RELAZIONE
DEL LIBRO: “IL DIARIO DI ANNA FRANK”
Titolo: Il
diario di Anna Frank
Autore : Anna
Frank
Editore: Evergreen
Genere del libro: Diario
personale
IL
LIBRO
“Il
diario di Anna Frank” è un vero diario ritrovato in seguito alla Seconda guerra mondiale.
Esso è appartenuto alla ragazzina Anna
Frank, che all’epoca in cui le hanno regalato il fatidico diario, nel 1942,
aveva appena compiuto tredici anni.
I personaggi principali sono: Anna
Frank, Margot Frank, Pim Frank, la signora Frank, Peter, il Signor Van Daan, la
Signora Van Daan, Elli, Miep, Koophuis, Kraler, il signor Dussel, Mouschi e
Moffi.
Anna, la protagonista, è un
personaggio che appare a quasi tutti una ragazzina frivola, chiacchierona, una
burlona.
In realtà, Anna è una ragazzina molto
profonda, intelligente, capace di educarsi e consapevole dei propri sbagli.
Al contempo, è una ragazzina fragile,
desiderosa di affetto, attenzioni.
Ha un forte bisogno di sentirsi
apprezzata.
Nonostante tutto, è una persona molto
sveglia, brillante, attiva e faccendiera.
Ha, però, il difetto di essere un po’
irriverente e tende a rispondere male alle figure autorevoli.
Insomma, una ragazzina piena di
qualità, emozioni, passioni, sentimenti e desideri.
Nel racconto, la ragazzina argomenta
molto sul proprio popolo, quello degli ebrei; Infatti, in quell’arco di tempo,
fu assolutamente ingiustificabile la
violenza contro questo popolo!
La protagonista ha molti ideali: pensa
che tutti abbiano diritto ad essere trattati come persone umane, la violenza
contro gli ebrei è inaudita.
Pensa, poi, che gli adulti, invece di
rimproverare i giovani di ciò che fanno di male, debbano prima badare a se stessi, comprendere i propri errori ed imparare a correggersi.
Ella difende pienamente i giovani e la
loro leggerezza d’animo.
Secondo Anna, inoltre, la fede ti
guiderà ovunque, non c’è niente di più rasserenante e sano che una buona
preghiera al Signore.
Nonostante tutto, Anna ha due facce:
una è quella scherzosa, quella dell’Anna burlona, l’altra è la faccia dell’Anna
matura, riflessiva e profonda.
La protagonista non riesce a mostrare
la parte matura di sé, ha paura a mostrarsi diversamente da come è sempre
apparsa.
TRAMA
Anna Frank è una ragazzina vivace,
brava negli studi, piena di amiche e con una vita molto attiva.
Lei è una tedesca trasferitasi in
Olanda, paese più tollerante sulle diverse credenze.
Ella è ebrea e vive con la sua
famiglia, formata da altri tre membri: suo padre Pim Frank, sua madre, la
Signora Frank, e sua sorella di sedici anni, Margot.
Al suo compleanno, le viene donato un
diario, regalo da lei adorato, su cui inizia a scrivere subito.
La guerra è già in corso da due anni,
adesso la situazione sta aggravandosi sempre di più, gli ebrei rischiano
grosso: i tedeschi stanno cominciando a perseguitarli, una volta presi, gli
ebrei vengono spediti in campo di concentramento.
La famiglia Frank è costretta a
fuggire: si rifugeranno in un alloggio segreto!
L’appartamento segreto si trova
nell’ex ufficio di Pim Frank.
La porta dell’alloggio si trova
a fianco a quella del magazzino, dietro essa si trova una scaletta.
Salita questa e superata una porta a
vetri smerigliati, si trova l’ufficio principale.
Di giorno ci lavorano gli ex
dipendenti di Pim: Koophuis, Miep ed Elli, una stenodattilografa di venticinque
anni.
Si giunge all’ufficio di Kraler (altro ex dipendente) attraverso uno sgabuzzino, dopodiché si procede per un
corridoio lungo e stretto, da lì si raggiunge ‘ufficio privato, la più bella
parte della casa.
In questo si trovano una splendida
lampada, la radio e altre cose.
Accanto è situata un’ampia cucina, più
in là si può trovare il gabinetto.
Tutto questo è il primo piano.
In seguito si sale una scaletta, se ne
scende un’altra e si raggiunge l’alloggio segreto.
Ecco com’è sistemata l’abitazione
segreta: a sinistra c’è una stanza adibita a camera da letto e soggiorno dei
coniugi Frank.
Subito dopo la camera dei Frank, si
trova la camera da letto e da lavoro di Anna e Margot.
C’è poi il bagno e l’ultima stanza,
che funge da cucina, da camera da letto, da stanza da pranzo e da lavoro.
Dopo qualche giorno, come per accordo,
si trasferiscono nell’abitazione segreta anche i signori Van Daan con il loro
figlio, Peter, e il gatto Mouschi.
Anna inizialmente è quasi affascinata
dalla vita nel nuovo appartamento, vive una vita completamente diversa da
quella che viveva precedentemente.
Dopo un po’, però, inizia a stancarsi
e a non sopportare più quella vita monotona, noiosa e piatta.
La protagonista, inoltre, non va per
niente d’accordo con i signori Van Daan, in particolar modo con la signora, che
trova frivola, pigra, incapace e stupida.
Dopo qualche mese, viene a far parte
dei clandestini anche il signor Dussel, un dentista ebreo.
