Ecco qui la nostra settimana in montagna raccontata dai bambini.
Ognuno di loro, subito dopo il nostro ritorno, si è dedicato al tema o ai pensieri sui momenti più belli vissuti in vacanza ed ha poi rappresentato la vacanza a modo suo. Poi, per tutti, il ritratto del gatto Romeo, la mascotte della nostra vacanza.
Margherita
Una vacanza fantastica
Lunedì scorso, io e la mia famiglia siamo
partiti per la montagna.
Dopo un viaggio di circa tre ore e mezzo, siamo
finalmente arrivati.
La nostra destinazione era la “Pensione
Serenetta”, a Varena, un delizioso paesino risalente a oltre 900 anni fa, con
fontane e graziosissime casette, chiese
e piccole botteghe, fiori alle finestre e antichi archi medievali davanti a
case diroccate di una bellezza straordinaria, per non parlare dei panorami
mozzafiato e delle montagne che la circondano!
Un particolare davvero carino è il fatto che
Varena venga detta “il paese dei gatti”, infatti ovunque ci si girasse si
vedeva un micetto dal pelo bianco, nero, rosso o pezzato, che ti guardava con
un’aria curiosa e furbetta: tra questi c’era anche Romeo, il simpatico gatto
dell’anno scorso, che anche quest’anno ci seguiva fedelmente e ci faceva da guida,
guidandoci per strade e vicoli nascosti.
Ci siamo sentiti subito a casa, perché
l’atmosfera dolce e tranquilla che si respira in quei luoghi è davvero degna di
nota.
Mi ha inoltre piacevolmente colpita l’amore degli
alpini per le loro zone e l’attaccamento per le tradizioni: a dimostrarlo, una
sera, quando eravamo già in pigiama e
stavamo per andare a letto, abbiamo sentito delle voci e della musica provenire
dal terrazzo; incuriositi, siamo andati a vedere e indovinate chi era?
Era il coro di Varena che intonava antiche e
toccanti canzoni tipiche, specialmente di guerra, e io sono rimasta lì tutta la
sera ad ascoltare quelle canzoni così belle e nostalgiche che facevano
trasparire chiaramente il loro amore per la patria, dato che nel coro erano
presenti anche ragazzi molto giovani, sui vent’anni, che nelle nostre zone se
ne fregano completamente delle tradizioni.
Così la nostra vacanza è trascorsa tra
passeggiate in mezzo ai boschi, le meravigliose vette della Marmolada, ruscelli
di acqua fresca, pascoli erbosi, fiori rarissimi, farfalle di ogni specie e
colore, orsi, pareti rocciose, canyon, cieli tersi e spumosi di nuvole,
percorsi di acqua gelida e sassi appuntiti, seggiovie, impianti, torte e tanto
altro.
Però, come si suol dire, anche le rose più belle
hanno le spine e così è stato anche per la nostra vacanza, infatti la macchina
ci ha giocato qualche scherzetto: per cominciare abbiamo accidentalmente
lasciato accesi i fanali e così, quando siamo stati di ritorno da una lunga
passeggia e non volevamo altro che tornarcene in albergo, la macchina non si è
messa in moto e noi siamo restati a piedi; per fortuna una signora molto
gentile ha chiamato i rinforzi e ci ha ricaricato la macchina, poi ci si sono
bloccati li sportelli e non riuscivano più chiuderli, infine, proprio l’ultimo
giorno, mentre stavamo per caricare le valigie, non riuscivamo ad aprire il
baule e tira e prova e tira e prova, il signor Michele, l’albergatore, ha
tentato di aggiustarci il telecomando, ma invano, infine siamo riusciti a caricare le valigie abbassando il sedili
dietro e stavamo per mettere in moto e andare, quando abbiamo capito che il
vero problema non era il telecomando ma la macchina: infatti ci si era inspiegabilmente
scaricata di nuovo!
Per fortuna Michele, nei panni di un angelo, ci
ha aiutati e siamo finalmente riusciti a partire e ad arrivare a casa.
Ė stata una vacanza davvero fantastica!!!!
Camilla
Una vacanza in montagna
Lunedì 13 luglio io e la mia famiglia siamo partiti per la
montagna.
È venuta con me anche la nonna.
Eravamo a Varena, un piccolo paese sulle Alpi italiane.
Abbiamo ritrovato il gatto Romeo: anche quest’anno ci seguiva.
Abbiamo fatto tante gite: siamo andati in un parco di acqua
arrivando con la seggiovia, poi siamo
andati sulla neve perenne, poi abbiamo fatto un giro lunghissimo in mezzo a
delle alte montagne rocciose.
Io ero felice perché la montagna mi piace.
È stata una vacanza bellissima.
