lunedì 4 luglio 2016

S-cool 2016: le interviste di Margherita ed Emanuela

Come dicevamo, il raduno S-cool è un'occasione davvero preziosa per coltivare e cementare amicizie. Lo scorso anno, proprio là, Margherita incontrò per la prima volta "dal vivo" Agnese di 5 Passi Dal Mare, fino a quel momento sua amica di penna e tastiera.
Con noi e loro c'erano anche Emanuela e la sua famiglia.
Questo bell'incontro tra Emilia, Sicilia e Veneto ha portato, lungo tutto l'anno, ad una serie di scambi e contatti, ad un'amicizia sempre più salda e arricchente.
Agnese, nel frattempo, ha fondato "Il Giornalino Flying news", rivista telematica che, mensilmente, esce sul web con i suoi articoli vari e sempre  interessanti.
Per Flying news anche Margherita ha già scritto diversi articoli; Mariangela ha pubblicato qualche vignetta ed Emanuela alcune poesie.
Dato che quest'anno Agnese e la sua famiglia non hanno potuto partecipare a S-cool, già qualche mese fa la ragazzina aveva chiesto alle amiche Margherita ed Emanuela di realizzare un piccolo reportage sull'evento riminese.
Detto, fatto!
In quelle  giornate, le due ragazzine sono andate a spasso per il camping intervistando i presenti e filmando tutto con le loro fotocamere.
Inizialmente un po' intimorite, sono partite dai loro familiari; poi, spedite e sicure, si sono spinte sempre più oltre, spaziando tra persone e punti di vista diversi.
Tra gli altri, hanno intervistato anche Sybille, artista e faro per homeschoolers ed insegnanti, ed Anna, la protagonista del documentario "Unlearning".
In un secondo momento, hanno poi trascritto tutte le registrazioni e realizzato il loro lungo articolo.
Ecco qui il link a Flying news: S-COOL-2016-Edizione-Straordinaria.

Per chi non riuscisse ad accedere a Scribd, pubblichiamo anche qui l'intero lavoro di Emanuela e Margherita. Ovviamente, ringraziamo di cuore tutti coloro che hanno collaborato attivamente rendendosi disponibili a rispondere alle domande delle ragazzine.


LEGENDA:
I: Intervistato
E&M: Emanuela e Margherita, cioè le intervistatrici
E: Esterno

Anche quest'anno si è tenuto il convegno nazionale degli home-schooler italiani: S-COOL.
Un simpatico gioco di parole per descrivere quello che migliaia di famiglie fanno ogni giorno con spontaneità e naturalezza, senza gli obblighi o le restrizioni scolastiche. S-COOL si svolge in un grande camping, a Rimini, vicino al mare. Le nostre impressioni sono state molto positive. Sono stati quattro giorni magnifici, senz'altro. Giorni di stretta condivisione, coesione, amicizia, giorni di conferenze, spiaggia e divertimento. La bellezza di queste organizzazioni è che ci si sente vicini a tante altre persone come te, si capisce che è una scelta condivisa di tanti, che siamo ancora una piccola minoranza ma che sta crescendo a vista d'occhio. Si vedono anche le tante sfaccettature che questa scelta non convenzionale può comportare, come ad esempio l'un-schooling, in cui non c'è nessuna "imposizione di tempo", cioè il bambino apprende liberamente ciò che vuole apprendere quando lo vuole apprendere. Oltre alle conferenze molto utili ed interessanti si può stare a contatto con l'autentica realtà
dell'home-schooling, e non solo con il "prototipo" idealizzato e talvolta troppo anticonformista che spesso ci viene offerto sui siti online. Inoltre c'è la possibilità di incontrare persone che fino ad allora si erano conosciute solo virtualmente, fornendoci un mezzo per conoscerci fra di noi, perché spesso, scrivendoci soltanto, anche se siamo vicini ci sentiamo molto lontani e non capiamo bene l'essenza di una persona che invece crediamo di conoscere "bene".
Questo a S-COOL non può proprio succedere!
Oltre alla netta maggioranza di italiani, c'erano anche alcuni stranieri, home-schooler provenienti da altre nazioni. Ad esempio abbiamo sentito parlare alcune bambine in inglese puro, che infatti venivano direttamente dalla grigia e affascinante Londra. Appunto per ricordarci e "cogliere l'essenza" delle persone che abbiamo incontrato, abbiamo deciso di fare loro delle brevi interviste. Le domande sono state le più svariate, ma erano all'incirca queste, diverse fra adulti e bambini:
- Quanti figli hai?
 - Fai homeschooling o unschooling?
- Qual e' il motivo della tua scelta?
- Fai scuola a casa da sempre con i tuoi figli?
- È molto impegnativo?
- Fai gli esami ogni hanno?
 - (Se sì) Ti impegnano molto tempo?
- Secondo te è necessario essere insegnanti per fare scuola a casa?
- Secondo te perchè?
- Facendo scuola a casa il rapporto familiare cambia? Perchè?
- Nella situazione in cui ti trovi come vivi il rapporto con i tuoi figli?

