Come dicevamo, il raduno S-cool è un'occasione davvero preziosa per coltivare e cementare amicizie. Lo scorso anno, proprio là, Margherita incontrò per la prima volta "dal vivo" Agnese di 5 Passi Dal Mare, fino a quel momento sua amica di penna e tastiera.
Con noi e loro c'erano anche Emanuela e la sua famiglia.
Questo bell'incontro tra Emilia, Sicilia e Veneto ha portato, lungo tutto l'anno, ad una serie di scambi e contatti, ad un'amicizia sempre più salda e arricchente.
Agnese, nel frattempo, ha fondato "Il Giornalino Flying news", rivista telematica che, mensilmente, esce sul web con i suoi articoli vari e sempre interessanti.
Per Flying news anche Margherita ha già scritto diversi articoli; Mariangela ha pubblicato qualche vignetta ed Emanuela alcune poesie.
Dato che quest'anno Agnese e la sua famiglia non hanno potuto partecipare a S-cool, già qualche mese fa la ragazzina aveva chiesto alle amiche Margherita ed Emanuela di realizzare un piccolo reportage sull'evento riminese.
Detto, fatto!
In quelle giornate, le due ragazzine sono andate a spasso per il camping intervistando i presenti e filmando tutto con le loro fotocamere.
Inizialmente un po' intimorite, sono partite dai loro familiari; poi, spedite e sicure, si sono spinte sempre più oltre, spaziando tra persone e punti di vista diversi.
Tra gli altri, hanno intervistato anche Sybille, artista e faro per homeschoolers ed insegnanti, ed Anna, la protagonista del documentario "Unlearning".
In un secondo momento, hanno poi trascritto tutte le registrazioni e realizzato il loro lungo articolo.
Ecco qui il link a Flying news: S-COOL-2016-Edizione-Straordinaria.
Per chi non riuscisse ad accedere a Scribd, pubblichiamo anche qui l'intero lavoro di Emanuela e Margherita. Ovviamente, ringraziamo di cuore tutti coloro che hanno collaborato attivamente rendendosi disponibili a rispondere alle domande delle ragazzine.
LEGENDA:
I:
Intervistato
E&M:
Emanuela e Margherita, cioè le intervistatrici
E:
Esterno
Anche quest'anno si è tenuto il convegno nazionale
degli home-schooler italiani: S-COOL.
Un simpatico gioco di parole per descrivere quello
che migliaia di famiglie fanno ogni giorno con spontaneità e naturalezza, senza
gli obblighi o le restrizioni scolastiche. S-COOL si svolge in un grande
camping, a Rimini, vicino al mare. Le nostre impressioni sono state molto
positive. Sono stati quattro giorni magnifici, senz'altro. Giorni di stretta
condivisione, coesione, amicizia, giorni di conferenze, spiaggia e
divertimento. La bellezza di queste organizzazioni è che ci si sente vicini a
tante altre persone come te, si capisce che è una scelta condivisa di tanti,
che siamo ancora una piccola minoranza ma che sta crescendo a vista d'occhio.
Si vedono anche le tante sfaccettature che questa scelta non convenzionale può
comportare, come ad esempio l'un-schooling, in cui non c'è nessuna
"imposizione di tempo", cioè il bambino apprende liberamente ciò che
vuole apprendere quando lo vuole apprendere. Oltre alle conferenze molto utili
ed interessanti si può stare a contatto con l'autentica realtà
dell'home-schooling, e non solo con il
"prototipo" idealizzato e talvolta troppo anticonformista che spesso
ci viene offerto sui siti online. Inoltre c'è la possibilità di incontrare
persone che fino ad allora si erano conosciute solo virtualmente, fornendoci un
mezzo per conoscerci fra di noi, perché spesso, scrivendoci soltanto, anche se
siamo vicini ci sentiamo molto lontani e non capiamo bene l'essenza di una
persona che invece crediamo di conoscere "bene".
Questo a S-COOL non può proprio succedere!
Oltre alla netta maggioranza di italiani, c'erano
anche alcuni stranieri, home-schooler provenienti da altre nazioni. Ad esempio
abbiamo sentito parlare alcune bambine in inglese puro, che infatti venivano
direttamente dalla grigia e affascinante Londra. Appunto per ricordarci e
"cogliere l'essenza" delle persone che abbiamo incontrato, abbiamo
deciso di fare loro delle brevi interviste. Le domande sono state le più
svariate, ma erano all'incirca queste, diverse fra adulti e bambini:
- Quanti figli hai?
- Fai homeschooling o unschooling?
- Qual e' il motivo della tua
scelta?
- Fai scuola a casa da sempre con
i tuoi figli?
- È molto impegnativo?
- Fai gli esami ogni hanno?
- (Se sì) Ti impegnano molto tempo?
- Secondo te è necessario essere
insegnanti per fare scuola a casa?
- Secondo te perchè?
- Facendo scuola a casa il
rapporto familiare cambia? Perchè?
- Nella situazione in cui ti
trovi come vivi il rapporto con i tuoi figli?
Ci siamo fatte raccontare la storia dell'inizio di
questa scuola di vita, i progetti per il futuro, i sogni, gli ideali ecc.
È stato un modo sicuro per vincere in parte la
timidezza, perché abbiamo intervistato anche persone che non conoscevamo,
chiedendo in giro, al bar, all'uscita dalle conferenze, ai nostri vicini di
bungalow ecc.
