domenica 29 aprile 2012

Torta di primavera: le margherite e le fragoline

Dopo il lavoro svolto sulla favola "Le margherite e le fragoline", questa storia si è trasformata in un coreografico dolce da realizzare tutti insieme.
Il tempo dell'anno, a casa nostra, viene scandito, tra l'altro, da una torta speciale per ogni stagione. Che faccia pasticciare allegramente i bambini in cucina e, nel contempo, insegni loro qualcosa sui frutti e gli elementi di quel periodo. Il punto di partenza è sempre una mattina di spesa al mercato, dove i bambini possono vedere concretamente la variopinta distesa dei frutti e degli ortaggi di stagione. La primavera è il tempo delle fragole: belle, buone e rosse.
Ma anche tempo di margherite, fiore-simbolo della stagione e nostro filo conduttore, in questo periodo.
Così, qualche giorno fa, i bambini hanno preparato -quasi completamente da soli-  una bella serie di margherite-meringhe. Torta gelato per preparare la quale hanno montato a neve prima diverse chiare d'uovo, poi, a parte, la panna. Una volta miscelato delicatamente i composti -ecco qualche mio piccolo aiuto- si sono divertiti poi tanto a sbriciolarvi dentro una bella quantità di spumini. Poi, tutto è stato versato in stampi e stampini e posto in in freezer per una notte.

Intanto, abbiamo preparato le corolle-biscotto.
Ed anche un bel vassoio di portata foderando prima con carta crespa gialla e poi con cellophane trasparente (riciclato dalle uova di Pasqua) il coperchio di una grande scatola di cartone. 
Poco prima di servire, ecco l'attività primaverile vera e propria: un bel momento in cui ogni piccolo cuoco-pasticcere si è divertito a lavare e stagliuzzare pezzetti di fragola che, intere, sono andate a comporre il nostro grande vassoio (...) di margherite e fragol(ine) mentre, tagliate e zuccherate, hanno accompagnato le fette di torta.
Il tutto, accompagnato -neanche a dirlo- da un bel numero di assaggi ed assaggini...
Non ci crederete, ma a noi questa versione de "Le margherite e le fragoline" è piaciuta particolarmente!!! :)


venerdì 27 aprile 2012

Le margherite e le fragoline (grazie nonnAnna!)


Quando ho letto questa bella favolina sull'Inventafavole, ho subito pensato che potesse essere perfetta per noi che, in questa primavera, ci stiamo dedicando al "Progetto margherite".
Allora, col permesso di nonnAnna, abbiamo iniziato a lavorarci su.
Ho letto la storia ai bambini, poi l'ha letta e riletta Margherita.
Intanto, dovevamo pensare a come concluderla... Margherita ha inventato un suo finale e - dopo l'approvazione dei fratellini- l'ha scritto di getto sul proprio quaderno.
Di lì, ho illustrato semplicemente la storia, scegliendo immagini grandi e lineari. Che Camilla, Mariangela e Giovanni hanno colorato giorno dopo giorno, mentre la sorella più grande le disegnava a sua volta. "Quando coloriamo Gaia?" era la domanda di rito del mattino.
Così, "Le margherite e le fragoline" è diventata la nostra storia delle primavera 2012.
Vi mostro il nostro lavoro, e ringrazio di nuovo nonnAnna per questo bel regalo.
(In fondo al post, per chi volesse, lascio i link per scaricare favola ed illustrazioni).

LE MARGHERITE E LE FRAGOLINE 



Gaia adora i fiori e, tornando a casa da scuola, passa sempre nel prato per raccoglierne un mazzetto da mettere nel vaso che ha posizionato sul davanzale della sua cameretta.



Adesso che è primavera il prato si è riempito di bellissime margherite bianche, quelle proprio grandi e con il gambo lungo: insomma bellissime!



Nel raccogliere i fiori vede, proprio sul bordo del prato, una piccola pianticella sconosciuta, ma è così insignificante che non le dedica più di uno sguardo e continua a formare il suo bel mazzolino.
Dopo alcuni giorni nota che su quella pianticella sono spuntati alcuni fiorellini bianchi ma... hanno un gambo talmente corto che non può certamente metterli insieme alle margherite! 



Oggi, per la festa della mamma, Gaia vuole raccogliere un bel mazzo di quelle stupende margherite da aggiungere al biglietto a forma di cuore che ha già preparato. 
Nel raccogliere i fiori vede che sulla pianticella sconosciuta i fiorellini bianchi si sono trasformati in piccole cose rosse che sembrano fragoline, ne raccoglie una e, con precauzione, ne assaggia un pezzettino e sì... sono proprio delle fragole ed anche molto buone.