Ci siamo fatte raccontare la storia dell'inizio di questa scuola di vita, i progetti per il futuro, i sogni, gli ideali ecc.
È stato un modo sicuro per vincere in parte la timidezza, perché abbiamo intervistato anche persone che non conoscevamo, chiedendo in giro, al bar, all'uscita dalle conferenze, ai nostri vicini di bungalow ecc.
Durante l'ultimo fra i tanti nostri giri siamo venute a sapere che i "veri"personaggi del film UNLEARNING erano venuti a mostrare dei video fatti sul loro viaggio e...... Quindi...... Siamo andate a intervistarli!!!
Questo più o meno è il risultato.

PARLANO I BAMBINI
Giovanni, quasi 8 anni
E&M: Da quanto tempo fai scuola a casa?
I: Da due anni.
E&M: Ti piace?
I: Sì.
E&M: Qual è la tua materia preferita?
I: Italiano, matematica...... praticamente tutte le materie che faccio...... Tranne geometria.
E&M: Fai scuola a casa insieme ai tuoi fratelli? So che ne hai molti.
I: Si.
E&M: Fai l'esame ogni anno?
I: Yes. Sì.
E&M: Come trovi il fatto di prepararsi per l'esame? È difficile?
I: È brutto.
E&M: Brutto? Perchè?
I: Perchè è noioso. Comunque... dopo che uno è stato promosso.... mi piace.
E&M:  Come ci si sente quando si ha finito l'esame?
I: Bene.
E&M: Ci si sente sollevati? Liberi?
I: Ci si sente liberi...... e anche un po' annoiati perchè non devi fare più niente di attività.....
E&M: Quindi ti annoi quando hai finito di studiare?
I: Un po'.
E: Infatti ha già chiesto alla mamma di ricominciare a studiare.
E&M: Quando è estate qual è la cosa che ti piace di più fare?
I: Ehm... andare al mare.
E&M: Andare al mare? Con chi?
I: Ehm... con i miei amici.
E&M: C'è una persona con cui ti trovi particolarmente bene?
I: Il mio migliore amico, Adamo!

Camilla, 10 anni
E&M: Ciao Camilla, fai home-schooling da sempre?
I: Sì.
E&M: Hai dei fratelli?
I: Sì.
E&M: Sei mai andata a scuola?
I: Ehm…. All'asilo.
E&M: E ti piaceva?
I: No.
E&M: I tuoi fratelli fanno scuola a casa?
I: Sì.
E&M: Chi ti insegna?
I: La mamma.
E&M: Sono bravi i tuoi genitori a insegnarti?
I: Sì.
E&M: Qual è la cosa che ti piace di più del fare scuola a casa?
I: Ehm……… il tempo libero.
E&M: Quindi hai più tempo rispetto ai bambini a scuola?
I: Sì.
E&M: Qual è la materia che preferisci?
I: Matematica.
E&M: Matematica? Fai gli esami ogni anno tu?
I: Sì.
E&M: Come i tuoi fratelli?
I: Sì.
E&M: Pensi che continuerai a fare scuola a casa?
I: Penso di sì.
E&M: Grazie Camilla.

Mariangela e Adamo, 9 anni entrambi
LEGENDA
I1: Mariangela
I2: Adamo

E&M: Voi da quanto tempo fate scuola a casa?
I2: Da tre anni.
I1: Io invece fin da quando ero piccola, avevo cinque anni.
E&M: Ah, quindi tu hai fatto un anno prima?
I1: Sì, sì, ho anticipato un anno. Si chiama primina.
E&M: E ti è piaciuto questo anticipo, ti ha aiutato?
I1: E' molto vantaggioso.
E&M: E' molto vantaggioso. E tu Adamo, da quanto tempo è che fai scuola a casa?
I2: Da….. 3 anni. Mi è piaciuto perché è una noia mortale ascoltare le maestre. Mi veniva un mal di testa terribile.
E&M: Sì, perché noi ci conosciamo, sei molto vivace, giusto? E faresti fatica a stare seduto quattro/otto ore di tempo, giusto?
I2: Sì.
E&M: Anche tu Mariangela sei molto vivace....??!?
I1: In effetti.
E&M: E qual è la vostra materia preferita?
I1: Ehm… mi piacciono inglese, storia…. e basta.
E&M: E a te Adamo?
I2: Non lo so molto bene. Più o meno i laboratori e un po' storia.
E&M: Come trovate il fatto di prepararsi per l’esame? È difficile?
I1: All’inizio è un po’ difficile prepararsi, ma quando spieghi le materie all’esame è una grande soddisfazione vedere le maestre congratularsi con te. E’ altrettanto bello, però, essere promossi senza difficoltà.
E&M: Ecco fatto. Grazie Mariangela. Grazie Adamo.

