venerdì 27 febbraio 2015

I libri di Margherita: Egitto


Oggi parlerò di un libro particolare, intitolato "Egitto".
L'ho letto (per ben tre volte!) a 7 anni e mi era piaciuto moltissimo.
Quando poi in quarta ho studiato la civiltà Egizia, questo libro mi è tornato molto utile.
EGITTO
DATI EDITORIALI
Titolo: Egitto
Autore: AA. VV.
Casa Editrice: Touring junior
Numero di pagine: 24
GENERE DEL LIBRO
Saggio storico per ragazzi

ARGOMENTO TRATTATO
Questo libro parla della civiltà e dei costumi degli antichi Egizi, in particolare: Il Regno antico; La costruzione dell’impero; l’Egitto del periodo tardo; Gli dei, Le dee; I grandi templi; Le mummie, Le piramidi, Le tombe; Il potere del faraone;  I compiti del faraone; I servi del faraone; I contadini e il cibo; I commerci; Artigiani e artisti; Le case; I bambini, La cura di sé.
Alla fine ci sono delle sagome da ritagliare e degli adesivi per costruire un copricapo egizio e per scrivere in caratteri geroglifici.

COMMENTO PERSONALE
Io ho iniziato ad amare molto gli Egizi proprio leggendo questo libro perché è molto appassionante ed è pieno di cose interessanti che non sapevo.

Questi sono il mio nome e cognome scritti in geroglifico... 


... e da questo papiro trovato in rete
l'anno scorso ho preso spunto per realizzare il mio acquerello:

Con questo post partecipo al "Venerdì del libro" di HomemadeMamma.

martedì 24 febbraio 2015

Centrotavola d'inverno: agrumi-lanterne

Concluso il tempo di carnevale, posso finalmente parlarvi della nostra ultima cena dell'inverno, ormai risalente ad una ventina di giorni fa.  
Come sempre, parto col centrotavola, elemento attorno a cui si è costruita la tavola ed in parte anche la cena.
Il tema di quest'inverno sono stati gli agrumi, che abbiamo quindi scelto anche per decorare in maniera creativa la nostra tavola.
L'idea di trasformare un mandarino o un'arancia in una candele è piuttosto diffusa in rete; noi l'abbiamo fatta nostra ampliandola ad una serie di tanti agrumi diversi.
Siamo partiti da una bella spesa al negozio di ortofrutta: arance di diverse qualità e dimensioni, clementine, mandaranci,  limoni, pompelmi rossi e gialli, In più, una verza, che saremmo poi andati ad utilizzare in un secondo momento.
Ad ogni frutto i bambini hanno dapprima tagliato la calotta superiore; poi, delicatamente, gli agrumi sono stati svuotati della loro polpa e succo facendo attenzione a lasciare intatto il filamento bianco.


Per abbellire le calotte, che sarebbero andate a fare da coperchio alle nostre lanterne, le abbiamo poi intagliate con una formina per biscotti a forma di stella...

Poco prima della cena siamo poi andati a comporre il centrotavola disponendo su un vassoio ovale alcune foglie di verza, su cui abbiamo adagiato i nostri agrumi cercando di alternare colori e dimensioni.

A questo punto, ogni agrume è stato riempito con olio di semi (qui sotto in foto, il primo di prova) e, utilizzando il filamento bianco come stoppino, ecco pronte tante piccole lanterne ad olio!

A dire la verità, non in tutti i frutti gli "stoppini" hanno fatto il proprio dovere: allora, in alcuni casi, abbiamo recuperato con piccoli cerini posti dentro all'agrume.
La magia della combustione, comunque, si è creata eccome!
Guardate com'è suggestivo l'effetto a luci accese...


... ma soprattutto spente!






domenica 22 febbraio 2015

Il principe Inverno e il mostro di fuoco


Il costume da inverno di Giovanni lo ha ispirato per l'invenzione di un raccontino a tema, che ha dettato a me parola per parola e poi illustrato tutto da solo.
Questa stagione ed il contrasto ghiaccio-fuoco gli sono particolarmente graditi, come dimostra anche il racconto dello scorso anno: La storia del castello di ghiaccio...

