Oggi vi parlo di un libro di cui, nel tempo, ho letto vari estratti e che poi, qualche mese fa, ho letto per intero.
MARCOVALDO
DATI EDITORIALI
Titolo: Marcovaldo
Autore:
Italo
Calvino
Casa
Editrice: Oscar Mondadori
Numero
di pagine: 181
GENERE DEL LIBRO
Romanzo
LUOGHI DELLA STORIA
Casa di Marcovaldo,
Città, S.B.A.V., Ospedale, Riva del Fiume, Supermarket e il Giardino dei gatti
ostinati.
TEMPO DELLA STORIA
Cinque anni circa
PERSONAGGI PRINCIPALI
Marcovaldo,
Michelino, i figli di Marcovaldo, Domitilla, il Signor Viligelmo e altri
personaggi minori.
TRAMA
Questo libro racconta
delle ridicole e tragicomiche avventure di uno sfortunato e povero uomo, il cui
nome è Marcovaldo.
Egli, poveretto,
lavora alla S.B.A.V. come uomo di fatica e combina innumerevoli disastri; come
quella volta in cui, notando dei funghi in un aiuola alla fermata del tram, decise
di coglierli e di farne raccogliere in abbondanza anche alle persone che,
sfortunatamente, stavano come lui aspettando il tram.
Tutti coloro che
mangiarono quei funghi, si ritrovarono la sera stessa in ospedale dopo una
lavatura gastrica che li aveva salvati dall’avvelenamento e tutti notevolmente
arrabbiati con Marcovaldo che gli aveva fatto cogliere quei funghi velenosi!
O come la volta in
cui il Signor Rizieri, anziano signore solo al mondo, si lamentava per i suoi
reumatismi, le artriti e le lombaggini che lo affliggevano e Marcovaldo avrebbe
tanto voluto aiutarlo.
Un giorno, sul pezzo di giornale con cui
avvolgeva il pranzo, Marcovaldo trovò un articolo nel quale parlavano di come
guarire i reumatismi col veleno d’ape.
Egli da quella volta
tese l’orecchio ad ogni ronzio per vedere se trovava una qualche ape.
Un giorno si imbattė
in un alveare che catturò orgoglioso.
Felice, corse subito
dal signor Rizieri, al quale fece istantaneamente un iniezione ai lombi.
Il povero vecchietto,
dolorante per la puntura, iniziò a rigar ritto, imprecando ed urlando
furiosamente.
Marcovaldo, non avendo mai visto il vecchietto
camminar così dritto, era entusiasta del risultato e propose la prodigiosa cura
anche alla moglie Domitilla e alla figlia Isolina.
Ben presto il signor
Rizieri portò anche un suo amico per fargli provare quella cura straordinaria.
Ora Marcovaldo
lavorava in serie e mandava i propri figli a catturar vespe all’alveare.
Michelino, cercando
di acchiappare una vespa, si avvicinò troppo all’imboccatura dell’alveare e il
barattolo gli cadde dentro.
Presto uscì un fitta
nuvola di vespe arrabbiatissime che cominciarono a seguire Mchelino!
Il bambino,
terrorizzato, corse a casa, ma ne seguì una terribile conseguenza!
Le vespe si
riversarono furibonde nella stanza e tutti vennero massacrati dalle tremende
punture!!!
Steso in un letto
dell’ospedale, il povero Marcovaldo non sapeva come reagire alle grida furiose
degli sfortunati clienti!
Dopo queste,
Marcovaldo ebbe ancora innumerevoli avventure, che si concludono quasi tutte in
modo tragico, ma che fanno di questo libro un vero capolavoro.
COMMENTO PERSONALE
Questo libro è
sicuramente molto divertente e spassoso, ma sotto queste sue indiscutibili
caratteristiche, nasconde una trama drammatica e cupa: la vita di un povero
operaio, sfortunato e malpagato che non ha abbastanza soldi per mantenere la
propria numerosa famiglia.
Codesta storia va per
questo considerata molto seriamente.
I figli di Babbo Natale
Con questo post partecipo al "Venerdì del libro" di "HomeMadeMamma".
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