 LA PAROLA AGLI ADULTI
Elena, mamma di tre figli
E&M: Buongiorno Elena, vorremmo farle qualche domanda sull'home-schooling. Quanti figli ha?
I: Per ora tre.
E&M: Fa home-schooling o un-schooling?
I: Direi home-schooling.
E&M: C'è un motivo per la sua scelta?
I: Fra          queste due cose?
E&M: Cioè… perché fa scuola a casa?
I: Ah. Non… ehm… la scuola, l'istruzione scolastica non corrisponde in nessun aspetto a come noi desideriamo educare i figli. Sarei sempre in lite.
E&M: Fa  scuola a casa da sempre con i suoi figli?
I: Sì
E&M: È  molto impegnativo?
I: Boh… cioè no…. non trovo che sia l'insegnamento la parte impegnativa, quanto la vera parte di responsabilità sia il desiderio di educare i propri figli al bene, al vero, al bello. Poi la scuola, l'istruzione fa parte di questo cammino.
E&M: Gli esami dei suoi figli sono ogni anno?
I: Per ora no, perché ho tutti figli sotto i sei anni.
E&M: E pensate di farli quando saranno più grandi?
I: Sì, ipoteticamente sì.
E&M: Secondo lei è necessario essere insegnanti per insegnare bene ai propri figli facendo home-schooling?
I: No, anche perché diventando mamma o papà diventiamo per forza una figura che insegna in automatico ai propri fogli.
E&M: Facendo scuola a casa il rapporto famigliare cambia?
I: Non posso testimoniare il prima perché non sono mai andati a  scuola, però sì, direi di sì. C'è tanto tempo passato insieme e di conseguenza l'interesse e il desiderio di conoscersi molto.
E&M: Nella situazione in cui si trova adesso, come vive il rapporto con i suoi figli?
I: Ehm… che domanda un po' complicata! Boh… direi molto bene. E il mio… il nostro principale intento è di cogliere e di conoscere come sono loro come persone e aiutarle e amarle in questo. Poi ci sono giorni più facili e più difficili. Passaggi di età, di crescita. Anche giorni più brutti nostri, miei. Ce li abbiamo tutti giorni più neri e queste cose magari un po', con la loro giornata possono cozzare  quindi momenti più intensi e meno intensi.
E&M: Grazie!
I: Prego!

