venerdì 13 settembre 2019

I libri di Mariangela: Il diario di Anna Frank


RELAZIONE DEL LIBRO: “IL DIARIO DI ANNA FRANK”
Titolo: Il diario di Anna Frank
Autore : Anna Frank
Editore: Evergreen
Genere del libro: Diario personale

IL LIBRO
Il diario di Anna Frank” è un vero diario ritrovato in seguito alla Seconda guerra mondiale.
Esso è appartenuto alla ragazzina Anna Frank, che all’epoca in cui le hanno regalato il fatidico diario, nel 1942, aveva appena compiuto tredici anni.
I personaggi principali sono: Anna Frank, Margot Frank, Pim Frank, la signora Frank, Peter, il Signor Van Daan, la Signora Van Daan, Elli, Miep, Koophuis, Kraler, il signor Dussel, Mouschi e Moffi.
Anna, la protagonista, è un personaggio che appare a quasi tutti una ragazzina frivola, chiacchierona, una burlona.
In realtà, Anna è una ragazzina molto profonda, intelligente, capace di educarsi e consapevole dei propri sbagli.
Al contempo, è una ragazzina fragile, desiderosa di affetto, attenzioni.
Ha un forte bisogno di sentirsi apprezzata.
Nonostante tutto, è una persona molto sveglia, brillante, attiva e faccendiera.
Ha, però, il difetto di essere un po’ irriverente e tende a rispondere male alle figure autorevoli.
Insomma, una ragazzina piena di qualità, emozioni, passioni, sentimenti e desideri.
Nel racconto, la ragazzina argomenta molto sul proprio popolo, quello degli ebrei; Infatti, in quell’arco di tempo, fu assolutamente  ingiustificabile la violenza contro questo popolo!
La protagonista ha molti ideali: pensa che tutti abbiano diritto ad essere trattati come persone umane, la violenza contro gli ebrei è inaudita.
Pensa, poi, che gli adulti, invece di rimproverare i giovani di ciò che fanno di male, debbano prima badare a se stessi, comprendere i propri errori ed imparare a correggersi.
Ella difende pienamente i giovani e la loro leggerezza d’animo.
Secondo Anna, inoltre, la fede ti guiderà ovunque, non c’è niente di più rasserenante e sano che una buona preghiera al Signore.
Nonostante tutto, Anna ha due facce: una è quella scherzosa, quella dell’Anna burlona, l’altra è la faccia dell’Anna matura, riflessiva e profonda.
La protagonista non riesce a mostrare la parte matura di sé, ha paura a mostrarsi diversamente da come è sempre apparsa.