Durante l'ultimo fra i tanti nostri giri siamo
venute a sapere che i "veri"personaggi del film UNLEARNING erano
venuti a mostrare dei video fatti sul loro viaggio e...... Quindi...... Siamo
andate a intervistarli!!!
Questo più o meno è il risultato.
PARLANO I
BAMBINI
Giovanni, quasi 8 anni
E&M: Da quanto tempo
fai scuola a casa?
I: Da due anni.
E&M: Ti piace?
I: Sì.
E&M: Qual è la tua
materia preferita?
I: Italiano,
matematica...... praticamente tutte le materie che faccio...... Tranne
geometria.
E&M: Fai scuola a
casa insieme ai tuoi fratelli? So che ne hai molti.
I: Si.
E&M: Fai l'esame
ogni anno?
I: Yes. Sì.
E&M: Come trovi il
fatto di prepararsi per l'esame? È difficile?
I: È brutto.
E&M: Brutto? Perchè?
I: Perchè è noioso.
Comunque... dopo che uno è stato promosso.... mi piace.
E&M: Come ci si sente quando si ha finito l'esame?
I: Bene.
E&M: Ci si sente
sollevati? Liberi?
I: Ci si sente
liberi...... e anche un po' annoiati perchè non devi fare più niente di
attività.....
E&M: Quindi ti annoi
quando hai finito di studiare?
I: Un po'.
E: Infatti ha già chiesto
alla mamma di ricominciare a studiare.
E&M: Quando è estate
qual è la cosa che ti piace di più fare?
I: Ehm... andare al mare.
E&M: Andare al mare?
Con chi?
I: Ehm... con i miei
amici.
E&M: C'è una persona
con cui ti trovi particolarmente bene?
I: Il mio migliore amico,
Adamo!
Camilla, 10 anni
E&M: Ciao Camilla,
fai home-schooling da sempre?
I: Sì.
E&M: Hai dei
fratelli?
I: Sì.
E&M: Sei mai andata
a scuola?
I: Ehm…. All'asilo.
E&M: E ti piaceva?
I: No.
E&M: I tuoi fratelli
fanno scuola a casa?
I: Sì.
E&M: Chi ti insegna?
I: La mamma.
E&M: Sono bravi i
tuoi genitori a insegnarti?
I: Sì.
E&M: Qual è la cosa
che ti piace di più del fare scuola a casa?
I: Ehm……… il tempo libero.
I: Ehm……… il tempo libero.
E&M: Quindi hai più
tempo rispetto ai bambini a scuola?
I: Sì.
E&M: Qual è la
materia che preferisci?
I: Matematica.
E&M: Matematica? Fai
gli esami ogni anno tu?
I: Sì.
E&M: Come i tuoi
fratelli?
I: Sì.
E&M: Pensi che
continuerai a fare scuola a casa?
I: Penso di sì.
E&M: Grazie Camilla.
Mariangela e Adamo, 9 anni entrambi
LEGENDA
I1: Mariangela
I2: Adamo
E&M: Voi da quanto
tempo fate scuola a casa?
I2: Da tre anni.
I1: Io invece fin da
quando ero piccola, avevo cinque anni.
E&M: Ah, quindi tu
hai fatto un anno prima?
I1: Sì, sì, ho anticipato
un anno. Si chiama primina.
E&M: E ti è piaciuto
questo anticipo, ti ha aiutato?
I1: E' molto vantaggioso.
E&M: E' molto
vantaggioso. E tu Adamo, da quanto tempo è che fai scuola a casa?
I2: Da….. 3 anni. Mi è
piaciuto perché è una noia mortale ascoltare le maestre. Mi veniva un mal di
testa terribile.
E&M: Sì, perché noi
ci conosciamo, sei molto vivace, giusto? E faresti fatica a stare seduto
quattro/otto ore di tempo, giusto?
I2: Sì.
E&M: Anche tu
Mariangela sei molto vivace....??!?
I1: In effetti.
E&M: E qual è la
vostra materia preferita?
I1: Ehm… mi piacciono
inglese, storia…. e basta.
E&M: E a te Adamo?
I2: Non lo so molto bene.
Più o meno i laboratori e un po' storia.
E&M: Come trovate il fatto di prepararsi
per l’esame? È difficile?
I1: All’inizio è un po’ difficile
prepararsi, ma quando spieghi le materie all’esame è una grande soddisfazione
vedere le maestre congratularsi con te. E’ altrettanto bello, però, essere
promossi senza difficoltà.
E&M: Ecco fatto.
Grazie Mariangela. Grazie Adamo.
LA PAROLA AGLI ADULTI
Elena,
mamma di tre figli
E&M: Buongiorno
Elena, vorremmo farle qualche domanda sull'home-schooling. Quanti figli ha?
I: Per ora tre.
E&M: Fa
home-schooling o un-schooling?
I: Direi home-schooling.
E&M: C'è un motivo
per la sua scelta?
I: Fra queste due cose?
E&M: Cioè… perché fa
scuola a casa?
I: Ah. Non… ehm… la
scuola, l'istruzione scolastica non corrisponde in nessun aspetto a come noi
desideriamo educare i figli. Sarei sempre in lite.
E&M: Fa scuola a casa da sempre con i suoi figli?
I: Sì
I: Sì
E&M: È molto impegnativo?
I: Boh… cioè no…. non
trovo che sia l'insegnamento la parte impegnativa, quanto la vera parte di
responsabilità sia il desiderio di educare i propri figli al bene, al vero, al
bello. Poi la scuola, l'istruzione fa parte di questo cammino.
