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venerdì 13 settembre 2019

I libri di Mariangela: Il diario di Anna Frank


RELAZIONE DEL LIBRO: “IL DIARIO DI ANNA FRANK”
Titolo: Il diario di Anna Frank
Autore : Anna Frank
Editore: Evergreen
Genere del libro: Diario personale

IL LIBRO
Il diario di Anna Frank” è un vero diario ritrovato in seguito alla Seconda guerra mondiale.
Esso è appartenuto alla ragazzina Anna Frank, che all’epoca in cui le hanno regalato il fatidico diario, nel 1942, aveva appena compiuto tredici anni.
I personaggi principali sono: Anna Frank, Margot Frank, Pim Frank, la signora Frank, Peter, il Signor Van Daan, la Signora Van Daan, Elli, Miep, Koophuis, Kraler, il signor Dussel, Mouschi e Moffi.
Anna, la protagonista, è un personaggio che appare a quasi tutti una ragazzina frivola, chiacchierona, una burlona.
In realtà, Anna è una ragazzina molto profonda, intelligente, capace di educarsi e consapevole dei propri sbagli.
Al contempo, è una ragazzina fragile, desiderosa di affetto, attenzioni.
Ha un forte bisogno di sentirsi apprezzata.
Nonostante tutto, è una persona molto sveglia, brillante, attiva e faccendiera.
Ha, però, il difetto di essere un po’ irriverente e tende a rispondere male alle figure autorevoli.
Insomma, una ragazzina piena di qualità, emozioni, passioni, sentimenti e desideri.
Nel racconto, la ragazzina argomenta molto sul proprio popolo, quello degli ebrei; Infatti, in quell’arco di tempo, fu assolutamente  ingiustificabile la violenza contro questo popolo!
La protagonista ha molti ideali: pensa che tutti abbiano diritto ad essere trattati come persone umane, la violenza contro gli ebrei è inaudita.
Pensa, poi, che gli adulti, invece di rimproverare i giovani di ciò che fanno di male, debbano prima badare a se stessi, comprendere i propri errori ed imparare a correggersi.
Ella difende pienamente i giovani e la loro leggerezza d’animo.
Secondo Anna, inoltre, la fede ti guiderà ovunque, non c’è niente di più rasserenante e sano che una buona preghiera al Signore.
Nonostante tutto, Anna ha due facce: una è quella scherzosa, quella dell’Anna burlona, l’altra è la faccia dell’Anna matura, riflessiva e profonda.
La protagonista non riesce a mostrare la parte matura di sé, ha paura a mostrarsi diversamente da come è sempre apparsa.

