Eravamo rimasti ai nostri ritratti di Befana.
Dovete sapere, però, che -inaspettatamente- tre giorni fa, rincasando tutti insieme, abbiamo trovato sul nostro zerbino un grande sacco pieno zeppo di dolcetti, con tanto di indicazione: "Per tutti i bimbi molto buoni. Mittente: la Befana"..
Il mistero del perchè la Befana si fosse "sbagliata" anticipando la notte del 6 gennaio aveva lasciato un po' perplessi i bambini che, tra l'altro, sono soliti preparare per la vecchietta uno spuntino per rinfrancarla dalle fatiche di una notte molto impegnativa e, così, si vedevano negata tale possibilità.
Allora, tra tante ipotesi, svariati indizi (orme, impronte, caramelle e pezzi di sacchetti trovati vicino a casa nostra) e pure l'avvistamento di una vecchietta in tutto simile alla Befana all'interno di un negozio di dolciumi... i bambini hanno pensato di preparare qualcosa in più di speciale per la cara vecchietta.
Così, ieri pomeriggio, ci siamo messi all'opera e abbiamo realizzato un nuovo pupazzo di Befana -sulla scia di quello dello scorso anno - ma più completo e rifinito.
Come punto di partenza, abbiamo pensato ad un palloncino rosa per la faccia legato ad un altro per il busto.
Poi, un portaombrelli come base, per le gambe...
Per vestirla, abiti scuri: un vestito, un cardigan, due foulards, un paio di stivali di gomma
Ed un telo rosso a mò di fazzoletto in testa...
E poi, grandi occhi simpatici di cartoncino, una bocca rossa e sorridente di gomma crepla, due ciuffi di capelli grigi (sempre in gomma crepla) ed un naso un po' aguzzo di carta vellutina.
Constatato che, un po' casualmente, la nostra Befana era anche sufficientemente gobba e ricurva, abbiamo completato il pupazzo con un paio di guanti superimbottiti -dito per dito - di cotone idrofilo e con gli immancabili accessori: un sacco pieno di doni (palloncini anche qui) ed una scopetta realizzata unendo un bastone ad un rotolo di carta gialla tagliata a frange e legata con spago da arrosto (anche se, a detta di Tommaso: "questa non l'è una scopa, l'è un mocio!")....
Il nostro pupazzone di Befana finito è stato così subito esposto in pianerottolo, pronto per accogliere la Befana in carne ed ossa!
Simpatico e riciclosissimo, vero?
La sera del 5 gennaio, quindi, i bambini hanno preparato lo spuntino per la Befana, che quest'anno era più abbondante del solito: un panino al salame, una raviola (dolce tipico natalizio delle nostre zone), un biscotto, un cioccolatino... tutto fatto da noi, oltre ad un mandarino e ad un bicchiere di vino dolce.
Poi, salutata le Befana pupazzo e rimirati per l'ultima volta i propri lavoretti, sono andati a dormire con il cuore pieno di emozione e speranza. Perchè, essendo già passata, non era affatto detto che la Befana riuscisse a ritornare da noi...
Ma ecco che, stamattina, il piatto appariva ben diverso da come lo avevamo lasciato...
E, davanti alla nostra porta di casa, abbiamo trovato un cesto colmo di doni: ancora dolcetti, e poi spazzolini da denti, calze antiscivolo e, per giocare tutti insieme, una bella ed apprezzatissima lavagna con gessetti e lettere magnetiche!
Infine, l'immancabile e preziosissima lettera autografa della Befana, che svelava finalmente il mistero e mostrava di aver particolarmente apprezzato il lavoro dei bambini:
Mai come quest'anno la Befana è stata generosa con noi... Per questo, vogliamo dire: GRAZIE, CARA BEFANA!Edit: aggiungo il tema di Margherita:
Mi sono commossa anche io!!
RispondiEliminaChe carina!
EliminaLa Befana vede e giustamente... "provvede" tutti i regali sono più che meritati!!!
RispondiEliminaComplimenti per il fantastico pupazzo, avete fantasia da vendere e anche tantissima buona volontà.
Un grandissimo abbraccio a tutti
nonnAnna
Lo sai, nonnAnna, che mentre costruivamo la nostra Befana - ben sapendo che sei molto sensibile e creativa sul riciclo giocoso - ho proprio pensato a te? Sono contenta che ti sia piaciuta!
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