E&M: Gli esami dei
suoi figli sono ogni anno?
I: Per ora no, perché ho
tutti figli sotto i sei anni.
E&M: E pensate di
farli quando saranno più grandi?
I: Sì, ipoteticamente sì.
E&M: Secondo lei è
necessario essere insegnanti per insegnare bene ai propri figli facendo
home-schooling?
I: No, anche perché
diventando mamma o papà diventiamo per forza una figura che insegna in
automatico ai propri fogli.
E&M: Facendo scuola
a casa il rapporto famigliare cambia?
I: Non posso testimoniare il prima perché non sono mai andati a scuola, però sì, direi di sì. C'è tanto tempo passato insieme e di conseguenza l'interesse e il desiderio di conoscersi molto.
I: Non posso testimoniare il prima perché non sono mai andati a scuola, però sì, direi di sì. C'è tanto tempo passato insieme e di conseguenza l'interesse e il desiderio di conoscersi molto.
E&M: Nella
situazione in cui si trova adesso, come vive il rapporto con i suoi figli?
I: Ehm… che domanda un po' complicata! Boh… direi molto bene. E il mio… il nostro principale intento è di cogliere e di conoscere come sono loro come persone e aiutarle e amarle in questo. Poi ci sono giorni più facili e più difficili. Passaggi di età, di crescita. Anche giorni più brutti nostri, miei. Ce li abbiamo tutti giorni più neri e queste cose magari un po', con la loro giornata possono cozzare quindi momenti più intensi e meno intensi.
I: Ehm… che domanda un po' complicata! Boh… direi molto bene. E il mio… il nostro principale intento è di cogliere e di conoscere come sono loro come persone e aiutarle e amarle in questo. Poi ci sono giorni più facili e più difficili. Passaggi di età, di crescita. Anche giorni più brutti nostri, miei. Ce li abbiamo tutti giorni più neri e queste cose magari un po', con la loro giornata possono cozzare quindi momenti più intensi e meno intensi.
E&M: Grazie!
I: Prego!
Beatrice, mamma di quattro figli
E&M: Quanti figli ha?
I: Ho quattro figli.
E&M: Fa homescooling?
I: Si
E&M: Qual è il motivo della sua scelta?
I: Ho deciso di fare questa scelta perché la mia seconda
bambina non si trovava bene lì e allora l'abbiamo tenuta a casa.
E&M: Fa scuola a casa da
sempre con i suoi figli?
I: Come ho detto la mia seconda bambina aveva iniziato la
prima e poi l'ho tenuta a casa mentre
Emanuela ha fatto tutte le elementari a scuola e Adamo ha iniziato dalla prima
a fare homescooling.
E&M: É molto impegnativo
secondo lei?
I Un po' lo è ma non tanto e poi dipende da giornate e
giornate….
E&M: Gli esami dei suoi
figli sono ogni anno?
I: Si noi abbiamo deciso di farglieli fare ogni anno gli
esami.
E&M: La impegnano molto tempo nell'arco dell'anno?
I: No non mi impegnano moltissimo tempo dell'anno.
E&M: Secondo lei è necessario essere insegnanti per fare scuola
a casa?
I: No non è obbligatorio essere insegnante
E&M: Secondo lei perché?
I: Perchè impari con loro, non dico tutto, ma ripassi in
maniera diversa.
E&M: Facendo scuola a casa il rapporto cambia?
I: Si, sicuramente cambia e si sta più tempo assieme e ci si
confronta di più.
E&M: Nella situazione in cui si trova come vive il rapporto con
i suoi figli?
I: Sicuramente sono più serena, tranquilla perché quello che
loro imparano glielo insegno io e non una persona estranea che neanche conosco.
In più sono più attiva.
E&M: Arrivederci
Elisa,
mamma di cinque figli
E&M: Salve Elisa, vorremmo farle qualche domanda
sull'home-schooling. Cosa si prova ad essere mamma di cinque bambini che
insegna a tutti loro?
I: E' molto bello, è
molto stimolante, è un po' stancante ma mi piace tanto.
E&M: Sappiamo che
lei è da sola: è più difficile?
I: Sicuramente sì, però è
anche una forza ed è un momento costante di unione e coesione famigliare.
E&M: Trova tante
persone che sono contrarie a questo fatto di fare scuola a casa? Che non
capiscono?
I: Molta gente non
capisce, molta gente non conosce il fenomeno dell'educazione parentale,
qualcuno storce il naso… molti sono curiosi e hanno voglia di capire come possa
essere una giornata con la scuola a casa oppure come possa essere la vita così.
E&M: I rapporti
famigliari sono più difficili facendo scuola a casa con la sua famiglia?
I: No
E&M: Da quanto tempo
lo fa lei?
I: Lo faccio da quando è
nata la mia prima bimba quindi praticamente da undici anni. Nel senso che
abbiamo sempre fatto esperienze insieme, giochi, che hanno portato a questa
scelta come percorso naturale così come abbiamo imparato insieme a camminare,
ad andare in bicicletta, sono stati svezzati e hanno anche imparato a leggere,
scrivere, dipingere e contare.
E&M: Sappiamo che a
lei piace fare molti lavoretti. Questi di solito li mette anche come materia
scolastica per aiutare i bambini magari in un apprendimento diverso?
I: Sì, sicuramente le
attività creative integrano l'apprendimento più tradizionale e vanno a
completarlo in maniera alquanto positiva e divertente.