TRAMA
Anna Frank è una ragazzina vivace, brava negli studi, piena di amiche e con una vita molto attiva.
Lei è una tedesca trasferitasi in Olanda, paese più tollerante sulle diverse credenze.
Ella è ebrea e vive con la sua famiglia, formata da altri tre membri: suo padre Pim Frank, sua madre, la Signora Frank, e sua sorella di sedici anni, Margot.
Al suo compleanno, le viene donato un diario, regalo da lei adorato, su cui inizia a scrivere subito.
La guerra è già in corso da due anni, adesso la situazione sta aggravandosi sempre di più, gli ebrei rischiano grosso: i tedeschi stanno cominciando a perseguitarli, una volta presi, gli ebrei vengono spediti in campo di concentramento.
La famiglia Frank è costretta a fuggire: si rifugeranno in un alloggio segreto!
L’appartamento segreto si trova nell’ex ufficio di Pim Frank.
La porta dell’alloggio si trova a fianco a quella del magazzino, dietro essa si trova una scaletta.
Salita questa e superata una porta a vetri smerigliati, si trova l’ufficio principale.
Di giorno ci lavorano gli ex dipendenti di Pim: Koophuis, Miep ed Elli, una stenodattilografa di venticinque anni.
Si giunge all’ufficio di Kraler (altro ex dipendente) attraverso uno sgabuzzino, dopodiché si procede per un corridoio lungo e stretto, da lì si raggiunge ‘ufficio privato, la più bella parte della casa.
In questo si trovano una splendida lampada, la radio e altre cose.
Accanto è situata un’ampia cucina, più in là si può trovare il gabinetto.
Tutto questo è il primo piano.
In seguito si sale una scaletta, se ne scende un’altra e si raggiunge l’alloggio segreto.
Ecco com’è sistemata l’abitazione segreta: a sinistra c’è una stanza adibita a camera da letto e soggiorno dei coniugi Frank.
Subito dopo la camera dei Frank, si trova la camera da letto e da lavoro di Anna e Margot.
C’è poi il bagno e l’ultima stanza, che funge da cucina, da camera da letto, da stanza da pranzo e da lavoro.
Dopo qualche giorno, come per accordo, si trasferiscono nell’abitazione segreta anche i signori Van Daan con il loro figlio, Peter, e il gatto Mouschi.
Anna inizialmente è quasi affascinata dalla vita nel nuovo appartamento, vive una vita completamente diversa da quella che viveva precedentemente.
Dopo un po’, però, inizia a stancarsi e a non sopportare più quella vita monotona, noiosa e piatta. 
La protagonista, inoltre, non va per niente d’accordo con i signori Van Daan, in particolar modo con la signora, che trova frivola, pigra, incapace e stupida.
Dopo qualche mese, viene a far parte dei clandestini anche il signor Dussel, un dentista ebreo.
Nemmeno lui sta a cuore ad Anna, per ella è troppo moralista, presuntuoso e arrogante.
Piano piano, l’entusiasmo di Anna si smorza sempre di più, ella prova una sensazione di solitudine e di incomprensione nei suoi riguardi.
Nonostante tutto ciò, cerca di essere allegra e attiva, insomma, la chiacchierona di sempre.
Alla ragazzina piace molto raccontare le abitudini di loro clandestini, tutti e otto gradiscono sedersi insieme e ascoltare la radio, in particolare Radio Orange, grazie a cui si informano sulla politica, le invasioni e le battaglie.
Intanto la guerra va avanti, da Amsterdam, dove è situato l’alloggio segreto, si odono tantissimi bombardamenti e sparatorie, tutti tremano al sentirle.
Anna ha diverse passioni, che riesce a coltivare meticolosamente nella vita da clandestina: le piace tantissimo la storia, la mitologia Greca, fare gli alberi genealogici delle famiglie reali europee e collezionare fotografie delle stelle del cinema.
Data la sua solitudine, la protagonista decide di stringere amicizia con Peter.
I due diventano inseparabili, si vogliono un bene enorme.
Peter si innamora di Anna e ogni volta che lei lo raggiunge per parlargli, egli prova una sensazione meravigliosa, riesce a esprimersi e a sfogarsi.
Inizialmente Anna vede Peter come un amico, ma successivamente la passione diventa sempre più forte, quasi da definirsi amore.
I due si scambiano anche il loro primo bacio, che la ragazzina definisce come un momento intensissimo.
Eppure c’è qualcosa ch li blocca, non riescono a esprimere i loro puri sentimenti all’altro.
Durante i due anni vissuti nell’alloggio segreto, i litigi non mancano, la protagonista litiga con la Signora Van Daan e con la propria madre.
Infatti le due non hanno mai legata molto fra loro: la madre ha sempre mostrato preferire Margot ad Anna ed Anna ha sempre mostrato preferire il proprio padre alla madre.
La ragazzina ha sempre visto il padre come figura portante, come albero maestro, gli ha sempre voluto un’ infinità di bene.
Nell’appartamento si vivono anche delle avventure: sono venuti più volte i ladri a scassinare il magazzino, una volta hanno persino rischiato che i ladri entrassero direttamente nell’alloggio!
Inoltre Elli, Miep, Kraler e Koophuis sono sempre di grande aiuto e di grande conforto per i clandestini: li intrattengono, li aggiornano sulle condizioni esterne e li riforniscono di tutto il necessario, sono diventati veri amici.
Dopo più di due anni da quando vive nascosta, Anna si accorge di essere maturata molto, ora non è più quella ragazzina con la testa piena di soli pensieri leggeri, ora è capace di risolvere i problemi più seri da sola e di condurre un discorso sensato con un adulto.

