Oggi vi parlo di un grande classsico di Tolkien.
LO HOBBIT
DATI EDITORIALI
Titolo: Lo
Hobbit o la Riconquista del Tesoro
Autore: John Ronald Reuel Tolkien
Illustratore: Alan
Lee
Casa
Editrice: Bompani
Numero
di pagine: 417
GENERE DEL LIBRO
Romanzo Fantasy e di
avventura.
LUOGHI DELLA STORIA
Terra di Mezzo, Montagna
Solitaria, Contea, Gran Burrone, Bosco Tetro, Mordor, Montagne Nebbiose, Forraspaccata,
Ultima Casa Accogliente, Colli Ferrosi, Monti Azzurri, Terre Selvagge,
Pontelagolungo, Hobbiville, .
TEMPO DELLA STORIA
Un anno circa.
PERSONAGGI PRINCIPALI
Bilbo Baggins (hobbit), Thorin Scudodiquercia, Balin,
Dwalin, Fìli, Kìli, Dori, Nori, Ori, Oìn, Gloìn, Bifur, Bofur, Bombur (nani), Gandalf (mago buono), Beorn (mutaforma),
Smaug (drago cattivo), Elfi Silvani di
Bosco Tetro, Elfi di Gran Burrone, Gollum (piccolo
essere nero e viscido), Aquile, Bard, re di Pontelagolungo e altri
personaggi minori.
TRAMA
Bilbo Baggins è uno Hobbit che vive nella Terra di
Mezzo a Hobbiville.
Gli Hobbit sono esseri dolci come il miele e
resistenti come le radici degli alberi secolari, di piccola statura, con un
viso rotondo e gioviali e i capelli bruni e
ricciuti.
Bilbo è uno Hobbit serio e rispettabile come sua
padre, stimato, molto abitudinario e di enorme ingordigia.
Un giorno, all’uscio del suo rispettabile buco
Hobbit, arriva Gandalf,
un famoso stregone, che gli propone di prendere parte ad un'avventura.
Bilbo, contrariato, risponde di no.
Tuttavia, il giorno dopo fa la conoscenza di un
gruppo di nani capeggiato da Thorin Scudodiquercia e 12 nani suoi amici: Balin, Dwalin,
Kili, Fili, Dori, Nori, Ori, Oin, Gloin, Bifur, Bofur e Bombur.
Essi, sotto consiglio di Gandalf che è con loro,
vogliono che Bilbo prenda parte alla loro avventura, il cui scopo è recuperare un immenso tesoro posto nel cuore della Montagna Solitaria sorvegliato dal vecchio e feroce drago Smaug che in passato ha sottratto queste
ricchezze ai nani che dimoravano sotto la Montagna.
Bilbo decide infine di accettare e prende parte
all'avventura nel ruolo di "scassinatore" e l'indomani esce di casa
verso l'ignoto e con l'amara prospettiva di non fare più ritorno nella sua
comoda casa, essendo l'avventura irta di pericoli: durante il cammino infatti
incappano in alcuni Troll,
che li catturano ma da cui riescono a sfuggire con l'aiuto di Gandalf. Il
gruppo giunge così a Forraspaccata (nell'Ultima Casa Accogliente), dimora
dell’elfo Elrond.
Dopo qualche settimana ripartono quindi diretti
alla Montagna Solitaria passando per le Montagne
Nebbiose: in una notte tempestosa, mentre dormono in una caverna, Bilbo
si sveglia con un cattivo presentimento.
Infatti il pavimento della grotta si apre e vengono
catturati da alcuni orchi (tutti tranne Gandalf) e portati dal Grande Orco.
Quando ormai sembra giunta la fine, arriva un nuovo intervento dello stregone
che, con i suoi poteri, sbaraglia il nemico, riuscendo anche ad uccidere il
Grande Orco, permettendo al gruppo di fuggire. Nella fuga, Bilbo, rimasto
separato dal gruppo, fa la conoscenza della creatura Gollum,
al quale riesce a sottrarre un magico
anello che rende
invisibili. Una volta fuori dai cunicoli si avviano fuori dal territorio
accidentato delle Montagne Nebbiose, arrivando nei pressi di una folta foresta.