Nemmeno lui sta a cuore ad Anna, per
ella è troppo moralista, presuntuoso e arrogante.
Piano piano, l’entusiasmo di Anna si
smorza sempre di più, ella prova una sensazione di solitudine e di
incomprensione nei suoi riguardi.
Nonostante tutto ciò, cerca di essere
allegra e attiva, insomma, la chiacchierona di sempre.
Alla ragazzina piace molto raccontare
le abitudini di loro clandestini, tutti e otto gradiscono sedersi insieme e
ascoltare la radio, in particolare Radio Orange, grazie a cui si informano
sulla politica, le invasioni e le battaglie.
Intanto la guerra va avanti, da
Amsterdam, dove è situato l’alloggio segreto, si odono tantissimi bombardamenti
e sparatorie, tutti tremano al sentirle.
Anna ha diverse passioni, che riesce a
coltivare meticolosamente nella vita da clandestina: le piace tantissimo la
storia, la mitologia Greca, fare gli alberi genealogici delle famiglie reali
europee e collezionare fotografie delle stelle del cinema.
Data la sua solitudine, la
protagonista decide di stringere amicizia con Peter.
I due diventano inseparabili, si
vogliono un bene enorme.
Peter si innamora di Anna e ogni volta
che lei lo raggiunge per parlargli, egli prova una sensazione meravigliosa,
riesce a esprimersi e a sfogarsi.
Inizialmente Anna vede Peter come un
amico, ma successivamente la passione diventa sempre più forte, quasi da
definirsi amore.
I due si scambiano anche il loro primo
bacio, che la ragazzina definisce come un momento intensissimo.
Eppure c’è qualcosa ch li blocca, non
riescono a esprimere i loro puri sentimenti all’altro.
Durante i due anni vissuti
nell’alloggio segreto, i litigi non mancano, la protagonista litiga con la
Signora Van Daan e con la propria madre.
Infatti le due non hanno mai legata
molto fra loro: la madre ha sempre mostrato preferire Margot ad Anna ed Anna ha
sempre mostrato preferire il proprio padre alla madre.
La ragazzina ha sempre visto il padre
come figura portante, come albero maestro, gli ha sempre voluto un’ infinità di
bene.
Nell’appartamento si vivono anche
delle avventure: sono venuti più volte i ladri a scassinare il magazzino, una
volta hanno persino rischiato che i ladri entrassero direttamente nell’alloggio!
Inoltre Elli, Miep, Kraler e Koophuis
sono sempre di grande aiuto e di grande conforto per i clandestini: li
intrattengono, li aggiornano sulle condizioni esterne e li riforniscono di
tutto il necessario, sono diventati veri amici.
Dopo più di due anni da quando vive
nascosta, Anna si accorge di essere maturata molto, ora non è più quella
ragazzina con la testa piena di soli pensieri leggeri, ora è capace di
risolvere i problemi più seri da sola e di condurre un discorso sensato con un
adulto.
EPILOGO
Purtroppo, il 4 agosto 1944, gli otto
clandestini, Kraler e Koophuis furono catturati dalle forze tedesche e vennero
portati in campo di concentramento.
Solo il padre Pim sopravvisse, Kraler
e Koophuis tornarono alle rispettive famiglie.
Anna è deceduta nel marzo del 1945,
due mesi prima della liberazione dell’Olanda.
L’alloggio segreto fu perquisito e
saccheggiato dalla Gestapo tedesca.
Insieme a qualche oggetto rimasto,
Miep ed Elli trovarono il diario di Anna.
COMMENTO
PERSONALE
Io ho apprezzato molto la lettura di questo
diario, Anna mi ha condotto nel suo cuore, mi ha svelato i suoi segreti, i suoi
desideri, le sue passioni!
Mi ha lasciata perplessa l’osservare
come, da allegra e spensierata, l’entusiasmo di Anna si pachi.
Mi è piaciuto osservare la maturazione
di Anna.
Trovo Anna anche una ragazzina molto
desiderosa di affetto, di essere compresa e trattata come “ la vera Anna” e non
come “una ragazzina comune”.
Ho adorato l’amore fra lei e Peter,
così apparentemente diversi, ma così interiormente simili.
Uno dei mie episodi preferiti è stato
quello del primo bacio fra Anna e Peter.
Mi ha lasciata perplessa quando la
protagonista ha parlato delle sue due facce: ha paura di mostrare TUTTA la vera
Anna, teme che verrebbe trattata in modo diverso se mostrasse la faccia dell’Anna
matura.
Mi hanno resa molto lieta i racconti
delle assurdità dei vari clandestini; esso mi è piaciuto anche perchè in quel
modo si poteva vedere lì allegria e scherzosità di Anna anche in un’ epoca
piena di malinconia e violenza.
È proprio un libro che ti fa entrare
negli usi e costumi e nel pensiero della società di una volta, ma nonostante
tutto “Il diario di Anna Frank” è adeguato a tutte le epoche in cui si stia
vivendo.
Alla fine, Anna ha realizzato il suo
sogno: è diventata una scrittrice di fama mondiale, una scrittrice che entra
nel cuore della gente.
Una cosa bella è che ci si senta
proprio Kitty, sembra che Anna ti racconti personalmente i propri sentimenti,
ti tratta e parla come un amico.
Insomma, ho letto un libro molto
significativo, molto intenso.
Mi ha fatto comprendere meglio le
dinamiche della guerra.
Questo libro mi è piaciuto tantissimo.
Nessun commento:
Posta un commento