Beatrice, mamma di quattro figli
E&M: Quanti figli ha?
I: Ho quattro figli.
E&M: Fa homescooling?
I: Si
E&M: Qual è il motivo della sua scelta?
I: Ho deciso di fare questa scelta perché la mia seconda bambina non si trovava bene lì e allora l'abbiamo tenuta a casa.
E&M:  Fa scuola a casa da sempre con i suoi figli?
I: Come ho detto la mia seconda bambina aveva iniziato la prima  e poi l'ho tenuta a casa mentre Emanuela ha fatto tutte le elementari a scuola e Adamo ha iniziato dalla prima a fare homescooling.
E&M:  É molto impegnativo secondo lei?
I Un po' lo è ma non tanto e poi dipende da giornate e giornate….
E&M:  Gli esami dei suoi figli sono ogni anno?
I: Si noi abbiamo deciso di farglieli fare ogni anno gli esami.
E&M: La impegnano molto tempo nell'arco dell'anno?
I: No non mi impegnano moltissimo tempo dell'anno.
E&M: Secondo lei è necessario essere insegnanti per fare scuola a casa?
I: No non è obbligatorio essere insegnante
E&M: Secondo lei perché?
I: Perchè impari con loro, non dico tutto, ma ripassi in maniera diversa.
E&M: Facendo scuola a casa il rapporto cambia?
I: Si, sicuramente cambia e si sta più tempo assieme e ci si confronta di più.
E&M: Nella situazione in cui si trova come vive il rapporto con i suoi figli?
I: Sicuramente sono più serena, tranquilla perché quello che loro imparano glielo insegno io e non una persona estranea che neanche conosco.
In più sono più attiva.
E&M: Arrivederci
Elisa, mamma di cinque figli
E&M:  Salve Elisa, vorremmo farle qualche domanda sull'home-schooling. Cosa si prova ad essere mamma di cinque bambini che insegna a tutti loro?
I: E' molto bello, è molto stimolante, è un po' stancante ma mi piace tanto.
E&M: Sappiamo che lei è da sola: è più difficile?
I: Sicuramente sì, però è anche una forza ed è un momento costante di unione e coesione famigliare.
E&M: Trova tante persone che sono contrarie a questo fatto di fare scuola a casa? Che non capiscono?
I: Molta gente non capisce, molta gente non conosce il fenomeno dell'educazione parentale, qualcuno storce il naso… molti sono curiosi e hanno voglia di capire come possa essere una giornata con la scuola a casa oppure come possa essere la vita così.
E&M: I rapporti famigliari sono più difficili facendo scuola a casa con la sua famiglia?
I: No
E&M: Da quanto tempo lo fa lei?
I: Lo faccio da quando è nata la mia prima bimba quindi praticamente da undici anni. Nel senso che abbiamo sempre fatto esperienze insieme, giochi, che hanno portato a questa scelta come percorso naturale così come abbiamo imparato insieme a camminare, ad andare in bicicletta, sono stati svezzati e hanno anche imparato a leggere, scrivere, dipingere e contare.
E&M: Sappiamo che a lei piace fare molti lavoretti. Questi di solito li mette anche come materia scolastica per aiutare i bambini magari in un apprendimento diverso?
I: Sì, sicuramente le attività creative integrano l'apprendimento più tradizionale e vanno a completarlo in maniera alquanto positiva e divertente.
E&M: Quest'anno lei ha avuto dieci giorni di esame. Come è stato prepararsi? Come l'avete vissuto in famiglia?
I: E' stato sicuramente impegnativo e abbastanza pesante  però in fin dei conti essere in regola con le istituzioni  e potenzialmente anche aver la possibilità di scegliere quindi anno per anno se inserirsi eventualmente nel sistema scolastico è una sicurezza qualunque cosa capiti. E anche per i ragazzi non credo sia un impegno esagerato a fronte di un anno di piena libertà; rispetto all'impegno dei bambini a scuola è sicuramente molto inferiore e comunque anche utile come scuola di vita perché si impara a presentarsi in un certo modo, a…
E&M: Lavorare in maniera diversa.
I: Sì, esatto. Anche proprio l'esame stesso secondo me è una scuola di vita.
E&M: Come si vive un po' il momento di vuoto dopo aver finito l'esame? E' diverso?
I: Ma… diciamo che ci si può rilassare un attimo ma in realtà, piacendoci quello che facciamo, il vuoto non esiste. Perché già i miei figli, due dei miei figli, appena fatto l'esame mi hanno detto: "Che bello mamma posso tornare a fare home-schooling! Cosa facciamo domani?". Nel senso che è comunque naturale pensare già avanti… alle prossime possibilità.
E&M: Quante ore fate al giorno?
I: Dipende dall'età, dipende dal livello di approfondimento di ogni bambino o ragazzo, personalmente io, come mamma home-schooler di cinque bimbi, dedico quasi tutta la giornata a questo, alzandomi presto la mattina e andando a letto tardi la sera. Ogni singolo ragazzo… da una a tre ore al giorno circa.
E&M: Per lei è come un po' ripetere le scuole?
I: No, è molto più bello. È molto più bello e ho notato tantissimo che quando io mi appassiono particolarmente a un argomento anche i miei figli lo fanno e quindi è molto bello riuscire a dimenticarsi che si stia studiando ma innamorarsi di un personaggio storico o di un argomento.
E&M: Quindi quando è estate ripartite subito con l'anno scolastico successivo?
I: Sì, più o meno. L'estate è dedicata molto    anche alle esperienze all'aria aperta, alle vacanze, alle gite, magari si parte da quello e si fa il tema o il racconto sull'esperienza, il dipinto su un paesaggio che si è visto e poi tutto è particolarmente legato alla vita concreta.
E&M: Nota molte differenze fra scuola, home-schooling ed un-schooling?
I: Sì, sono tre realtà molto diverse. L'home-schooling è sicuramente una via di mezzo, che si può fare in tanti modi diversi, si può fare seguendo i testi scolastici e i programmi ministeriali ma comunque con più libertà, con una grande flessibilità, ammorbidendo le asperità. Senza avere l'assillo delle verifiche, dei voti, dei giudizi, ma imparando per imparare.
E&M: Perché la verifica la fate ogni giorno, in pratica.
I: Sì, ma in maniera naturale, semplicemente stando insieme.
E&M: Secondo lei è giusto dare dei voti oppure fare le verifiche a scuola?
I: No. La scuola purtroppo funziona così e credo che sia difficile evitarlo, però sicuramente  per l'apprendimento…
E&M: La scuola è un'istituzione anche tradizionale.
I: Sì e poi avendo tanti studenti purtroppo l'unico modo…
E&M: Non si riesce a capire bene.
I: Invece a casa non ce n'è assolutamente bisogno.
E&M: A dare ad ogni bambino un percorso proprio individualizzato... E ci vuole un diploma per insegnare a casa?
I: Non necessariamente, la legge dice soltanto che i genitori debbano dimostrare di avere le capacità tecniche ed economiche ma non dà dei riferimenti per questo. Poi, certo, una istruzione di base, un po' di cultura possono aiutare, ma è anche bello imparare quello che non si conosce con i propri figli.
E&M: Ma.. come la prende la gente quando si racconta di non andare a scuola?
I: La maggior parte pensa che i ragazzi che fanno home-schooling siano reclusi in casa, da famiglie iperprotettive, che non vogliono fargli avere contatti con l'esterno.
E&M: Secondo lei è vero?
I: In realtà non è vero, anzi chi fa home-schooling sta molto più all'aria aperta, sta più a contatto con le altre persone…
E&M: Con la natura…
I: Con la natura, hanno altri modi di relazionarsi, al di là di un riferimento sempre rigido dell'adulto insegnante ma in maniera più spontanea.
E&M: Nota un modo diverso di relazionarsi con gli altri bambini fra bambini home-schoolers e bambini scolarizzati?
I:  Sicuramente i bambini che fanno home-schooling tendono di più ad ascoltare e a volersi raccontare per cui si fermano meno al pregiudizio… alle differenze magari immediate di aspetto, di pelle, di patologie o problemi che possono avere. Sono sicuramente più aperti e poi ognuno ha il proprio carattere  per cui c'è chi è più socievole e chi meno.
E&M: L'home-schooling non si pone necessariamente contro la scuola, giusto?
I: No. Fare home-schooling è una scelta, come quella di mandarli a scuola oppure quella di fare un-schooling. Che non è necessariamente contro… è scegliere quello che si ritiene meglio per la propria famiglia e per i propri figli  in quel momento, che può anche cambiare.
E&M: In questo momento in cui è a S-COOL, a Rimini, ha imparato, sta imparando nuove cose o le aveva già provate?
I: Eh… ehm.. diciamo che è una bellissima esperienza di condivisione, un’occasione per poter stare insieme agli altri, per conoscere persone che magari si conoscono solo virtualmente e penso che anche per i ragazzi sia un momento di socializzazione davvero piena e reale, molto superiore a quella della scuola tradizionale. E poi ci sono conferenze interessanti….
E&M: e anche molto utili, giusto?
I: Sì.
E&M: Grazie Elisa!
I: Prego.

