venerdì 19 ottobre 2018

I libri di Margherita: Picciridda


PICCIRIDDA
DATI EDITORIALI
Titolo: Picciridda
Autore: Catena Fiorello
Casa Editrice: Giunti
Numero di pagine: 187
GENERE DEL LIBRO
Romanzo.
LUOGHI DELLA STORIA
Italia, Sicilia, villaggio di Leto, casa di Lucia, strade, scuola e altri luoghi minori.

TEMPO DELLA STORIA
La storia è ambientata negli anni ’60 e racconta la storia della vita di Lucia dall’infanzia all’età adulta.

PERSONAGGI PRINCIPALI
Lucia, Maria Ameroso ovvero nonna Generala, Tamburo Lercio, Giuseppe e Cettina ovvero la madre e il padre di Lucia, Pietro ovvero il fratello di Lucia, Rita, Emilia, Nora, Donna Peppina, zio Santo, zia Giovanna, zia Franca, zio Mario, zia Pina, Maria, Rosina, Grazia, Salvatore e altri personaggi minori.

TRAMA
Lucia ha undici anni e vive in Sicilia in un paesino di nome Leto insieme alla sua famiglia.
A dire la verità, il suo nome Lucia lo sente pronunciare ben poco: da sempre è stata chiamata “Picciridda”, che nel dialetto della sua terra significa “piccola”.
Fra tutti i membri della sua numerosa famiglia, ha sempre avuto un rapporto speciale con la nonna, Maria, detta “Generala” per la sua decisione e la sua severità, ma che nonostante tutto nasconde un cuore grande e un passato doloroso.
La vita di Lucia sembra perfetta, quando un evento completamente inaspettato giunge a sconvolgerne gli equilibri: la crisi e la disoccupazione colpiscono la sua famiglia, e il padre e la madre decidono di emigrare in cerca di lavoro in Germania assieme a suo fratello Pietro, lasciandola a Leto con la nonna e gli zii.
Il motivo di questa scelta dolorosa è che i genitori non hanno abbastanza denaro per pagare il viaggio per entrambi i figli e che, essendo Lucia più grande, hanno pensato che potesse sopportare meglio l’abbandono, per quanto momentaneo.
Per la piccola Lucia è un colpo durissimo: sapere che la sua famiglia si trasferirà in un altro Paese lasciandola lì le spezza il cuore, ma al contempo sa che non era possibile fare altrimenti.
Profondamente addolorata e in fondo anche arrabbiata, Lucia vede i suoi genitori e suo fratello partire in treno in un mattino del settembre 1961.
Per lei, la vita scorre più o meno come sempre: i bagni nel mare turchese, la grande amicizia con Rita, le mattine passate ad aspettare di portare a casa il latte di capra appena munto, le risate e il divertimento con i suoi zii, cugini e amici, e il rapporto unico con nonna Maria, che diventa sempre più profondo mano a mano che passa il tempo.
Ma la vita di Lucia non è sempre così spensierata: vivere lontana dalla sua famiglia è difficile, e a causa di un oscuro segreto di famiglia, in paese molti parlano male di lei e della nonna.
Un fatto terribile, però, sta per prendere forma nella vita di Lucia, qualcosa che sconvolgerà per sempre la sua infanzia e lascerà un segno profondo, forse indelebile, nella sua mente di bambina…
Il passato sarà così forte da distruggere la vita di Lucia?
E quel terribile segreto che sarà costretta a custodire per anni finirà col mandare in frantumi la sua giovinezza e la sua felicità?
Tutta la sua famiglia le starà accanto, ma un altro segreto potrebbe emergere…

COMMENTO PERSONALE
Questo libro mi è piaciuto abbastanza.
È scritto bene, piacevole e rilassante, i capitoli molto brevi scandiscono un ritmo di lettura rapido e scorrevole che permette di appassionarsi alle vicissitudini della protagonista.
Ho trovato affascinante e ricco di sfumature il personaggio di nonna Maria, anche se la figura della donna anziana apparentemente severa ma con il cuore tenero rischia sempre di scivolare nel clichè e nella melma del già visto e del noioso. cosa che purtroppo è accaduta in parte anche in questo romanzo.
Mi è piaciuto il personaggio di Rita, anche se solamente accennato, e la protagonista, Lucia, con la sua “normalità” quasi banale.
Proprio questo suo essere apparentemente “anonima” la rende simpatica al lettore, che finisce con l’affezionarsi a lei e col volerle sinceramente bene.
Nonostante ciò, non è una storia che lasci il segno: è un romanzo che si legge con piacere ma che si dimentica molto in fretta.
Non ha nulla di incisivo o di particolare, e fra il leggerlo o no non c’è praticamente differenza.
Anche se di primo acchito è carino, non vale la pena leggerlo.


 Con questo post partecipo al  "Venerdì del libro" di "HomeMadeMamma".

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