E&M: Quest'anno lei
ha avuto dieci giorni di esame. Come è stato prepararsi? Come l'avete vissuto
in famiglia?
I: E' stato sicuramente
impegnativo e abbastanza pesante però in
fin dei conti essere in regola con le istituzioni e potenzialmente anche aver la possibilità di
scegliere quindi anno per anno se inserirsi eventualmente nel sistema
scolastico è una sicurezza qualunque cosa capiti. E anche per i ragazzi non
credo sia un impegno esagerato a fronte di un anno di piena libertà; rispetto
all'impegno dei bambini a scuola è sicuramente molto inferiore e comunque anche
utile come scuola di vita perché si impara a presentarsi in un certo modo, a…
E&M: Lavorare in
maniera diversa.
I: Sì, esatto. Anche
proprio l'esame stesso secondo me è una scuola di vita.
E&M: Come si vive un
po' il momento di vuoto dopo aver finito l'esame? E' diverso?
I: Ma… diciamo che ci si può rilassare un attimo ma in realtà, piacendoci quello che facciamo, il vuoto non esiste. Perché già i miei figli, due dei miei figli, appena fatto l'esame mi hanno detto: "Che bello mamma posso tornare a fare home-schooling! Cosa facciamo domani?". Nel senso che è comunque naturale pensare già avanti… alle prossime possibilità.
I: Ma… diciamo che ci si può rilassare un attimo ma in realtà, piacendoci quello che facciamo, il vuoto non esiste. Perché già i miei figli, due dei miei figli, appena fatto l'esame mi hanno detto: "Che bello mamma posso tornare a fare home-schooling! Cosa facciamo domani?". Nel senso che è comunque naturale pensare già avanti… alle prossime possibilità.
E&M: Quante ore fate
al giorno?
I: Dipende dall'età,
dipende dal livello di approfondimento di ogni bambino o ragazzo, personalmente
io, come mamma home-schooler di cinque bimbi, dedico quasi tutta la giornata a
questo, alzandomi presto la mattina e andando a letto tardi la sera. Ogni
singolo ragazzo… da una a tre ore al giorno circa.
E&M: Per lei è come
un po' ripetere le scuole?
I: No, è molto più bello.
È molto più bello e ho notato tantissimo che quando io mi appassiono
particolarmente a un argomento anche i miei figli lo fanno e quindi è molto
bello riuscire a dimenticarsi che si stia studiando ma innamorarsi di un
personaggio storico o di un argomento.
E&M: Quindi quando è
estate ripartite subito con l'anno scolastico successivo?
I: Sì, più o meno.
L'estate è dedicata molto anche alle
esperienze all'aria aperta, alle vacanze, alle gite, magari si parte da quello
e si fa il tema o il racconto sull'esperienza, il dipinto su un paesaggio che
si è visto e poi tutto è particolarmente legato alla vita concreta.
E&M: Nota molte
differenze fra scuola, home-schooling ed un-schooling?
I: Sì, sono tre realtà molto diverse. L'home-schooling è sicuramente una via di mezzo, che si può fare in tanti modi diversi, si può fare seguendo i testi scolastici e i programmi ministeriali ma comunque con più libertà, con una grande flessibilità, ammorbidendo le asperità. Senza avere l'assillo delle verifiche, dei voti, dei giudizi, ma imparando per imparare.
I: Sì, sono tre realtà molto diverse. L'home-schooling è sicuramente una via di mezzo, che si può fare in tanti modi diversi, si può fare seguendo i testi scolastici e i programmi ministeriali ma comunque con più libertà, con una grande flessibilità, ammorbidendo le asperità. Senza avere l'assillo delle verifiche, dei voti, dei giudizi, ma imparando per imparare.
E&M: Perché la
verifica la fate ogni giorno, in pratica.
I: Sì, ma in maniera
naturale, semplicemente stando insieme.
E&M: Secondo lei è
giusto dare dei voti oppure fare le verifiche a scuola?
I: No. La scuola
purtroppo funziona così e credo che sia difficile evitarlo, però
sicuramente per l'apprendimento…
E&M: La scuola è
un'istituzione anche tradizionale.
I: Sì e poi avendo tanti
studenti purtroppo l'unico modo…
E&M: Non si riesce a
capire bene.
I: Invece a casa non ce
n'è assolutamente bisogno.
E&M: A dare ad ogni
bambino un percorso proprio individualizzato... E ci vuole un diploma per
insegnare a casa?
I: Non necessariamente,
la legge dice soltanto che i genitori debbano dimostrare di avere le capacità
tecniche ed economiche ma non dà dei riferimenti per questo. Poi, certo, una
istruzione di base, un po' di cultura possono aiutare, ma è anche bello
imparare quello che non si conosce con i propri figli.
E&M: Ma.. come la
prende la gente quando si racconta di non andare a scuola?
I: La maggior parte pensa che i ragazzi che fanno home-schooling siano reclusi in casa, da famiglie iperprotettive, che non vogliono fargli avere contatti con l'esterno.
I: La maggior parte pensa che i ragazzi che fanno home-schooling siano reclusi in casa, da famiglie iperprotettive, che non vogliono fargli avere contatti con l'esterno.
E&M: Secondo lei è
vero?
I: In realtà non è vero,
anzi chi fa home-schooling sta molto più all'aria aperta, sta più a contatto
con le altre persone…
E&M: Con la natura…
I: Con la natura, hanno
altri modi di relazionarsi, al di là di un riferimento sempre rigido
dell'adulto insegnante ma in maniera più spontanea.