Mariangela
Viva
la montagna!
Lunedì 13 luglio sono partita per la montagna.
Il viaggio è stato lungo, ma per fortuna siamo arrivati.
Eravamo a Varena, nella regione del Trentino, nell’albergo
“Pensione Serenetta”.
Abbiamo fatto tante esperienze, di cui la mia preferita è stata
quella del percorso Kneipp: è un
percorso con delle vasche d’acqua in mezzo ad un boschetto.
Lì c’era una specie di lavandino di pietra in cui si metteva la
testa sott’acqua e a me piaceva moltissimo.
C’era anche una doccia di legno molto graziosa e naturale, con le
canne di bambù.
Nelle vasche l’acqua era freddissima, come il ghiaccio!
Dentro quelle vasche si poteva andare a piedi nudi e camminarci
dentro: purtroppo c’erano dei sassi duri, che davano un po’ fastidio.
A me quest’esperienza è piaciuta molto perché io sono una grande
amante dell’acqua e giocare con l’acqua per me è sempre un piacere.
All’esterno del parco c’era un piccolo parco giochi e io mi
divertivo molto ad aggrapparmi a dei
tubi che erano uno spasso!
La montagna è bellissima e mi piace da pazzi!
Giovanni
Una vacanza in montagna
Quest’estate siamo andati in montagna e siamo arrivati all’albergo
di nome Serenetta, a Varena.
Il primo giorno siamo andati a fare una passeggiata nel bosco fino
a Daiano, dove c’era un parco giochi con la teleferica.
Il giorno dopo siamo andati a far colazione e poi al passo di
Lavazè: c’era un lago dove abitavano tantissimi girini.
Il bosco lì vicino era pieno di verde e io sono andato nei
dintorni e giocavo all’esploratore. Scendendo per il sentiero, ho imparato la
tabellina del due: è stata una grandissima soddisfazione.
Il giorno dopo siamo andati sulla Marmolada: all’inizio non ci
sembrava che ci fosse la neve, ma salendo abbiamo visto la neve. Era bianca e
molto fredda ed eravamo proprio su un ghiacciaio! Lassù c’erano degli uccelli
simili a falchi e c’era un museo della guerra con tutta l’attrezzatura dei
militari. Poi siamo andati in un gran terrazzo e abbiamo visto un bellissimo
panorama con tante montagne rocciose.
Nei giorni seguenti siamo tornati a Pampeago e siamo andati sulla
seggiovia e io sulla seggiovia mi sentivo in cielo.
Poi un altro giorno siamo andati ancora su una seggiovia e noi
siamo andati in un parco acquatico d’alta montagna pieno di giochi, che si
chiamava “giro d’ali”: all’inizio c’era una zattera dove a me piaceva andare e
poi c’era una piattaforma di legno dove c’erano delle statue di uccelli che
spruzzavano l’acqua e a me piaceva tanto: alla fine ero tutto bagnato!
Un altro giorno siamo andati su un altro percorso d’acqua in cui
si camminava su dei sassi che c’erano dentro alle vasche: io mi sentivo bene ma
avevo un po’ freddo.
In montagna stavo bene, ma mi mancava casa e avevo un po’ di
nostalgia.
Il penultimo giorno la mamma ci ha raccontato una leggenda e poi abbiamo fatto le valigie.
L’ultimo giorno, al momento di caricare le valigie, il baule
dell’auto non si apriva; allora abbiamo chiamato Michele, il proprietario
dell’albergo. Non era solo il baule, ma si era scaricata anche la batteria!
Alla fine siamo riusciti a partire. Mentre andavamo a casa ci
siamo fermati in un convento dove c’era un orso perché dei frati hanno deciso
di proteggerlo: a me è piaciuto tanto l’orso.
È stata una bellissima
vacanza in montagna e a me è piaciuto moltissimo fare sempre il capo-brigata.
Tommaso
Pensieri di Tommaso
Sono andato in montagna e mi sono divertito ad accarezzare Romeo,
il gatto di Varena.
Eravamo in albergo dal signor Michele e il cibo era stato molto
buono.
E’ stato bello andare sulla neve perenne con la funivia.
Poi siamo andati sulla seggiovia e poi l’acqua era molto buona e
fredda e c’erano tanti giochi con l’acqua e una piscina piccolina.
Mi è piaciuto anche fare il giretto col casco però è stato un po’
troppo lungo.
E poi io mi sono divertito a giocare al parco giochi, a fare il
giretto dalla cascata e poi ad andare sul dinosauro in statua e anche sull’orso
in statua. Mi è piaciuto anche andare da Bruno, a guardarlo.
C’erano tante moto e tanti Fendt.
E poi basta!