Giunti
tuttavia in una radura, cominciano a sentire numerosi ululati provenienti da
tutte le direzioni: sono i Mannari, lupi alleati degli orchi, che incominciano
a inseguirli. Fortunatamente, vengono aiutati dalle Aquile che li portano vicino al territorio di Beorn: questi è un uomo
temuto da molti, che è in grado di trasformarsi in un orso. Tuttavia, a
discapito dell'opinione comune, Beorn non è affatto malvagio e, anzi, si
rivelerà disponibile e pronto ad aiutarli per attraversare il Bosco Tetro:
qui, però, Gandalf lascia la compagnia dei nani. Anche l'interno del Bosco si
rivelerà pieno di insidie.
Presto finiscono le provviste e, spinti dalla fame,
i nani abbandonano il sentiero; come se non bastasse Bombur, cade vittima di un
incantesimo e si addormenta.
I nani sono preda anche di numerosi miraggi di
banchetti riccamente imbanditi di leccornie e durante una di queste visioni
vengono catturati da alcuni giganteschi ragni. Questa volta è Bilbo a risolvere
la situazione, aiutato dal suo nuovo anello. Ma le disgrazie non finiscono qui:
vengono nuovamente imprigionati, ad eccezione di Bilbo che è invisibile per
effetto dell'anello, dagli Elfi Silvani. Anche in questa circostanza Bilbo, sfruttando
il potere dell'anello, libera i nani imprigionati e li fa nascondere
all'interno di alcune botti. Immerse queste nel fiume ed usate come
imbarcazioni, i compagni giungono a Pontelagolungo.
Qui, vengono accolti con grandi feste dagli
abitanti: tutti sperano infatti che Smaug il drago presto venga cacciato dalla
Montagna Solitaria e che la prosperità possa tornare nelle loro terre, quindi
danno loro rifornimenti per il cammino fino alla Montagna Solitaria. Qui, la
compagnia trova la porta segreta della Montagna e riesce ad aprirla. Bilbo
esplora quindi l'interno e vede per la prima volta il drago che dorme su una
quantità enorme di oro, gioielli e gemme preziose.
Prima di congedarsi, il giovane hobbit si rende
conto che il drago ha una corazza che gli protegge il petto tranne che in un
piccolo punto. Scoperta questa sua debolezza, prende tempo perché Thorin e i
suoi possano colpire Smaug che, accortosi della presenza dei nani, prima cerca
di mangiarli poi esce dalla grotta e si dirige a Pontelagolungo,
sfogandosi sugli inermi abitanti. Qui viene però ucciso da Bard
l'Arciere, con una freccia scoccata nel suo unico punto debole.
Alla Montagna Solitaria, però, i nani non restano
con le mani in mano ed iniziano ad apprestare difese in previsione di un
possibile conflitto con gli Uomini del Lago. Pochi giorni dopo gli Elfi Silvani
e gli Uomini del Lago arrivano alla Montagna speranzosi di poter prendere i
tesori per risollevarsi dopo la discesa distruttrice del drago. Le trattative
proseguono altalenanti e l’esito dell’avventura è incerto quando le cose
precipitano e…
COMMENTO PERSONALE
Questo libro mi è
piaciuto molto.
E’ decisamente molto
lungo, intricato e in alcuni passaggi si fa fatica a comprendere bene.
Mi ha enormemente
stupita fantasia di Tolkien.
Creare così tanti
personaggi diversi e vicende complicate è simbolo di un’immaginazione fuori dal
comune.
Anche i luoghi, così
vari da formare una vera e propria cartina geografica e le rune elfiche,
nanesche e lunari mi hanno colpita molto.
Nel complesso è un
libro molto bello e ben scritto.
Credo che leggerò
anche gli altri libri di questo grande scrittore, se ne avrò l’occasione.
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