E&M: Nota un modo
diverso di relazionarsi con gli altri bambini fra bambini home-schoolers e
bambini scolarizzati?
I: Sicuramente i bambini che fanno
home-schooling tendono di più ad ascoltare e a volersi raccontare per cui si
fermano meno al pregiudizio… alle differenze magari immediate di aspetto, di
pelle, di patologie o problemi che possono avere. Sono sicuramente più aperti e
poi ognuno ha il proprio carattere per
cui c'è chi è più socievole e chi meno.
E&M:
L'home-schooling non si pone necessariamente contro la scuola, giusto?
I: No. Fare home-schooling
è una scelta, come quella di mandarli a scuola oppure quella di fare
un-schooling. Che non è necessariamente contro… è scegliere quello che si
ritiene meglio per la propria famiglia e per i propri figli in quel momento, che può anche cambiare.
E&M: In questo
momento in cui è a S-COOL, a Rimini, ha imparato, sta imparando nuove cose o le
aveva già provate?
I: Eh… ehm.. diciamo che
è una bellissima esperienza di condivisione, un’occasione per poter stare
insieme agli altri, per conoscere persone che magari si conoscono solo
virtualmente e penso che anche per i ragazzi sia un momento di socializzazione
davvero piena e reale, molto superiore a quella della scuola tradizionale. E
poi ci sono conferenze interessanti….
E&M: e anche molto
utili, giusto?
I: Sì.
E&M: Grazie Elisa!
I: Prego.
Mamma
home-schooler di una bimba, incinta
E&M: Buongiorno
signora, vorremmo farle qualche domanda. Quanti figli ha?
I: Ho una bimba di quattro anni.
I: Ho una bimba di quattro anni.
E&M: Fa
home-schooling o un-schooling?
I: Devo ancora trovare
quale sarà la nostra….
E&M: Quindi dovete
ancora decidere?
I: Sì, infatti sono qui
apposta per capire.. le varie esperienze… per….
E&M: E qual è il
motivo per cui vuole scegliere la scuola a casa?
I: Perché voglio che i tempi del bambino vengano rispettati e che non ci siano voti, né compiti per casa, che sia un'educazione in libertà.
I: Perché voglio che i tempi del bambino vengano rispettati e che non ci siano voti, né compiti per casa, che sia un'educazione in libertà.
E&M: E secondo lei
sarà tanto impegnativo?
I: Non lo so. Non lo so,
non penso che sia poi così impegnativo. Vedremo. Strada facendo.
E&M: Noi sappiamo
che anche facendo home-schooling o un-schooling si può decidere se fare gli
esami ogni anno o in quinta e in terza media… eccetera. Lei vuole farli fare?
I: Ogni anno no. No.
E&M: E secondo lei è
necessario essere insegnanti per insegnare ai bambini?
I: All'inizio pensavo di sì, ma adesso che mi sto facendo un'idea…. no, non serve essere insegnanti.
I: All'inizio pensavo di sì, ma adesso che mi sto facendo un'idea…. no, non serve essere insegnanti.
E&M: Secondo lei
perché?
I: Perché si impara
insieme.
E&M: Facendo scuola
a casa il rapporto famigliare cambia?
I: Sì, decisamente.
E&M: E perché?
I: Perché c'è più unità,
si ha più tempo per stare in famiglia.
E&M: E nella
situazione in cui si trova e si troverà, secondo lei come vivrà il rapporto con
i suoi figli?
I: Molto meglio. Molto
meglio è molto più… con molta più complicità.
E&M: Quindi più
sereno, più tranquillo?
I: Sì. Più tranquillo. E
sereno. secondo me.
E&M: Va bene,
grazie.
Matteo,
papà di tre figli
E&M: Buongiorno,
Matteo. quanti figli ha?
I: Tre.
E&M: E sono tutte
femmine….maschi….?
I: Due femmine e un maschio.
E&M: Fa
home-schooling?
I: Sì.
E&M: Qual è il
motivo della sua scelta? Cosa vi ha portato a… scegliere di fare scuola a casa?
I: Ehm… perché… sono
stanco di delegare agli altri. Per il discorso di imparare qualcosa di bello.
Perché ho capito che la scuola non ti insegna niente che ti potrà servire
quando diventerai grande.
E&M: Insegna scuola
a casa da sempre ai suoi figli?
I: No, abbiamo cominciato
a settembre del 2015.
E&M: Anche i bambini
avevano già iniziato la scuola o l'asilo?
I: Allora: la più grande,
Elisabetta, doveva cominciare la prima elementare e abbiamo deciso di farlo a
casa. Solo lei.
E&M: Secondo lei è
molto impegnativo insegnare a casa?
I: Dipende se capisci
come funziona l'home-schooling.
E&M:
E gli esami dei suoi figli li farai fare ogni anno?
I: No, assolutamente no.
E&M: Secondo lei è
necessario essere insegnante per fare scuola a casa?
I: Assolutamente no.
I: Assolutamente no.
E&M: E perché?
I: Perchè chi è un
insegnante ha già ricevuto un'inquadratura da parte della scuola, diciamo.
Invece una persona che non è un insegnante ma è semplicemente un papà o una
mamma può…
E&M: Cambiare.
I: Tranquillamente….
Capire, sì, capire i suoi bambini di che cosa hanno bisogno. Invece le maestre
vanno dritte per la loro strada.