Mamma home-schooler di una bimba, incinta
E&M: Buongiorno signora, vorremmo farle qualche domanda. Quanti figli ha?
I: Ho una bimba di quattro anni.
E&M: Fa home-schooling o un-schooling?
I: Devo ancora trovare quale sarà la nostra….
E&M: Quindi dovete ancora decidere?
I: Sì, infatti sono qui apposta per capire.. le varie esperienze… per….
E&M: E qual è il motivo per cui vuole scegliere la scuola a casa?
I: Perché voglio che i tempi del bambino vengano rispettati e che non ci siano voti, né compiti per casa, che sia un'educazione in libertà.
E&M: E secondo lei sarà tanto impegnativo?
I: Non lo so. Non lo so, non penso che sia poi così impegnativo. Vedremo. Strada facendo.
E&M: Noi sappiamo che anche facendo home-schooling o un-schooling si può decidere se fare gli esami ogni anno o in quinta e in terza media… eccetera. Lei vuole farli fare?
I: Ogni anno no. No.
E&M: E secondo lei è necessario essere insegnanti per insegnare ai bambini?
I: All'inizio pensavo di sì, ma adesso che mi sto facendo un'idea…. no, non serve essere insegnanti.
E&M: Secondo lei perché?
I: Perché si impara insieme.
E&M: Facendo scuola a casa il rapporto famigliare cambia?
I: Sì, decisamente.
E&M: E perché?
I: Perché c'è più unità, si ha più tempo per stare in famiglia.
E&M: E nella situazione in cui si trova e si troverà, secondo lei come vivrà il rapporto con i suoi figli?
I: Molto meglio. Molto meglio è molto più… con molta più complicità.
E&M: Quindi più sereno, più tranquillo?
I: Sì. Più tranquillo. E sereno. secondo me.
E&M: Va bene, grazie.