EPILOGO
Purtroppo, il 4 agosto 1944, gli otto clandestini, Kraler e Koophuis furono catturati dalle forze tedesche e vennero portati in campo di concentramento.
Solo il padre Pim sopravvisse, Kraler e Koophuis tornarono alle rispettive famiglie.
Anna è deceduta nel marzo del 1945, due mesi prima della liberazione dell’Olanda.
L’alloggio segreto fu perquisito e saccheggiato dalla Gestapo tedesca.
Insieme a qualche oggetto rimasto, Miep ed Elli trovarono il diario di Anna.

COMMENTO PERSONALE
Io ho apprezzato molto la lettura di questo diario, Anna mi ha condotto nel suo cuore, mi ha svelato i suoi segreti, i suoi desideri, le sue passioni!
Mi ha lasciata perplessa l’osservare come, da allegra e spensierata, l’entusiasmo di Anna si pachi.
Mi è piaciuto osservare la maturazione di Anna.
Trovo Anna anche una ragazzina molto desiderosa di affetto, di essere compresa e trattata come “ la vera Anna” e non come “una ragazzina comune”.
Ho adorato l’amore fra lei e Peter, così apparentemente diversi, ma così interiormente simili.
Uno dei mie episodi preferiti è stato quello del primo bacio fra Anna e Peter.
Mi ha lasciata perplessa quando la protagonista ha parlato delle sue due facce: ha paura di mostrare TUTTA la vera Anna, teme che verrebbe trattata in modo diverso se mostrasse la faccia dell’Anna matura.
Mi hanno resa molto lieta i racconti delle assurdità dei vari clandestini; esso mi è piaciuto anche perchè in quel modo si poteva vedere lì allegria e scherzosità di Anna anche in un’ epoca piena di malinconia e violenza.
È proprio un libro che ti fa entrare negli usi e costumi e nel pensiero della società di una volta, ma nonostante tutto “Il diario di Anna Frank” è adeguato a tutte le epoche in cui si stia vivendo.
Alla fine, Anna ha realizzato il suo sogno: è diventata una scrittrice di fama mondiale, una scrittrice che entra nel cuore della gente.
Una cosa bella è che ci si senta proprio Kitty, sembra che Anna ti racconti personalmente i propri sentimenti, ti tratta e parla come un amico.
Insomma, ho letto un libro molto significativo, molto intenso.
Mi ha fatto comprendere meglio le dinamiche della guerra.
Questo libro mi è piaciuto tantissimo. 

Con questo post partecipo al  "Venerdì del libro" di "HomeMadeMamma".

venerdì 20 luglio 2018

I libri di Mariangela: Fate


FATE
DATI EDITORIALI
Titolo: Fate
Autore: Silvia Ferraris
Casa Editrice: Fabbri editori
Numero di pagine:159
LUOGHI DELLA STORIA
Accademia internazionale di Ginnastica Artistica di Brescia, Accademia Nazionale dell’Acqua Acetosa di Roma, le case delle ginnaste, luoghi della loro infanzia .

PERSONAGGI PRINCIPALI
Francesca Noemi Linari, Martina Basile, Martina Maggio, Sara Berardinelli, Benedetta Ciammarughi, Clara Beccalossi, Alice D’Amato, Asia D’Amato, Alessia Federici, Elisa Iorio, Giorgia Villa, Caterina Cereghetti, Enrico Casella, Mauro Di Rienzo, genitori delle ginnaste.

