Oggi vi parlo di un libro di cui ho letto diverse recensioni positive, ma che a me non è piaciuto molto...
BARATTOLO
DATI EDITORIALI
Titolo:
Barattolo
Autore:
Anna
Russo
Casa
Editrice: A new way of life, formato e-book
Numero
di pagine: 61
GENERE DEL LIBRO
Racconto.
LUOGHI DELLA STORIA
Carcere femminile,
tubi di aerazione.
TEMPO DELLA STORIA
Dalla nascita all’età
adulta di Barattolo.
PERSONAGGI PRINCIPALI
Barattolo, Sophie,
detenute, capitano, forze armate.
TRAMA
In una notte
tempestosa, in un carcere femminile, arriva una donna scappata alla guerra di
un paese molto lontano che nasconde un grande segreto: è incinta.
Arrivata nella sua
cella, la donna muore, ma nello stesso istante in cui lei muore nasce il
bambino, grande pressappoco come un barattolo di latta.
Il bambino sarebbe
morto di sicuro se, dalla misteriosa oscurità della cella, non fosse emersa
Sophie, una detenuta che è stata arrestata ingiustamente e purtroppo gode della
fama di matta solo perché la sua mente è diversa dalle altre e vede oltre le
apparenze.
Sophie raccoglie il
bambino e, avendolo inizialmente scambiato per un barattolo rotolato giù dal
letto, decide di chiamarlo Barattolo.
Così comincia l’insolita
vita di Barattolo, una vita chiusa dentro un carcere, una vita condotta dentro
i tubi di aerazione, perché Sophie pensa che sia il posto più tranquillo e
sicuro per un bambino.
Nessuno sa dell’esistenza
di Barattolo, perché la ragazza crede che se qualcuno sapesse dell’esistenza di
un bambino lì, di certo lo manderebbero in un orfanotrofio o robe del genere e
lei non vuole perdere il suo bambino.
Barattolo continua a
vivere così per ben sette anni e mezzo, finchė un giorno il suo mondo viene
cambiato per sempre.
Succede che arriva
una nuova direttrice.
Quest’ultima, per far
capire fin da subito che per nulla al mondo si farà mettere i piedi in testa,
toglie per quella settimana l’ora d’aria e annulla il pranzo.
Le povere detenute,
che già avevano ben poco, non possono sopportare l’idea che venga loro tolto quel poco che hanno e così
cominciano una ribellione.
La direttrice, ancora molto inesperta, non sa
più che pesci pigliare, così chiama tutte le forze dell’ordine che le riesce di
ricordare.
Nel frattempo le
carcerate si riuniscono nella sala mensa e per la prima volta vedono Barattolo.
La detenute si
accendono ben presto di una luce nuova e magnifica: quel bambino è lì con loro
e loro lo devono proteggere e aiutare.
Ben presto arriva il
corpo speciale della polizia, che cerca di entrare dalle finestre.
Purtroppo il capitano
tenta di entrare dalla finestra centrale, il cui vetro è blindato.
Facendo ciò si mette
in ridicolo e, quando finalmente riesce ad entrare, succede una cosa strana.
Barattolo, nascosto
nei tubi d’aerazione, comincia a ridere.
La sua risata si
diffonde in tutta la sala e il capitano ne rimane talmente colpito che nei
giorni seguenti, nonostante le giustificazioni e le bugie delle detenute, passa
tutte le giornate ad ascoltare i tubi da cui era vento il misterioso rumore.
Fortunatamente
Barattolo, che non vuole essere scoperto, non fa il minimo rumore.
Il capitano, però,
ben determinato a scoprire il segreto di quel tubo, una notte decide di
entrarci.
Essendo di
corporatura minuta, ci passa senza difficoltà ed è proprio lì che incontra
Barattolo, tutto sorridente e per niente spaventato dal nuovo arrivato.
Quella notte il
capitano sente di aver avuto il figlio che non gli è mai arrivato.
Da quel giorno il
carcere cambia: chiunque entra in quel carcere ne esce trasformato, per poi
tornare come cameriere, cuoche, infermiere ecc...
Un giorno arriva
perfino un ragazzo, che diventa il nuovo direttore.
Per scherzo si fa
chiamare Barattolo.
COMMENTO PERSONALE
Questo libro non mi è
piaciuto molto.
L’ho trovato privo di
un argomento su cui sviluppare un racconto e non ne ho ben compreso il finale.
Inoltre, secondo me,
tutta la parte del vetro blindato, della brutta figura e quindi di tutto il
“succo della questione” è insensato.
È però un’idea molto
originale quella del bambino che vive nascosto nei tubi d’aerazione di un
carcere.
Insomma un non consiglio!sono sempre utili, così se ci incappiamo lo evito!:-)buon weekend
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