Matteo, papà di tre figli
E&M: Buongiorno, Matteo. quanti figli ha?
I: Tre.
E&M: E sono tutte femmine….maschi….?
I: Due femmine e  un maschio.
E&M: Fa home-schooling?
I: Sì.
E&M: Qual è il motivo della sua scelta? Cosa vi ha portato a… scegliere di fare scuola a casa?
I: Ehm… perché… sono stanco di delegare agli altri. Per il discorso di imparare qualcosa di bello. Perché ho capito che la scuola non ti insegna niente che ti potrà servire quando diventerai grande.
E&M: Insegna scuola a casa da sempre ai suoi figli?
I: No, abbiamo cominciato a settembre del 2015.
E&M: Anche i bambini avevano già iniziato la scuola o l'asilo?
I: Allora: la più grande, Elisabetta, doveva cominciare la prima elementare e abbiamo deciso di farlo a casa. Solo lei.
E&M: Secondo lei è molto impegnativo insegnare a casa?
I: Dipende se capisci come funziona l'home-schooling.
E&M: E gli esami dei suoi figli li farai fare ogni anno?
I: No, assolutamente no.
E&M: Secondo lei è necessario essere insegnante per fare scuola a casa?
I: Assolutamente no.
E&M: E perché?
I: Perchè chi è un insegnante ha già ricevuto un'inquadratura da parte della scuola, diciamo. Invece una persona che non è un insegnante ma è semplicemente un papà o una mamma può…
E&M: Cambiare.
I: Tranquillamente…. Capire, sì, capire i suoi bambini di che cosa hanno bisogno. Invece le maestre vanno dritte per la loro strada.
E&M: E facendo scuola a casa il rapporto famigliare secondo lei cambia?
I: Sì, in meglio sì.
E&M: E perchè?
I: Perché il bambino o la bambina passa più tempo assieme a te e non fuori casa con qualcuno che non conosce.
E&M: Nella situazione in cui si trova, vive il rapporto con i suoi figli in meglio o in peggio?
I: Eh, questa è una domanda da fare alla mamma. perché lei è a casa tutto i giorno con loro, comunque li vedo molto più… sono più sereni, sono più riposati perché dormono di più la mattina, si divertono di più, hanno più tempo per giocare, perché vanno a letto anche  più tardi quindi.. sì… è una cosa più positiva.
E&M: Va bene. Grazie!
I: Finito?

L'ultimo giorno di S-COOL siamo state infine molto fortunate perchè abbiamo incontrato i personaggi "veri" nell'autentico senso della parola del film "Unlearning". (come abbiamo detto prima)
Erano venuti per mostrare qualche ripresa del loro incredibile viaggio e noi ne abbiamo approfittato per intervistare Anna, la moglie, ottenendo la seguente intervista.

Anna, mamma e moglie di Unlearning
E&M: Buongiorno, Anna. Vorremmo farle qualche domanda sul vostro incredibile viaggio. Che cosa vi ha spinto a fare questa prova di vita nelle comunità per così tanto tempo in particolare?
I: Allora… diciamo che il motivo è stato quello che Gaia, che aveva quattro anni, nostra figlia, aveva disegnato un pollo con quattro zampe. E quindi avendo disegnato questo animaletto così buffo noi ci siamo chiesti come mai, visto che il pollo non le ha quattro zampe. E allora io, facendo la spesa, ho capito il motivo, perché al supermercato ci sono le vaschette con le cosce da quattro zampe. E quindi lei, siccome era piccolina e comunque a Genova non c'è molta possibilità per i bambini di vedere gli animali, probabilmente dentro di lei ha fatto questa associazione. E da lì abbiamo, io e Lucio… ci siamo un po' chiesti come mai…. il motivo di questo disegno e abbiamo pensato che potesse essere dovuto al fatto che noi vivendo in città, a Genova, e lavorando tanto, così.. con poco tempo, forse avevamo tralasciato l'aspetto della natura, di stare nella natura, di conoscere, diciamo, degli aspetti diversi rispetto a quelli della città. E così abbiamo pensato di fare un viaggio. E per questo viaggio ci abbiamo molto tempo per capire come fare, perché tutti e due lavoravamo, avevamo tante spese, le bollette, come tutte le famiglie, ci abbiamo messo più di un anno e siamo partiti quando Gaia aveva cinque anni.
E&M: Però  ci siete riusciti.
I: Ci siamo riusciti, sì. Lavorando tantissimo, anche nei fine settimana per capire come dovevamo fare. Perché abbiamo usato tanti siti, abbiamo usato quello che si chiama… eh, voi siete ancora piccoline, però l'"economia condivisa", che è una cosa molto bella perché fra qualche anno potreste anche voi farvi uno zaino e cominciare, no?, a fare delle esperienze anche un po' fuori casa, lavorando e quindi anche senza tanti soldi, però, si possono fare delle esperienze molto belle e molto positive.
E&M: E quindi  dopo la vostra esperienza in giro per queste comunità d'Italia, cioè, cosa si è acceso, cosa è cambiato nel vostro vivere quotidiano?
I: Allora, sono cambiate tante cose. La prima cosa è che viaggiamo di più, che, comunque sia, abbiamo sempre più persone in casa da ospitare, perchè appunto  molte persone ci vengono a trovare e anche…
E&M: Cioè cosa cambiate, tipo un Bed&Breakfast?
I: No, no, noi non l'abbiamo, siamo sempre una famiglia e stiamo sempre nella stessa casa, però a casa nostra e più facile che vengano più amici a trovarci, che si fermino a dormire perché magari sono persone che abbiamo conosciuto in viaggio oppure usiamo sempre un sito che si chiama "Couchsurfing" che possono usare tutti e che serve per dare ospitalità gratuita alle persone che viaggiano. È bello perché conosci persone. E poi è cambiato il fatto che comunque ci siamo resi conto di cosa in città ti fa male, no?. Una delle cose più importanti è che manca il tempo e manca la natura e quindi cerchiamo nella nostra vita  di fare delle scelte che ci portino di più a stare a contatto, appunto, con  cosa ci fa bene e meno con le cose che ci fanno male. Sembra un'assurdità ma a volte noi adulti ci dimentichiamo le cose che ci fanno bene.
E&M:  Come è stato vivere in queste comunità?
I: Ehm… sapete, noi abbiamo viaggiato per sei mesi, quindi abbiamo visto veramente tante persone e comunità diverse, dagli "Elfi", al "Co-Housing", cioè il Co-Housing sono tante persone che vivono non nella stessa casa, ma ognuno ha una casa sua in un condominio, ma è un condominio diciamo  dove tutti si conoscono e tutto hanno scelto di vivere insieme.
E&M: E' una bella cosa.
I: E' una cosa molta bella e molto interessante. E… è stato diverso di posto in posto, non è… non vi posso dire… l'esperienza è stata positiva. Però ogni posto ha suscitato delle emozioni diverse, perché, per esempio, dagli                            "Elfi" è una comunità dove tutto vivono insieme e quindi è tutto caotico, c'è un macello… insomma c'è sempre un sacco di lavoro da fare. Nel "Co-Housing", per esempio, era tutto molto pulito, ci hanno dato una casa  in cui stare e quindi è un po' come vivere in un condominio ma dove tutte le persone si conoscevano, avevano l'orto in comune, c'era la stanza delle lavatrici, dove tutti usavano appunto le lavatrici comuni… cioè è un modo di vivere diverso. Quindi… siamo stati molto contenti, ma ogni esperienza è molto diversa.
E&M:  E oggi cosa state pensando per il futuro… di rifare questo viaggio?
I: Gaia vuole comprare un camper  e andare al Polo Nord.
E&M: Ah.
I: Lei vuole viaggiare un anno in camper e andare a girare tutto il Polo Nord, di fare.. come… un corso di addestramento per gli husky per guidare la slitta e, insomma, tutte queste idee.
E&M: Molto bello.
I: Poi vedremo… cosa fare.
E&M: Grazie mille.
I: Grazie a voi. Bene.