SINOSSI
Ogni giorno, dodici ragazzine inseguono il loro sogno più grande: partecipare alle Olimpiadi di Tokyo.
Nonostante la loro giovane età (vanno dai tredici ai sedici anni ) hanno già le potenzialità per diventare campionesse della ginnastica artistica.
Si dividono in due società: la “Fabbrica delle campionesse” (a Brescia) e la Società dell’Acqua Acetosa (a Roma).
Sono molto diverse fra loro ma tutte hanno una passione sfrenata per la ginnastica artistica e condividono il sogno di gareggiare a Tokyo.
La ginnastica non è affatto tutta “ rose e fiori”: si allenano per più di 30 ore a settimana e alcune di loro devono alzarsi prestissimo per arrivare in tempo per l’allenamento in palestra.
Gli allenamenti sono molto duri e faticosi, ma a loro non importa: per loro la ginnastica è tutto.
A volte, però, non è facile reggere tutto questo peso e capitano dei momenti di crisi.
Nonostante il duro lavoro, le ginnaste, comunque, non perdono tempo per divertirsi chiacchierando fra loro o facendosi scherzi.
Le ginnaste non stanno più nella pelle e parlano un sacco del loro obiettivo, anche se le Olimpiadi sono ancora lontane.   

COMMENTO PERSONALE
Questo libro mi è piaciuto molto.
È davvero incredibile vedere quanto può essere grande un sogno.
Mi è piaciuto molto anche che le ginnaste abbiano così tanta passione e determinazione: mi sono un po’ rispecchiata in loro.
Trovo, però, che questo libro sia un po’ troppo breve e mi sarebbe piaciuto che fosse un po’ più articolato nel linguaggio.
Infatti, gran parte di questo libro è costituito da foto e immagini.
L’ho comunque apprezzato.     


Con questo post partecipo al  "Venerdì del libro" di "HomeMadeMamma".

venerdì 6 luglio 2018

I libri di Mariangela: Nuova pasticceria Euforbia


NUOVA PASTICCERIA EUFORBIA
DATI EDITORIALI
Titolo:  Nuova Pasticceria Euforbia.
Autore: Luigi Ballerini
Casa Editrice: Narrativa San Paolo Ragazzi .
Numero di pagine: 144
GENERE DEL LIBRO
Romanzo.
LUOGHI DELLA STORIA
Crociera, casa del signor Eugenio, laboratorio del signor Eugenio, nuova pasticceria di Euforbia, profumeria del signor Eugenio.

TEMPO DELLA STORIA
 Qualche mese.

PERSONAGGI PRINCIPALI
Euforbia, Marta, Matteo, signor Eugenio, Andrea e altri, genitori di Matteo, pittore e altri personaggi minori.

TRAMA
La primavera è vicina ed Euforbia si sta godendo la sua crociera di tre giorni.
Sono stati  Marta e Matteo ad averle fatto questo bellissimo regalo, unendo le loro forze ed i loro risparmi.
È un regalo meritato: dopo la demolizione della pasticceria, Euforbia ha deciso di aprirne un’altra e ha lavorato senza sosta per inseguire il suo sogno, adesso manca davvero poco all’ inaugurazione.
Proprio durante la crociera, Euforbia conosce il signor Eugenio, un profumiere professionista.
Dopo pochissimo fanno già amicizia ed Euforbia scopre qualcosa in più sul signor Eugenio: è a corto di ispirazione da anni e spera che fare una crociera possa aiutarlo ad inventare nuove fragranze.
La crociera è terminata ma i due si rivedranno presto.
Dopo qualche giorno dalla fine della crociera, Eugenio ospita Euforbia, Marta e Matteo ad una breve lezione di profumeria.
Grazie a questa lezione, Eugenio scopre che Matteo sia un perfetto futuro profumiere e decide di continuare  a fargli lezione.
Intanto Euforbia e Marta sono impegnatissime nei preparativi per l’inaugurazione della nuova pasticceria: manca pochissimo.
Il giorno dell’inaugurazione è finalmente arrivato e c’è tantissima gente.
Euforbia, grazie ad Eugenio, ha imparato a preparare dolci con l’aggiunta  di aromi di vari fiori.
Per Euforbia, però, questa non è l’unica gioia: ...
Anche Eugenio ha deciso di aprire una profumeria, adesso ha ritrovato l’ispirazione.
Dopo qualche mese apre anche lui.
La cosa bella è che ...
La vita non potrebbe essere più bella.