Allora decide di aggiungerle al regalo che farà alla mamma, ne raccoglie alcune e le mette nel fazzolettino ricamato che ha nella tasca del grembiulino.
Cosa succede dopo? Continua tu!
Da qui in poi, il finale di Bimbi felici a casa:

Allora Gaia torna a casa e si chiude in cucina per fare una sorpresa alla mamma.
Prepara una bellissima torta alla crema, poi la decora con le fragoline che ha raccolto e ci versa sopra della gelatina molto molto lucida.
Poi va a prendere il bigliettino a forma di cuore e il pacco regalo che aveva già preparato e chiama la mamma.



Quando la mamma vede tutte queste sorprese per lei, abbraccia con gioia la sua piccola Gaia.


Sistemano il mazzolino di margherite in un vasetto sulla tavola, affettano la torta e la mangiano felici.


Questa favola ci ha dato anche lo spunto per guardarci attorno ed osservare con attenzione la natura.
Noi avevamo già seminato delle margheritine in vaso, che stanno crescendo poco per volta...


 passeggiando in campagna abbiamo trovato delle piantine di fragola, e ne stiamo osservando la crescita. 

La bisnonna C., inoltre, l'altro giorno ci ha regalato un "rametto di fragoline" che stanno crescendo nel suo giardino:


In ultimo (ma solo per ora), una nostra interpretazione tridimensionale di Gaia, margherite e fragoline...


Qui sotto, i link per scaricare la favola e, volendo, stampare le immagini da colorare:
Le margherite e le fragoline - storia completa
Le margherite e le fragoline - illustrazioni

giovedì 26 aprile 2012

Aprile

Ormai sul finire del mese, ecco una poesia di Luciano Folgore e, prendendo spunto da essa, la descrizione personificata di Aprile, immaginato da Margherita come una graziosa fanciulla.

Aprile 
Verde, festoso, gentile
è il panorama d'Aprile;
sembra dipinto a pennello
da qualche grande pittore.
"Guardate il cielo, che bello!"
bisbiglian le viole in fiore.
"Guardate il mare, che incanto!"
dicon le vele nel vento.
"Guardate l'erba, che manto!"
cantan le nubi d'argento.
Sono fratelli e compagni
torrenti, rivoli e stagni;
sono compagni e fratelli
passeri, tordi e fringuelli;
son fedelissimi amici
steli, germogli e radici.
(di L. Folgore)


mercoledì 25 aprile 2012

Margherite: percorso interdisciplinare

 Il nostro "progetto margherite" si sta sviluppando di giorno in giorno coinvolgendo, come piace a noi, un po' tutte le materie in un piacevole ed eclettico percorso interdisciplinare.
Ecco alcune attività ed esercizi svolti da Margherita, classe seconda - scuola primaria: 
1- Un primo dettato sulla margherita-pratolina come fiore nei suoi diversi aspetti (tratto da www.artefiori.it)

DETTATO - LA STORIA DELLA "PRATOLINA"
In primavera i prati si coprono spontaneamente di migliaia di margheritine. Forse non tutti sanno che tale fiore, detto anche “pratolina” e così comune dalle nostre parti, ha una storia molto antica.
Il suo nome scientifico è “bellis” e deriva da una leggenda. Bellis era la figlia del dio Belus. Un giorno, mentre danzava con il suo fidanzato, attirò l’attenzione del dio della primavera a causa della sua bellezza. Il dio tentò di strapparla al fidanzato; quest’ultimo reagì con violenza e la poveretta, per salvarsi da entrambi, si trasformò in una margheritina.
La pratolina fu molto amata nei tempi antichi. Quando Margherita di Valois, sorella di Francesco I, sposò Emanuele di Savoia, fu presentata a corte con un cesto di margherite. San Luigi IX, Re di Francia, amava così tanto questo fiore che si era fatto fare un anello a forma di margherita. Margherita d’Angiò, moglie del re Enrico VI d’Inghilterra, era solita far ricamare delle margheritine sulle vesti dei cortigiani: aperte indicavano la vita; chiuse, la purezza.
In inglese la margherita si chiama “daisy” e deriva dall’espressione “day’s eye”, che significa “occhio del giorno”.
2- Un altro dettato, nostra elaborazione di svariate informazioni reperite in rete: 
DETTATO - La margherita, il fiore per eccellenza
La margherita è il fiore per eccellenza.
Simbolo di semplicità,  purezza,  innocenza e freschezza, si dice che abbia proprietà profetiche, tanto che il classico "m'ama, non m'ama" si fa da sempre strappando i petali di questo delicato fiore.
Il suo significato medievale, invece, è di attesa, anche se proprio a questo periodo della storia è attribuita l'usanza di sfogliare il fiore per scoprire i sentimenti dell'amato. Le dame medievali, una volta dichiarato il loro amore al cavaliere, gli concedevano di ornare il proprio scudo con fiori di margherita.
I fiori della margherita hanno proprietà benefiche usate in erboristeria: sono depurativi ed antinfiammatori ed aiutano a curare la pelle in caso di piccoli arrossamenti.
La margherita è stata spesso ritratta nelle opere di grande artisti come Sandro Botticelli e Domenico Ghirlandaio, che l'hanno raffigurata in dipinti e affreschi con la sua corolla giallo sole e i suoi petali candidi.
Proprio per il suo colore giallo oro circondato dai fragili petali bianchi e per la sua forma rotonda, la margherita rappresenta anche la primavera, mezza stagione che, con il suo tiepido sole, sembra essere delicata ed effimera proprio come questo semplice ma perfetto fiore.

