Oggi vi parlo di un libro di Daniel Pennac...
ABBAIARE STANCA
DATI EDITORIALI
Titolo:
Abbaiare
stanca
Autore:
Daniel
Pennac
Casa
Editrice: Salani Gl’istrici
Numero
di pagine: 183
GENERE DEL LIBRO
Romanzo
LUOGHI DELLA STORIA
Discarica di
Villeneuve, Parigi, macelleria, furgone del canile, canile, casa di Mela, autostrada,
viale, stazione, casa del Cinghiale, parco giochi, cimitero.
TEMPO DELLA STORIA
Imprecisato
PERSONAGGI PRINCIPALI
Il Cane, Muso Nero,
Il Lanoso, il Nasale, lo Ienoso, l’Italiano, l’Egiziana, l’Artista, Mela, la
Spepa, il Muschioso, il Cinghiale e altri personaggi minori.
TRAMA
Il Cane è un cucciolo
scampato all’annegamento che vive nella discarica di Villeneuve insieme a Muso
nero, un’anziana cagna che fa lui da mamma.
Muso Nero
insegna a Il Cane come seguire gli
odori, come schivare le auto o i pericoli.
La discarica, però, è
un luogo molto pericoloso.
Un giorno infatti,
mentre i camion dell’immondizia scaricano i rifiuti, la porta di un frigorifero
si stacca, fluttua nell’aria e investe Muso Nero, la quale muore.
Prima di morire, Muso
Nero dice a Il Cane di cercare una padrona.
Il Cane lascia così
la discarica.
Imbocca poi la strada
per la città.
Il tragitto è lungo,
ma Il Cane è motivato e non si arrende.
Poco dopo essere
arrivato in città, Il Cane viene catturato da un accalappiacani e portato al
canile.
Lì conosce il
“Lanoso”, che gli insegna ad avere coraggio e forza fino alla fine.
Passati tre giorni il
canile si sbarazza di tutti i cani che non sono stati adottati, così anche per
il Lanoso e Il Cane, quando al canile giunge improvvisamente una bambina,
che pretende assolutamente di comprare
un cane.
Contro l’approvazione
dei genitori la bambina sceglie di prendere Il Cane, salvandogli così la vita.
Il Cane soprannomina
la bambina “Mela” perché, quando l’ha preso in braccio per la prima volta aveva
sentito sul suo corpo un delicato profumo di mela.
Mela ritorna insieme
ai genitori e al cane alla sua città natale, Parigi.
Lì però il
comportamento della bambina cambia, da dolcissimo diventa svogliato e
distratto, mentre i genitori, che non hanno mai accettato Il Cane, lo trattano
male e in modo spregevole.
Il Cane, allo stremo
della sopportazione, fugge via.
Disperato si siede su
un marciapiede e incontra un cane detto lo“Ienoso” per il suo aspetto fisico
molto simile a quello di una iena.
Questo nuovo amico lo
conduce in periferia vicino alla ferrovia. Lì incontrano un ferroviere
soprannominato Il “Cinghiale”, amico, non padrone, dello Ienoso. Esso gli
insegna tutte le cose che dovrebbe sapere un cane, per esempio aprire le porte.
Il Cane si trova
molto bene lì, ma mentre sta facendo una passeggiata rincontra Mela. Ora però è
cambiata, dice che gli è mancato tanto, che ha pianto quando lui la ha
abbandonata e non lo tratterà mai più così male.
Al Cane la bambina
sembra sincera e decide di tornare con lei.
I suoi genitori però
continuano ad essere gelosi del fatto che la bambina trascorra molto del suo
tempo con quel “bastardo” e, visto che ormai è ritornata l’estate, decidono di
portarlo con loro in vacanza e di abbandonarlo per strada.
Dopo essere stato
abbandonato, Il Cane torna a Parigi dove, insieme allo Ienoso e ai suoi amici, distruggono
letteralmente la casa della Spepa e il Muschioso a parte la camera di Mela.
Quando tornano casa la
Spepa e il Muschioso non si preoccupano della distruzione perché Mela
dopo la scomparsa del Cane si è ammalata gravemente.
Quando però la
bambina rivede Il Cane guarisce e per questo prodigio l’aversità dei genitori
svanisce e Il Cane può finalmente vivere felice.
COMMENTO PERSONALE
Questo libro non mi è
piaciuto per niente.
Forse è stato anche
perchè, quando andavo a scuola, mi hanno obbligata a leggerlo.
Leggere perchè si è
obbligati a farlo è davvero brutto.
Forse, se lo leggessi
adesso, mi piacerebbe di più, ma all’epoca l’ho trovato veramente noioso e
pesante.
Con questo post partecipo al "Venerdì del libro" di "HomeMadeMamma".
Ciao Margherita. anche a me non è piaciuto molto anche se non ero obbligata a farlo: forse me lo immaginavo diversamente, forse ci sono troppi personaggi negativi, forse neanche il finale mi ha soddisfatto granché.
RispondiEliminaUn saluto,
Viviana
Io non l'ho letto per cui non so darti un giudizio in merito ma posso concordare sul fatto che spesso, quando si legge per obbligo, si perde il gusto della lettura anche se, magari, il libro letto in altre circostanze potrebbe piacere.
RispondiEliminaIo per questa settimana ho proposto un libro che anche tu avevi proposto per un vecchio VdL...
Non l'ho letto ma certo costringere a leggere un libro non è una bella mossa, non invoglia alla lettura. Anzi, indispone!
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