COMMENTO PERSONALE
Questo libro è molto carino.
Per i miei gusti, però, è un po’ infantile e mi sarebbe piaciuto che fosse  più lungo.
Lo trovo comunque molto piacevole e ti insegna a non abbandonare i tuoi sogni.
Trovo che il primo sia più bello, anche se del secondo mi piace molto che Euforbia sposi Andrea.
Lo consiglio a chi vuole leggere qualcosa di leggero e breve.

Con questo post partecipo al  "Venerdì del libro" di "HomeMadeMamma".

venerdì 27 aprile 2018

I libri di Mariangela e Margherita: Storie della buonanotte per bambine ribelli (1 e 2)

Anche oggi, doppia recensione (anzi, quasi quadrupla, trattandosi di due libri!), e una notevole stimolazione del senso critico delle mie "ragazze".

STORIE DELLA BUONANOTTE PER BAMBINE RIBELLI

DATI EDITORIALI
Titolo: Storie della buonanotte per bambine ribelli
Casa Editrice: Mondadori
Autore: Elena Favilli e Francesca Cavallo
Numero di pagine: 211
GENERE DEL LIBRO
Raccolta di brevi biografie su donne, libro di storie della buonanotte.

LUOGHI DELLA STORIA
Europa: Regno Unito, Italia, Russia, Svezia, Birmania, Francia, Irlanda, Grecia, Polonia, Germania;
Africa: Sudan, Mauritius, Niger, Egitto, Somalia, Sudafrica, Giamaica, Kenya, Ghana, Siria, Iraq;
Asia: Emirati Arabi Uniti, Giappone, India, Pakistan, Arabia Saudita, Corea, Afghanistan, Cina;
America: Cuba, Stati Uniti, Canada, Bolivia, Brasile, Messico, Argentina, Cile, Haiti, Sierra Leone, Repubblica Dominicana, Colombia;
Oceania: Australia, Nuova Zelanda.

TEMPO DELLA STORIA
Tutte le epoche.
Dal 1508 a.C. fino al giorno d’oggi.

PERSONAGGI PRINCIPALI
Oltre cento donne e ragazze, 100 donne coraggiose e anticonformiste in ogni angolo del pianeta.

Mariangela
SINOSSI
Questo libro è una raccolta di biografie di donne che hanno compiuto grandi azioni.
C’è la storia di Helen Keller, un’attivista cieca e sorda, la storia di Malala, quella di Rita Levi Montalcini e tantissime altre.
Le storie passano dal 1058 a.c ai nostri giorni: le protagoniste  vengono da tutto il mondo e da tutte le epoche.
Queste storie vogliono far capire alle  bambine che devono lottare per  trasformare i propri sogni in realtà, perchè, se ci credono, si avvereranno.

COMMENTO PERSONALE
Non tutto in questo libro mi è piaciuto: le autrici pensano che le donne non abbiano affatto bisogno di un uomo o di una famiglia, che debbano fare sempre e solo quello che vogliono.
Pare quasi che le donne siano migliori degli uomini.
La cosa più brutta di questo libro, per me, è che all’interno ci sia una storia gender. Lo trovo assolutamente diseducativo.
Il resto mi è piaciuto: delle storie sono molto interessanti e curiose, mi è piaciuta molto quella della ginnasta Simone Biles, una delle ginnaste che preferisco.
Diciamo che questo libro mi è piaciuto per un lato.     