SYBILLE, un grande esempio per tutti noi
E&M: Per quanto tempo ha fatto home-schooling con i suoi figli?
I: Ufficialmente abbiamo iniziato nel 2008, dopo la chiusura della nostra scuoletta parentale autogestita da un gruppo di famiglie con approccio Montessori/Wild, dove io avevo già collaborato e dunque in un certo senso da sempre ho accompagnato l'apprendimento dei miei figli in modo attivo. Poi abbiamo proseguito con l'homeschooling tradizionale a casa in famiglia fino all'esame di terza media da privatisti.
E&M: Qual è stata la "causa" che l’ha portata a scegliere questa via invece della scuola pubblica?
I: Il figlio maggiore aveva fatto due anni di scuola elementare nel nostro paese, ma non si trovava bene e nemmeno noi. Cosí poi abbiamo scoperto l'esistenza di una scuoletta parentale, che però dopo qualche anno ha dovuto chiudere per problemi economici, insomma non c'erano più i soldi per poter gestire questo progetto. Così di fronte alla domanda "E adesso…?" sono stati i ragazzi a proporre di "fare scuola a casa". Ci siamo detti "Perchè no? Proviamo." e di anno in anno abbiamo deciso ogni volta di proseguire. Più che essere determinati e convinti della scelta, all'inizio è stato quasi un gioco, un esperimento, un voler provare un percorso diverso che abbiamo dunque affrontato con molta curiosità, una certa leggerezza e con una sensazione di avventura.
E&M: Come ha cambiato la sua vita il fatto di fare scuola a casa?
I: In realtà non ha cambiato tantissimo ma diciamo che siamo "ritornati ad essere noi stessi" come lo eravamo prima dell'inserimento a scuola, con la libertà di gestire la propria giornata come meglio si pensa, con l'elemento apprendimento che fa da pezzo di puzzle naturale all'interno della giornata. Con la possibilità di poter fare homeschooling ci siamo sentiti di nuovo noi stessi, liberi di decidere le proprie priorità. Ecco penso che la differenza più grande rispetto ad altre opzioni sia proprio questa, la libertà di poter gestire il proprio tempo, senza dover guardare l'orologio, poter rispettare il proprio bioritmo, il ritmo dei mesi e delle stagioni, poter seguire i propri interessi a tempo pieno, scoprire il mondo facendo passo per passo insieme…
 E&M: Come è stata conciliabile la vita da madre home-schooler con quella da artista?
I: Non ho mai avuto la sensazione di dover conciliare questi due aspetti ma l'homeschooling e la mia attività creativa sono sempre andati molto d'accordo senza sforzarsi. Durante gli anni di homeschooling per mancanza di tempo da dedicarci ho forse fatto molto meno mostre di quadri e sicuramente anche "prodotto" di meno, ma è stata comunque una scelta naturale nel senso che non sono una persona che fa i passi troppo grandi, non ho mai detto "purtroppo non posso fare questo e quello per via dell'homeschooling", anche sapendo che si trattava di un percorso a tempo determinate e perciò ero decisa di gustarmi questa esperienza fino in fondo: per l'arte e altre cose ci sarebbe stato tempo anche più avanti (e infatti è così)! Ho sempre preferito vivere le mie decisioni in serenità e scegliere in modo consapevole le mie priorità. Rifarei la stessa scelta 1001 volte, anche perchè penso di poter dire che proprio grazie all'homeschooling ho imparato moltissime cose che mi tornano utili oggi nel mio lavoro.
E&M: Adesso i suoi figli sono grandi e vanno a scuola: hanno fatto fatica ad ambientarsi? Come hanno vissuto il fatto di andare a scuola invece che fare scuola a casa? Gli studenti della loro scuola erano molto curiosi nei confronti della loro "vita precedente"? Hanno avuto problemi di socializzazione o con i più rigidi ritmi scolastici?
I: No, hanno fatto meno fatica di quello che avevamo pensato, d'altronde non è che facendo homeschooling si viva fuori dal mondo, loro sapevano abbastanza bene cosa significa andare a scuola, un po' grazie ai racconti degli amici e un po' perchè anche alla scuola di musica o durante dei corsi che hanno frequentato vedi come funziona questa forma di apprendimento in gruppo. Certo che per un homeschooler è una cosa strana se sei immerso in un argomento di geografia e poi - dlindlin! - suona un campanello e ora si fa matematica. Infatti credo che per come funziona il cervello non è il massimo dover staccare la concentrazione su un argomento e passare a qualcosa di completamente diverso. Comunque visto che sono stati loro a decidere il tipo di scuola dopo l'esame di terza media, diciamo che hanno imparato ad arrangiarsi con le cose "strane" del sistema scolastico e non ci hanno messo molto per abituarsi e accettare di come funzionano le cose, pur sempre mantenendo uno spirito critico verso il sistema. A scuola non hanno raccontato molto della loro "vita da homeschoolers" perchè a loro dá fastidio essere trattati in maniera diversa: ciò che per loro é stato normale per altri è una cosa da "alieni" e anch'io capisco che diventa fastidioso e noioso dover continuamente rispondere alle stesse domande.
E&M: Infine: cosa le manca del fatto di non fare più home-schooling?
I: Poter stare in pigiama con i bambini fino a pranzo!! No, scherzo… ;) In realtà mi manca il ritmo della giornata gestito in libertà. Diciamo che la qualità di vita durante l'homeschooling era molto più alta... I miei figli sono grandi e si arrangiano in tutto ma l'atmosfera in casa è molto cambiata perchè i ritmi della giornata sono completamente diversi e ora passiamo pochissimo tempo insieme. Un motivo in più perchè rifarei subito la nostra esperienza homeschooling - quello che hai avuto l'hai avuto per sempre e non te lo toglie più nessuno! J

