Oggi vi parlo di un libro che non ha bisogno di presentazioni e che mi ha emozionata tantissimo.
IL BAMBINO CON IL PIGIAMA A RIGHE
DATI EDITORIALI
Titolo: Il
bambino con il pigiama a righe
Autore: John Boyne
Casa Editrice: Best BUR
Numero
di pagine: 211
GENERE DEL LIBRO
Romanzo
LUOGHI DELLA STORIA
Casa di Bruno a
Berlino, Auscit, camera di Bruno, camera di Gretel, fuori dalla rete, dietro la
rete, camera a gas.
TEMPO DELLA STORIA
Quasi un anno.
PERSONAGGI PRINCIPALI
Bruno, Shmuel,
Gretel, mamma, papà, Maria, tenente Kotler, soldati e altri personaggi minori.
TRAMA
Bruno è un bambino di
9 anni che abita a Berlino in una bellissima casa.
Un giorno Bruno trova
la sua cameriera, Maria, frugare fra le sue cose e poco dopo lui e la sua famiglia
si trasferiscono in una casa molto più piccola e brutta, dove fuori c’è
un’altissima rete, dietro la quale abitano tante persone con un pigiama a
righe: Bruno non sa che quello è un campo di concentramento.
Ad Auscit (così si
chiama la nuova casa) Bruno sente terribilmente la mancanza di Karl, Daniel e
Martin, i suoi tre amiconi, e di tutto questo dà la colpa al nuovo lavoro del
padre, perché da quando tutti lo chiamano “comandante” le cose sono cambiate.
Questo fino a quando,
in una delle sue esplorazioni nei dintorni, in un punto della rete molto
lontano da casa, Bruno incontra Shmuel, un bambino della sua età che abita
dall’altra parte della rete.
Ben presto Bruno e
Shmuel diventano molto amici, ma Bruno decide che sia meglio non dire nulla ai
genitori o a Gretel (la sorella), perché ha capito che dalla sua parte di rete
le persone con il pigiama a righe non sono molto gradite.
Intanto i due
continuano a incontrarsi e Bruno porta spesso a Shmuel qualcosa da mangiare.
Un giorno Bruno
prende i pidocchi ed è costretto a tagliarsi completamente i capelli: in questo
modo lui e Shmuel si somigliano tantissimo.
Quando è ormai un
anno che i due bambini si incontrano, Bruno scopre che, per volere della mamma,
dopo poco lui, Gretel e lei ritorneranno nella vecchia casa di Berlino.
Qualche mese prima la
notizia lo avrebbe riempito di gioia, ma ora vuole restare con Shmuel, è lui il
suo vero amico, non gli importa più di vedere Karl, Daniel, Martin o di avere
la casa con cinque piani invece di tre.
Fatto sta che Bruno e
Shmuel decidono di organizzare qualcosa di davvero speciale per la sua
partenza.
Il giorno dopo,
quando si incontrano, Shmuel porta a Bruno un pigiama a righe da indossare e
lui, così vestito, può entrare dall’altra parte della rete senza essere notato.
Bruno si era immaginato
un posto grazioso, dove ci fossero tanti bambini e si giocasse tutto il giorno,
invece quello che vede lo stupisce: non ci sono giochi, né bambini allegri e
ridenti, solo luride baracche, terra polverosa e tutta la gente con il pigiama
a righe è triste e magrissima, mentre i soldati picchiano e sgridano tutti.
Bruno e Shmuel
cominciano a esplorare e poco dopo i soldati li fanno marciare in gruppo, facendoli
entrare in un edificio….
COMMENTO PERSONALE
Questo libro mi è
piaciuto davvero moltissimo.
All’inizio non l’ho
trovato triste, solo la storia di una bella amicizia.
Quando però ho letto
la fine, mi si è stretto il cuore, come una pugnalata.
Questa è la storia di
una commovente e tragica amicizia che mi porterò sempre nel cuore.
A parte il fatto che fortunatamente
una storia così non è mai esistita, nella realtà moltissimi bambini dell’età di
Shmuel o anche più piccoli hanno subito questa infame realtà.
Sono davvero felice
che al giorno d’oggi non esistano più campi di concentramento, perché li trovo
totalmente ingiusti e crudeli.
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