IL
CONTE DI MONTECRISTO
DATI EDITORIALI
Titolo: Il Conte di
Montecristo
Autore:
Alexandre
Dumas padre
Casa
Editrice: Universale Economica Feltrinelli
Collana:
I
Classici
Numero
di pagine: 1192
GENERE DEL LIBRO
Romanzo, romanzo
storico, romanzo d’avventura.
LUOGHI DELLA STORIA
Europa, Isola d’Elba,
Francia, Marsiglia, Pharaon, casa di Edmond Dantès, quartiere dei catalani,
casa di Mercédès, porto, casa Morrel, sala delle nozze, locanda, Castello d’If,
segrete, celle, mare aperto, Isola di Montecristo, nascondiglio del tesoro, palazzo
segreto, panfilo, Parigi, palazzo al numero 30 degli Champs-Elysees, dimora del
Conte di Montecristo a Auteuil, giardino maledetto, stanza di damasco rosso, scaletta
segreta, faubourg Saint Honoré, dimora Villefort, giardino, stanze di
Valentine, stanze del vegliardo, stanze di Madame de Villefort, stanze di
Monsieur de Villerfort, studio, stanza di Eduard de Villefort, cucine, stanza
di Madame da Saint-Meran, cimitero, dimora Danglars, salone principale, stanze
di Mademoiselle Danglars, cortile della casa, dimora Morcerf, stanza di
Monsieur de Morcerf, stanze di Madame Morcerf, stanze di Albert de Morcerf,
salotto, serra, giardino, teatro, palco del Conte di Montecristo, terreno di
scontro, carrozza del Conte di Montecristo, dimora di Lord Wilmore, dimora
dell’abate Busoni, dimora di Caderousse, locanda, stanza della Carconte, stanza
del gioielliere, stanzino segreto, sartoria di Marsiglia, bagno penale di
Tolone, nuovo appartamentino di Caderousse, Corte Suprema di Parigi, Fossa dei
Leoni, locanda, casa di contadini, casa dell’uomo del telegrafo, Italia, Roma,
Casa Pastrini, luoghi vari, Catacombe di San Sebastiano, Turchia, palazzo
dell’imperatore ottomano, rifugio segreto, sala del trono, città, mercato di
schiavi.
TEMPO DELLA STORIA
Venticinque anni.
PERSONAGGI PRINCIPALI
Conte di Montecristo
e le sue varie identità (Edmond Dantes, Lord Wilmore, abate Busoni, Simbad il
Marinaio), la Provvidenza, abate Faria, Monsiur de Villefort, Danglars, Fernand
Mondego (Conte de Morcerf), Caderousse, Marcedes (contessa de Morcerf), Morrel
padre, Maximilien Morrel, Haydéé, Valentine de Villefort, Monsieur Noirtier,
Madame de Villefort, Madame Danglars, Albert de Morcerf, Franz barone Quesnel
d’Epinay, Luis Dantes, Giovanni Bertuccio, Benedetto (Andrea Cavalcanti), Luigi
Vampa, Peppino, Monsieur d’Avrigny, Madamoiselle Danglars, Madamoiselle
d’Armilly, Jacopo il marinaio, Julie Morrel, Emmanuel Herbault, Alì, capitano
Baldi, addetto al telegrafo, Baptistine, Barrois, Madame de Saint-Meran, Monsieur
de Saint-Meran, Beauchamp, Monsieur de Boville, Bartolomeo Cavalcanti, Raoul
Chateau-Renaud, Coclés, Lucien Debray, Deschamps, Cesare Spada, contessa G, Mastro
Pastrini, banditi romani, Penelon, Renèe de Saint-Meran, Edouard de Villefort,
Teresa e altri personaggi minori.
TRAMA
Edmond
Dantes è un ragazzo di diciannove anni che vive nell’effervescente città di
Marsiglia.
Di
indole solare e sorniona, è un ragazzo buono e intelligente che ha solo due
ambizioni nella vita: diventare capitano navale e sposare la sua fidanzata, la
bella catalana Mercedes.
Ora
sembra proprio che tutti i suoi sogni si stiano per realizzare: grazie
all’amicizia che lo lega a Monsieur Morrel sta per essere promosso capitano
della nave mercantile Pharaon e le
nozze con Mercedes sono ormai fissate.
Edmond,
però, è tanto pieno di entusiasmo quanto ingenuo, e la sua fortuna suscita
numerose invidie fra quelli che lo circondano…
Arrestato
ingiustamente per cause a lui ignote, chiuso nella sua cella nella prigione del
Castello d’If, Edmond spera a lungo in una liberazione che non arriva,
alternando fasi di abissale disperazione a fasi di ira furibonda.
La
sua disperazione dura fino a quando, cercando di scavare una galleria che
conduca all’esterno della prigione, Dantes sbuca per errore nella cella del suo
vicino di prigionia.
Costui
altri non è che l’abate Faria, monaco italiano da tutti considerato pazzo e
chiuso nella prigione da tempo immemore.
Con
quest’ultimo il giovane stringe un profondo legame: negli anni che trascorre in
galera, l’abate lo istruisce in matematica, economia, filosofia, latino e
lingue straniere, che affinano la mente di Edmond e raffinano la sua
intelligenza.
L’abate Faria gli svela anche un segreto di
inestimabile valore, conosciuto solo da lui…
Tristemente,
però, l’anziano monaco muore.
Grazie
a un ingegnoso stratagemma Dantes riesce ad evadere dalla prigione e riacquista
l’agognata libertà.
Grazie
al segreto confidatogli dall’abate Faria appena prima di morire, Dantes riesce
a ricostruirsi una vita.
I
lunghi anni di solitudine e la grande sofferenza, però, lo hanno profondamente
cambiato.
Il
giovane solare e fiducioso che era ha lasciato spazio a un uomo mortalmente
pallido e melanconico, dall’indole
triste e riflessiva, dalla cultura sconfinata in ogni campo e ossessionato da
un solo pensiero: la vendetta.
E
se la vita avesse rimescolato le carte in maniera inaspettata?
Se
coloro che circondavano Edmond fossero divenuti irriconoscibili?
Ricostruirsi
un’identità è molto più facile di quanto si creda, ed Edmond lo sa bene...
Ma
forse, alla fine, la felicità non sempre è dove ci aspettiamo di trovarla…
COMMENTO PERSONALE
Questo libro mi è
piaciuto così tanto da togliermi il fiato.
Assolutamente
perfetto in ogni sua parte, non trovo parole per descrivere quanto mi sia
piaciuto.
I personaggi sono i
migliori di cui abbia mai letto, e la figura del Conte, sfaccettata, ombrosa e
indecifrabile, mi ha sedotta.
Mi ha particolarmente
colpita la straordinaria metamorfosi interiore condotta dal protagonista
durante le varie fasi del libro, che lo porta alla fine a trovare veramente se
stesso.
La storia, un
mirabile intrico di menzogne, enigmi, segreti, amori, passioni, odi e rancori,
è quanto di più sublime i miei occhi abbiano avuto occasione di leggere o i
miei orecchi di udire.
Indimenticabile e
intramontabile classico della letteratura francese, è in assoluto il libro più
bello che abbia mai letto.
Lo consiglio di tutto
cuore.
Concordo con te cara Margherita, resta anche per me un capolavoro e uno dei miei libri preferiti in assoluto.
RispondiEliminaUn caro saluto Chiara
Great rread
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