E&M: E facendo
scuola a casa il rapporto famigliare secondo lei cambia?
I: Sì, in meglio sì.
E&M: E perchè?
I: Perché il bambino o la
bambina passa più tempo assieme a te e non fuori casa con qualcuno che non
conosce.
E&M: Nella
situazione in cui si trova, vive il rapporto con i suoi figli in meglio o in
peggio?
I: Eh, questa è una
domanda da fare alla mamma. perché lei è a casa tutto i giorno con loro,
comunque li vedo molto più… sono più sereni, sono più riposati perché dormono
di più la mattina, si divertono di più, hanno più tempo per giocare, perché
vanno a letto anche più tardi quindi..
sì… è una cosa più positiva.
E&M: Va bene.
Grazie!
I: Finito?
L'ultimo giorno di S-COOL siamo
state infine molto fortunate perchè abbiamo incontrato i personaggi
"veri" nell'autentico senso della parola del film
"Unlearning". (come abbiamo detto prima)
Erano venuti per mostrare
qualche ripresa del loro incredibile viaggio e noi ne abbiamo approfittato per
intervistare Anna, la moglie, ottenendo la seguente intervista.
Anna, mamma e moglie di
Unlearning
E&M: Buongiorno, Anna. Vorremmo farle qualche domanda sul vostro
incredibile viaggio. Che cosa vi ha spinto a fare questa prova di vita nelle
comunità per così tanto tempo in particolare?
I: Allora… diciamo che il motivo è stato quello che Gaia, che
aveva quattro anni, nostra figlia, aveva disegnato un pollo con quattro zampe.
E quindi avendo disegnato questo animaletto così buffo noi ci siamo chiesti
come mai, visto che il pollo non le ha quattro zampe. E allora io, facendo la
spesa, ho capito il motivo, perché al supermercato ci sono le vaschette con le
cosce da quattro zampe. E quindi lei, siccome era piccolina e comunque a Genova
non c'è molta possibilità per i bambini di vedere gli animali, probabilmente
dentro di lei ha fatto questa associazione. E da lì abbiamo, io e Lucio… ci
siamo un po' chiesti come mai…. il motivo di questo disegno e abbiamo pensato
che potesse essere dovuto al fatto che noi vivendo in città, a Genova, e
lavorando tanto, così.. con poco tempo, forse avevamo tralasciato l'aspetto
della natura, di stare nella natura, di conoscere, diciamo, degli aspetti diversi
rispetto a quelli della città. E così abbiamo pensato di fare un viaggio. E per
questo viaggio ci abbiamo molto tempo per capire come fare, perché tutti e due
lavoravamo, avevamo tante spese, le bollette, come tutte le famiglie, ci
abbiamo messo più di un anno e siamo partiti quando Gaia aveva cinque anni.
E&M: Però ci siete
riusciti.
I: Ci siamo riusciti, sì. Lavorando tantissimo, anche nei fine
settimana per capire come dovevamo fare. Perché abbiamo usato tanti siti,
abbiamo usato quello che si chiama… eh, voi siete ancora piccoline, però
l'"economia condivisa", che è una cosa molto bella perché fra qualche
anno potreste anche voi farvi uno zaino e cominciare, no?, a fare delle
esperienze anche un po' fuori casa, lavorando e quindi anche senza tanti soldi,
però, si possono fare delle esperienze molto belle e molto positive.
E&M: E quindi dopo la
vostra esperienza in giro per queste comunità d'Italia, cioè, cosa si è acceso,
cosa è cambiato nel vostro vivere quotidiano?
I: Allora, sono cambiate tante cose. La prima cosa è che viaggiamo di più, che, comunque sia, abbiamo sempre più persone in casa da ospitare, perchè appunto molte persone ci vengono a trovare e anche…
I: Allora, sono cambiate tante cose. La prima cosa è che viaggiamo di più, che, comunque sia, abbiamo sempre più persone in casa da ospitare, perchè appunto molte persone ci vengono a trovare e anche…
E&M: Cioè cosa cambiate, tipo un Bed&Breakfast?
I: No, no, noi non l'abbiamo, siamo sempre una famiglia e stiamo sempre nella stessa casa, però a casa nostra e più facile che vengano più amici a trovarci, che si fermino a dormire perché magari sono persone che abbiamo conosciuto in viaggio oppure usiamo sempre un sito che si chiama "Couchsurfing" che possono usare tutti e che serve per dare ospitalità gratuita alle persone che viaggiano. È bello perché conosci persone. E poi è cambiato il fatto che comunque ci siamo resi conto di cosa in città ti fa male, no?. Una delle cose più importanti è che manca il tempo e manca la natura e quindi cerchiamo nella nostra vita di fare delle scelte che ci portino di più a stare a contatto, appunto, con cosa ci fa bene e meno con le cose che ci fanno male. Sembra un'assurdità ma a volte noi adulti ci dimentichiamo le cose che ci fanno bene.
I: No, no, noi non l'abbiamo, siamo sempre una famiglia e stiamo sempre nella stessa casa, però a casa nostra e più facile che vengano più amici a trovarci, che si fermino a dormire perché magari sono persone che abbiamo conosciuto in viaggio oppure usiamo sempre un sito che si chiama "Couchsurfing" che possono usare tutti e che serve per dare ospitalità gratuita alle persone che viaggiano. È bello perché conosci persone. E poi è cambiato il fatto che comunque ci siamo resi conto di cosa in città ti fa male, no?. Una delle cose più importanti è che manca il tempo e manca la natura e quindi cerchiamo nella nostra vita di fare delle scelte che ci portino di più a stare a contatto, appunto, con cosa ci fa bene e meno con le cose che ci fanno male. Sembra un'assurdità ma a volte noi adulti ci dimentichiamo le cose che ci fanno bene.