Margherita
SINOSSI
Il libro, contenente 100 biografie di donne vissute in tutte le epoche e a tutte le latitudini, racconta le storie di un centinaio di donne che si sono distinte per coraggio, pazienza, caparbia e perseveranza, e che grazie alle loro straordinarie capacità, nonostante le avversità e i pericoli, sono riuscite a realizzare i loro sogni.
Da Ada Lovelace a Coco Chanel, da Astrid Lindgren a Cleopatra, da Caterina la Grande a Frida Kahlo, da Grace O’Malley a Hatshepsut, da Ipazia a Jane Austen, da Jingu a Malala Yousafzai, da Kate Sheppard a Margherita Hack, da Artemisia Gentileschi a Nina Simone a Sonita Alizadeh a Michaela Deprince, 100 storie di donne che hanno cambiato il mondo, che hanno dato e continuando a dare il buon esempio e invitano le bambine ribelli di tutto il mondo a non mollare mai e a seguire sempre i loro sogni, qualunque essi siano.

COMMENTO PERSONALE
Ho trovato questo libro particolarmente interessante.
Mi ha subito incuriosita, dato che ne avevo sentito parlare molto bene.
Conoscevo già alcune delle protagoniste, come Cleopatra, Frida Kahlo, Coco Chanel, Margherita Hack, Artemisia Gentileschi, Simon Biles, Malala Yousafzai o Astrid Lindgren, ma la maggior parte delle donne era a me sconosciuta.
L’ho letto in una serata, e l’ho trovato molto stimolante.
Le storie, sebbene un po’ approssimative, sono scritte con un linguaggio semplice, discorsivo e facilmente comprensibile anche da bambine piccole, il che è un pregio, e le illustrazioni rendono più chiare le biografie.
Nonostante il libro possa sembrare rivolto a bambine di età più piccola, si presta con facilità ad essere letto da donne di qualunque età: il coraggio e la perseveranza sono valori che non è mai troppo tardi fare propri.
Può essere molto utile per incoraggiare ragazzine o bambine a seguire i propri sogni senza timori, perché per essere realizzate nella vita basta semplicemente fare quello che ci appassiona.
Tuttavia mi ha lasciata perplessa la versione molto “politicizzata” delle storie raccolte.
Non sono scritte con la parzialità che, secondo me, necessita un libro del genere.
L’orientamento è inequivocabilmente comunista e sebbene io non voglia dare pareri politici l’ho trovato scorretto da parte delle autrici.
Non sono storie parziali, non si lascia alle lettrici lo spazio per decidere da sole se ammirare o meno le protagoniste, presentandole solamente nel loro lato più positivo, molto spesso enfatizzato, per lasciar cadere completamente quello che non era “utile” alla causa delle autrici.
Ad esempio, nel libro sono state inserite due storie che mi hanno lasciata molto sorpresa negativamente: la storia di un bambino trasgender (naturalmente presentato come “bambina”) e quella di una partigiana.
L’ho trovato oltremodo scorretto, perché non bisognerebbe dare un parere politico su persone appartenenti a "partiti" così estremisti.
Nel complesso, però, il libro è una lettura facile, divertente e, se presa con il giusto distacco, istruttiva.

Ne consiglierei la lettura, ma solo quando si è abbastanza sicuri di essere capaci di filtrare il contenuto da messaggi politici insiti.

Con questo post partecipiamo al  "Venerdì del libro" di "HomeMadeMamma".
e

venerdì 20 aprile 2018

I libri di Mariangela e Margherita: Io speriamo che me la cavo

Oggi Mariangela e Margherita e "parlano" del celeberrimo libro del maestro Marcello d'Orta, di cui hanno poi letto anche i seguiti e visto il film di Paolo Villaggio. 


