (lei che, in terza, ebbe difficoltà proprio con la gestione del tempo e anche a casa è un po' lumachina").
- Italiano: un tema, che lei ha scelto di dedicare alla sua amica di ginnastica artistica, descrivendola;
- Matematica: geometria (aree); problemi, operazioni.
Per le materie orali aveva scelto tre argomenti.
- Storia: Sparta e Atene; la condizione della donna a Sparta e ad Atene.
- Scienze: L'apparato circolatorio;
- Geografia: Il Trentino Alto Adige.
Quando sono andata a riprenderla, l'ho trovata raggiante: le prove erano andate tutte benissimo e una delle insegnanti mi ha presa da parte dicendomi di averla trovata miglioratissima, oltre che molto auotonoma e davvero molto molto brava.
Unico "appunto" per entrambe le bambine: "Signora.. l'unica cosa che.. è troppo! Di solito ai bambini non si richiede un simile livello di approfondimento...". E' una "critica" che non reputo affatto tale: siamo abituati ad approfondire e scandagliare gli argomenti che studiamo, a costo di non terminare tutto tutto, ma in maniera superficiale.
GIOVANNI
Su Giovanni, il discorso è diverso.
Anche lui ha avuto le stesse insegnanti dello scorso anno, ma l'accoglienza non è stata delle migliori: "Pensavamo di vederti a scuola... (guardando me).. eppure, signora, mi sembrava che l'anno scorso gliel'avessimo consigliato...".
E' vero, le maestre mi avevano detto che avrebbero avuto piacere di avere Giovanni a scuola e avevano cercato di allettare lui, all'epoca un bimbo di 7 anni, mostrando quanto fosse bella la loro scuola ma questo "invito" era stato da noi declinato, anche perchè non fondato su oggettive difficoltà del bambino, ma sul semplice pregiudizio secondo cui la scuola sia comunque meglio dell'hs, e che la scuola "sia maestra di vita", che "solo a scuola si socializzi", ecc. ecc.
Data questa premessa, ho quindi salutato Giovanni con un po' di apprensione, anche perchè il bimbo si era un po' emozionato, davanti a questa "accoglienza".
Quando l'ho rivisto, alla fine della prova, mi ha detto: "Mamma, è andata bene, ma ho sbagliato sia grammatica, che inglese, che altre cose, e poi non mi hanno fatto dire i miei argomenti orali"...
Lui aveva preparato, per
- Storia: Otzi, la mummia del Similaun;
- Scienze: Il metodo scientifico sperimentale;
- Geografia: Il mare.
Per Italiano la prova è consistita in un racconto di cui inventare il finale e domande di grammatica; per matematica, operazioni e problemi; per geometria, i solidi.
Le insegnanti non hanno fatto minimamente cenno a difficoltà o lacune del bambino "No, no, è stato bravissimo!", però, di nuovo, hanno iniziato a "caldeggiare" un inserimento a scuola "saremmo davvero felici se venisse qui". L'unica motivazione davvero sul bambino è stata: "è un po' lento: a scuola, dovrebbe seguire il gruppo e quindi, per forza si sveltirebbe".
E' vero, Giovanni è piuttosto lento: ma più in generale, è un bambino molto tranquillo e preciso, grande amante dell'ordine: così come la sua scrivania, in cameretta, deve essere ordinata e libera perchè lui riesca a concentrarsi; così come i Lego devono stare in ordine nei loro contenitori... quando scrive tende a cancellare una lettera o una cifra se non corrispondono al suo ideale. Farlo cambiare "per forza" non mi pare una grande idea. E nemmeno indispensabile: sia Mariangela che Margherita, nel tempo, si sono sveltite tantissimo e hanno terminato tutte le prove scritte in grande anticipo, quest'anno.
Sul perchè non gli abbiano fatto esporre quello su cui si era con tanto impegno preparato, invece, nessun cenno.
Insomma, idoneo, tutto bene, ma: "sarebbe bello se andasse a scuola, signora, ci prometta di pensarci!".
Solo dopo alcune ore, vedendo il bimbo un po' mogio: "Mi dispiace, ero bravissimo a parlare di Otzi, l'avevo studiato così bene! E alche gli altri argomenti...." ho chiesto a Margherita di provare a parlare con lui (tra loro c''è un rapporto un po' discontinuo ma speciale). Mezz'oretta di chiacchiere e risate varie finchè... sono arrivati da me con una rivelazione: Giovanni era stato interrogato su argomenti non compresi nel suo programma, che quindi non poteva conoscere perchè non aveva studiato. Non ho idea del perchè: immagino che le maestre non avessero letto con attenzione il programma presentato... Per di più, erano argomenti non solo non compresi nel nostro programma, ma proprio di quarta, anzichè di terza. In particolare, Gli animali vertebrati e invertebrati ed i mammiferi, in scienze (lui ha comunque risposto bene!) e, in grammatica, analisi logica anzichè grammaticale.
