martedì 21 giugno 2011

Metti una sera, dopocena...

Un "tranquillo" lunedì sera (le virgolette, qui, sono d'obbligo!)...
Un neonato che piange, inconsolabile preda delle colichette; quattro docce, tre camicine da notte, un pigiamino... è ora di fare il bagnetto a Tommaso e procedere con la poppata pre-notte... e della doccia di papà, poi quella di mamma... dai, ancora mezz'oretta e poi saremo tutti pronti per le preghiere della sera, un po' di tv e la nanna.
Ma ecco che a Margherita viene in mente che l'indomani sarà il primo giorno d'estate, e con esso il compleanno di una cara amica di famiglia che, tra l'altro, si trova in questi giorni ricoverata in ospedale per un intervento chirurgico. "Mamma, posso fare un disegno per lei? Mi piacerebbe farlo adesso! Così, poi, domani potremo portarglielo". "Beh, Margherita, è un po' tardino... però, dai, un po' di tempo c'è...".
Così,  la tavola viene sparecchiata in fretta e lei si mette subito all'opera, con attorno i fratellini che la guardano ammirati.
10 minuti dopo, li ritrovo ancora tutti lì, con Giovanni che fa finta di disegnare passando un bastoncino sulla tavola e Mariangela che arriva con occhioni supplichevoli: "Mamma, domani lo posso fare anch'io il disegno per...?". Guardo Camilla: lei è più timida e molto ligia alle regole: sa bene che, di solito, la sera "non si fa attività" però... "Dai, bimbi, se volete, potete disegnare anche voi!"
Ed ecco il salotto di casa ri-trasformarsi in auletta, pennarelli colorati, fogli e matite invadere la tavola: mentre io do il latte a Tommasino, i quattro fratellini grandi si impegnano tantissimo in un ritratto ciascuno di X, dando davvero il meglio di loro stessi.
Sono ormai le 22 quando, stanchi e soddisfatti, riordinano il materiale utilizzato, mi consegnano i capolavori e, con gli occhi sonnacchiosi ed i visetti soddisfattissimi, si accoccolano in divano.

Peccato che i bimbi che fanno scuola familiare siano così poco stimolati!
In fondo, la mattina prima, Camilla e Mariangela avevano compilato una scheda su una nuova lettera dell'alfabeto ed un disegno libero; Giovanni aveva colorato; Margherita, in sala d'attesa per una visita medica di controllo, fatto diverse operazioni a mente e letto; pranzo e tanti giochi con lo zio venuto da noi; nel pomeriggio, qualche pensiero, un po' di canzoncine e poi giochi in cortile...
Per non parlare della cena, durante la quale, per caso, ciliegie ed albicocche erano diventate spunto per introdurre il concetto di moltiplicazione...
Eppure è proprio bello così: poter avere la libertà di imparare, sempre e comunque, con piacere ed allegria.

2 commenti:

  1. Ciao a tutti!!! Da poco abbiamo conosciuto il vostro blog. Anche noi siamo una famiglia cattolica e ci ritroviamo tantissimo in quello che scrivete. Siamo quasi commossi e sicuramente molto rincuorati!!!! Abitiamo in provincia di Bologna...sarebbe possibile contattarvi in modo più diretto?
    Grazie!!!
    Yle e c.

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  2. Ciao, Yle!
    Grazie tante per le tue parole. E' molto bello sentire condivisi i propri valori. Se vuoi contattarci in privato: Contact Me

    RispondiElimina

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