Continua il lavoro Margherita (classe III) di approfondimento sui dei 12 mesi dell'anno.
APRILE
Aprile è il quarto mese dell’anno civile e conta 30 giorni.
Il nome
Secondo alcune interpretazioni, il nome deriva
dall'etrusco Apro,
a sua volta derivato dal greco Afrodite, dea
dell'amore, a cui era dedicato il mese di aprile.
Secondo altre teorie, il nome deriva invece dal latino aperire (cioè aprire) per indicare il mese in
cui si "schiudono" piante e fiori.
In aprile, infatti, la terra si apre e la natura
germoglia: aprile è il mese della rinascita e del risveglio della natura dopo
il sonno invernale.
Il clima
In
Italia, Aprile rappresenta il tipico mese della primavera mediterranea: il
tempo è tradizionalmente variabile, ma le giornate si allungano e le ore del
giorno cominciano a superare quelle della notte.
Il
mese di aprile rappresenta il tipico periodo di transizione tra le due stagioni
“forti”, l’inverno e l’estate. È naturale allora che il clima sia estremamente
mutevole, in bilico tra il freddo dell’inverno ed il caldo dell’estate.
Siamo
ormai a metà della primavera e pertanto, nell’abbigliamento delle persone, cominciano
a scomparire i piumini ed i cappotti pesanti ed incominciano a comparire pullover
e giacche leggeri; spesso, poi, nelle ore centrali della giornata, si può addirittura
passeggiare in camicia o con una maglietta.
Soprattutto
nella prima parte del mese sono frequenti le perturbazioni, anche se le temperature
sono tendenzialmente in aumento.
Aprile
presenta spesso un fenomeno curioso: in coincidenza della Settimana Santa si
assiste spesso ad un peggioramento del clima. Questo fenomeno può essere dovuto
a delle invasioni di aria fredda, che sulle nostre regioni compaiono come venti
di tramontana con cielo sereno.
I
casi di nebbia, sono in forte diminuzione; ciò anche sulla pianura padana, che
di solito è la regione più interessata da questo fenomeno.
Il
vento è molto sostenuto, anche se, in genere, è in diminuzione rispetto al mese
precedente.
Curiosità
Il fiore del mese è il tulipano.
La pietra del mese è il diamante.
Nel Medioevo il mese di Aprile era spesso
rappresentato da una fanciulla intenta a trasportare zolle di terra erbose e
fiorite.
DESCRIZIONE LETTERARIA DI APRILE
Aprile (Mimì Menicucci)
Aprile è un bel mese di primavera. Il
cielo è dolcemente azzurro e soltanto qualche nuvoletta bianca vaga qua e là sospinta da un
venticello lieve. I prati sono fioriti.
Sbocciano, fra l'erbe, le margheritine bianche che sembrano stelline, le
primule, le viole e i bambini le colgono e ne fanno mazzetti, che offrono alla
mamma o alla maestra.
Aprile, dolce dormire. I bambini, la
mattina, non vorrebbero aprire gli occhietti pieni di sonno, ma la mamma li
bacia in fronte e dice: «Su, nel nome di Gesù!».
Aprile (Mimì Menicucci)
Aprile arrivò e aveva in mano un
ramo fiorito.
Vide che Marzo, quel fratellino
pazzerello, aveva fatto il suo dovere, ma non troppo. C'era sì qualche fiore,
c'era sì qualche spicchio di cielo azzurro, ma per Aprile non bastava. Spazzò
il cielo e subito tutte le nuvole si allontanarono.
Toccò, col suo ramoscello, gli
alberi e subito questi misero tanti fiori e tante foglie.
Aprile non si stancava: la sua
fatica era leggera e dolce.
PROVERBI SUL MESE DI APRILE
1. Aprile, dolce
dormire.
2. La
prim'acqua d'aprile vale un carro d'oro con tutto l'assile.
3. D'aprile
ogni goccia un barile.
4. La nebbia di
marzo non fa male, ma quella d'aprile toglie il pane e il vino.
5. D'aprile
piove per gli uomini e di maggio per le bestie.
6. L'aprile piovoso fa il
maggio grazioso.
7. Aprile fa il
fiore e maggio si ha il colore.
8. Aprile fa i fiori, maggio ha
gli onori.
9. Chi pon
cavolo d'aprile, tutto l'anno se ne ride.
10. D'aprile, va
il villano e il gentile.
11. Aprile e conti
per lo più son traditori.
12. Fidarsi alla
buona stagione d'aprile, è come fare i conti innanzi l'oste.
13. Aprile
carciofaio, maggio ciliegiaio.
14. Per tutto aprile, non
ti scoprire.
15. Aprile e
maggio son la chiave di tutto l'anno.
16. Quando San
Giorgio (23 aprile), viene in Pasqua, per il mondo c'è gran burrasca.
17. A San Marco
(25 aprile) il baco a processione. San Marco evangelista, maggio alla vista.
18. D'aprile non
ti scoprire.
19. Aprile
temperato non è mai ingrato.
20. Aprile suol
esser cattivo da principio o al fine.