E&M: Come è stato vivere
in queste comunità?
I: Ehm… sapete, noi abbiamo viaggiato per sei mesi, quindi abbiamo
visto veramente tante persone e comunità diverse, dagli "Elfi", al
"Co-Housing", cioè il Co-Housing sono tante persone che vivono non
nella stessa casa, ma ognuno ha una casa sua in un condominio, ma è un
condominio diciamo dove tutti si
conoscono e tutto hanno scelto di vivere insieme.
E&M: E' una bella cosa.
I: E' una cosa molta bella e molto interessante. E… è stato
diverso di posto in posto, non è… non vi posso dire… l'esperienza è stata
positiva. Però ogni posto ha suscitato delle emozioni diverse, perché, per
esempio, dagli "Elfi"
è una comunità dove tutto vivono insieme e quindi è tutto caotico, c'è un
macello… insomma c'è sempre un sacco di lavoro da fare. Nel
"Co-Housing", per esempio, era tutto molto pulito, ci hanno dato una
casa in cui stare e quindi è un po' come
vivere in un condominio ma dove tutte le persone si conoscevano, avevano l'orto
in comune, c'era la stanza delle lavatrici, dove tutti usavano appunto le
lavatrici comuni… cioè è un modo di vivere diverso. Quindi… siamo stati molto
contenti, ma ogni esperienza è molto diversa.
E&M: E oggi cosa state
pensando per il futuro… di rifare questo viaggio?
I: Gaia vuole comprare un camper e andare al Polo Nord.
E&M: Ah.
I: Lei vuole viaggiare un anno in camper e andare a girare
tutto il Polo Nord, di fare.. come… un corso di addestramento per gli husky per
guidare la slitta e, insomma, tutte queste idee.
E&M: Molto bello.
I: Poi vedremo… cosa fare.
E&M: Grazie mille.
I: Grazie a voi. Bene.
SYBILLE, un
grande esempio per tutti noi
E&M: Per quanto tempo ha fatto home-schooling con i
suoi figli?
I: Ufficialmente abbiamo iniziato nel 2008, dopo
la chiusura della nostra scuoletta parentale autogestita da un gruppo di
famiglie con approccio Montessori/Wild, dove io avevo già collaborato e dunque
in un certo senso da sempre ho accompagnato l'apprendimento dei miei figli in
modo attivo. Poi abbiamo proseguito con l'homeschooling tradizionale a casa in
famiglia fino all'esame di terza media da privatisti.
E&M: Qual è stata la "causa" che l’ha
portata a scegliere questa via invece della scuola pubblica?
I: Il figlio maggiore aveva fatto due anni di scuola
elementare nel nostro paese, ma non si trovava bene e nemmeno noi. Cosí poi
abbiamo scoperto l'esistenza di una scuoletta parentale, che però dopo qualche
anno ha dovuto chiudere per problemi economici, insomma non c'erano più i soldi
per poter gestire questo progetto. Così di fronte alla domanda "E
adesso…?" sono stati i ragazzi a proporre di "fare scuola a
casa". Ci siamo detti "Perchè no? Proviamo." e di anno in anno
abbiamo deciso ogni volta di proseguire. Più che essere determinati e convinti
della scelta, all'inizio è stato quasi un gioco, un esperimento, un voler
provare un percorso diverso che abbiamo dunque affrontato con molta curiosità,
una certa leggerezza e con una sensazione di avventura.
E&M: Come ha cambiato la sua vita il fatto di fare
scuola a casa?
I: In realtà non ha cambiato tantissimo ma diciamo che siamo "ritornati ad essere noi stessi" come lo eravamo prima dell'inserimento a scuola, con la libertà di gestire la propria giornata come meglio si pensa, con l'elemento apprendimento che fa da pezzo di puzzle naturale all'interno della giornata. Con la possibilità di poter fare homeschooling ci siamo sentiti di nuovo noi stessi, liberi di decidere le proprie priorità. Ecco penso che la differenza più grande rispetto ad altre opzioni sia proprio questa, la libertà di poter gestire il proprio tempo, senza dover guardare l'orologio, poter rispettare il proprio bioritmo, il ritmo dei mesi e delle stagioni, poter seguire i propri interessi a tempo pieno, scoprire il mondo facendo passo per passo insieme…
I: In realtà non ha cambiato tantissimo ma diciamo che siamo "ritornati ad essere noi stessi" come lo eravamo prima dell'inserimento a scuola, con la libertà di gestire la propria giornata come meglio si pensa, con l'elemento apprendimento che fa da pezzo di puzzle naturale all'interno della giornata. Con la possibilità di poter fare homeschooling ci siamo sentiti di nuovo noi stessi, liberi di decidere le proprie priorità. Ecco penso che la differenza più grande rispetto ad altre opzioni sia proprio questa, la libertà di poter gestire il proprio tempo, senza dover guardare l'orologio, poter rispettare il proprio bioritmo, il ritmo dei mesi e delle stagioni, poter seguire i propri interessi a tempo pieno, scoprire il mondo facendo passo per passo insieme…
E&M: Come è stata conciliabile la vita da madre
home-schooler con quella da artista?
