L’ABBAZIA
DI NORTHANGER
DATI EDITORIALI
Titolo: L’Abbazia di
Northanger
Autore:
Jane
Austen
Formato:
e-book
Citazione:
«Una donna, se ha la sfortuna di sapere
qualcosa, dovrebbe sempre fare in modo di nasconderlo meglio che può »
Numero
di pagine: 272
GENERE DEL LIBRO
Romanzo
LUOGHI DELLA STORIA
Inghilterra,
Wiltshire, Fullerton, casa dei Morland, casa degli Allen, diligenza, Bath,
strade di Bath, dimora dei Tilney, Northanger Abbey, varie stanze dell’abbazia
e altri luoghi minori.
TEMPO DELLA STORIA
Indefinito.
Dopo alcuni cenni
sull’infanzia della protagonista, la storia si svolge presumibilmente in
qualche mese.
PERSONAGGI PRINCIPALI
Famiglia
Morland: Catherine, padre e madre di Catherine, fratelli di
Catherine (George, Harriett, James, Richard, Sally e altri);
Famiglia
Tilney: Henry, Eleanor, Generale Tilney, Frederick,
defunta madre di Henry ed Eleanor;
Famiglia
Thorpe: Isabella, John, Mrs. Thorpe, Anne, Edward,
William, Maria;
Personaggi
minori: Anne Mitchell, Mr. e Mrs. Allen, i Parry, Miss
Hughes, Miss Smith, gli Skinner, Miss Andrews, Sophia, Charlotte Davis, le Lady
Fraser, Sam Fletcher e altri.
TRAMA
Catherine
Morland è una ragazza di diciassette anni che vive nel Wiltshire, a Fullerton,
insieme al padre, alla madre e ad altri nove fratelli.
È
una ragazza graziosa, buona, ingenua e grandissima lettrice: ciò che ama di più
sono i romanzi gotici.
Possiede
una sconfinata fantasia ed è un’inguaribile sognatrice: a forza di leggere
romanzi vede avventure e misteri dappertutto, e ciò la porta a fraintendere
spesso le persone e le situazioni, trasformandole secondo i dettami della propria
rocambolesca immaginazione e mettendosi proprio per questo molto spesso nei
guai.
La
sua vita scorre tranquilla e monotona fino all’età di diciassette anni, quando
una coppia di vicini, gli Allen, le propone di venire con loro a passare la
Stagione e Bath.
Per
Catherine, che ha sempre sognato di lasciare Fullerton ma non ne ha mai avuto
l’occasione, tutto ciò sembra un sogno, e accetta al settimo cielo.
A
Bath, tutto è molto diverso da quello che ha sempre conosciuto: abituata al suo
villaggio campestre, non ha idea delle ipocrisie, delle convenzioni e delle
rigide abitudini che regolano la vita di città, e imparerà a sue spese, con
episodi talvolta comici ed esilaranti, che l’ingenuità e la fantasia non sono
ben viste in società.
È
proprio a Bath che Catherine è portata a dover distinguere per la prima volta
nella sua vita fra il bene e il male, personificati nelle due famiglie che
incontra sulla sua strada: i Tilney e i Thorpe.
La
famiglia Tilney è composta dal Generale Tilney, un uomo malinconico e silenzioso
tutto d’un pezzo, con una lunga carriera alle spalle, e dai suoi figli, Henry
ed Eleanor.
Eleanor
è una ragazza dolce, gentile e responsabile che diventa grande amica di
Catherine, mentre Henry è un ragazzo cordiale, educato e con solidi principi, e
fra lui e Catheirne nascerà subito qualcosa…
I
Thorpe sono invece composti principalmente da due fratelli e la loro madre
vedova, ovvero Isabella, John e Mrs. Thorpe.
Isabella
è bella, intelligente e disinvolta, egocentrica e vanitosa, e tutto ciò la
porta a non avere valori morali e a pensare solo a se stessa dimenticandosi dei
sentimenti altrui.
John
è un ragazzo sanguigno e borioso, convinto di essere sempre il migliore e
simile alla sorella per molti aspetti.
Inizialmente
affascinata dalla spigliatezza e dall’entusiasmo di Isabella, Catherine
instaura con lei una grande amicizia, ma a sue spese capirà che non tutti sono
come sembrano, e che anche le persone più affabili possono dimostrarsi
spregiudicate e insensibili.
È
proprio grazie alla sua amicizia con Henry ed Eleanor che i Tilney propongono a
Catherine di passare qualche tempo nella loro dimora, l’Abbazia di Northanger,
un antico edificio gotico splendidamente conservato.
Catherine,
che da sempre ama i romanzi gotici, accetta.
A
Northanger, però, la ragazza si lascerà trasportare troppo dalla propria
fervente fantasia, congetturando e ipotizzando cose surreali, lasciandosi
suggestionare da cose da nulla e inventando e supponendo nella maniera
sbagliata.
Facendosi
influenzare troppo dalla propria fantasia, finirà con il far soffrire anche le
persone che ama…
COMMENTO PERSONALE
Questo libro mi è
piaciuto.
La storia è fresca e
piacevole, scritta con maestria, e molto divertente.
La protagonista,
presentata come un’anti-eroina, è capace con la sua imbranataggine e la sua
ingenuità di conquistare il cuore del lettore e in particolare della lettrice,
trasportandolo/a nel suo universo di avventure inventate, misteri mai esistiti
e figuracce, ma anche di gentilezza, di valori importanti e di riflessioni
profonde.
È un’eroina umana,
presa dalla vita di tutti i giorni, divenuta protagonista di un grande romanzo
quasi per sbaglio, come se fosse inconsapevole di ciò che le sta succedendo, e
che tutti la stiano guardando e ascoltando.
I suoi pensieri
diventano involontariamente i nostri, e Catherine è straordinariamente simile a
una ragazza di diciassette anni del nostro tempo, con i suoi errori, le sue
confusioni, il suo buon umore e la sua freschezza.
Sbaglia e impara come
tutti noi facciamo, e ciò ce la fa amare ancora di più.
Al contrario di
personaggi complessi e che possono risultare “distanti” come Emma dell’omonimo
libro o Elinor di Ragione e Sentimento,
all’apparenza Catherine non ha nulla dell’eroina di un romanzo: non è
particolarmente bella ma solo graziosa, non incredibilmente intelligente ma
solo assennata, non è particolarmente spigliata ma solo educata e ha una
fantasia che molto spesso la travia nei suoi giudizi e la condiziona, come
accade spesso a tutte le ragazze “umane” della sue età.
Eppure, come tutte
noi in fondo siamo, è unica e speciale, e per questo degna di essere
protagonista, almeno una volta nella sua vita.
Nonostante sia un
libro tendenzialmente leggero è molto ben scritto e la trama, sebbene lineare,
risulta appassionante e coinvolgente e tiene con il fiato sospeso in molti
punti.
Diverso dal solito e
spesso esilarante, è quello che serve per un’iniezione di risate e di
ottimismo!
Lo consiglio proprio.
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