POESIE SU APRILE
Aprile (L. Folgore)
Verde, festoso, gentile
è il panorama d’aprile;
sembra dipinto a pennello
da qualche grande pittore.
“Guardate il cielo, che bello!”
bisbiglian le viole in fiore.
“Guardate il mare, che incanto!”
dicon le vele nel vento.
“Guardate le erbe, che manto!”
cantan le nubi d’argento.
Son fratelli e compagni
torrenti, rivoli e stagni;
son compagni e fratelli
passeri, tordi e fringuelli;
son fedelissimi amici
steli, germogli e radici.
Verde, festoso, gentile
è il panorama d’aprile;
sembra dipinto a pennello
da qualche grande pittore.
“Guardate il cielo, che bello!”
bisbiglian le viole in fiore.
“Guardate il mare, che incanto!”
dicon le vele nel vento.
“Guardate le erbe, che manto!”
cantan le nubi d’argento.
Son fratelli e compagni
torrenti, rivoli e stagni;
son compagni e fratelli
passeri, tordi e fringuelli;
son fedelissimi amici
steli, germogli e radici.
Aprile (Renzo Pezzani)
Questo mese canterino
che ha un fioretto sullo stemma,
non dimentica un giardino,
non si scorda di una gemma.
Mostra i suoi color più belli
da ringhiere e da cancelli.
Cuor contento ed occhi puri,
con un filo d’erba in bocca,
mette il verde anche sui muri.
S’addormenta in mezzo al prato:
è felice d’esser nato.
Sopra il monte aspetta il sole.
Tutti i doni ha nella sporta
per lasciarne ad ogni porta.
Ma per sé altro non vuole
che la piuma di un uccello
per ornarsene il cappello.
Questo mese canterino
che ha un fioretto sullo stemma,
non dimentica un giardino,
non si scorda di una gemma.
Mostra i suoi color più belli
da ringhiere e da cancelli.
Cuor contento ed occhi puri,
con un filo d’erba in bocca,
mette il verde anche sui muri.
S’addormenta in mezzo al prato:
è felice d’esser nato.
Sopra il monte aspetta il sole.
Tutti i doni ha nella sporta
per lasciarne ad ogni porta.
Ma per sé altro non vuole
che la piuma di un uccello
per ornarsene il cappello.
Aprile (D. Dini)
Ecco aprile giovinetto
che ha negli occhi le viole.
Con il primo mite sole
vien danzando per le aiuole
un allegro minuetto.
Lo salutano i ruscelli,
canticchiando in freschi cori:
lo salutano gli odori
delle mammole e dei fiori
ed il trillo degli uccelli.
Ecco aprile giovinetto
che ha negli occhi le viole.
Con il primo mite sole
vien danzando per le aiuole
un allegro minuetto.
Lo salutano i ruscelli,
canticchiando in freschi cori:
lo salutano gli odori
delle mammole e dei fiori
ed il trillo degli uccelli.
Ritorna aprile (N. Moscardelli)
Allorchè ritorna aprile
campeggia sopra il prato il fiordaliso,
e nell’acqua che corre
si specchia ogni bel viso;
sull’albero l’uccello
canta soavemente:
e chi lo sente
rivede il paradiso.
Allorchè ritorna aprile
campeggia sopra il prato il fiordaliso,
e nell’acqua che corre
si specchia ogni bel viso;
sull’albero l’uccello
canta soavemente:
e chi lo sente
rivede il paradiso.
Aprile (A.
Russo)
Andiamo a trovare
aprile
sull’erba dei prati!
Lo vedremo giocare
col vento lieve
di primavera,
snidare
col tiepido sole
i pigri animaletti,
lanciare
coi bimbi folletti
grossi aquiloni.
Andiamo a trovare
aprile.
Andiamo a trovare
aprile
sull’erba dei prati!
Lo vedremo giocare
col vento lieve
di primavera,
snidare
col tiepido sole
i pigri animaletti,
lanciare
coi bimbi folletti
grossi aquiloni.
Andiamo a trovare
aprile.
Aprile (G. Mazzoni)
April dolce dormire!
E caldi calci, voi
fingete non sentire
la mamma e i baci suoi.
Eppur son già quattr’ore
che gli uccellini, a frotte,
cantan sui rami in giore
i sogni della notte.
Levatevi! C’è il sole,
che splende allegramente
nel cielo azzurro, e vuole
tutta scaldare la gente.
April dolce dormire!
E caldi calci, voi
fingete non sentire
la mamma e i baci suoi.
Eppur son già quattr’ore
che gli uccellini, a frotte,
cantan sui rami in giore
i sogni della notte.
Levatevi! C’è il sole,
che splende allegramente
nel cielo azzurro, e vuole
tutta scaldare la gente.
Aprile (K. Jackson)
Aprile, l’incerto, non sa cosa fare.
Gli piace la pioggia
la grandine bianca
il vento
le nubi
il sole
le viole…
Portate l’ombrello
perchè pioverà!
Portate il cappello
gran caldo farà…
Aprile, l’incerto, non sa cosa fare.
