Oggi vi parlerò del terzo libro della Saga degli Sgraffignoli, l'ultimo letto da me di questa serie.
IN TEIERA SULL’ACQUA
DATI EDITORIALI
Titolo:
In teiera sull’acqua (III. saga degli Sgraffignoli)
Autore:
Mary
Norton
Casa
Editrice: Salani gl’istrici
Numero
di pagine: 183
GENERE DEL LIBRO
Romanzo
LUOGHI DELLA STORIA
Casa di Lupy, Teiera,
condutture, riva del fiume, fiume, isolotto di rami, barca di Sbrodolaus.
TEMPO DELLA STORIA
Indefinito.
PERSONAGGI PRINCIPALI
Arietta, Casilia,
Pod, Sbrodolaus, Lupy, zio Enderigo, Occhio Dolce e altri personaggi minori.
TRAMA
Arietta, Pod e
Casilia, dopo essere stati portati in salvo dal giovane Tom e Sbrodolaus, sono
arrivati nella casa di Lupy e zio Enderigo.
Questa sistemazione,
però, non li soddisfa e per questo non dura a lungo.
Infatti, quando Tom e
suo nonno partono e lasciano la casa, Arietta e gli altri ne approfittano e fuggono
insieme a Sbrodolaus attraverso le condutture.
Attraverso di esse
vivono numerose avventure e arrivano finalmente al fiume, la loro meta.
Sbrodolaus,
sgraffignolo di poche parole ma con un gran cuore, presta loro la teiera che
gli funge da casa durante la propria assenza per i suoi commerci; fatto questo,
parte.
Arietta è al settimo
cielo: ha finalmente ritrovato l’amata vita all’aria aperta, il sole, la luce,
la libertà, le notti sotto le stelle e questo la rende felice più che mai.
Inizialmente il tempo
è bello, poi, un brutto giorno, comincia a piovere.
E piove, piove,
piove, finchè un mattino Arietta si sveglia e vede una cosa incredibile: la
teiera sta galleggiando!!!
Ha piovuto talmente
tanto che la teiera è stata sollevata dall’acqua e ora avanza sulla superficie
del fiume come la nave di Cristoforo Colombo verso la nuova America.
La teiera continua a
galleggiare fino a quando si imbattono in un groviglio di rami e rifiuti posto
in mezzo al fiume, e lì si impigliano.
Le sorprese, però,
non sono ancora finite, infatti, un giorno, sulla sponda del fiume, scorgono
Occhio Dolce che sta pescando.
Sfortunatamente lui
si accorge di loro e cerca di catturarli.
Ad un tratto, però,
la corda a cui Occhio Dolce era attaccato cede e l’uomo cade nel fiume,
arrendendosi.
Gli sgraffignoli
inizialmente non comprendono come una corda così robusta abbia ceduto tanto
facilmente, poi la spiegazione gli appare chiara e nitida quando vedono una
barca e una mezza forbicina attaccate all’albero: era stato Sbrodolaus!
Lo sgraffignolo, non
avendo trovato la teiera ad aspettarlo al suo ritorno, era venuto a cercarli
per portarli a Cittadella, una città che conosceva bene popolata di misteriosi
omini di gesso.
Lì avrebbero di certo
trovato una casa accogliente in cui vivere.
Così, stipati nella
barca di Sbrodolaus (che in realtà era una cassetta per le posate), partono:
chissà cosa gli riserverà il futuro?
COMMENTO PERSONALE
Questo libro mi è
piaciuto abbastanza.
Devo ammettere, però,
che mi ha soddisfatta meno degli altri due.
Le descrizioni
risultano un po’ difficili da comprendere, ma è un romanzo che dimostra la
grande fantasia dell’autrice.
Tutto sommato, dopo
aver letto anche “Pomi d’ottone e manici di scopa”, considero Mary Norton una
grande scrittrice.
Con questo post partecipo al "Venerdì del libro" di "HomeMadeMamma".
Margherita mi piace il tuo commento sincero
RispondiEliminaMargherita mi piace il tuo commento sincero
RispondiElimina