3- Partendo dal secondo dettato, siamo andati a cercare alcune famose opere d'arte ritraenti margheritine:
Sandro Botticelli - Nascita di Venere
Sandro Botticelli - Primavera
Domenico Ghirlandaio - Natività e adorazione dei pastori
4 - Una poesia:
La prima margherita
Si svegliò la prima margherita
tra l'erbe nuove sopra il breve stelo;
ancora tutta chiusa e infreddolita

levò la testa per guardare il cielo.
Vide venir la primavera e allora
gridò: "fiorite, o sorelline, è l'ora!"
(Lina Schwar
z)

5 - Un'osservazione del fiore-margherita, nelle sue parti principali :


Bellis perennis - Wikipedia

6- In matematica, un po' di  sottrazioni vestite da margherita (www.maestrasandra.it):
7-   Problema
Per la festa della mamma, i suoi bimbi decidono di regalarle un bel mazzolino di margherite.                                                                                                                                             Se ciascuno dei suoi 5 figli raccoglie 15 margheritine, da quanti fiori sarà composto il mazzo in totale?

8 - Tutti insieme, i bambini hanno poi anche seminato delle margherite, arrivando a vederne sbocciare diverse...

lunedì 23 aprile 2012

Leggenda - Come nacque la margherita

Il filo conduttore della primavera 2012 è, per noi, la margherita. 
Il fiore simbolo di questa stagione, il più amato, raccolto e conosciuto dai bambini.
Il nostro percorso didattico è partito -come sempre- dall'osservazione della natura, e dalla semina di margheritine che stanno pian piano crescendo sul nostro balcone.
Poi, siamo passati ad un bel racconto o meglio, alla leggenda della margherita, un po' rivista da noi.
Il brano è stato letto e narrato a tutti i bambini.
Poi, Margherita l'ha letto a sua volta e ci ha lavorato su. 

Come nacque la margherita
Una volta l’Uomo del Gelo se ne stava seduto nella sua capanna di corteccia di betulla, accanto a un ruscello gelato e davanti ad un fuoco quasi spento.
Era vecchio, l’Uomo del Gelo, vecchio e triste, e i capelli gli scendevano bianchi sulle spalle, sino alla vita.
Si sentiva terribilmente solo, in quel luogo deserto dove il vento soffiava e la neve turbinava, giorno e notte, giorno e notte.
Finalmente, accadde che una fanciulla dalle guance rosse e dagli occhi lucenti si avvicinò alla capanna. Camminava svelta e leggera, portava una corona d’erba tra i capelli biondissimi e stringeva un mazzo di fiori nella mano.
“Benvenuta!” disse l’Uomo del Gelo. “E’ tanto tempo che non vedo nessuno!”
I due si sedettero e dopo un po’ l’Uomo del Gelo disse: “Raccontiamoci quali incantesimi e quali meraviglie siamo capaci di fare, così, tanto per passare il tempo.”
“D’accordo!” rispose la ragazza dagli occhi lucenti. “Comincia tu”.
“Ecco, quando io soffio, i ruscelli si fermano e l’acqua diventa dura come vetro”.
“Il mio soffio, invece, fa spuntare fiori dappertutto” disse la ragazza.
“Quando scuoto i miei capelli bianchi” riprese il vecchio “la terra si copre di neve, a un mio cenno le poche foglie sopravvissute all’autunno diventano scure e cadono dagli alberi, e il mio respiro le fa volare lontano. E anche gli uccelli volano via, verso terre lontane, e gli animali cercano di evitare il mio fiato, che fa gelare la terra.”
La giovane fanciulla rise: “Se scuoto le mie trecce bionde, cade una pioggia tiepida e dolce e le piante crescono verdissime, e i ruscelli si sciolgono. Basta un mio fischio per far tornare gli uccelli, e il loro canto mi segue dappertutto.”  
E mentre la giovane parlava, il pallido sole dell’inverno diventò più caldo e un pettirosso ed una rondine vennero a posarsi sul tetto della capanna e cominciarono a cantare. Il ruscello riprese a scorrere, aggiungendo la sua voce alla loro, e un vento leggero portò un profumo di fiori lontani.
L’Uomo del Gelo sentì che le lacrime scorrevano da suoi occhi e, man mano che il sole lo scaldava, diventò sempre più piccolo, sempre più piccolo, finchè scomparve.
Al suo posto rimase un fiorellino dal cuore giallo, con i petali bianchi orlati di rosa.
Gli uomini lo chiamarono “margherita” o “pratolina” o “bellezza di primavera”, ma qualunque sia il suo nome noi sappiamo che ci annuncia la fine dell’inverno.

