venerdì 29 luglio 2016

I libri di Margherita: Delitto e castigo


La storia di questo libro è un po' particolare.
Lo scorso mese di marzo, una mattina, il postino recapitò a casa nostra un pacco inaspettato.
Ecco qui il suo contenuto.

Queste "amiche telematiche", conosciute solo virtualmente, attraverso il blog, qualche mail e cartolina, si erano ricordate dell'imminenza del compleanno della mamma e ci avevano mandato un regalo!
Un dono graditissimo, tanto più perchè completamente inatteso, a sorpresa!
Grazie ancora a Lia, Silvia e Martina! 

Ecco la mia "recensione" di questa versione per ragazzi di "Delitto e castigo", che ho letto qualche giorno fa.

DELITTO E CASTIGO
DATI EDITORIALI
Titolo:  Delitto e Castigo – Edizione parziale
Scritto da: Fëdor Dostoevskij
Raccontato da: Abraham B. Yehoshua
Illustrato da: Sonja  Bougaeva
Casa Editrice: Scuola Holden – La Biblioteca di Repubblica-L’espresso
Numero di pagine: 86
GENERE DEL LIBRO
Romanzo filosofico, romanzo psicologico, giallo.

LUOGHI DELLA STORIA
Russia, San Pietroburgo, stanzetta di Rodion Raskòlnikov, condominio, appartamento della vecchia usurai e di sua sorella Lizavèta, stanzetta di Sònja, casa del funzionario Marameladov e di sua figlia Sònja, commissariato, strade di San Pietroburgo, campi forzati in Siberia.

TEMPO DELLA STORIA
Indefinito.

PERSONAGGI PRINCIPALI
Raskòlnikov, Sònja, vecchia usuraia, Lizavèta, Porfirij Petrovič, Svidrigàjlov,  Razumìchin, Dunja, Marameladov, mamma di  Raskòlnikov, polizia, Nikòlaj e altri personaggi minori.

TRAMA
Rodion Raskòlnikov (semplicemente Raskòlnikov) è uno studente molto bello, intelligente e brillante, caduto purtroppo in povertà, il che lo ha reso sempre più depresso e triste.
Per guadagnare un po’ di soldi, Raskòlnikov porta dei preziosi pegni a una vecchia e malvagia usuraia, che ha anche una sorella minore, Lizavèta.
Il ragazzo odia l’usuraia e più volte ha pensato di ucciderla, non trovandone però il coraggio. Un giorno, però, gli arriva una lettera di sua madre, in cui scrive che la sua bella sorella Dunja si è licenziata dalla casa dove lavorava per sfuggire alle molestie del marito depravato, Svidrigàjlov, e che ha deciso di sposare un uomo che non ama per offrire sostegno economico alla famiglia. Raskòlnikov si ritrova così a pensare che se uccidesse la vecchia usuraia avrebbe abbastanza ricchezze per aiutare la famiglia e permettere a Dunja di non sposarsi con quell’uomo. Tutto ciò, unito all’odio collettivo per la vecchia, lo convince a compiere il delitto.
Così una sera in cui sa che Lizavèta non è in casa si reca nell’appartamento della signora e la uccide con una scure. Ma appena l’ha uccisa, ecco che entra in casa Lizavèta, tornata a casa prima del previsto. Visto che ha scoperto il delitto da lui compiuto, Raskòlnikov uccide anche lei.
Sotto shock, ruba soltanto qualche gioiello, che nasconde in una buca coperta da una grossa pietra.
Nei giorni successivi viene a sapere che ad essere incolpato del duplice omicidio è Nikòlaj, un uomo innocente che ha trovato nel palazzo della vecchia usurai un orecchino d’oro che Raskòlnikov ha perso scappando dal luogo del delitto.
Per motivi psichici ed culturali di provenienza, Nikòlaj ha però ammesso di aver compiuto un crimine mai fatto.
Ad un certo punto della storia, entra però in gioco Porfirij Petrovič, un giudice istruttore intelligente che, parlando più volte con Raskòlnikov, nutre dei sospetti nei suoi confronti.
Intanto Marmeladov muore e il ragazzo decide di aiutare la vedova e i figlioletti, fra cui la più grande, già ragazza, è la bella e pura Sonja.
Una sera decide di confessarle il terribile delitto compiuto e la ragazza, che però lo riprende duramente.
Raskòlnikov, però, non sa che Svidrigàjlov, il padrone che cercava di sedurre sua sorella Dunja, ed è tornato in città per cercare di riprendere i rapporti con lei, abita proprio accanto all’appartamento di Sonja e sente tutta la loro conversazione, scoprendo così che lui sia un assassino.
Siccome lui vuole arrivare a Dunja e non sa come farlo, si finge amico di Raskòlnikov e lo rassicura sul fatto che non lo denuncerà.
Anzi, ad un certo punto gli offre anche soldi e passaporto per fuggire dalla Russia.
Porfirij, però...

COMMENTO PERSONALE
Questo libro mi è piaciuto.
Ci è stato regalato da un’amica per il compleanno della mamma.
Quando ho iniziato a leggerlo ero un po’ scettica perché solitamente non è il mio genere, ma devo dire che mi piaciuto abbastanza. C’è qualcosa che ti spinge ad arrivare alla fine, tipo un motore interiore.
Questa versione per bambini è fatta bene, ma a volte si capisce che alcune parti sono state tagliate dall’originale.

Con questo post partecipo al  "Venerdì del libro" di "HomeMadeMamma".

1 commento:

  1. Bella quest'idea di un tale classico in versione per ragazzi ... me li segno per eventuali regali!

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