Ci sono giorni e ricorrenze dell'anno che ci piace valorizzare con i bambini in maniera rituale, anno dopo anno. Occasioni un po' speciali, rese tali anche dal loro ricorrere come eventi attesi, preparati e festeggiati in famiglia.
Tra questi, sicuramente c'è l'11 novembre, giorno di San Martino.
Un santo particolarmente caro ai bambini, un personaggio pietoso e carismatico allo stesso tempo, vessillo di un bell'agire e di un cuore autenticamente religioso.
Ma anche un momento intenso nel pieno dell'autunno, dal sapore di nebbia, di primi freddi, di castagne e vino nuovo.
Già l'anno scorso avevamo raccontato la leggenda e parlato dell'estate di San Martino.
Ed eravamo andati a San Martino in Rio, per assistere alla bellissima rievocazione storica.
Quest'anno abbiamo dedicato a San Martino un paio di giornate e tanta attenzione.
1 - Innanzitutto, riprendendo la leggenda (nella versione di Menicucci che riporto volentieri);
La leggenda di San Martino
San
Martino era un bel soldato, giovane e forte.
Se
ne andava, in un giorno di novembre, lungo una strada di campagna e si riparava
dalla pioggia con un pesante martello che l’avvolgeva tutto.
“Che
brutta stagione!” disse guardandosi attorno.
Gli
alberi avevano perduto le loro foglie e alzavano i rami stecchiti e nudi verso
il cielo grigio, tutto uguale, che prometteva pioggia per chissà quanto tempo.
Non c’era un fiore nei prati; quella poca erba era tutta inzuppata d’acqua e in
mezzo vi saltavano le rane e facevano: “Gre, gre!”.
La
strada era deserta, tutti stavano riparati dentro le case.
Soltanto
un mendicante se ne stava seduto sopra un paracarro, al margine della strada e
tremava sotto la pioggia, cercando di ripararsi sotto pochi cenci che ormai
erano intrisi d’acqua e non servivano più a nulla.
“Poveretto!”
disse Martino, fermandosi davanti a lui. “Vorrei tanto aiutarti, ma i soldati
sono poveri e ti dico la verità: in tasca non ho neppure una moneta per farti
bere qualcosa che ti scaldi”.
“Non
importa” rispose il poveretto rannicchiato sotto l’acqua. “Mi hai detto una
buona parola. Anche questa è carità. Non capita spesso…”
“Aspetta!”
disse ad un tratto Martino “Qualcosa ce l’ho”.
Trasse
la spada e tagliò il mantello in due parti.
“Ecco
qua” disse contento “Mezzo per uno e staremo abbastanza caldi tutti e due”.
Posò il mantello sulle spalle del vecchio che lo guardava con riconoscenza e
proseguì lietamente il suo cammino.
Poco
dopo incontrò un altro mendicante, anche questi lacero e tremante sotto la
pioggia gelida che veniva giù.
“Quanti
poveri ci sono al mondo!” disse fra sè Martino e la sua bella contentezza era
svanita. Lo spettacolo della miseria gli aveva rattristato il cuore. Senza
neppure pensarci su un momento, si tolse la metà del mantello che si era
gettato sulle spalle e lo regalò al mendicante.
Martino camminava e pregava Dio per la povera
gente e si sentiva il cuore pieno di amore e di pietà. Era così assorto nei
suoi pensieri che non si era neppure accorto che aveva smesso di piovere.
Guardandosi
attorno pensò di sognare. Il cielo si era schiarito e le pozzanghere erano
piene di riflessi azzurri. All’orizzonte era apparso un bellissimo arcobaleno e
il sole era caldo e luminoso. Le siepi erano tutte fiorite e gli uccellini,
sugli alberi, cantavano lietamente. Non pareva più autunno, ma la dolce e
tiepida primavera.
Dio aveva voluto ricompensare l’atto generoso di
Martino e gli aveva mandato un segno della sua benevolenza.
Da
allora, nel pieno dell’autunno, s’è sempre qualche giornata tiepida, il sole
splende e i rami spogli provano anche a mettere qualche gemma. Gli uomini
dicono che quella è l’estate di San Martino che il cielo, ogni anno, manda
sulla terra per ricordare l’atto pietoso del Santo che regalò il suo mantello
ai poveri.
(M.
Menicucci)
2 - Poi ho stampato un bel disegno da Religiocando che raffigura l'episodio del mantello, colorato da Camilla, Mariangela e Giovanni.
3 - Intanto Margherita scriveva sotto dettatura una poesia..,
La leggenda di San Martino
San Martino sul destriero
galoppava, galoppava,
tutto avvolto nel mantello,
tutto assorto nel pensiero.
Nero il cielo, freddo il vento
ed un turbine di foglie:
era autunno. San Martino
galoppando udì un lamento.
“Muoio”, un vecchierello
ripeteva poverino.
San Martino con la spada
tagliò a mezzo il suo mantello.
Che tepore! Al poverino
già ritornan sangue e vita,
or ch’è avvolto nel mantello
del pietoso San Martino.
Ricomincia a galoppare
nel grigiore il cavaliere
quando tiepido il bel sole,
per prodigio, ecco riappare!
