«Io ti propongo l’unica grande cosa da amare sulla terra: i Santi Sacramenti»
J.R.R. TolkienOggi, nella splendida chiesa barocca dove quasi otto anni fa ci sposammo, il nostro piccolino Tommaso, di neppure 40 gg di vita, riceverà il Santo Battesimo.
L’importanza di questo sacramento, per ogni cattolico, è fondamentale. Il Battesimo, infatti, per dirla con il Catechismo Romano, è la “ianua sacramentorum”, cioè la “porta dei sacramenti”, attraverso la quale l’uomo viene introdotto nella Santa Chiesa Cattolica e quindi nella sequela di Nostro Signore Gesù Cristo.
Il Santo Battesimo produce, nell’anima di chiunque lo riceve, questi effetti:
· rimette il peccato originale: cioè cancella dall’animo dell’uomo la macchia creata dalla disobbedienza dei nostri progenitori. In sostanza, ridona all’uomo la possibilità di entrare in Paradiso; possibilità tolta all’uomo quando il Paradiso fu chiuso in seguito al peccato di superbia e di disobbedienza di Adamo ed Eva. Per antichissima tradizione, durante il rito del Battesimo, il sacerdote celebrante consegna al battezzato una veste bianca che simboleggia l’anima resa candida tramite il Battesimo, con l’esortazione a conservarla bianca ed immacolata per il girono in cui il battezzato dovrà comparire dinanzi al tribunale di Dio. È un’immagine bellissima: quella di una veste che rimane candida pur passando attraverso le sozzure di questo mondo;
· rende figli adottivi di Dio: ogni uomo,dal momento della nascita è una “creatura” di Dio ed è quindi “figlio di Dio” in senso solo traslato, come ad indicare che Dio ne è il creatore. È un concetto analogo a quello di chi dice che Dante è il “padre” della Divina Commedia: concetto che indica in senso lato soltanto la creazione della Divina Commedia da parte di Dante, fermo restando che questa non può essere “figlia” di Dante in senso tecnico, dacché essa è un libro, mentre Dante è un uomo. Stante la diversità di natura non può esservi un rapporto di vera figliolanza. Ora, con il Battesimo l’uomo diventa a pieno titolo “figlio adottivo di Dio”, cioè assume la natura stessa di Dio, mediante appunto l’inabitazione dello Spirito Santo nell’anima (divinizzazione dell’uomo): da quel momento l’uomo diviene tempio dello Spirito Santo;
· rende parte della Chiesa: la Santa Chiesa Cattolica è il corpo mistico di Cristo, vivificato dallo Spirito Santo. L’uomo viene incorporato a Cristo, cioè viene inserito nel suo corpo mistico, che è la Chiesa, divenendone parte;
· imprime nell’anima il carattere indelebile di cristiano: il “carattere” è un segno indelebile che si imprime nell’anima e che fa sì che quell’uomo – segnato indelebilmente da Dio – possa dirsi cristiano, cioè persona lavata dal Sangue di Cristo, versato sul Calvario. Sono 3 su 7 i sacramenti che imprimono nell’anima un carattere indelebile: il Battesimo, la Cresima e l’Ordine Sacro. Poiché il carattere che essi imprimono è indelebile, questi 3 sono gli unici sacramenti che si possono ricevere una sola volta e non si possono mai ripetere;
· infonde nell’anima la prima Grazia (o Grazia abituale): la grazia è quella speciale amicizia con Dio che consiste nella partecipazione alla vita divina. Una volta ricevuta, la Grazia si infrange e si interrompe solo commettendo un peccato mortale, chiamato così proprio perché, facendo venire meno la prima grazia, fa morire spiritualmente l’uomo. Il sacramento che conferisce ex novo et ex opere operato la prima Grazia è il Battesimo; mentre quello che la restituisce dopo averla perduta a causa del peccato mortale è la Confessione. Battesimo e Confessione per questo vengono insieme chiamati “Sacramenti dei morti”, dove il riferimento ai “morti” allude alla morte spirituale. La prima Grazia eleva l’uomo dall’ordine naturale in cui è inscritto fin dalla nascita, all’ordine soprannaturale, detto appunto “ordine della Grazia”. Come insegna san Tommaso d’Aquino, la Grazia non annienta la natura umana, ma la perfeziona; l’ordine soprannaturale non elimina quello naturale;
· infonde nell’anima, in germe, i 7 doni dello Spirito Santo: sapienza, intelletto, consiglio, fortezza, scienza, pietà, timor di Dio. Questi 7 doni, che devono essere intesi in senso teologico e non naturale, verranno confermati e rafforzati con il Sacramento della Cresima.
Al piccolo Tommaso auguriamo con tutto il cuore di diventare grande di mente e puro di cuore come il santo del quale porti il nome: san Tommaso d'Aquino.
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