Oggi vi parlo del primo libro di una saga che dalla scorsa estate mi sta appassionando, sorella dopo sorella.
LE
SETTE SORELLE – LA STORIA DI MAIA
DATI EDITORIALI
Titolo: Le
Sette Sorelle – La storia di Maia
Autore:
Lucinda
Riley
Casa
Editrice: Giunti
Numero
di pagine: 526
GENERE DEL LIBRO
Romanzo d’amore.
LUOGHI DELLA STORIA
Svizzera, rive del
Lago di Ginevra, castello “Atlantis”, Pavilion cioè l’abitazione di Maia, cortile,
aiuola, gazebo con la sfera armillare, Brasile, Rio de Janeiro, albrgo, casa di
Floriano Quintelas, favelas, luogo
per ballare la samba, casa Cosme Velho, Mansão
da Principesa, Laranjeiras, Casa das
Orquìdeas, giardino, Corcovado, albergo di Laurent Brouilly, Fazenda Santa
Tereza, Europa, Francia, Parigi, Atelier del signor Landwski, Montparnasse,
parco barca, Copacabana Palace Hotel.
TEMPO DELLA STORIA
La storia scorre in
due tempi paralleli: nel presente mentre Maia e Floriano cercano di scoprire la
storia della famiglia biologica della ragazza; nel passato, cioè fra il 1927 e
il 1929.
PERSONAGGI PRINCIPALI
Maia, Floriano
Quintelas, Izabela Bonifacio, Laurent Brouillu, Pa’Salt, Marina detta Ma’, signor
Landowski, signor da Silva Costa, Heitor, Maria Elisa, Gustavo Aires Cabral,
Luiza, padre di Gustavo, madre di Izabela, padre di Izabela, Loen, senhora
Beatriz Carvalho, Yara, Cristina, Valentina, Margarida Lopes de Almeida e altri
personaggi minori.
TRAMA
Maia
è una bellissima giovane donna che vive in Svizzera, sulle rive del Lago di
Ginevra, in una specie di palazzo incantato chiamato Atlantis.
E' stata adottata quando era solo una neonata, per cui non ricorda niente del suo passato.
E' stata adottata quando era solo una neonata, per cui non ricorda niente del suo passato.
Ha
cinque sorelle, i cui nomi sono quelli della costellazione de Le Sette Sorelle
(anche se l’ultima sorella non è mai arrivata): Maia, Ally (Alcyone), Star
(Astereope), CeCe (Celaeno), Tiggy (Taygete) ed Electra.
E’
una ragazza chiusa e diffidente, che si nasconde dal mondo e non è capace di
prendere in mano la sua vita, a causa di una terribile sofferenza subita in
passato.
Un giorno, quando per la prima volta parte per un viaggio a Londra, una notizia terribile la colpisce: Pa'Salt è morto.
Un giorno, quando per la prima volta parte per un viaggio a Londra, una notizia terribile la colpisce: Pa'Salt è morto.
Maia,
sotto shock, parte subito alla volta di Atlantis: non può credere che quel
padre amorevole, che ha raccolto sei bambine in difficoltà dai quattro angoli
della Terra, sia morto.
Arriva
là deve dare la terribile notizia a tutte le sue sorelle, che arrivano subito
lì.
Scoprono
però che Pa’Salt è già stato sepolto, o meglio: la sua bara, per volere del
defunto, è stata buttata in acqua senza aspettarle.
Anche
il testamento è molto singolare: a parte la disposizione del denaro, il
testamento consiste in una sfera armillare, una sfera composta da anelli di
metallo che gli antichi Greci usavano per descrivere il moto dei corpi celesti
e determinare l’ora del giorno.
Su
ogni anello c sono i segni dello zodiaco, i nomi delle Sette Sorelle (cioè di
Maia e le sue sorelle), delle coordinate e un’iscrizione in greco.
Quella
di Maia è: Non lasciare mai che la paura
decida del tuo destino.
Inoltre,
per ognuna di loro, c’è un busta.
Contiene
una lettera scritta dal padre a ciascuna delle sei figlie, in cui spiega che le
coordinate indicano esattamente il luogo in cui sono state trovate e adottate e
un indizio per risalire, se vorranno, alla storia della propria famiglia: a
Maia ha lasciato una piccola pietra triangolare color crema, screziata di verde
con dietro un incisione che non riesce a tradurre.
Indotta
anche da una chiamata di Zed, la persona che più l’ha fatta soffrire al mondo, Maia
decide di partire.
Le
coordinate le indicano il Brasile, Rio de Janeiro, e una casa, Casa das Orquideas.
Là
incontra Floriano Quintelas, uno scrittore di cui ha tradotto il primo
bellissimo libro.
Cominciano
a fare amicizia e lui le fa capire che la pietra triangolare fa parte di quelle
che ricoprono a mosaico il Cristo Redentore di Rio, costruito nel 1929, data
che è anche scritta sul retro della pietra sbiadita.
Si
recano così a Casa das Orquideas, dove ora abita solo un’anziana signora,
Beatriz Carvalho, e la sua vecchia domestica Yara.
Nel
cortile c’è una statua, che raffigura una splendida ragazza, uguale in tutto e
per tutto a Maia, la quale capisce così di essere inconfutabilmente parte di
questa famiglia.
Beatriz
dice di non poterla aiutare, di non sapere nulla di lei, ma la cameriera, che
ha riconosciuto la collana di Pietra di luna che porta al collo, le affida un
plico di vecchie lettere: sono state scritte da Izabela Bonifacio a Loen, la
sua cameriera e madre di Yara, mentre lei si recava a Parigi.
Da
alcune foto capiscono che Izabela è proprio la donna raffigurata nella statua.
Leggendo
le lettere scoprono parte della storia, e lentamente tutti i tasselli vanno al loro posto...
Ora Maia conosce la storia della sua bisnonna Izabela, ma è veramente pronta a scoprire chi siano i suoi genitori e perchè l'abbiano abbandonata così piccola?
Maia non è così sicura... ma con l'aiuto di Floriano, forse riuscirà a trovare la forza per scoprire le proprie origini... perchè per scoprire chi si sia davvero, ci vuol coraggio.
E Maia ne ha tanto, anche se nascosto.
Ora Maia conosce la storia della sua bisnonna Izabela, ma è veramente pronta a scoprire chi siano i suoi genitori e perchè l'abbiano abbandonata così piccola?
Maia non è così sicura... ma con l'aiuto di Floriano, forse riuscirà a trovare la forza per scoprire le proprie origini... perchè per scoprire chi si sia davvero, ci vuol coraggio.
E Maia ne ha tanto, anche se nascosto.
COMMENTO PERSONALE
Questo libro mi è
piaciuto moltissimo.
C’è molto mistero e
mi piace il fatto che alcuni dei personaggi (come Laurent Brouilly, Paul
Landowski, Margarida Lopes de Almeida e tanti altri) siano esistiti davvero.
Credo che sia stato
davvero molto emozionante scrivere questo libro per l’autrice.
Inoltre ho scoperto
cose che non conoscevo, ad esempio che il Cristo Redentore fosse ricoperto da
un mosaico su tela di tessere triangolari di saponaria.
L’intreccio fra
vicende reali e vicende inventate è davvero fantastico.
Complimenti
all’autrice, di cui tra l’altro avevo letto anche un altro libro che mi era
piaciuto molto.