DATI EDITORIALI
Titolo: Il fu Mattia Pascal
Autore:
Luigi
Pirandello
Citazione:
« Una delle poche cose, anzi forse
la sola ch’io sapessi di certo era questa: che mi chiamavo Mattia Pascal. »
Casa
Editrice: Mondadori
Numero
di pagine: 328
GENERE DEL LIBRO
Romanzo.
PERSONAGGI PRINCIPALI
Mattia Pascal ovvero
Adriano Meis, Romilda, Adriana, Terenzio Papiano, Anselmo Peleari, Oliva, Batta
Malagna, Marianna Dondi vedova Pescatore, Zia Scolastica, Pomino, don Eligio,
Filippo e altri personaggi minori.
TRAMA
Mattia
Pascal è un giovane che vive nell’immaginaria cittadina di Miragno.
Ha
una vita piuttosto sregolata, che lo porta ad avere una relazione con la moglie
del proprio amministratore, Oliva, e a metterla incinta.
Quando
conosce la bella Romilda, però, se ne innamora follemente e la mette incinta.
Per
rimediare al danno compiuto, Mattia è costretto a sposare la fanciulla.
Sfortunatamente,
l’amore che lega i due svanisce ben presto sotto il vincolo matrimoniale.
Invidiosa
dell’altro figlio di Mattia, quello avuto da Oliva, e invelenita nei confronti
del marito perché non in grado di offrirle l’esistenza agiata che si era
immaginata, Romilda, sostenuta dalla madre, comincia una persecuzione ai danni
di Mattia, il quale si ritrova senza lavoro e con la moglie e la suocera a
carico.
Al
momento del parto, Romilda dà alla luce due gemelle, che muoiono entrambe entro
l’anno di vita.
Non
riuscendo più a sopportare quella vita miserabile, Mattia scappa.
La
sua fuga lo conduce a Nizza, dove quasi per scherzo comincia a giocare alla
roulette.
Giocando, nel giro di pochissimo tempo accumula una grande ricchezza.
Dopo
poco, però, Mattia decide di tornare a casa per riscattare i propri averi e
vendicarsi della moglie e della suocera, ma proprio mentre è in treno accade
qualcosa che cambierà per sempre la sua vita.
Sul
giornale è riportata la notizia che a Miragno è stato ritrovato il cadavere di
Mattia Pascal, suicidatosi per motivi finanziari.
L’uomo
rimane basito, lo scambio di persona gli appare inizialmente mostruoso, poi
comincia a comprenderne i vantaggi: ora che tutti lo considerano morto, può
ricominciare da zero un’altra vita e lasciarsi alle spalle il passato.
Così
si dà il nome di Adriano Meis, si costruisce una nuova identità e con il
gruzzoletto messo da parte comincia a girare prima per l’Italia e poi per
l’Europa.
Decide
infine di trasferirsi a Roma, dove si innamora, ricambiato, della dolce e
timida Adriana.
Mano
a mano che passa il tempo, però, Mattia si rende conto che la sua esistenza è
solo fittizia, e che la propria identità esteriore non è la stessa della sua
interiore…
Costretto
al silenzio poiché privo di identità, Mattia capisce che Adriano Meis non è
altro che l’ombra di Mattia Pascal.
Ormai
nauseato dalla propria seconda vita, Mattia inscena il proprio suicidio e
ritorna a Miragno sotto il nome di Mattia Pascal.
Ma
il tempo è passato, e al suo ritorno Mattia vede che la moglie si è risposata e
ha avuto una figlia.
Decide
quindi di rinunciare a lei e si ritira a vivere una vita solitaria come
bibliotecario, portando ogni tanto un mazzo di fiori sulla propria tomba,
ovvero sulla tomba del “fu Mattia Pascal”.
COMMENTO PERSONALE
Questo libro mi è
piaciuto molto.
I personaggi sono
caratterizzati alla perfezione, la storia scorre fluida e incalzante fra un
colpo di scena e l’altro e tiene sempre accesa la curiosità del lettore.
Sebbene la storia
narrata sia assolutamente surreale, il libro è scritto così mirabilmente da far
apparire realistiche anche le cose più assurde.
Avendo appena
studiato le opere e la vita di Luigi Pirandello e il Decadentismo in generale,
ho apprezzato ancora di più questo bellissimo romanzo.
Dulcis in fundo, ho
trovato veramente curioso che la vicenda narrata ne Il fu Mattia Pascal sia così simile a una vicenda veramente
accaduta.
Lo consiglio
caldamente.
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