Domande
1- Come immagini l'Uomo del gelo? Che stagione rappresenta?
2- Come immagini la fanciulla? Che stagione rappresenta?
3- Riassumi la leggenda, dopo aver diviso il brano in sequenze.
4- Illustra i personaggi


LA FANCIULLA


L'UOMO DEL GELO

LA MARGHERITA

domenica 22 aprile 2012

Acquerelli: paesaggi primaverili


Ecco qui altri acquerelli primaverili realizzati nei giorni scorsi.
Questa volta, il nostro modello è stato il paesaggio dipinto qui sotto. (L'ho trovato tempo fa in rete, e purtroppo  non ricordo più l'autore...)

Come per altri "lavori" in passato, ho affiancato i bambini tracciando un mio disegno in contemporanea a loro, in modo da -soprattutto- aiutarli ad orientarsi nello spazio-foglio.
Il "disegno guidato" sta diventando un'attività sempre più piacevole e collaudata anche per i più piccoli che, disegnando ciò che ha appena tracciato la mamma, si sentono sicuri e riescono a produrre immagini anche piuttosto complesse ed articolate.
Più libertà è stata lasciata loro a disegno tracciato quando, acquerelli e pennelli davanti, ognuno di loro ha scelto e miscelato a piacimento le varie tonalità di colore. 
Il risultato è, nel complesso, piuttosto armonico, nonostante le tonalità un po' "eccessive". 
Ma, in fondo, la primavera è proprio un'allegra esplosione di colori, no?

Margherita
Camilla

Mariangela

Giovanni
 

venerdì 20 aprile 2012

Acquerelli: alberi di primavera

Ecco il secondo acquerello di questa primavera: un bell'albero fiorito, tipico di questa stagione piena di colori e profumi. 
Come già per l'albero dell'inverno, ci siamo fatti un po' guidare dalle lezioni di Watercolour Secrets e stavolta anche di questo video, rielaborando però a modo nostro le foglie in fiori. 
Le bambine hanno scelto il rosa (nelle sue varie tonalità), mentre Giovanni il giallo.
Il concetto di base, semplicissimo, è di realizzare  la chioma dell'albero (fiorita o meno) partendo da macchie di colore "radunate" al centro del foglio, e poi, negli interstizi tra esse, inserire le parti visibili dei rami.
Quindi, nell'ordine: chioma-tronco-rami. 
Così, ecco un albero preciso ed ordinato...
Margherita

Uno più arioso, vivace ed esplosivo...
Camilla
Uno colmo di fiori, solido, ricco e pieno... 
Mariangela

Ed uno più "fanfarone", solare e birichino...
Giovanni

Insomma, ad ognuno il proprio albero. Elemento naturale che, davvero, può benissimo rappresentare il carattere di una persona, insieme alla vita ed alla vitalità umana.

mercoledì 18 aprile 2012

Il grande albero delle stagioni: primavera in fiore




Il nostro grande albero delle stagioni, con l'arrivo della primavera, si è fatto bello!
Per prima cosa, il cielo è diventato azzurro, di quell'azzurro pieno ed intenso che solo le splendide giornate di questa stagione sanno donare. Con un bel lavoro di tempere e pennelli, e quattro bambini a dipingere un maxi- sfondo in piena libertà.

Nel cielo, poi, si sono formate alcune nuvolette bianche, ritagliate su plastica adesiva.

Successivamente, ai piedi dell'albero, è cresciuto un bel prato d'erbetta verde (carta crespa in due dimensioni).

A questo punto, sui rami dell'albero sono spuntate delle tenere foglioline di carta velina verdina.



Poi, l'albero si è ricoperto di fiori! Fiori gialli, recuperati (come gran parte del nostro materiale) in un piccolo negozietto 0,99 cent. 



Intanto, sul prato, ecco spuntare tante margherite (che non potevano mancare, essendo il filo conduttore della nostra primavera!).

Ultimo tocco, una tenera farfallina rosa svolazzante...

Il grande albero delle stagioni 2011-2012 nacque come albero d'Autunno tuttofoglie.
Poi si trasformò in albero dell'inverno al tramonto e, dopo le grandi nevicate, un cesto di neve ci aiutò ad imbiancarlo.
Ora la Primavera l'ha fatto fiorire.
Che ne sarà di lui in estate?

Con questo albero, partecipiamo al Mercoledì dell'arte di Priorità e Passioni
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