Come sapete, da sempre il nostro fare scuola in casa si sposa con uscite quotidiane, contatto con la natura, osservazione e studio dei cambiamenti legati alle stagioni dell'anno, ecc.
Pur abitando in appartamento, abbiamo sempre cercato di passare tanto tempo all'aria aperta, tra passeggiate a piedi, "sgambate" in bicicletta, parchi, gite, capatine al mare, ecc.
Col tempo, tutto è indubbiamente diventato un po' più difficile: crescendo i bambini, sono cresciuti anche i loro impegni, di studio ed extra-studio: corsi sportivi, di musica, oratorio, amici, feste... Poi c'è il mio lavoro, ci sono alcune visite mediche, ecc. A volte, semplicemente, qualcuno di loro non ha voglia di uscire, ma preferisce restare in casa per leggere, ascoltare musica, chiacchierare con un amico.
Credo che molti genitori di bimbi grandicelli o pre-adolescenti possano capirmi.
Negli ultimi tempi, però, io ed i bambini abbiamo trovato - o meglio, ri-scoperto - un modo carino di studiare, divertirci e rilassarci insieme.
Riprendendo un po' quello che facevamo anche quando erano piccoli, ci siamo impegnati, almeno un pomeriggio a settimana, a trasformare parchi e giardini pubblici in aule all'aria aperta.
Così, in genere nel primo pomeriggio o anche già in tarda mattinata, prepariamo lo zaino, un po' di cibo per merenda o pranzo al sacco, acqua e... via, a giocare e studiare all'aperto!
Abbiamo iniziato già lo scorso febbraio, approfittando di quella primavera anticipata.
Poi, evitando solo le giornate di pioggia, il nostro progetto di studio all'aperto è proseguito, mese dopo mese.
Così, tra una corsa, una capriola sull'erba, un'arrampicata su un albero, una scivolata, un volo sull'altalena e l'altro... anche imparare le tabelline o le divisioni con i decimali è sicuramente più bello!
Intanto, ovviamente, si possono osservare con attenzione i piccoli e grandi cambiamenti della natura, studiare "sul campo" il comportamento delle api o l'impollinazione aerea.
Notare il rapido evolversi dei germogli sugli alberi, notare quanto di vero ci sia nei vecchi proverbi popolari.
In un periodo in cui le più moderne teorie pedagogiche affermano risolutamente l'importanza dell'OUTDOOR EDUCATION (andando magari a pescare dai paesi nordici quanto sia importante per un bambino il contatto con la natura) e, finalmente, aprono le porte degli asili nidi e delle scuole dell'infanzia anche d'inverno... noi continuiamo a fare quello che abbiamo sempre fatto.
FEBBRAIO 2016: bolle di sapone auto-prodotte e un buon libro.
MARZO 2016
Matematica, lettura, poi merenda e giochi.
Scienze e giochi
MARZO 2016
Biciclettata, parco con primi alberi in fiore, papere e app-tabelline. Poi, educazione fisica all'aria aperta.
APRILE 2016
Pranzo al sacco, giochi, esplorazione della primavera davvero esplosa e poi.. "lezione" di inglese.
MAGGIO 20016
Pranzo al sacco, giochi, osservazione delle api (appena studiate)... e poi operazioni e problemi.
Per un tuffo nel passato: Home-schooling e bella stagione: la bellezza d'imparare all'aperto
Anche noi siamo in apartamento, e abbiamo sfidi simili... le mie bimbe sono ancora piccole (sette, quattro e un anno) e è una priorità per noi as uscire ogni giorno. non è facile, proprio come hai scritto tu, e posso immaginare bene che diventa solo ancora più difficile. abbiamo un giorno alla settimana fissa per stare nel bosco, e proviamo fare gli studi al parco giochi ogni tanto. ma la nanna! fa tutto complicato, davvero... non che chiedo che cresce più veloce! altro che! grazie per l'incoraggiamento!
RispondiEliminaChe bello il bosco-day!
EliminaBravi, continuate così!
In effetti, ogni età porta le sue difficoltà, ma è anche il bello dell'essere genitori e crescere insieme ai nostri figli.
Imparare dalla natura o, magari anche da un libro, però sfogliandolo all' aria aperta è tutta un'altra cosa! Edoardo ama fare i compiti fuori, in giardino e lo capisco benissimo perché ho perfino chiesto a mio marito di costruirmi una cucina da esterno.....la natura chiama!!!
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