I: Non ho mai avuto la sensazione di dover
conciliare questi due aspetti ma l'homeschooling e la mia attività creativa
sono sempre andati molto d'accordo senza sforzarsi. Durante gli anni di
homeschooling per mancanza di tempo da dedicarci ho forse fatto molto meno
mostre di quadri e sicuramente anche "prodotto" di meno, ma è stata
comunque una scelta naturale nel senso che non sono una persona che fa i passi
troppo grandi, non ho mai detto "purtroppo non posso fare questo e quello
per via dell'homeschooling", anche sapendo che si trattava di un percorso
a tempo determinate e perciò ero decisa di gustarmi questa esperienza fino in
fondo: per l'arte e altre cose ci sarebbe stato tempo anche più avanti (e
infatti è così)! Ho sempre preferito vivere le mie decisioni in serenità e
scegliere in modo consapevole le mie priorità. Rifarei la stessa scelta 1001
volte, anche perchè penso di poter dire che proprio grazie all'homeschooling ho
imparato moltissime cose che mi tornano utili oggi nel mio lavoro.
E&M: Adesso i suoi figli sono grandi e vanno a
scuola: hanno fatto fatica ad ambientarsi? Come hanno vissuto il fatto di
andare a scuola invece che fare scuola a casa? Gli studenti della loro scuola
erano molto curiosi nei confronti della loro "vita precedente"? Hanno
avuto problemi di socializzazione o con i più rigidi ritmi scolastici?
I: No, hanno fatto meno fatica di quello che
avevamo pensato, d'altronde non è che facendo homeschooling si viva fuori dal
mondo, loro sapevano abbastanza bene cosa significa andare a scuola, un po'
grazie ai racconti degli amici e un po' perchè anche alla scuola di musica o
durante dei corsi che hanno frequentato vedi come funziona questa forma di
apprendimento in gruppo. Certo che per un homeschooler è una cosa strana se sei
immerso in un argomento di geografia e poi - dlindlin! - suona un campanello e
ora si fa matematica. Infatti credo che per come funziona il cervello non è il
massimo dover staccare la concentrazione su un argomento e passare a qualcosa
di completamente diverso. Comunque visto che sono stati loro a decidere il tipo
di scuola dopo l'esame di terza media, diciamo che hanno imparato ad
arrangiarsi con le cose "strane" del sistema scolastico e non ci
hanno messo molto per abituarsi e accettare di come funzionano le cose, pur
sempre mantenendo uno spirito critico verso il sistema. A scuola non hanno
raccontato molto della loro "vita da homeschoolers" perchè a loro dá
fastidio essere trattati in maniera diversa: ciò che per loro é stato normale
per altri è una cosa da "alieni" e anch'io capisco che diventa
fastidioso e noioso dover continuamente rispondere alle stesse domande.
E&M: Infine: cosa le manca del fatto di non fare più
home-schooling?
I: Poter stare in pigiama con i bambini fino a pranzo!! No, scherzo… ;) In realtà mi manca il ritmo della giornata gestito in libertà. Diciamo che la qualità di vita durante l'homeschooling era molto più alta... I miei figli sono grandi e si arrangiano in tutto ma l'atmosfera in casa è molto cambiata perchè i ritmi della giornata sono completamente diversi e ora passiamo pochissimo tempo insieme. Un motivo in più perchè rifarei subito la nostra esperienza homeschooling - quello che hai avuto l'hai avuto per sempre e non te lo toglie più nessuno! J
I: Poter stare in pigiama con i bambini fino a pranzo!! No, scherzo… ;) In realtà mi manca il ritmo della giornata gestito in libertà. Diciamo che la qualità di vita durante l'homeschooling era molto più alta... I miei figli sono grandi e si arrangiano in tutto ma l'atmosfera in casa è molto cambiata perchè i ritmi della giornata sono completamente diversi e ora passiamo pochissimo tempo insieme. Un motivo in più perchè rifarei subito la nostra esperienza homeschooling - quello che hai avuto l'hai avuto per sempre e non te lo toglie più nessuno! J
Insomma, questo è stato tutto
quello che abbiamo raccolto in questi quattro, emozionanti, giorni.
Esperienze di vita, di unione e
di serenità familiare.
Dovete poi immaginare una voce,
un tono, un'espressività, gesti, enfasi, pause e sorrisi diversi per ogni
intervistato, perché è stata un'esperienza diversa con ognuno di loro. Perché ognuno è diverso, è unico e ha quelle
caratteristiche speciali che variano da persona a persona. Come avete visto le
opinioni e le risposte alle (più o meno) stesse domande sono state le più
disparate e diverse. Ed è questo, quella curiosità di scoprire il parere delle
persone, che ci porteremo sempre nel cuore.
Margherita
ed Emanuela
Grazie dell'intervista e complimenti, è stato molto interessante leggere le diverse esperienze e punti di vista. Buona estate!
RispondiEliminaChe bello, mi ha fatto piacere leggere le interviste e mi ha fatto sorridere le risposte del mio bimbo...devo dire la verità che fare scuola a casa spesso è un divertimento
RispondiEliminaanche per me....
Bravissimi tutti un caro saluto
Bea e pupi
Grazie a voi che avete commentato, a quanti ci hanno scritto in privato e a tutti quelli che hanno condiviso e fatto circolare questo post!
RispondiEliminaGrazie!è stato bello leggere di noi e di tanti altri. Meraviglioso il vostro lavoro svolto,dalle domande pensate ai primi commenti fino alle stesura finale. Bravissime
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