IL PRINCIPE INVERNO E IL MOSTRO DI FUOCO
C’era  una volta un giovane Inverno che dopo una settimana sarebbe stato nominato il legittimo re Inverno.
Suo padre stava invecchiando e il suo ghiaccio non era più abbastanza potente per quando era l’ora dell’inverno e non congelava abbastanza.
Il re però, non poteva andare in pensione perché il regno era minacciato da un mostro di fuoco che col suo calore scioglieva tutto il ghiaccio grazie ad un medaglione che gli dava tutta la forza che gli serviva.
Il suo obiettivo era fare di tutti gli abitanti gli schiavi dei suoi sogni.
Un giorno il principe Inverno disse a suo padre: “Voglio partire per sconfiggere quel mostro!”.
Il re disse: “No, figlio mio, non andare! Il mostro ti ammazzerà!”

Ma lui non gli diede ascolto e fu così che partì.
Il mostro era nascosto in un vecchio burrone di quel regno  chiuso sigillato, che lui solo sapeva aprire dicendo delle parole magiche: “Fuoco, espanditi nel regno!”.

Il principe andò a cavallo e dovette attraversare tutte le stagioni; solo così riuscì ad arrivare al burrone del fuoco.

Questa era la fine di tutte le stagioni: qui iniziava il fuoco perenne.
Il principe si chiese: “Come si farà ad aprire?” Ed il cavallo fece il suo verso: “Ihhhh!!!”
Ed il principe Inverno disse: “Ehi, cosa c’è?”
Il cavallo girò il muso e il principe vide la formula magica incisa col fuoco su una roccia nascosta dietro un’altissima e  grossissima quercia infuocata.
Così il principe pronunciò le parole magiche e subito la terra iniziò a creparsi e da quelle crepe uscì tantissimo fuoco, finchè l’apertura non fu abbastanza grande per passarci.
Il principe si trovò di fronte al grande mostro di fuoco: i due  iniziarono a lottare duramente e quando stava per essere sconfitto e stava precipitando in un vortice di fuoco, il principe vide una lancia che spuntava dalla bisaccia del suo cavallo: il re suo padre, vedendolo partire, l’aveva messa lì a sua insaputa per aiutarlo. 

Il principe l’afferrò e questa si ghiacciò all’istante. Il principe la scagliò dritta sul medaglione del mostro che, in quel momento, cadde giù e diventò solo una delle tante fiamme che giravano vorticosamente. Dopo un po’ di tempo tutto il fuoco si spense e il vortice diventò una piccola nuvoletta  fredda che stava laggiù in quel burrone e infine  un piccolo pezzo di ghiaccio.
Quel piccolo pezzo di ghiaccio restò lì per molti molti anni, fino alla fine dei tempi.
Così, pochi giorni dopo, il principe Inverno fu nominato il legittimo re Inverno.
E tutti, nel regno, vissero per sempre felici e contenti.

venerdì 20 febbraio 2015

I libri di Margherita: Extraterrestre alla pari

Oggi parlerò di "Extraterrestre alla pari" l'ultimo libro di Bianca Pitzorno che ho letto.
Questo libro è molto bello, originale e mi è piaciuto molto.

EXTRATERRESTRE ALLA PARI
DATI EDITORIALI
Titolo: Extraterrestre alla pari
Autore: Bianca Pitzorno
Casa Editrice: Einaudi Ragazzi
Numero di pagine: 234

GENERE DEL LIBRO
Romanzo

LUOGHI DELLA STORIA
Terra, Deneb, casa dei signori Olivieri, Istituto femminile, Istituto maschile, Laboratorio, casa di zia Anna, Ospedale e altri luoghi minori

TEMPO DELLA STORIA
Circa quattro anni

PERSONAGGI PRINCIPALI
Mo, il signore e la signora Olivieri, Maurizio, i signori Brandi, Caterina, Andrea, Luigi, Cecilia, il dottor Vincenzo Gil, il professor Dotto, Maria, Simone, Tar e altri personaggi minori.