IO SPERIAMO CHE ME LA CAVO

DATI EDITORIALI
Titolo: Io speriamo che me la cavo
Autore: Marcello D’Orta (maestro elementare)
Citazione:Io speriamo che me la cavo!
Casa Editrice: Mondadori
Numero di pagine: 142
GENERE DEL LIBRO
Raccolta di temi.
LUOGHI DELLA STORIA
Italia, Campania, Napoli e dintorni.

PERSONAGGI PRINCIPALI
Maestro D’Orta, alunni della sua classe attraverso gli anni.


Mariangela
TRAMA
Questo libro è una raccolta di temi di bambini napoletani.
Un maestro di elementari ha raccolto sessanta temi dei suoi alunni, creando il libro di cui vi sto parlando.
I temi sono stati lasciati  con una forma sgrammaticata apposta per evidenziare l’ignoranza di questi bambini.
Questo libro è divertente, ma anche triste.
Infatti leggendolo si scoprono delle bruttissime situazioni del Meridione.

COMMENTO PERSONALE
Questo libro mi è piaciuto.
L’ho trovato divertente, però all’interno c’è la presenza di parolacce.

Margherita
SINOSSI
Il libro, uscito nel 1990, è composto da sessanta temi di bambini napoletani che frequentano le elementari.
Gli scritti trattano degli argomenti più disparati: la famiglia, l’amore, la sessualità, la vita di tutti i giorni, la casa, la religione, le vacanze estive, la storia, la geografia, programmi e sceneggiati televisivi, gli amici, l’Italia, l’Europa, la pace, la guerra, ricorrenze particolari come Natale o Pasqua.
Da tutti i temi, scritti con l’innocenza semplice e l’ignoranza genuina dei bambini, trapela la descrizione di un mondo ancora arretrato, un mondo di tradizioni, dialetto e, purtroppo, ancora d’ignoranza, un mondo che attraverso gli occhi puri e ingenui dei bambini è descritto con esilarante veridicità e insieme toccante delicatezza.
Attraverso le descrizioni prive di affettazioni e di abbellimenti di chi la realtà partenopea la vive tutti i giorni e la racconta così com’è nella sua interezza più completa, si entra in un mondo difficile, seppure descritto dai bambini quasi con affetto, fatto di case dai cui tetti entra l’acqua, di famiglie pressoché analfabete che faticano a seguire i figli, di una disoccupazione che porta ad adattarsi alle mansioni più umili per di avere il pane, ma anche un modo di serenità ancestrale, di piccole cose, di passeggiate al sole, di bagni nell’acqua calda del mare, di tante risate con gli amici, di scherzi e giochi.
Una Napoli giocosa e allegra e una Napoli tetra, quasi decadente: due facce della stessa medaglia, i poli opposti di una stessa realtà.
Con spiazzante realismo, tanti errori grammaticali (riportati fedelmente dal maestro per non togliere nulla della realtà di quei temi) e una delicatezza esilarante seppure grottesca, la quotidianità dei bambini diventa protagonista di un libro che ti fa ridere fino alle lacrime, oppure, all’incontrario, piangere fino a ridere.

COMMENTO PERSONALE
Questo libro mi è piaciuto molto.
L’ho iniziato dubbiosa, pensando che non sarebbe stato altro che l’ennesima pagliacciata ridicola.
Mi sono dovuta completamente ricredere.
E’ un libro all’apparenza “leggero”, una classica “lettura-da-ombrellone”, eppure, fra quelle righe sghembe e sgrammaticate, si trova una realtà talmente cruda da spiazzare.
E’ un libro umoristico, che fa ridere di cuore e al contempo riflettere.
Mi ha fatto pensare molto alla condizione sociale che tutt’ora occupano molte persone, specialmente, ma non soltanto, nel Sud del nostro Paese.
Mi è piaciuto molto, perché ha stimolato in me riflessioni che non mi sarei mai aspettata che un libro del genere potesse suscitarmi.

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e

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