SANTI
E MORTI
Nei giorni 1 e 2 novembre, noi cattolici facciamo
memoria di tutti i santi del Paradiso e delle anime che stanno espiando i loro
peccati nel Purgatorio. Sono ricorrenze molto sentite dalla gente, che hanno
dato origine a numerose tradizioni locali, soprattutto legate al culto dei
defunti.
Il giorno dei santi, il 1° novembre, è festa di
precetto: tutti noi cattolici abbiamo l’obbligo di andare a Messa per onorare i
santi del Paradiso.
La maggior parte delle tradizioni riguarda invece
la Commemorazione dei Defunti, il 2 novembre.
La tradizione più importante e diffusa ovunque è
quella della visita ai cimiteri e della cura delle tombe, che vengono pulite ed
ornate di fiori freschi.
Nelle chiese vengono celebrate molte Messe a
suffragio dei defunti, soprattutto di quelli che non hanno più nessuno che
preghi per loro; nei cimiteri, il sacerdote passa in processione a benedire le
tombe.
Numerose sono, poi, le tradizioni gastronomiche
legate a questa ricorrenza. Nell’Italia del nord questa è la stagione delle
zucche, che vengono preparate in vari modi e soprattutto consumate arrostite e
spesso vendute lungo le strade. Nell’Italia centrale il piatto dei morti sono
le fave nere (le note “fave dei morti”), prodotto di stagione il cui colore
nero ben si adatta alla ricorrenza dei defunti. In Toscana, nella zona tra
Firenze e Pisa, è tradizione preparare dei biscotti a forma di osso chiamati
“ossi di morto”, quasi ad esorcizzare la paura della morte.
In tutta Italia è diffuso il consumo di mele e castagne,
anch’esse di stagione, un tempo bollite ed usate dai bambini per preparare
simpatiche collane dette “sfilze”.
In molte parti d’Italia i giorni dei santi e dei
morti, in coincidenza anche con l’arrivo del freddo invernale, era l’occasione
per numerose opere di carità verso i poveri. Per molte famiglie era considerato
un grande onore distribuire cibo ai bisognosi in queste giornate.
Una particolare curiosità climatica: di solito,
nella prima metà di novembre, ci sono alcuni giorni di clima sereno e
soleggiato: queste giornate vengono dette “estate fredda dei morti” oppure
“estate di san Martino”.
I biscotti "ossi di morto", preparati ieri dai bimbi con MammaElly |
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