TRAMA
Mo è un giovane extraterrestre venuto dalla stella Deneb che è stato mandato sulla Terra tramite l’I.R.D.T., Istituto per i Rapporti Terra Deneb e rimarrà sulla Terra per dieci anni, il tempo necessario perché la rotta dell’astrunabus che ha portato Mo sulla Terra sia esatta, presso i signori Olivieri.
Di Mo è impossibile appurare se sia un maschio o una femmina perché sul suo pianeta d’origine tale differenza si manifesta soltanto a cinquant’anni compiuti.
La famiglia che lo ospita non sa cosa fare con il povero Mo, che interpreta a turno il ruolo maschile e femminile, adattandosi anche  ad avere amici alternativamente maschi o femmine, quali Andrea e Caterina, i figli dei vicini.
Così gli Olivieri portano Mo al Laboratorio di ricerche denebiane dove, con uno speciale esame del sangue, dovrebbero riuscire a individuare il suo sesso.
Il dottor Mc Slow, l’unico in Europa a saper svolgere l’esame, è partito per l’Africa e tornerà solo dopo tre settimane.
Per abbreviare l’esame il dottor Vincenzo Gil, che lavora al Laboratorio, preleva il sangue a Mo.
Trascorse tre settimane il dottor Mc Slow non è ancora tornato.
I signori Olivieri allora si rivolgono ad uno psicologo che, tramite complicati test dà il suo responso: Mo è un maschio.
Nel frattempo la signora Lucilla Olivieri dà alla luce un bambino; il piccolo Maurizio. Anche sua sorella Anna ha una bambina, Stella.
Mo si adatta piano piano al suo “ruolo” di maschio e viene iscritto ad una scuola maschile, dove conosce Simone e fonda insieme a lui e ad altri compagni una banda.
Trascorrono così tre anni.
Ad un certo punto Il dottor Mc Slow torna e può così analizzare il sangue di Mo che il dottor Gil aveva conservato per tutto quel tempo. Si scopre allora che il responso dello psicologo era sbagliato: Mo in realtà è una femmina.
Per Mo la vita cambia, la sua camera viene arredata in modo più frivolo e leggero, viene iscritta in un’altra scuola e conosce Maria.
Passato un altro anno Mo scopre che, se lo vuole, può tornare su Deneb senza aspettare i dieci anni previsti per il suo ritorno a casa.
Decide così di tornare su Deneb senza avvisare nessuno portando con sé Maria, Caterina e Stella.

COMMENTO PERSONALE
All’inizio non avevo voglia di leggere questo libro, mi sembrava molto noioso e poco attraente.
Un giorno però non sapevo cosa leggere, l’ho preso in mano e ho cominciato a leggere, Leggendo le prime pagine ha cominciato a piacermi e più andavo avanti nella lettura più mi appassionavo.
E’ una storia molto bella, particolare ed istruttiva, perché si vede la differenza dei ruoli a seconda dei sessi e come se vengono infrante queste regole, l’individuo venga disprezzato e guardato con diffidenza dalla società.
Di questo romanzo mi sono piaciute molto anche le illustrazioni, soprattutto quella di Mo che legge nella sua camera, così tenera e delicata.




Con questo post partecipo al "Venerdì del libro" di HomemadeMamma.