Insomma, questo è stato tutto quello che abbiamo raccolto in questi quattro, emozionanti, giorni.
Esperienze di vita, di unione e di serenità familiare.
Dovete poi immaginare una voce, un tono, un'espressività, gesti, enfasi, pause e sorrisi diversi per ogni intervistato, perché è stata un'esperienza diversa con ognuno di loro. Perché ognuno è diverso, è unico e ha quelle caratteristiche speciali che variano da persona a persona. Come avete visto le opinioni e le risposte alle (più o meno) stesse domande sono state le più disparate e diverse. Ed è questo, quella curiosità di scoprire il parere delle persone, che ci porteremo sempre nel cuore.

Margherita ed Emanuela


Nella sezione "Il vignettangolo", Agnese ha pubblicato anche il fumetto di Mariangela!


4 commenti:

  1. Grazie dell'intervista e complimenti, è stato molto interessante leggere le diverse esperienze e punti di vista. Buona estate!

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  2. Che bello, mi ha fatto piacere leggere le interviste e mi ha fatto sorridere le risposte del mio bimbo...devo dire la verità che fare scuola a casa spesso è un divertimento
    anche per me....
    Bravissimi tutti un caro saluto
    Bea e pupi

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  3. Grazie a voi che avete commentato, a quanti ci hanno scritto in privato e a tutti quelli che hanno condiviso e fatto circolare questo post!

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  4. Grazie!è stato bello leggere di noi e di tanti altri. Meraviglioso il vostro lavoro svolto,dalle domande pensate ai primi commenti fino alle stesura finale. Bravissime

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