TRAMA
Anna Frank è una ragazzina vivace, brava negli studi, piena di amiche e con una vita molto attiva.
Lei è una tedesca trasferitasi in Olanda, paese più tollerante sulle diverse credenze.
Ella è ebrea e vive con la sua famiglia, formata da altri tre membri: suo padre Pim Frank, sua madre, la Signora Frank, e sua sorella di sedici anni, Margot.
Al suo compleanno, le viene donato un diario, regalo da lei adorato, su cui inizia a scrivere subito.
La guerra è già in corso da due anni, adesso la situazione sta aggravandosi sempre di più, gli ebrei rischiano grosso: i tedeschi stanno cominciando a perseguitarli, una volta presi, gli ebrei vengono spediti in campo di concentramento.
La famiglia Frank è costretta a fuggire: si rifugeranno in un alloggio segreto!
L’appartamento segreto si trova nell’ex ufficio di Pim Frank.
La porta dell’alloggio si trova a fianco a quella del magazzino, dietro essa si trova una scaletta.
Salita questa e superata una porta a vetri smerigliati, si trova l’ufficio principale.
Di giorno ci lavorano gli ex dipendenti di Pim: Koophuis, Miep ed Elli, una stenodattilografa di venticinque anni.
Si giunge all’ufficio di Kraler (altro ex dipendente) attraverso uno sgabuzzino, dopodiché si procede per un corridoio lungo e stretto, da lì si raggiunge ‘ufficio privato, la più bella parte della casa.
In questo si trovano una splendida lampada, la radio e altre cose.
Accanto è situata un’ampia cucina, più in là si può trovare il gabinetto.
Tutto questo è il primo piano.
In seguito si sale una scaletta, se ne scende un’altra e si raggiunge l’alloggio segreto.
Ecco com’è sistemata l’abitazione segreta: a sinistra c’è una stanza adibita a camera da letto e soggiorno dei coniugi Frank.
Subito dopo la camera dei Frank, si trova la camera da letto e da lavoro di Anna e Margot.
C’è poi il bagno e l’ultima stanza, che funge da cucina, da camera da letto, da stanza da pranzo e da lavoro.
Dopo qualche giorno, come per accordo, si trasferiscono nell’abitazione segreta anche i signori Van Daan con il loro figlio, Peter, e il gatto Mouschi.
Anna inizialmente è quasi affascinata dalla vita nel nuovo appartamento, vive una vita completamente diversa da quella che viveva precedentemente.
Dopo un po’, però, inizia a stancarsi e a non sopportare più quella vita monotona, noiosa e piatta. 
La protagonista, inoltre, non va per niente d’accordo con i signori Van Daan, in particolar modo con la signora, che trova frivola, pigra, incapace e stupida.
Dopo qualche mese, viene a far parte dei clandestini anche il signor Dussel, un dentista ebreo.
Nemmeno lui sta a cuore ad Anna, per ella è troppo moralista, presuntuoso e arrogante.
Piano piano, l’entusiasmo di Anna si smorza sempre di più, ella prova una sensazione di solitudine e di incomprensione nei suoi riguardi.
Nonostante tutto ciò, cerca di essere allegra e attiva, insomma, la chiacchierona di sempre.
Alla ragazzina piace molto raccontare le abitudini di loro clandestini, tutti e otto gradiscono sedersi insieme e ascoltare la radio, in particolare Radio Orange, grazie a cui si informano sulla politica, le invasioni e le battaglie.
Intanto la guerra va avanti, da Amsterdam, dove è situato l’alloggio segreto, si odono tantissimi bombardamenti e sparatorie, tutti tremano al sentirle.
Anna ha diverse passioni, che riesce a coltivare meticolosamente nella vita da clandestina: le piace tantissimo la storia, la mitologia Greca, fare gli alberi genealogici delle famiglie reali europee e collezionare fotografie delle stelle del cinema.
Data la sua solitudine, la protagonista decide di stringere amicizia con Peter.
I due diventano inseparabili, si vogliono un bene enorme.
Peter si innamora di Anna e ogni volta che lei lo raggiunge per parlargli, egli prova una sensazione meravigliosa, riesce a esprimersi e a sfogarsi.
Inizialmente Anna vede Peter come un amico, ma successivamente la passione diventa sempre più forte, quasi da definirsi amore.
I due si scambiano anche il loro primo bacio, che la ragazzina definisce come un momento intensissimo.
Eppure c’è qualcosa ch li blocca, non riescono a esprimere i loro puri sentimenti all’altro.
Durante i due anni vissuti nell’alloggio segreto, i litigi non mancano, la protagonista litiga con la Signora Van Daan e con la propria madre.
Infatti le due non hanno mai legata molto fra loro: la madre ha sempre mostrato preferire Margot ad Anna ed Anna ha sempre mostrato preferire il proprio padre alla madre.
La ragazzina ha sempre visto il padre come figura portante, come albero maestro, gli ha sempre voluto un’ infinità di bene.
Nell’appartamento si vivono anche delle avventure: sono venuti più volte i ladri a scassinare il magazzino, una volta hanno persino rischiato che i ladri entrassero direttamente nell’alloggio!
Inoltre Elli, Miep, Kraler e Koophuis sono sempre di grande aiuto e di grande conforto per i clandestini: li intrattengono, li aggiornano sulle condizioni esterne e li riforniscono di tutto il necessario, sono diventati veri amici.
Dopo più di due anni da quando vive nascosta, Anna si accorge di essere maturata molto, ora non è più quella ragazzina con la testa piena di soli pensieri leggeri, ora è capace di risolvere i problemi più seri da sola e di condurre un discorso sensato con un adulto.

EPILOGO
Purtroppo, il 4 agosto 1944, gli otto clandestini, Kraler e Koophuis furono catturati dalle forze tedesche e vennero portati in campo di concentramento.
Solo il padre Pim sopravvisse, Kraler e Koophuis tornarono alle rispettive famiglie.
Anna è deceduta nel marzo del 1945, due mesi prima della liberazione dell’Olanda.
L’alloggio segreto fu perquisito e saccheggiato dalla Gestapo tedesca.
Insieme a qualche oggetto rimasto, Miep ed Elli trovarono il diario di Anna.

COMMENTO PERSONALE
Io ho apprezzato molto la lettura di questo diario, Anna mi ha condotto nel suo cuore, mi ha svelato i suoi segreti, i suoi desideri, le sue passioni!
Mi ha lasciata perplessa l’osservare come, da allegra e spensierata, l’entusiasmo di Anna si pachi.
Mi è piaciuto osservare la maturazione di Anna.
Trovo Anna anche una ragazzina molto desiderosa di affetto, di essere compresa e trattata come “ la vera Anna” e non come “una ragazzina comune”.
Ho adorato l’amore fra lei e Peter, così apparentemente diversi, ma così interiormente simili.
Uno dei mie episodi preferiti è stato quello del primo bacio fra Anna e Peter.
Mi ha lasciata perplessa quando la protagonista ha parlato delle sue due facce: ha paura di mostrare TUTTA la vera Anna, teme che verrebbe trattata in modo diverso se mostrasse la faccia dell’Anna matura.
Mi hanno resa molto lieta i racconti delle assurdità dei vari clandestini; esso mi è piaciuto anche perchè in quel modo si poteva vedere lì allegria e scherzosità di Anna anche in un’ epoca piena di malinconia e violenza.
È proprio un libro che ti fa entrare negli usi e costumi e nel pensiero della società di una volta, ma nonostante tutto “Il diario di Anna Frank” è adeguato a tutte le epoche in cui si stia vivendo.
Alla fine, Anna ha realizzato il suo sogno: è diventata una scrittrice di fama mondiale, una scrittrice che entra nel cuore della gente.
Una cosa bella è che ci si senta proprio Kitty, sembra che Anna ti racconti personalmente i propri sentimenti, ti tratta e parla come un amico.
Insomma, ho letto un libro molto significativo, molto intenso.
Mi ha fatto comprendere meglio le dinamiche della guerra.
Questo libro mi è piaciuto tantissimo. 

Con questo post partecipo al  "Venerdì del libro" di "HomeMadeMamma".

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