In questi giorni si stanno svolgendo gli esami scolastici dei bambini, che quest'anno sono particolarmente impegnativi, coinvolgendo per la prima volta tutti e cinque...
Mentre mi divido tra una scuola e l'altra, tra un ripasso e l'altro, tra una tesina e l'altra, tra un quadernone da rifinire e l'altro, ho pensato di pubblicare qualcosa del tanto che i miei ragazzi hanno scritto quest'anno.
Cominciamo con Mariangela.
Tra temi e testi vari, abbiamo scelto questa rielaborazione della celeberrima fiaba "Cappuccetto Rosso", raccontata da un punto di vista tutto nuovo...
Invento una nuova versione di Cappuccetto Rosso
LA GIUSTIFICAZIONE DEL LUPO
Lo so .... tutti
credono che i lupi siano malvagi, cosa ASSOLUTAMENTE falsa.
Tutti conoscono la
storia di Cappuccetto Rosso: una bambina va a trovare la nonna e viene quasi
uccisa da un lupo (il sottoscritto), che viene fermato e ucciso da un
cacciatore coraggioso.
In realtà la verità è
un’altra, che solo io conosco:
Una bambina molto
graziosa, con una mantella rossa, si stava avventurando nel bosco per andare a
trovare l’adorata nonnina.
Io, che non mangiavo
da settimane, sentii subito un odore delizioso provenire dalla bambina.
Decisi di seguirla e,
non sapendo dove stesse andando, le chiesi dove fosse diretta.
Lei mi rispose: “Vado
a casa di mia nonna, vecchia e malata!” e corse via allegra e vivace.
Conoscendo (non di
persona) la “nonna” e seguendo il sentiero più veloce, riuscii ad arrivare
prima di Cappuccetto Rosso.
Fortunatamente
l’anziana signora si trovava in cortile a prendere il sole, così io potei
infilarmi sotto le coperte del letto e indossare la su cuffia da notte .
Per fortuna la
vecchia non aveva il senso dell’udito molto sviluppato e non mi sentì.
Dopo poco sentii
bussare alla porta, era la bambina!
Cercai di addolcirmi
la voce e dissi: ”Prego, tesoro!”.
Lei entrò salutandomi
e mi disse di aver portato un cestino pieno di viveri.
Non so come, ma lei mi
fece domande assurde: “ Perchè hai quelle orecchie grandi?” o ” E quegli occhi
enormi?”, ma la frase più offensiva è stata “ A cosa ti serve quella spaventosa
bocca?”.
Mi ero proprio
offeso!
Voi non sapete casa
vuol dire per un lupo dover sopportare queste domande indiscrete.
Per fortuna mi ero
controllato, rispondendo gentilmente.
La bimba, però, si
spaventò a morte quando mi misi a frugare nel cestino: la cuffia mi era
scivolata giù dalla testa ed ero sceso dal letto.
Lei si mise a correre
urlando.
Io mi ero messo ad
inseguirla per cercare di calmarla dicendo: “ Calma bambina , buona!!!”.
Rischiavo che
qualcuno la sentisse.
Sentendo dei passi
sospetti, mi allontanai.
Infatti era il
cacciatore: uomo gracile e basso, ma con dei fucili notevoli.
La bambina , tornata a
casa di corsa, si mise a raccontare una versione del fatto accaduto veramente
surreale.
Per la paura di aver
incontrato un lupo si era immaginata tutto.
Da lì in poi io
dovetti nascondermi: tutti avevano paura di incontrare un lupo.
Un abitante del
villaggio, un tale Charles Perrault, scrisse un racconto basato in parte su
quello che gli aveva raccontato la bambina.
Dopotutto .... io non
le ho fatto niente, ho solo cercato di prendere dal suo cestino qualcosa da
mangiare.
La cosa buffa è il
fatto che una bambina sia riuscita a rovinare la mia vita.
Brava Mariangela! Credo che questa versione di Cappuccetto Rosso sia la più bella mai letta....credo anch'io che il lupo non volesse mangiare la bambina bensi il contenuto del suo cestino 😉
RispondiEliminaBellissima!!!!!❤
RispondiEliminaPerla e Alice
Grazie a tutte! Mariangela è stata molto contenta dei vostri commenti.
RispondiEliminaAchifoso
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