Il "Comitato Accoglienza Befana" anche quest'anno si è dato un gran daffare per dare un caloroso benvenuta alla cara vecchietta.
Per prima cosa, abbiamo pensato di realizzare un grande ritratto di Pongo.
Abbiamo cercato in rete un'immagine che ci piacesse e, modificando diversi modelli, siamo arrivati a questa
A questo punto, abbiamo sezionato il disegno in quattro rettangoli, che abbiamo stampato su fogli A4, così da ottenere una grande immagine.
Abbiamo poi ricavato una base da uno scatolone, su cui abbiamo incollato i 4 fogli.
A questo punto, con un bel lavoro di squadra, abbiamo ricoperto l'intera Befana di Pongo, accuratamente "spalmato" pezzettino per pezzettino, in tanti colori diversi.
La Befana, però, arriva di notte: e allora abbiamo dipinto lo sfondo di nero.
Ultimo tocco, la scritta "W la Befana", sempre di Pongo.
Ed ecco qua!
Ogni bimbo si è poi cimentato in un disegno.... (quello di Margherita era "allegato" al suo racconto)
Camilla |
Mariangela |
Giovanni |
Tommaso |
...e in qualche altra attività.
Giovanni ha scritto una letterina per la Befana, disegnandola poi insieme al suo supereroe preferito: "Perchè la Befana e Batman sono due buoni nella notte!!!"
Camilla ha scritto sotto dettatura una poesia sulla Vecchietta, leggermente modificata rispetto alla versione originale.
Per Margherita (classe V) e Mariangela (classe III) ho preparato una piccola "storia della Befana" partendo da questo testo.
LA BEFANA
DOVE E QUANDO È
NATA LA BEFANA
Non sappiamo in che
paese o regione italiana sia "nata" la Befana, ma si comincia a
trovarne delle tracce nel XIII secolo.
Poi questa festa è
divenuta una delle più importanti e attese per i bambini.
La Befana è una
piccola vecchietta bisbetica che intimidisce i bambini ma allo stesso tempo è
una donna di buon cuore che porta dei doni ai bambini buoni.
Ci sono più
versioni sulla leggenda della Befana: la prima è legata ai tre re Magi.
Un giorno, i re
Magi partirono carichi di doni (oro, incenso e mirra) per donarli al bambino
Gesù. Attraversarono molti paesi guidati dalla Stella Cometa e in tutti i posti
che passavano, gli abitanti accorrevano per conoscerli e unirsi a loro.
Solamente una
piccola vecchia si rifiutò di seguirli. La mattina seguente, pentita, decise di
raggiungere i tre Magi, ma questi erano già lontani.
Per questa ragione
la vecchia non riuscì a vedere il Bambino Gesù e, allora, ogni anno, la notte tra
il 5 ed il 6 gennaio, volando su una scopa con un sacco sulle spalle, passa
nelle case portando ai bambini buoni i doni che non ha potuto donare a Gesù.
Un’altra leggenda
dice che la Befana rappresenti l’anno vecchio che dopo la feste natalizie, nel
periodo della nascita del nuovo anno, passa portando dei regali. Per confermare
questa idea c’è un detto popolare che dice: "l’Epifania tutte le feste
porta via".
PERCHE’ IL NOME
DELLA BEFANA
Il suo nome deriva
dall’Epifania, che si è trasformato in “Bifania” e poi "Beffania".
Nel corso degli anni ha perso alcune lettere come "f" e "i"
ed è divenuto Befana.
LA BEFANA PER I
BAMBINI
La Befana è una
vecchietta che vola su una scopa; indossa uno scialle sulla testa e i suoi
vestiti sono bucati e coperti di carbone, perché, per entrare nelle case,
scende nei caminetti.
Questa piccola
vecchia, la notte tra il 5 ed il 6 gennaio, quando le persone dormono, porta i
regali ai bambini: pupazzi, macchinine, libri e altri tipi di giocattoli e
anche dolcetti. Se qualche bambino è stato disubbidiente, troverà del carbone,
della cenere, delle cipolle o dell’aglio. Una settimana prima della festa, i
bambini cercano di essere buoni, vanno a letto presto e preparano una calza di
lana attaccata al camino. Sono molto emozionati, curiosi di vedere i loro
regali, ansiosi per l’arrivo della Befana e qualche volta un po’ timorosi. La
sera del 5 gennaio molti bambini preparano l’accoglienza alla Befana lasciando
per lei qualcosa da mangiare ed un bicchiere di vino davanti alla porta di
casa.
Il giorno della
festa i bambini sono molto felici, contenti dei regali ricevuti o un po’ delusi
se non sono stati accontentati e per il carbone trovato nella calza di lana.
Molti bambini credono che la Befana sia la moglie di Babbo Natale e che abiti
al Polo Sud, mentre suo marito viva al Polo Nord. Secondo questa credenza, Babbo
Natale non riesce sempre ad accontentare i desideri dei bambini e a questo la
Befana cerca di rimediare.
In molti paesi d’Italia,
tutti gli anni vengono organizzate feste in cui una donna travestita da Befana
distribuisce a tutti i bambini un pacchetto con dei cioccolatini, delle
caramelle, della marmellata di arance e delle matite. Spesso si brucia un
fantoccio a forma di Befana e si fanno fuochi d’artificio.
Un’ultima
tradizione è infine rappresentata dai cori che cantano nelle vie delle canzoni
tradizionali sul tema della Befana. Dei gruppi vanno di quartiere in quartiere,
si fermano davanti una casa e si mettono a cantare. La tradizione vuole che gli
abitanti della casa offrano da bere ai cori.
LA BEFANA PER I
NOSTRI NONNI
Ai tempi dei nostri
nonni nelle case si attendeva la Befana attaccando al caminetto una calza di
lana lavorata a mano dalle madri o dalle nonne.
I nostri nonni aspettavano
con trepidazione la Befana; le scrivevano una lettera dove esprimevano i loro
desideri che, per la maggior parte, non potevano essere esauditi perchè c’era
una grande povertà. Quando i doni della Befana arrivavano, tutti i bambini
erano molto contenti perché era l’unica festa dove essi ricevevano dei dolci.
Nelle calze i
bambini trovavano poche cose: qualche mandarino, delle caramelle, dello
zucchero d’orzo fatto in casa, delle castagne, delle noci e della marmellata
d’arance; bisognava che i bambini fossero buoni almeno due mesi prima la festa,
altrimenti ricevevano del carbone, della cenere, delle cipolle, dell’aglio e
delle carote. Nella calza non c’erano giocattoli, se non delle bambole di
stoffa cucite dalle mamme o dalle nonne. Non si preparavano dei piatti
particolari in quel giorno, ma qualche famiglia si ritrovava insieme per
mangiare delle castagne cotte o delle noci. In occasione di questa festa, in
qualche villaggio si donavano dei doni alle famiglie bisognose perché potessero
comprare cose necessarie come il pane.
Margherita |
Mariangela |
Ed ecco qui la nostra porta tutta "agghindata", perfino sugli stipiti e sul muro a lato!
Ovviamente, come ogni anno, la cara vecchietta è arrivata puntuale, lasciando diversi doni, dolcetti ed anche l'immancabile letterina!
Ma che carini e che dolci I tuoi bimbi!!! Un'accoglienza da super star per la vecchia befana!bravi
RispondiEliminaGrazie!
EliminaWow.qui la befana ha portato una grande lavagna e lettere magnetiche!!! Auguri a tutti
RispondiEliminaCome a noi l'anno scorso!!!
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