D’un azzurro intenerito
che ricorda primavera
si ricopre tutto il cielo:
pare il mondo rifiorito.
San Martino sul destriero
galoppava, galoppava,
tutto avvolto nel mantello,
tutto assorto nel pensiero.
Nero il cielo, freddo il vento
ed un turbine di foglie:
era autunno. San Martino
galoppando udì un lamento.
“Muoio”, un vecchierello
ripeteva poverino.
San Martino con la spada
tagliò a mezzo il suo mantello.
Che tepore! Al poverino
già ritornan sangue e vita,
or ch’è avvolto nel mantello
del pietoso San Martino.
Ricomincia a galoppare
nel grigiore il cavaliere
quando tiepido il bel sole,
per prodigio, ecco riappare!
D’un azzurro intenerito
che ricorda primavera
si ricopre tutto il cielo:
pare il mondo rifiorito.
(Tratto liberamente da una poesia di Olga Siniscalchi)
4 - Su "ispirazione" di Giovanni, ogni bimbo ha poi disegnato di proprio pugno San Martino ed il vecchierello...
4 - Su "ispirazione" di Giovanni, ogni bimbo ha poi disegnato di proprio pugno San Martino ed il vecchierello...
Margherita |
Camilla |
Mariangela |
Giovanni |
5 - Infine, cadendo quest'anno l'11 novembre di domenica, ci siamo messi tutti (Tommaso compreso) all'opera in cucina, per realizzare il dolce per il pranzo festivo. Seguendo una tradizione piuttosto diffusa nel nord Italia ma tutta nuova per noi, abbiamo preparato un grande San Martino di pastafrolla bicolore (alnaturale e al cacao), con tanto di spada e mantello.
Per rendere il tutto più vivace, abbiamo poi preparato la glassa colorata, e dipinto con essa il nostro San Martino.
Ecco qui il nostro maxi-biscottone finito!
Domani lo metteremo in tavola insieme ad una buona crema chantilly ed alle caldarroste.
BUONA DOMENICA DI SAN MARTINO A TUTTI!!!
Con questo post, partecipiamo ai "Teachable moments" di Palmy.
BUONA DOMENICA DI SAN MARTINO A TUTTI!!!
Con questo post, partecipiamo ai "Teachable moments" di Palmy.
Bellissima torta! Complimenti a tutti i pasticceri!
RispondiEliminaLena
Grazie!
EliminaEcco un altro post dai colori caldi e teneri come una copertina di lana.
RispondiEliminaOgni volta mi godo le immagini dei vostri bambini con le manine impiastricciate di farina o di colore.
La giornata di San Martino è quasi finita, oggi il sole qui non è uscito per niente, ma la lezione di generosità e di carità di questo Santo è più forte, rimane sempre presente.
Buona serata a tutti voi!
Che carina sei sempre! Anche qui è piovuto tutt'oggi, ma i giorni scorsi sono stati effettivamente tiepidi e luminosi rispettando quello che, anche secondo Wikipedia, dovrebbe essere "un eventuale periodo autunnale in cui, dopo le prime gelate, si verificano condizioni climatiche di bel tempo e relativo tepore". Al di là di tutto, comunque, la lezione di San Martino è davvero forte e presente. Col vangelo di oggi, poi "L'obolo della vedova", il quadro del valore della carità si è fatto ancor più completo ed incisivo per le coscienze di tutti, grandi e piccini.
EliminaNoi milanesi siamo sempre in anticipo ( o in ritardo?) con il Vangelo.
RispondiEliminaInfatti da noi ieri era la Solennità di Cristo Re dell'Universo e il nostro parroco ha fatto una bella riflessione, anche concreta, chiedendo ai bambini di descrivere le caratteristiche di un re e sottolineando invece le caratteristiche del Regno annunciato da Gesù, dove non prevale il potere, il comando, la volontà di sopraffarre, ma l'amore, il servizio agli altri, e la carità.
Chissà se poi questi valori saranno approfonditi, vissuti anche in famiglia. Frequentando l'ambiente scolastico mi capita di sentire di episodi così tristi, di prevaricazioni da parte dei bambini avallate anche dai genitori...
Ah già, è vero, il rito ambrosiano! Non ci avevo pensato... Speriamo davvero che le Parole evangeliche germoglino come piccoli semi nell'animo di tutti.
Eliminaabbiamo cucinato un sacco anche qui... bellissimo il vostro dolce!
RispondiEliminaGrazie!
EliminaBrava! C'è sempre da imparare dai tuoi tutorial dolci...a proposito ti ho citata nel mio ultimo post, se ti va di venire a dare un'occhiata, questo è il link http://wwwmammadibea.blogspot.it/2012/11/torta-buzz-lightyear.html
RispondiEliminaUn abbraccio
Ale
Uhhhh, che immenso onore!!! Grazie tantissime! Sono troppo contenta di esserti stata utile!
EliminaSono imperdonabile! Solo ora riesco a leggere questo bel post... che bel biscottone e che bravi i tuoi figli con le glasse colorate! Grazie di aver partecipato, ti aspetto per i prossimi appuntamenti!
RispondiEliminaFigurati!!! Mi ha fatto piacere partecipare! A questo giro, mi sa che non ce la faremo, ma siamo pronti per i successivi!
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