Gli piace la pioggia
la grandine bianca
il vento
le nubi
il sole
le viole…
Portate l’ombrello
perchè pioverà!
Portate il cappello
gran caldo farà…
Saluto d’aprile (U. Betti)
E’ venuto aprile!
Dall’uscio ha fatto capolino
come un bambino!
Come un bambino che tenta
i primi passi, e poi si sgomenta,
e pensa… e ride con gli occhi stupiti
color del cielo,
ride al mondo grande,
alle nuvolette di velo!
E’ venuto aprile!
Dall’uscio ha fatto capolino
come un bambino!
Come un bambino che tenta
i primi passi, e poi si sgomenta,
e pensa… e ride con gli occhi stupiti
color del cielo,
ride al mondo grande,
alle nuvolette di velo!
Aprile (A.
Toth)
Ancora assonnato
è il prato invernale
che riposa.
Lenta, silenziosamente, vi cresce
la barba dell’erba; e tu, aprile,
ti diverti a tirarla e a spettinarla
con un pettine di vento, che è odoroso
più del miele…
E tremano e ridono il bosco
il cespuglio e la siepe:
perchè sulla loro
tenera pelle sta ora facendo
il solletico l’aprile scherzoso.
Ancora assonnato
è il prato invernale
che riposa.
Lenta, silenziosamente, vi cresce
la barba dell’erba; e tu, aprile,
ti diverti a tirarla e a spettinarla
con un pettine di vento, che è odoroso
più del miele…
E tremano e ridono il bosco
il cespuglio e la siepe:
perchè sulla loro
tenera pelle sta ora facendo
il solletico l’aprile scherzoso.
Aprile (P. Antico)
Aprile, il gran pittore,
va a spasso col pennello
e mette giù colore
per fare il mondo bello.
Dipinge di celeste
l’occhietto ai fiordalisi;
col bianco fa la veste
dei candidi narcisi;
alle margheritine
mette nel cuore il giallo;
alle campanelline
dà un tocco di corallo.
Di luce e di colore
veste la terra intera.
Poi domanda il pittore:
“Ti piace, oh primavera?”.
Aprile, il gran pittore,
va a spasso col pennello
e mette giù colore
per fare il mondo bello.
Dipinge di celeste
l’occhietto ai fiordalisi;
col bianco fa la veste
dei candidi narcisi;
alle margheritine
mette nel cuore il giallo;
alle campanelline
dà un tocco di corallo.
Di luce e di colore
veste la terra intera.
Poi domanda il pittore:
“Ti piace, oh primavera?”.
Ecco la rappresentazione grafica -a pastelli acquarellabili- del mese di aprile da parte di Margherita: una fanciulla vestita con abiti leggeri, con in mano due zolle di terra fiorite, tra prato in fiore e cielo azzurro.
Più sotto, il tema sul mese, interpretato più liberamente del solito.
Edit: In un secondo momento la bambina, poco soddisfatta del disegno qui sopra, ha deciso di rappresentare nuovamente il mese di Aprile, scegliendo un paesaggio fresco e primaverile, pieno di margherite.
Tema
Il mese di aprile
Aprile è il quarto mese dell’anno civile e conta 30 giorni.
Il nome aprile secondo alcuni studiosi deriva dall’etrusco
“Apro” anch’esso derivato dal greco afrodite, dea dell’amore, mentre, per altri
studiosi, deriva dal latino “aperire” che significa aprire per indicare che in
aprile germogliano piante e fiori.
Aprile è un bel mese di primavera in cui il clima è abbastanza
variabile, soprattutto all’inizio del mese, ma la temperatura inizia ad
aumentare e le ore del giorno cominciano a superare quelle della notte.
Di solito in aprile, in occasione della Settimana Santa, il
clima peggiora all’improvviso.
Aprile è un mese assolutamente magnifico perché nell’aria si
sentono i profumi dei fiori sugli alberi, sui cespugli e nei prati; sbocciano
germogli e delicati fiorellini dai petali variopinti; le rondini tornano, gli
uccellini cantano e il sole fa di nuovo capolino dal cielo, che diventa di un
azzurro chiaro e limpido.
Su aprile ci sono anche molti proverbi di cui il mio preferito
è “Aprile, dolce dormire”.
Aprile è un mese che mi piace molto anche perché c’è il mio
compleanno!!!
Ciao Elly,
RispondiEliminacome sempre complimenti alla tua Margherita! Mi ha colpito molto una cosa, il fatto che abbia notato che durante la settimana santa il clima peggiori: pensa che mia madre mi ha sempre fatto notare che il venerdì santo di solito il cielo si rannuvola...ma sai che è vero quasi tutti gli anni?
Auguri di buona Pasqua in ritardo...non li ho potuti fare dal blog, ma vedrai il perché!;-)
Grazie tante, cara Flavia! Anch'io non sono riuscita a passare per Pasqua, ma vi seguo con affetto. Sul Venerdì Santo... è proprio vero ed è un fenomeno estremamente suggestivo. Buona serata!
EliminaBello
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