lunedì 16 febbraio 2015

Costumi di Carnevale: le 4 stagioni e un girasole

Anche quest'anno io ed i bambini abbiamo pensato di realizzare tutti da noi i costumi di Carnevale.
Come tema, abbiamo scelto le 4 stagioni, argomento sempre ricorrente nelle nostre attività didattiche e tema che da subito ha catturato la fantasia e la creatività di tutti quanti.
4 stagioni per... 5 bambini? Sì, perchè Tommaso, gli scorsi anni, non aveva mai voluto travestirsi e perchè, anche durante i primi preparativi: ha sempre continuato ad affermare la propria volontà di "rimanere Tommaso".
Strada facendo, però, si è fatto poi catturare dall'entusiasmo dei fratelli e dai colori tutt'intorno a lui e così, tutto d'un botto, è arrivato da me dicendo: "mamma, io mi vesto da girasole!!!!".
Il primo passo, dunque, è stato assegnare i ruoli. Anzi, lasciare che i bambini si mettessero d'accordo tra loro, cosa avvenuta senza alcuna difficoltà.
E così...
Margherita ha scelto di interpretare la Primavera; Mariangela l'Estate; Camilla l'Autunno e Giovanni l'Inverno.
Volendo utilizzare in gran parte materiali di recupero e limitare la spesa, come punto di partenza abbiamo usato degli abitini bianchi per Camilla e Mariangela, un costume da damina (addirittura mio) per Margherita; maglia e pantaloni per Giovanni e Tommaso.
Poi, ovviamente, di tutto un po': 
- 3 cerchietti per capelli, 
- tanti fiori finti, (tutti provenienti dal negozio 0,99 euro); 
- fogli di gomma crepla adesivi;
- fogli di feltro adesivi;
- nastrini
- ritagli di tulle, rete, scampoli di stoffa
- puntatrice
- pistola per colla a caldo
- frutta, ortaggi, pesciolini giocattolo (di gomma, plastica o stoffa)
- elastici per capelli
- mantelli e recuperi vari da vecchi costumi di carnevale
- fantasia e follia allo stato puro
Tutto questo, senza ago e filo (non sono proprio capace), ma solo con colla e punti metallici. Se siete più brave di me, riuscirete sicuramente ad ottenere un risultato più "pulito".

Ora vado a mostrarvi qualche foto dei "lavori in corso", stagione per stagione.

PRIMAVERA
Con Margherita, siamo partite da un cerchietto di plastica verde, a cui sono andata ad incollare tanti fiorellini rosa e qualche fogliolina. Poi, per una signorina vanitosa, anche gli orecchini, ottenuti incollando su gancetti "a monachella" due margheritone rosa.
Da lì siamo andate ad applicare (con la puntatrice) tanti tanti fiori all'abito che già avevamo: uno grande sulla spalla, alcuni in cintura, altri sul collo, ecc. poi uno su ogni "petalo" della gonna.
Infine, una collana di fiori realizzata con del semplice nastrino verde da pacchi a cui abbiamo puntato altri fiori e, piccola "chicca", un anello con pulcinetto-pupazzino. 
Ultimo tocco, un leggero velo rosa in testa, per un effetto ancor più romantico.

Ecco qui!


ESTATE
Con Mariangela, siamo partite da un cerchietto giallo a cui abbiamo applicato dapprima un girasole. Per adornare l'abitino bianco, abbiamo fustellato un cerchio giallo di gomma crepla adesiva e tanti rettangolini arancioni per i raggi. Poi, siamo andate sbizzarrendoci con frutti ed ortaggi estivi: una fetta d'anguria, un'albicocca, ciliegie in gomma crepla ed un pomodoro giocattolo. Sul bordo del vestito, siamo poi andate a puntare tanti girasoli. Guardate che bello l'effetto in movimento-ballo! 

Poi, il tocco un po' mattacchione di Mariangela: attaccare ad una striscia di rete gialla che avrebbe fatto da cintura tre animaletti marini/acquatici: un'aragosta, un pesciolino ed una paperella.
Inoltre, qualche accessorio: una catenella colorata al collo, un braccialetto colorato e un elastico per capelli trasformato in braccialetto con girasoli.
Infine, abbiamo deciso di rendere più piena e colorata la coroncina, aggiungendo al girasole sul cerchietto altri fiori estivi e dai colori caldi: papaveri e gerbere.
Ultimo tocco: in mano, un bel mazzo di vere spighe di grano, fermate da un nastro rosso.

AUTUNNO
Anche per l'Autunno-Camilla siamo partite dalla coroncina: un cerchietto scuro a cui ho incollato tante foglie finte dai colori caldi.
Sul semplice abitino bianco, siamo poi andate a fissare tre funghetti bianchi e rossi. Abbiamo trovato una vecchia collana della nonna fatta a grandi semi dorati. In vita, un nastro-cintura rosso ed oro, chiuso dietro in un grande fiocco: dalla cintura abbiamo fatto sbucare dei rametti ornamentali  di foglie, bacche e zucche.
Al polso, un elastico per capelli marrone trasformato in braccialetto con uva.