Mi è solo allora venuto in mente che, mentre "consigliavano" di inserire Giovanni a scuola, le insegnanti abbiano detto un paio di volte: "Quest'anno noi saremo in quinta..." Al che io, avevo risposto: "Ma Giovanni sarà in quarta".. e loro, un po' smarrite, avevano detto di essersi confuse.
Ora... non è che la confusione fosse a monte? E che il bambino sia stato esaminato per una classe successiva alla sua?
Non lo impareremo mai, mai il dubbio rimane.
Certo è che il bimbo è stato davvero in gamba, riuscendo a sostenere una situazione così poco rassicurante.
Non voglio aprire ulteriori polemiche: quello che importava a noi, cioè di ottenere l'idoneità per poter proseguire serenamente nel nostro percorso, è stato ottenuto. Però... da insegnante, posso dire che considero il fatto di accogliere ogni bambino - con le sue caratteristiche, la sua storia, le sue emozioni - il primo dovere di ogni insegnante. E di accoglienza, in questo caso, credo non si possa proprio parlare.
TOMMASO
Un ultimo cenno a Tommaso. Come qualcuno forse ricorderà, la scorsa estate partì determinato con la richiesta di imparare a leggere e scrivere e "fare la primina", avendo all'epoca 5 anni appena compiuti.
Siamo andati avanti con questa intenzione per diversi mesi, arrivando a completare oltre metà del programma di prima.
Però strada facendo, la motivazione iniziale nel bambino è andata scemando e la voglia di giocare contrastava sempre più quella di applicarsi con costanza.
Per cui, per quest'anno, il piccolo d casa non ha sostento l'esame: resta quello che ha imparato e continua ad imparare, giocando e quando vuole. L'impegno più importante è ancora rimandabile.
Mamma mia che carrellata. Ho letto tutto d'un fiato. Bravi tutti e soprattutto a chi è stato meno ben ascoltato. È difficile proseguire nei propri intenti quando si è un po' "perseguitati ". È lì che si vede la stoffa di chi sa stare nel mondo. Esperienza che a scuola, ormai, mondo tutto edulcorato e coccoloso (perché se no si traumatizzano eh) i vostri compagni se lo sognano.
RispondiEliminaBravissimi tutti ragazzi!
RispondiEliminaE brava tu mamma Elly, io non riuscirei a passare sopra al comportamento delle maestre mi sono arrabbiata tanto leggendo.
Comunque capisco che a volte accettare la situazione vissuta ti rende saggio.
Spero solo che per Giovanni sia stato solo un momento non troppo piacevole, ma appunto un momento che gli ha comunque permesso di raggiungere il suo obiettivo.
Vi auguro un buon summer homeschooling a tutti.Chiara
Mi sono emozionata molto leggendo, bravissimi tutti!!! E fantastica tu che sei riuscita a seguirli cosi bene e tutti quanti.
RispondiEliminaPer Giovanni un applauso speciale, no comment le insegnanti.
Un bacione grande da parte nostra
Complimenti!
Perla
Anche io ti faccio i miei complimenti, come al solito, e mi accodo agli altri per i commenti.....
RispondiEliminaAvanti tutta!!!
ciao!
Elly siete forti e molto preparati.
RispondiEliminaNon solo scolasticamente anche a livello umano è molto altro.
Bravissima Margherita altrettanto Camilla e Mariangela. Più di tutti Giovanni, facciamo in modo che quest'esperienza ti accresca e preghiamo per tutti i bambini che ci passano un anno intero in mezzo a tale mentalità.
Un abbraccio a tutti
Buoni festeggiamenti.
Ogni volta che vi leggo sono complimenti ed elogi in primis ai ragazzi e che dire di mamma Elly....lodevole. Questo resoconto mi sconvolge. Leggere che hanno approfondito troppo, ma stiamo scherzando?E fare un esame per un altro ad un bimbo super emozionato e non rendersene conto? E per di più invitarlo a seguirle in una classe dove magari le cose si imparano urlando? Anche no grazie. Hai coraggio da vendere. Anche io vorrei tanto fare homeschooling ai miei, ma mancano tanti presupposti. Buone vacanze
RispondiEliminaRingraziamo di cuore tutti quanti per i tantissimi commenti, messaggi e mail che ci sono arrivati in questi giorni, sia qui che in privato.
RispondiEliminaGiovanni, in particolare, ne è stato davvero lusingato.
Siamo soprattutto contenti che la condivisione della nostra esperienza possa essere in qualche modo utile ad altri.