Il bordo dell'abito è stato ornato da tante foglie arancioni, sempre pinzate con la pinzatrice.



Ed ora, veniamo ai maschietti.
Se per le bimbe tutto è stato piuttosto semplice e quasi immediato, avendo come punto di partenza i cerchietti e gli abiti lunghi, per i maschi ci è voluto un po' più impegno, per ottenere un risultato che fosse a loro gradito ma, nel contempo, aderente al tema scelto.

L'INVERNO
Per Giovanni, siamo partiti dai colori - bianco e blu elettrico - e da pezzi di un vecchio costume da... principessa dei ghiacci: un cappellino di peluche bianco, un bolerino blu con bordo di peluche bianco ed un collo/corazza di paillettes argentate.
A questo, abbiamo aggiunto un nostro maglioncino ed un paio di pantaloni da tuta blu elettrico.
Poi... un mantello da Batman (sempre in tinta) ed alcuni pezzi di tulle argentato decorato da fiocchi di neve, messo in parte vita ed in parte obliquo, a mò di fodero e cinturone porta-spada.
Sì, perchè, se inverno doveva essere, da subito Giovanni si era immaginato come un Principe-Cavaliere Inverno...
Così, procedendo a fustellare fiocchi di neve nel feltro adesivo ed acquistando una spada giocattolo in tinta...



ed aggiungendo un paio di "Moon boots"... siamo arrivati ad un risultato niente male.

GIRASOLE
Il costume di Tommaso è partito da due grandi girasoli finti: uno incollato su una vecchia cuffietta scura (provata in anteprima da Camilla) ed uno su una lunga striscia di rete verde, che avremmo poi usato come il tulle di Giovanni, come porta-spada. Anche questo girasole, infatti, desiderava una spada tutta verde...
Come base, una felpa gialla ed un paio di pantaloni verdoni, per petali e gambo di girasole. Ad entrambi, ho pinzato un girasole in feltro per manica e per gamba.
Come tocco finale, ho recuperato uno scampolo di stoffa gialla che, incollato ad un pezzo di un vecchio costumino da fiorellino, è stato trasformato in mantello.



MADRE NATURA?
Senza entrare in concetti troppo filosofici nè scomodare entità pagane, abbiamo pensato ad una coroncina anche per me. Che, per par condicio, ho messo un po' di tutte le stagioni sul mio cerchietto: delle foglioline d'autunno, un girasole estivo; dei fiorellini primaverili ed un fiocco argentato con fiocchi di neve invernali. Senza altro, mi sembrava carino mettermi in testa un po' di tutti miei bimbi e far contenti tutti loro... 

Bene, dopo tutti questi preparativi...
Eccoli qui!!!
LA PRIMAVERA-MARGHERITA

L'ESTATE-MARIANGELA

L'AUTUNNO-CAMILLA

L'INVERNO-GIOVANNI


IL GIRASOLE-TOMMASO

Qui, alla fine del pomeriggio in pizza, col mantello bello e pestato...
Le  ragazze...
I ragazzi con la mamma...

Noi tutti insieme

Infine, i temi in Camilla e Mariangela descrivono i propri costumi, oltre ai loro disegni.

TEMA
IL MIO COSTUME DI CARNEVALE
QUEST’ANNO PER CARNEVALE IO MI VESTO DA AUTUNNO.
IL MIO COSTUME E’ BIANCO E HA DELLE FOGLIE, DELLE ZUCCHE , DEI FUNGHI E UNA CINTURA.
IN TESTA HO UN CERCHIETTO CON DELLE FOGLIE.
HO ANCHE UNA COLLANA E UN BRACCIALETTO.
A ME PIACE QUESTO COSTUME PERCHE’ E’ BELLO.




Giovanni, dal canto suo, vi aspetta la prossima settimana con un racconto inventato ispirandosi al proprio costume ed al proprio personaggio.
Intanto... BUON CARNEVALE A TUTTI!!!

Ah, con i nostri costumi, partecipiamo anche quest'anno alla Raccolta link vestiti da creare riciclando di NonnAnna!!!

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